Ultimo aggiornamento: 28 Aprile 2017
Ecco un riepilogo di tutti i passaggi per aprire un bar.
1. Valutare se siamo in regola con i i requisiti morali e professionali. Se necessario prendere parte ad un corso abilitante.
2. Prendere parte, almeno il futuro responsabile del locale, ad un corso HACCP
3. Individuare il fondo su cui impianteremo l’attività
4. Accertarsi, con l’aiuto di un geometra o comunque di un tecnico, del possesso della giusta destinazione d’uso e dei requisiti edilizi e urbanistici da parte del fondo che abbiamo individuato
5. Con lo stesso tecnico accertarsi della idoneità sanitaria del fondo, ottenendo una Notifica Sanitaria dalla ASL
6. Costituire la società. Partita iva, iscrizione impresa, iscrizione IMPS e INAIL
7. Allo sportello unico per le imprese presentare la DIA, Dichiarazione d’inizio attività
8. Ottenere, eventualmente, la licenza rilasciata dall’Ufficio Tecnico di Finanza (U.T.F.), nel caso di vendita, sotto qualsiasi forma, di prodotti alcolici o superalcolici
9. Entro 90 giorni dopo l’apertura del locale mettersi in regola con il decreto legislativo 81 del 2008 per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro
19 Comments
Trovo molto utile questo articolo e l’intero blog!Sto per aprire un bar insieme ai miei amici e credo proprio che utilizzerò tutti i vostri conscigli ! 🙂
siccome dovrei fare un subingresso di una attivita gia avviata da 10 anni circa,prima di stipulare un compromesso dal proprietario che vende mi sto facendo recuperare tutte le dichiarazioni di conformita degli impianti elettrico,idraulico,suolo….con queste dichiarazoni come faccio a capire se sono in regola???le posso portare all’ufficio tecnico del comune oppure basta mostrarle al mio geometra??queste dichiarazioni se il locale non ha avuto modifiche strutturali durante questi 10 anni,hanno comunque delle scadenze???il problema mi sorge nel momento in cui quando vado a rilevare questo locale oltre alle spese di compravendita non vorrei rimmeterci altre spese inerenti all’agibilita del locale…
semmai arrivasse il giorno in cui vado a stipulare il compromesso,in quest’ultimo si potrebbe mettere la clausola che se ci dovrebbero essere problemi di agibilità la responsabilita andrebbe al titolare che vende l’attivita???
premetto che il titolare che vende l’attivita è titolare anche delle mura quindi dovrei fare anche un contratto di affitto per le mura …
Ciao Francesco,
ai sensi della legge vigente per svolgere una attività impiantistica si deve essere in possesso di requisiti tecnici specifici ed essere iscritti nei registri delle imprese,quindi devi interpellare un’ipresa che abbia tali requisiti,magari fare visionare i locali,dai vigili del fuoco e l’ASL,ed eventualmente prima di rilevare l’attivita’ farti dire,gli eventuali lavori da effettuare per essere a norma. Con un contratto d’affitto d’azienda,ogni responsabilita’che riguadano le normative sono a carico dell’affittuario. In un contratto d’ffitto d’azienda,non necessariamente si debbono fare due contratti.
Buon lavoro. mimmo
ciao, io ho appena finito di fare una compravendita di cessione d azienda, nel quale io aquisto, devi controllare se licenze sono tt in regola, usl comunale ecc… e puoi mettergli un diritto di recessione nel contratto nell quale ke se ci siano delle disfunzine ti ritornerebbero indietro i soldi, nn puoi e ripeto nn puoi kiedere all usl un controllo prima della stipula dellla contratto poike nn risulterebbero per l ora una cosa fattibile nn avendo un contratto di promessa d aquisto. pero mirakomando mettici il diritto di recessione sul contratto, t augur un buona fortuna
sto aprendo un bar e mi sono iscritto ad un corso haccp. Mi hanno proposto anche un corso per l’autocontrollo e il primo intervento. Ma devo fare anche questi corsi? ma è vero che lo devono fare anche i dipendenti o basta che lo fa soltanto il proprietario?
Ciao Cristian,
il corso di autocontrollo, non e’ altro che il corso di haccp. Anche i corsi di primo intervento ed antincendio sono obbligatori. Solo il corso HACCP, devono farlo anche i dipendenti, tutti gli altri corsi e’ sufficiente il titolare o un responsabile.
Saluti. mimmo
Ciao,
purtroppo sono costretta a chiudere la mia attività, bar/tabacchi/lotto/ristorante/albergo.
Come faccio per non perdere le licenze affinchè qualcuno non le acquisterà??
Grazie
Ciao Patrizia,
per quanto riguarda le licenze del bar, ristorante e albergo,prima di essere costretta a riconsegnare le licenze in comune,l’attivita’ deve rimanere chiusa per almeno un anno, invece per il lotto ed i tabacchi dovresti informarti presso l’AAMS.
Forse ci avrai gia’ pensato, ma perche’ non provi a venderle singolarmente?
In bocca al lupo. mimmo
Come viene notificata la licenza per il bar?
Ciao Elisa,
la notifica di una licenza bar, viene effettuata dalla questura. Il periodo di sospensione puo’ variare in base alla trasgressione delle norme.
Saluti. mimmo
[…] lavori strutturali nel locale che si rileva. In questo caso è necessario essere in possesso dei requisiti morali e professionali, avere la disponibilità del locale (è ovvio, ma vuol dire che dovremo corredare la domanda con il […]
Ciao,io e la mia ragazza stiamo cercando di aprire un bar,non con poche difficoltà .Lei ha l’ex REC ed io l’Haccp,oltre ad un corso di caffetteria con certificato per entrambi.
Abbiamo il locale e la planimetria,e visto che abbiamo avuto dei preventivi d’arredo veramente spropositati,volevamo sapere se è compito del geometra provvedere al disegno su come arredare il bar,e dopodichè provvedere ad arredarlo.Grazie
Ciao Danilo,
l’arredamento del bar, ognuno lo puo’ fare come piu’ gli pare e piace. Non e’ obbligatorio nessun geometra.
Io ti consiglio di farti fare piu’ preventivi possibili, da diverse aziende.
Quindi per cosa dovrei contattare il geometra? A questo punto,sapendo usare Autocad,potrei tranquillamente creare io il mio disegno? Grazie e scusa le domande banali
Ciao
sto valutando di prendere in gestione con contratto d’affitto d’azienda un bar con gestione trentennale volevo sapere relativamente alle normative dell’impianto elettrico, idrico ecc devo basarmi sulle normative vigenti all’atto dell’apertura di quel locale (30 anni fa) o su quelle attuali per nuova apertura bar. Esempio nei bagni non è presente quello per i disabili è da mettere a norma?
Grazie
Ciao Stefania,
con un cambio gestione, le normative vengono considerate quelle vigenti, pertanto, pagando un affitto d’azienda e’ il titolare che dovra’ sostenere i costi per essere a norma.
Scusa, ma non mi è chiara la tua risposta, necessito di ulteriori chiarimenti: come titolare intendi me che prendo in gestione il bar o il proprietario della licenza oppure il proprietario dei muri del locale?
Nell’articolo “prendere un bar in gestione” sostieni che gli obblighi per chi lo gestisce sono gli stessi che acquistarlo e nel periodo in cui il bar è sotto la nostra gestione siamo noi ad essere interamente responsabili. Quindi in caso di controlli la multa viene fatta a me e poi posso rivalermi su chi?
Ho letto in internet che rimangono le normative all’atto della costituzione (30 anni fa) fino a che non viene toccato un mattone, solo al momento in cui si sposta un mattone bisogna adeguarsi alle normative vigenti. Quindi qual’è la procedura corretta? Devo o non devo adeguarmi prendendo il bar in affitto d’azienda?
..Stefania,
non cambiando gestione e’ vero che certe normative(tipo i bagni per disabili), rimangono quelle di quando e’ stato aperto il locale ma nel tuo caso, il titolare e’ sempre lo stesso, ma la gestione sara’ diversa, pertanto dandoti l’attivita’ in affitto d’azienda, sara’ il titolare a provvedere a rende a norma il tutto.
Se non ti e’ chiaro rivolgiti tranquillamente presso la CONCOMMERCIO, ma sicuramente ti diranno che se il locale non e’in regola in base alle normative vigenti, ti diranno che sara’ il nuovo gestore a rispondere per eventuali ammende.
[…] se il locale è in regola con LICENZE E REQUISITI: Le vecchie licenze e i nuovi requisiti urbanistici, strutturali e personali, dove si fanno? Chi deve farli? Quanto costano? Come organizzare […]