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LE LICENZE PER APRIRE UN BAR
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APRIRE UN RISTORANTE O UN BAR IN UN CIRCOLO

Aprire un circolo culturale può essere il sistema per abbassare i costi di apertura e gestione di un locale. Poche tasse ma poca visibilità, tutto su come funziona l’apertura di un circolo. 

 

club-privatoL’apertura di un bar o ristorante legata ad un circolo con finalità culturali o comunque associative è una opportunità sacrosanta che permette a molte associazioni di riunire i propri soci e a volte anche di autofinanziarsi. Non si può negare però che molte volte i circoli privati siano un semplice escamotage per aprire locali aggirando licenze, normative e godendo di legislazioni privilegiate.

Di fatto una attività di somministrazione all’interno di un circolo può essere aperta senza il problema della licenza e, fatto al momento forse ancora più importante, senza il vincolo della destinazione d’uso. Questo vincolo impone di non poter aprire locali pubblici se non in edifici e spazi che abbiano una destinazione commerciale e non, per esempio, una destinazione artigianale o residenziale; di fatto si potrebbe aprire un circolo anche in casa propria.

Si potrebbe, ma non è così facile, perchè la legislazione che non si può evitare (come è giusto che sia) è quella sanitaria, e gli spazi dove si va ad aprire devono risultare perfettamente a norma come superfici, rivestimenti, attrezzatura e tutto quello che concerne l’HACCP.

Commercialmente un circolo ha anche altre limitazioni: non può avere un accesso diretto alla strada, non può avere insegna e nella sua comunicazione l’attività di ristorazione deve sempre risultare in sott’ordine rispetto a quella culturale.
Ultimo vincolo: tutti i clienti che entrano devono essere soci muniti della tessera rilasciata dal circolo stesso, altrimenti sono dolori, che possono arrivare fino alla chiusura del circolo.

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  • circolo
  • 335 Comments

    1. mimmo ha detto:

      Ciao Fiorella,
      ho provato a contattare un esperto in materia e ti posso dire che anche i circoli privati possono avere l’apertura stagionale.
      Per il numero massimo di soci,non esiste una legge ben definita,mentre per il numero minimo, esiste un regolamento che varia da localita’ a localita’e dalla tipologia di circolo.
      Buon lavoro. mimmo

      • chiara ha detto:

        ciao mimmo scusami se ti disturbo nuovamente,volevo chiederti ma quindi per aprire una sala per feste,bisogna solo avere tutto a norma??? inmpianto elettrico,bagno per invalidi e bagno normale,luci d’emrgenza,estintori ecc ecc e la categoria son il quale è catastata non conta????
        pensi che posso fare tutto cio in una c2 con tutto a norma???se puoi rispondimi non so piu a chi rivolgermi.grazie cmq per la risposta precedente.

        • mimmo ha detto:

          Ciao Chiara,
          se il locale rispetta tutte le normative antincendio, sicurezza ed insonorizzazione la categoria catastale non centra nulla per poter organizzare feste.
          Chiaramente se il locale ha una metratura per contenere 100 persone, non puoi organizzare una festa per 1000 clienti.
          Buona serata. mimmo

          • francesco ha detto:

            ciao vorrei sapere essendo un circolo privato posso mettere i tavolini e sedie innanzi il circolo essendo il perimetro e di mia proprieta’ fatemmi sapere grazie

            • mimmo ha detto:

              Ciao Francesco,
              se lo spazio esterno e’ di proprieta’ privata, puoi allestirlo con sedie e tavoli senza dover fare nessuna richiesta in comune.
              Saluti. mimmo

            • Manuela Starvaggi ha detto:

              Lo spazio dinanzi al club può essere utilizzato, se di proprietà, solo se recintato o comunque non accessibile a persone non socie altrimenti decade il requisito di sorvegliabilità richiesto per i soci.
              Per qualunque ulteriore info puoi comunque contattarmi telefonicamente. Il numero è 0941/902026

          • giuseppe ha detto:

            ciao io o un capannone agricolo tutto regolare anche con certificato sanitario posso svolgere un associazione di ballo

            • mimmo ha detto:

              Ciao Giuseppe,
              trasformare un capannone agricolo in un’associazione di ballo,con le nuove normative sulla sicurezza,non credo sia una spesa da poco. Secondo me se ti farai fare qualche preventivo, potresti anche svenire.
              Buona serata. mimmo

      • FABIO ha detto:

        CIAO MIMMO,sai che costi potrebbe avere aprire un piccolo inter club nel mio paese(CALTANISSETTA-SAN CATALDO) con la possibilita’ di aprie per le partite e la sera potendo vendere bevande alcoliche e non e qualche stuzzichino?
        Ciao e tante grazie per la risposta.

        • Manuela Starvaggi ha detto:

          Ciao Fabio, mi intrufolo nella tua richiesta poichè rappresento un Ente Nazionale che si occupa di Associazioni/Circoli e avendo noi molti affiliati in tutta Italia, cosi come in Sicilia, voelvo rispondere alal tua rihciesta dicendoti che per costituire completamente un club, occupandoci sempre noi di registrazione atti, apertura di cf, pratiche agli enti (Usl, Comune, UTF, etc) EAS, Dps, etc..ovviamente il tutto compreso di affiliaizone vaida fino al 31/12/2012 con relative 100 tessere, il costo si aggira sui 1.800,00 € che vanno pagati una tantum. Per qualunque ulteriore informazione non esitare a contattarci. Siamo sempre a Vs completa disposizione

          • tiziana ha detto:

            Cara Manuela , ti scrivo da Napoli, e vorrei sottoporre alla Tua competenza il mio problema : ho in affitto un immobile con destinazione d’uso deposito accatastato con 300 mq di giardino che oggi utilizziamo solo per uso personale; vorrei destinare tale immobile a sala ricreativa per organizzare feste per bambini e per adulti con musica di vario genere , mescita di bevande e somministarzione di cibo. Puoi cortesemente indicarmi come fare. Ti ringrazio Tiziana

    2. nunzio ha detto:

      vorrei aprire un chiosco bar su terreno comunale come dovrei fare?grazie
      e se è meglio per essere aggevolato comprare il terreno ?

    3. maurizio ha detto:

      ciao mimmo, un consiglio da te o circa 3 ettari di terra con 2 capannoni vorrei aprire non so se si può un circolo sportivo con giochi per bimbi, 1 capannone per feste e compleanni. Dammi qualche consiglio e la strada più breve. Un saluto a il tutto è agricolo.

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        E’ senza dubbo fattibile purchè non venga effettuata somministrazione all’interno dei locali non essendo quest’ultimi idonei a livello igienico sanitaro. Tuttalpiù si può effettuare un servizio di catering facendo pervenire, almeno per le feste, il cibo da attività esterne regolarmente autorizzate che rilasciano regolare ricveuta fiscale. Per qualunque ulteriore info non esitare a contattarmi se ancora interessato. Tel 0941/902026

    4. davide ha detto:

      ciao gabriele
      Navigo ormai da tempo sul web alla ricerca dei requisti neccessari per l’apertura di una scuola di vela. Spulciando anche nel sito della mia regione (sardegna) non sono riuscito a trovare nessuna normativa. Se puoi aitarmi mi faresti un favorone.
      attendo risposta
      davide

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Abbiamo diverse associazioni regolarmente costituite e regolarizzate dal nostro Ente che effettuano corsi di vela e non solo….si occupano anche di tutti le altre attività connesse agli sport o attività acquatiche quindi, se ancora interessato, per qualunque info può contattarmi al numero 0941/902026 in modo da fissarle appuntamentoc on il nostro reponsabile di zona.

    5. cinzia ha detto:

      ciao sono cinzia,ho appena ultimato i lavori di una sala(al catasto risulta rustico)di circa 200 mq adibita per feste di compleanni,battesimi, lauree ecc.se io mi associo a un circolo ricreativo posso organizzare feste private e stare abbastanza tranquilla per i controlli?premetto che la sala rispetta tutte le norme sanitarie:buona aereazione,uscita di sicurezza,estintori,bagno per handicappati ecc.cosi’ non posso affittarla(anche se ho gia’ iniziato) rischio sempre qualche multa.che cosa mi consigliate?circolo, club o associazioni?aspetto una risposta grazie.

    6. mauro ha detto:

      Salve,vivo in Friuli e ho la possibilità di sfruttare una proprietà con una casa con molte stanze,un ampio cortile interno,degli edifici ex stalle e un terreno di 4500 mq sito poco lontano.Volevo adibire i locali per fare dei corsi di yoga,massaggi,ginnastica varia,fare pure un piccolo ristorantino per i soci e uno spazio per le feste di compleanno per bambini.Con i terreni volevo avviare una produzione ortofrutticola biologica da rivendere in ambito locale.Riesco a fare tutto tramite associazione culturale o servono permessi e licenze particolari?
      Grazie

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Salve, ho letto la sua richiesta e ci tenevo ad informarla che è possibile fare tutto sotto forma di associazione, ovviamente con la possibilità, aprendo una p.iva in regime agevolato, di riservare alcuni servizi per i soli soci ed altri anche per il pubblico. Ovviamente come associaiozne le agevolazioni fiscali e retributive sarebbero non indifferenti. Per qualunque info mi contatti senza problemi al numero 0941/902026.
        Cordiali saluti.

    7. mimmo ha detto:

      Ciao Mauro,
      da come ci hai descritto la tua proprieta’, se dovessi trasformarla in un’attivita’ commerciale,io sono dell’idea che ci verrebbe fuori un bel centro benessere con un agriturismo/beauty-farm ed eventualmente le sale adibite a feste,potresti darle in affitto a privati o ad aziende di catering,che negli ultimi anni sono sempre piu’ alla ricerca di locations esclusive.Anche l’idea della coltivazione biologica,sta sempre prendendo piu’ piede,quindi l’idea non e’ affatto male. Oltretutto, per certi tipi di coltivazioni biologiche, esistono dei fondi agevolati,che per averli puoi rivolgerti presso la comunita’montana della tua zona.
      Per in formazioni, riguardo ai permessi e le normative dei centri benessere ed agriturismi puoi rivolgerti, presso ;AGRITURIST.
      Buon lavoro. mimmo

    8. MANUELA ha detto:

      Salve a tutti. Lavoro da 10 anni per un Ente Nazionale che si occupa non solo di rilasciare affiliazioni e tessere per i circoli che effettuano somministrazione (Vedi dpr 235/01), ma principalmente della gestione di tutte le pratiche inerenti la costituzione e avvio dell’attività di un club. Per 10 anni mi sono sempre ritrovata a confrontarmi con mille modi diversi di lavorare e di pensare (mi riferisco alle istituzioni comunali, usl, haccp, ps, etc) e ad oggi credo di avr un buon bagaglio di esperienza per ogni singola regione d’Italia ;-). Quindi , se posso essere d’aiuto a qualcuno che vorrebbe aprire un club senza crearsi troppi problemi o che ne ha gia uno ma vorrebbe “semplificarsi la vita” contattatemi senza problemi al numero 0941/902026 (Segreteria Nazionale ENTES). In bocca al lupo per tutti. Manuela

      • luca ha detto:

        ciao manuela, ti spiego la mia situaziane, io ho gia un’associazione sportiva costituita da piu di un anno, ora avrei intenzione di ampliare il tutto aggiungendo un bancone bar, che documenti servono al comune?la mia attività è a s. angelo lodigiano (lo)

      • Melchiorre ha detto:

        Ciao, sono Melchiorre.
        Mi daresti un escamotage per aprire un locale notturno di circa 50 mq nel centro storico di Salemi (TP)?
        Club-locale che possa vendere aperitivi, birre, cocktail, vini e con attività di musica da vivo.

        • mimmo ha detto:

          Ciao Melchiorre,
          non so se i regolamenti per le licenze comunali, in Sicilia siano diversi dalle altre regioni e quindi non saprei consigliarti nessun escamotage. Quindi o fai una richiesta in comune,rivolgendoti all’assessore al commercio o ti trovi un qualcuno che voglia cedere l’attivita’.
          In bocca al lupo. mimmo

          • chiara ha detto:

            ciao,sono chiara, mi sapresti dare informazioni su che categoria debbano essere catastate i locali per feste??? grazie attendo risposta

            • Manuela Starvaggi ha detto:

              Se il circolo effettua solo feste non viene richiesta nessuna catastazione nello specifico. In realtà quest’ultima viene richiesta, ma solo se non si è un’Associazione di promozione sociale, nel caso in cui venga effettuata somministrazione di alimenti e bevande a favore dei soci.

        • Manuela Starvaggi ha detto:

          se ancora interessato, avendo la possibilità sicuramente di aiutarti nel tuo intento, contattami al numero 0941/902026 e farò in modo di farti parlare con il nostro responsabile di zona. Considera che nello stesso paese abbiamo anche altri circoli già nostri affiliati.

      • nicola ha detto:

        Salve mi chiamo nicola, sono uno chef di cucina, ho un locale di circa 200 mq di mia propietà che vorrei adibire a club da affiliare a enti nazionali come il suo.
        Data la sua esperienza sono certo che lei sia in grado di aiutarmi, illustrandomi il percorso da seguire, la burocrazia da sbrigare e gli eventuali cambiamenti al locale per renderlo idoneo.
        In attesa di ricevere le informazioni necessarie a seguire il mio progetto, la saluto.

      • Michele ha detto:

        Ciao Manuela, desidero sapere se posso aprire un circolo privato con annessi due campi di calcetto per i soci, su un terreno ad uso agricolo..grazie….Michele

      • chiara ha detto:

        ciao sono chiara,scusami sapresti dirmi che categoria catastale appartengono le sale per feste?? grazie aspetto tua risposta.

        • mimmo ha detto:

          Ciao Chiara,
          non esiste una categoria di locali accatastati per uso feste, ma esistono delle normative, per cui nel locale puoi fare delle feste pubbliche, che vanno da; uscite di sicurezza, normative antincendio ecc.
          Saluti. mimmo

      • Gilbert ha detto:

        Ciao Manuela volevo chiederti alcune informazioni riguardo all’affiliazione ad una associazione.
        Mi piacerebbe acquistare un terreno per creare uno spazio di ritrovo all’aperto con campi da gioco soft-air e parco giochi per bambini, inoltre vorrei inserire un fabbricato in legno da adibire a cucina e bar. Il risultato finale sarà uno spazio all’aperto dove poter mangiare e bere oppure giocare o portare i bambini a fare una passeggiata all’interno del parco.
        Come si fa ad avere i permessi per questo tipo di attività? Ci si deve affiliare ad una associazione? Si possono richiedere gli allacci alle utenze su un terreno non edificabile? Dove posso trovare informazioni sulle regolamentazioni burocratiche per questo tipo di attività? E’ possibile avere un ingresso al circolo da una strada statale o provinciale?
        Avrei ancora mille domande ma per il momento mi fermo per non annoiarti troppo. Grazie ed a presto. Gilbert

        • Manuela Starvaggi ha detto:

          purtroppo se lo stabile non è catatstato, non ha l’abilità e non è idoneo igienicamente, nont i è possibile effettuare una somministrazione continuativa…seppur per soli soci.
          Al massimo puoi svolgere le altre attività sportive/ricreative come club e farti autorizzare dal comune un chiosco per la vendita di bibite e prodotti confezionati…ma quest’ultimo con licenza quindi, non come circolo.

      • miriam ha detto:

        vorrei aprire un pub dove vendere la birra che produco e fare musica, solo serale in un capannone artigianale di 600 mq di cui solo 150 commerciali. come posso avere tutte le informazioni grazie

        • mimmo ha detto:

          Ciao Miriam,
          tutto cio’ che segue l’ho preso dal sito:
          http://www.lavoroeformazione.it
          Come avviare un’attività di produzione e vendita di birra (microbirreria)
          Data la miriade di tipi di birra in commercio, avviare oggigiorno una microbirreria rappresenta un’idea innovativa rispetto alla scelta di aprire un locale – birreria tradizionale. Una birreria fai-da-te dove la birra viene prodotta direttamente in loco avvalendosi di impianti di fermentazione posizionati rigorosamente sotto gli occhi dei clienti. Un modo nuovo di accostarsi alla birra che ha già sperimentato il proprio grande successo negli Stati Uniti che da al consumatore l’emozione di gustare un prodotto appena preparato.
          La vendita di birra e di bevande analcoliche è in continuo aumento. Le possibilità di successo di chi avvia oggi un’attività di questo tipo sono dunque molto buone, tra gli abituali frequentatori amanti della birra ma anche per moltissimi curiosi, non solo tra i giovani e i giovanissimi. Una proposta alternativa ideale anche per differenziarsi nel mondo dei tanti locali ed esercizi pubblici esistenti. Al mondo si contano migliaia di etichette di birra. Un bravo mastro birraio dovrebbe cercare di proporre nel proprio locale, tra birre prodotte artigianalmente e birre in bottiglia o alla spina di produzione industriale, un assortimento in grado di soddisfare ogni tipo di palato e di rispondere adeguatamente alle diverse occasioni di consumo. L’importante però è non fare il passo più lungo della gamba: meglio poche referenze giuste che una moltitudine di prodotti particolari o curiosi ma che magari per un basso indice di rotazione rischierebbero di invecchiare perdendo di qualità.
          I ritorni economici promettono decisamente bene. Il ricarico sulla birra è altissimo, tanto più su quella prodotta artigianalmente in loco dove i margini non scendono praticamente mai al di sotto del 400%. Lo stesso per quanto riguarda il ricarico praticabile sugli alimenti della tavola fredda e/o calda somministrati all’interno del locale in abbinamento al bere.

          L’attività è dinamica e piacevole, ideale per una persona giovane e intraprendente, con la possibilità di inventare sempre cose nuove per attrarre i clienti nel locale, organizzando per esempio feste, spettacoli, musica dal vivo, variando costantemente il menù proposto ed esprimendo tutta la propria creatività in quella che è una vera e propria arte di produzione della birra.

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          Saluti. mimmo

        • mimmo ha detto:

          Ciao Miriam,
          tutto cio’ che segue l’ho preso dal sito:
          www. lavoro eformzione.it.
          Come avviare un’attività di produzione e vendita di birra (microbirreria)
          Data la miriade di tipi di birra in commercio, avviare oggigiorno una microbirreria rappresenta un’idea innovativa rispetto alla scelta di aprire un locale – birreria tradizionale. Una birreria fai-da-te dove la birra viene prodotta direttamente in loco avvalendosi di impianti di fermentazione posizionati rigorosamente sotto gli occhi dei clienti. Un modo nuovo di accostarsi alla birra che ha già sperimentato il proprio grande successo negli Stati Uniti che da al consumatore l’emozione di gustare un prodotto appena preparato.
          La vendita di birra e di bevande analcoliche è in continuo aumento. Le possibilità di successo di chi avvia oggi un’attività di questo tipo sono dunque molto buone, tra gli abituali frequentatori amanti della birra ma anche per moltissimi curiosi, non solo tra i giovani e i giovanissimi. Una proposta alternativa ideale anche per differenziarsi nel mondo dei tanti locali ed esercizi pubblici esistenti. Al mondo si contano migliaia di etichette di birra. Un bravo mastro birraio dovrebbe cercare di proporre nel proprio locale, tra birre prodotte artigianalmente e birre in bottiglia o alla spina di produzione industriale, un assortimento in grado di soddisfare ogni tipo di palato e di rispondere adeguatamente alle diverse occasioni di consumo. L’importante però è non fare il passo più lungo della gamba: meglio poche referenze giuste che una moltitudine di prodotti particolari o curiosi ma che magari per un basso indice di rotazione rischierebbero di invecchiare perdendo di qualità.
          I ritorni economici promettono decisamente bene. Il ricarico sulla birra è altissimo, tanto più su quella prodotta artigianalmente in loco dove i margini non scendono praticamente mai al di sotto del 400%. Lo stesso per quanto riguarda il ricarico praticabile sugli alimenti della tavola fredda e/o calda somministrati all’interno del locale in abbinamento al bere.

          L’attività è dinamica e piacevole, ideale per una persona giovane e intraprendente, con la possibilità di inventare sempre cose nuove per attrarre i clienti nel locale, organizzando per esempio feste, spettacoli, musica dal vivo, variando costantemente il menù proposto ed esprimendo tutta la propria creatività in quella che è una vera e propria arte di produzione della birra.
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          In bocca al lupo. mimmo

        • Manuela Starvaggi ha detto:

          utilizza i 150 mq commerciali per mettere il bancone bar e quindi indicali come zona di somministrazione, e la restante parte che non è commerciale la utilizzi per le altre attività istituzionali ovvero intrattenimento e musica. E’ fattibile al 100%. Se interessato contattami al numero 0941/902026 che ne parliamo meglio

      • Filippo ha detto:

        Ciao Manuela,vorrei sapere tutte le informazioni possibili per aprire un circolo della tavola in una casa di mia propietà.graz.

      • Susanna ha detto:

        Cara Manuela,
        riusciresti a darmi anche informazioni riguardanti apertura di un’associazione che abbia un centro massaggi olistico?

        • Manuela Starvaggi ha detto:

          Ho costituito e affiliato molte associaioni che tra le altre attività si occupano anche del settore “massaggi” pertanto posso dirti in tutta tranquillità che per questo tipo di associiaone non conta l’immobile, in quanto non avendo somministrazione non ti viene richiesto alcun requisito particolare, ma richiedono che almeno uno dei soci abbia una qualifica/attestato per effettuare massaggi..anche se solo a favore dei soci. Per qualunque ulteriore informazione contattami.

      • Maurizio ha detto:

        Salve Manuela, io sono in possesso di una concessione temporanea comunale per poter somministrare alimenti e bevande in un parco sotto forma di chiosco ospitando gli utenti all’interno. La domanda è: Posso io aprire come circolo privato anche se sono sopra area comunale?
        Aprendo come circolo vorrei sapere inoltre se devo avere iscrizzione imps e iscr. Camera di commercio oppure posso chiudere il tutto che mi sta infognando e usare questa abilitazione per somministrazione e bevande senza dover pagare tutte quelle tasse?
        Grazie, saluti..

    9. APRIRE UN CIRCOLO « aprire un bar ha detto:

      […] 4 Marzo 2009 di gabriele Leggi come aprire un circolo […]

    10. saverio ha detto:

      hoapeto un circolo da poco con relativa somministrazione e parere positivo del’ asl pero mi dicono che non posso cucinare per i soci ,vorrei sapere la verita’

      • mimmo ha detto:

        Ciao Saverio,
        se il per circolo che gestisci possiedi solamente la licenza di somministrazione,non puoi assolutamente cucinare per nessuno. Puoi solamente farlo se riesci ad ottenere la licenza di ristorazione.
        Buon lavoro. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        la tua richiesta mi sembra alquanto strana e sono sicura che inq uelloc he mi hai scritto mancherà qualche passaggio di fondamentale improtanza. SE il club è in tutto e per tutto in regola ed è affiliato ad un Ente nazionale non vi è motivo per cui non dovresti o potresti effettuare la somministrazione. Comunque se ti è possibile contattami telefonicamente cosi mi spieghi meglio la situaizone e vediamo di risolver eil tutto.

    11. Luca ha detto:

      Ciao a tutti . un informazione io devo aprire un bar nella mia associazione , l’ente che sono associato comunque mi ha rilasciato la certificazione per poterlo fare .
      Il passo successevo adesso qual”e richiedere un controllo asl? a quale ufficio devo comunicare la cosa ? e poi per quanto rigurada invece la vendita a soci di bevande e dei cibi , come mi devo comportare si fa una ricevuta ogni qual volta loro consumano al l bar? con quale logica devo fare il listino bar? c’e’ un parametro da ripettare? graie aspetto vostre notizie…

      • mimmo ha detto:

        Ciao Luca,
        certamente il primo passo da fare dopo aver ottenuto la licenza, devi rivolgerti all’ASL e chiedere un sopralluogo per vedere se il locali siano idonei o meno. L’ufficio a cui devi rivolgerti e’quello dell’assessorato al commercio del tuo municipio.“DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA’” (D.I.A.): copia della richiesta inviata al comune.
        L’attività di somministrazione può essere iniziata trascorsi trenta giorni dal ricevimento
        della denuncia da parte del comune. Si rammenta che ad ogni cambio di Presidente e/o
        responsabile somministrazioni alimenti e bevande, bisogna comunicare tempestivamente
        l’avvenuto cambio alla segreteria provinciale, all’ufficio delle imposte per codice fiscale ed
        eventualmente partita IVA (compilare il modulo “variazione dati”).Per le consumazioni relative al bar effettuate dai soci non esiste l’obbligo del rilascio di scontrino fiscale in quanto sei sei tenuto ad avere tutto cio’ che segue;
        “LIBRO PRIMA NOTA CASSA”: nel quale vanno riportate tutte le operazioni concernenti
        le attività del Circolo e/o Associazione Sportiva.
        “LIBRO FORNITORI”: nel quale vanno riportate tutte le fatture per l’acquisto dei materiali
        inerenti le attività anche non commerciali. Tali fatture vanno trascritte in ordine cronologico,
        archiviate e tenute a disposizione per dieci anni, per eventuali controlli.
        “LIBRO MAGAZZINO”: nel quale va annotata la merce di cantina, ecc. concernente
        l’attività non commerciale. Compilarlo mensilmente per inventario.
        “COMPENSI A TERZI”: nel quale vanno annotati eventuali compensi a terzi ed “indennità
        di trasferta”.
        8. “LIBRO INVENTARIO”: nel quale vanno riportati i beni di proprietà del Circolo e/o
        società o associazione sportiva.
        Per quanto riguarda il listino prezzi da applicare puoi richiederlo all’associazione di categoria della tua zona.
        Spero d’esserti stato d’aiuto.
        Buon lavoro. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Quando costituite un circolo o avete intenzione di farlo NON RIVOLGETEVI MAI AD ENTI NAZIONALI CHE SI FANNO PAGARE SOLO PER RILASCIARE UN’AFFILIAIZONE CON DELLE TESSERE…vi ritrovereste nella situaiozne che ci ha illustrato Luca sopra.
        Un Ente Nazionale serio, come il nostro, si occupa di mettervi nella condizione di avere già tutto pronto e regolarizzato affinchè possiate inziare a lavorare senza avere alcun problema e soprattutto con l’assistenza idonea per poter gestire l’attività circolistica. SE questo circolo è ancora esistente contattami pure senza problemi al numero 0941/902026.

    12. francesco ha detto:

      salve a tutti,

      possiedo un locale che è un punto di raccolta scommesse.Vorrei chiedervi,all’interno di questo posso aprire un circolo privato con eventuali bevande? Se si,cosa dovrei fare? Possedendo ad oggi una p.iva poichè ditta individuale? Grazie anticipato a tutti quelli che mi risponderanno.

      • mimmo ha detto:

        Ciao Francesco,
        l’unico problema che dovrai risolvere e’ che se otterrai una licenza da circolo,o avranno accesso solamente i soci (anche nel punto scommesse) oppure dovresti fare due locali ben distinti. ….. Non so se ne valga la pena.
        Stammi bene. mimmo

    13. matteo ha detto:

      Per rispondere a Mimmo, ho trovato il post dove commentare. Praticamente sto prendendo un locale ristorante a Narni che per lo stato è un’associazione e vorrei alcune delucidazioni se è possibile chiedere un fondo perduto visto che registrandola (l’associazione ) diventerebbe una società giusto?
      Ho visto che posso metterci anche il bar e quindi utilizzare tutti e due… che mi consigli valuto l’occasione…. anche perchè non vole molto d’affitto….

      • mimmo ha detto:

        Ciao Matteo,
        non so sei lo stesso Matteo a cui ho risposto poco fa’ sul post “finanziamenti”, ma ti ripeto i prestiti a fondo perduto, in questo momento non e’ affatto facile ottenerli, ma per avere ulteriori CONFESERCENTI.
        Valuta pure, ma non peccare di troppa faciloneria.
        Saluti. mimmo

    14. Nicola ha detto:

      Vorrei aprire un bed e breakfast in Abruzzo.
      Il bed e brakfast lo aprirei in uno stabile di mia proprietà, destinando ad esso il primo piano (3 camere) mentre al piano terra vorrei aprire un bar sotto forma di circolo.
      Il b&b diventerebbe associato del circolo citato e in quanto tale potrebbe usufruire dei servizi di somministrazione da esso forniti.
      La mia domanda è:
      c’è qualche problema se agli ospiti del bed e breakfast servo le colazioni del bar del circolo (peraltro nello stesso stabile: il b&b sarebbe al primo piano e il bar del circolo sarebbe al piano terra e comunque sarei sempre io a prepararle)?
      Grazie

      • mimmo ha detto:

        Ciao Nicola,
        per aprire un B&B è necessaria un’autorizzazione da richiedere al comune e il pagamento di una tassa di concessione regionale. Come per le altre strutture ricettive, l’avviamento dell’attività va segnalata alla pubblica Sicurezza, alla quale vanno poi segnalati i nomi degli ospiti. Per cio’ che mi risulta, l’attivita’ di circolo, non ha nulla a che fare con un B&B, pertanto non puoi adibire nello stesso stabile un’attivita’ in cui dovresti somministrare bevande o alimenti ai soli soci.
        Buona giornata. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Vi è la possibilità di fare al posto di un B&B una CASA PER FERIE il cui avvio è consentito solo alle Associazioni ed è quasi la stessa cosa del B&B con delle agevolazioni fiscali e autorizzative in più. L’unico neo è che non potresti effettuare la somministrazione nelle camere ma mi sembra di capire che al pian terreno tu voglia fare un bar sempre sotto forma di circolo quindi sarebbe la soluzione ideale

    15. roberta ha detto:

      Salve.. E’ da tanto che vorrei aprire un’attività nella mia città, Cagliari.. Ma non ho ancora chiarito le idee su quale strada percorrere.. L’idea è quella di un locale culturale..con mostre di pittura..libreria..quindi presentazione di libri..conferenze..dibattiti..eventi artistici vari..vendita di oggetti fatti a mano..con l’aggiunta di un piccolo baretto per aperitivi vari.. Mi attira l’idea di un circolo..ma il fatto che non posso mostrare il locale su strada..non mi piace tanto..a dire il vero..conosco un circolo..uno spazio espositivo con annesso bar..che sta su strada..e ha pure una vetrina su strada..Ha le tessere..ma può entrare chiunque.. Chi mi chiarisce le idee? Meglio un’attività commerciale..o un circolo privato?
      Grazie..

      • mimmo ha detto:

        Ciao Roberta,
        l’idea di associare, eventi culturali con l’attivita’ di bar, non e’ male, solo che se apriresti sotto forma di circolo,il giro di clientela, sara’ molto piu’ ridotto in quanto, non potra’ entrare chiunque, ma solamente chi sara’ tesserato. Se vuoi puntare a fare un buon lavoro, l’idea che hai in mente, la svilupperei per aprire un’attivita’ commerciale vera e propria.
        In bocca al lupo. mimmo

        • roberta ha detto:

          Grazie Mimmo..
          Il dubbio..era e rimane..su il perchè quel locale che conosco..è uno spazio espositivo..per tutti..pur essendo circolo..
          Ad ogni modo..grazie del consiglio…speriamo che non mi uccidano le tasse!! 🙂
          Crepi..

      • antonio ha detto:

        ciao…per caso hai ancora questa idea???

    16. valeria ha detto:

      Salve a tutti! 🙂
      è da circa un annetto che ho in mente il progetto di aprire un Centro Culturale nella mia città, Palermo. L’idea è quella di dare uno spazio ricreativo e attivo a tutti quei giovani talentuosi che non riescono (vuoi per impossibnilità economica o per restrizioni sociali di tutti i tipi) a maturare una propria passione. le attività sarebbero dalle più comuni alle più innovative e originali, a cominciare da mostre ed esposizioni, convegni, esibizioni musicali, e tanto altro, in più essere un luogo dove poter passare una giornata tra relax, giochi, musica e bar. il tutto rivolto a giovani che non avrebbero altrimenti la possibilità di potersi esprimere in qualunque forma credino. Quello che vorrei sapere io è:
      – materialmente, come documentazione e permessi, di cosa ho bisogno e quanto costerebbe sbrigare e avere il tutto?
      – per poter somministrare alcolici c’è bisogno del permesso, a quanto ammonterebbe la spesa per averlo? (ho un diploma alberghiero).
      – per quanto riguarda la musica, ovviamente, c’è di mezzo la SIAE. se faccio suonare al locale ragazzi che propongono pezzi di propria produzione devo ricorrere all’intervento della SIAE??
      – per il resto delle attività (mostre, convegni, esposizioni, dibattitti, ed eventi sempre di ambito culturale) ci vogliono permessi?

      spero che qualcuno sappia darmi qualche informazione, ci sto sclerando di brutto :p
      nemmeno il commercialista, strano ma vero, ha saputo rispondere a queste domande!

      grazie in anticipo, Valeria N:)

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Quello che richiedi è fattibile e ricade perfettamente nella formula di circolo. Ovviamente il locale dove verrebbe istituita l’associaione dovrà avere i requisiti tecnico/sanitari(agibilità, almeno 2 bagni di cui uno adeguato ai portatori di handicap, dest uso, etc). Le autorizzazioni alla sommnistrazione te le rilascerebbe direttamente l’ENTES dietro invio di un modello scia al comune e una sciap all’usl . X quanto riguarda la SIAE va pagata se ci sono intrattenimeni musicali o danzanti ma l’E.N.T.E.S. ha delle convenzioni con la SIAE nazionale per cui ai circoli ns affiliati vengono applicate delle tariffe agevolative che sono sicuramente molto inferiori rispetto a quelli di attività pubbliche o circoli non aderenti. Se ancora interessata contattami senza problemi. il numero è 0941/902026

    17. paolo ha detto:

      ciao, volevo sapere se è necessario avere il REC o l’attestato per somministrazione alimenti e bevande per aprire un bar presso una Associazione Culturale non finalizzata a scopo di lucro. Grazie

      • mimmo ha detto:

        Ciao Paolo,
        per essere a norma a tutti gli effetti, per gestire un circolo culturale e’ necessario avere l’iscrizione al SAB, anche se l’attivita’ non e’ a scopo di lucro.
        Saluti. mimmo

    18. Gaia ha detto:

      Ciao!
      innanzitutto ho trovato molte cose interessanti su questa pagina poi volevo chiederti alcune cose perchè ho un progetto nella testa che vorrei realizzare tra un anno e mi sto mettendo avanti coi lavori.
      Vorrei aprire una sorta di caffè letterario (uno di quei posti rilassanti dove le persone entrano, bevono un caffè o una tisana e sfogliano libri che si trovano sugli scaffali assaporando torte e cupcakes). Lo vorrei aprire come Associazione culturale perchè il mio scopo è quello di divulgare la filosofia vegan (ovvvero quello stile di vita che non si poggia sulla sofferenza animale – e quindi i dolci sarebbero prodotti in tale ottica-) attraverso conferenze, presentazione di libri, proiezione di filmati e appunto tenendo al suo interno libri che i soci possono sfogliare. Ora passo alle domande dopo averti illustrato il mio progetto.
      -è possibile questa cosa?
      -ho bisogno di una licenza per cucianre i dolci? (io possiedo già l’haccp)

      mi potresti dare due dritte su tutta la pratica burocratica?

      Grazie mille

      • mimmo ha detto:

        Ciao Gaia,
        se riesci ad ottenere la licenza per questa tipologia di circolo, l’idea non mi sembra affatto male,l’importante e’ che tu lo faccia in una citta’ abbastanza grande, in quanto essendo un esercizio non indirizzato a tutti, avrai bisogno di un notevole ricambio di clientela.
        Per poter cucinare i dolci, oltre ad avere la licenza e l’haccp, dovrai avere un locale ed attrezzatura idonei a tutti gli effetti. Per tutto cio’, puoi chiedere info. presso la CONFESERCENTI, per quanto riguarda le normative sulle licenze, mentre per il locale da adibire alla preparazione dolci, rivolgiti direttamente all’ASL.
        In bocca al lupo. mimmo

        • Gaia ha detto:

          grazie per la risposta…ho un ultimo quesito da porti:
          e se io trovassi un locale in affitto già arredato e con la strumentazione perchè attivo ma con cambio gestione significherebbe che il proprietario è in possesso delle licenze?

          ciaoooo

          • mimmo ha detto:

            …Gaia,
            puoi anche cercarti un locale gia’ arredato – attrezzato e quindi prenderlo in affitto d’azienda, usufruendo anche delle licenze di cui rimarra’ sempre l’inestatario.
            Saluti. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Fare tutto come circolo sarebbe la soluzione ideale proprio perchè la priorità delle associazioni di fatto è quella di riunire gente con scopi/finalità e/o passioni analoghe promuovendo delle attività ben specifiche. L’idea mi sembra ottima e se il locale è idoneo nonc i sono problemi con l’autorizzaizone alla somministrazione poichè come circolo non serve. Per legge si presenta semplicemente una scia con allegati alcuni documenti tra cui l’affiliaiozne ad un Ente Nazionale quale il nostro. Ad ogni modo, se ancora interessata, non si preoccupi perchè saremmo direttamente noi a parlare con gli enti preposti e presentare loro tutti i documenti richiesti affinchè Lei venga messa nella considzione di svolgere l’attività circolistica senza problemi di alcun tipo.
        Per quanto riguarda l’haccp è un bene che ce l’abbia, vuol dire che non dovremmo farglielo richiesdere nuovamente, ma non basta anzi, serve ben poco, per quello che vorrebbe fare lei.

    19. valeria ha detto:

      Salve a tutti! riposto la mia domanda che non ha avuto risposte…grrrr…..
      è da circa un annetto che ho in mente il progetto di aprire un Centro Culturale nella mia città, Palermo. L’idea è quella di dare uno spazio ricreativo e attivo a tutti quei giovani talentuosi che non riescono (vuoi per impossibnilità economica o per restrizioni sociali di tutti i tipi) a maturare una propria passione. le attività sarebbero dalle più comuni alle più innovative e originali, a cominciare da mostre ed esposizioni, convegni, esibizioni musicali, e tanto altro, in più essere un luogo dove poter passare una giornata tra relax, giochi, musica e bar. il tutto rivolto a giovani che non avrebbero altrimenti la possibilità di potersi esprimere in qualunque forma credino. Quello che vorrei sapere io è:
      – materialmente, come documentazione e permessi, di cosa ho bisogno e quanto costerebbe sbrigare e avere il tutto?
      – per poter somministrare alcolici c’è bisogno del permesso, a quanto ammonterebbe la spesa per averlo? (ho un diploma alberghiero).
      – per quanto riguarda la musica, ovviamente, c’è di mezzo la SIAE. se faccio suonare al locale ragazzi che propongono pezzi di propria produzione devo ricorrere all’intervento della SIAE??
      – per il resto delle attività (mostre, convegni, esposizioni, dibattitti, ed eventi sempre di ambito culturale) ci vogliono permessi?

      spero che qualcuno sappia darmi qualche informazione, ci sto sclerando di brutto :p
      nemmeno il commercialista, strano ma vero, ha saputo rispondere a queste domande!

      grazie in anticipo, Valeria N:)

      • mimmo ha detto:

        Ciao Valeria,
        non ti agitare troppo, perche’ sei solamente in fase di progettazione e se ti arrabbi di gia’, non arriverai mai al termine.
        Allora , prima di tutto, ti devi trovare un locale adatto, poi fare una richiesta in comune per avere la licenza e le varie autorizzazioni. Rivolgiti direttamente all’assessore al commercio.
        Se la licenza ti viene rilasciata dal comune, dovrai pagare solamente le marche da bollo, per le varie pratiche. Il doploma alberghiero, ti serve solamente per non dover frequentare il corso SAB (ex rec). Per poter far ascoltare musica, indipendentemente se sia da CD o dal vivo bisogna pagare la SIAE, anche nel caso in cui si propngano brani di propria produzione.
        Spero di esserti stato d’aiuto.
        In bocca al lupo. mimmo

    20. Enrico ha detto:

      Buona Sera Mimmo, mi congratulo per le risposte ben costruite che hai dato fino a oggi, o almeno a quanto ho letto fin adesso e devo dire di aver trovato grosse informazioni in merito, mi chiamo Enrico
      e sto valutando a fine anno di cimentarmi nella realizzazione di un progetto commerciale, dove poter investire il meno possibile viste le mie non eccessive risorse o per la paura di non poter far fronte a spese eccessive, ti faccio presente che sono un giovane chef, ormai me la cavo alla grande tra i fornelli, inventando d’intanto in tanto combinazioni nuove di pietanze caratteristiche della mia regione…su consiglio di amici sto valutando un’attività di catering che si sviluppi sotto forma di club, mi spiego meglio…

      Vorrei aggiungere a un effettiva organizzazione culturale, con mostra di quadri, sculture e quant’altro,
      oppure a escursioni mirate sul territorio, che contiene comunque sempre il suo fascino culturale con servizi di ristorazione, in zone mirate….

      puo sembrare difficile da capire, ma ammettiamo che mi chiamano dei clienti, in questo caso dei soci e mi chiedono un servizio culturale, dopo una passeggiata, magari a cavallo, oppure all’interno di una galleria, allestisco un gazebo un tavolino e due sedie dove i due soci possono ristorare con un servizio personalizzato, oppure in una’abitazione ricercata, dopo ovviamente essere entrato in possesso dei giusti requisiti quali soministrazione di cibo e quant’altro, sulla base di questo che cosa mi puoi consigliare?potrebbe funzionare come idea, la caratteristica formula di club potrebbe funzionare?

      • mimmo ha detto:

        Ciao Enrico,
        grazie per i complimenti e congratulazioni per le tue idee innovative.
        Non ho mai conosciuto gestori di catering sotto forma di club, ma se trovi dei soci disposti a mettere in piedi questo tipo d’attivita’ l’idea non mi sembra malvagia a patto che dovresti pensare un po’ piu’ in grande, in quanto non puoi puntare di far un servizio di catering per due persone o poco piu’. Quanto gli verrebbe a costare questo tipo di servizio?
        Dovresti indirizzare il servizio ad eventi,congressi cerimonie ecc.
        Se sei molto bravo ai fornelli, un consiglio che ti posso dare e’ di trovarti almeno un socio che abbia un certo spirito imprenditoriale e che sia bravo a far tornare i conti, che e’ cio’ che piu’ conta.
        In bocca al lupo. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        L’idea potrebbe essere fattibile ma deve essere sviluppata per bene.
        Se ancora intenzionato mi contatti che ne discutiamo meglio.

    21. Filippo ha detto:

      Ciao Mimmo,

      ho 24 anni. Io e un mio amico stiamo progettando di aprire un locale/pub prevalentemente serale.
      L’idea sarebbe quella di un posto in cui i clienti possano consumare bevande (anche alcoliche) di ogni tipo e usufruire di una grande libreria da cui attingere libri e riviste da sfogliare durante la serata.
      Si aggiunga anche l’idea di proporre musica live acustica, con un piccolo palco.

      Detto questo, abbiamo individuato un locale adatto al nostro scopo ma tutto è ancora in fase di progettazione. Non credo che aprire un circolo privato sia la soluzione adatta. Forse è meglio aprire un’ attività commerciale. Vorrei che mi consigliassi quale strada seguire. Ecco le domande che ho da farti:

      – Abbiamo una discreta somma da parte. Le spese totali dell’operazione (escluso l’affitto del locale) quali possono essere?

      -A chi mi devo rivolgere? Ci sono dei finanziamenti in favore dei giovani che vogliono aprire attività di questo tipo?

      -So che in molti luoghi le licenze, oggi, sono liberalizzate. Sai darmi delucidazioni in merito?

      I tuoi interventi precedenti sono stati molto utili quindi confido nel fatto che tu sappia indirizzarmi! 🙂
      Ti ringrazio in anticipo.
      Filippo

      • mimmo ha detto:

        Ciao Filippo,
        quantificare le spese per aprire un locale ex novo, non e’ affatto facile e quidi non mi va di sparare delle cifre insensate. Se riesci ad ottenere la licenza dal comune(devi farne richiesta all’assessore al commercio) i costi maggiori sono dovuti dall’arredamento, attrezzatura, opere murarie ed impiantistica. Per tutto cio’ ti consiglio di far fare piu’ preventivi possibili da diverse aziende.
        Per quanto riguarda i finanziamenti agevolati, non mi risulta che per questa tipologia di locale, esistano, ma puoi sempre informarti presso la CONFESERCENTI.
        Ti faccio un grosso in bocca al lupo. mimmo

    22. clod ha detto:

      Salve! Forse ho scoperto questo thread un po’ in ritardo, ma proverei ugualmente a porre le mie domande:
      Dovrei rilevare la gestione di un circolo Arci Pesca F.I.S.A. in prov di Ferrara. Si tratta di un laghetto di circa 10mila mq. per pesca sportiva, con terreno intorno (per un totale di circa 18mila mq). E’ presente anche un bar. Il tutto naturalmente riservato ai soci (nel 2010 erano 350).
      Vorrei sapere se per gestire un circolo simile occorra il Rec (o Sab) e se devo costituire un’associazione oppure va bene anche una società (siamo in tre).
      Inoltre vorrei sapere se è consentito, vista la vastità dell’area, posizionare dei distributori automatici (a pagamento) di bevande e snack, per evitare ai pescatori di fare molta strada per avere una bibita. Posso anche avviare una rivendita di vini (sempre e solo ai soci)?
      Grazie se vorrete fornirmi la vostra preziosa consulenza.
      Cordialmente, Clod

      • mimmo ha detto:

        Ciao Clod,
        anche per gestire un circolo, ora e’ obbligatorio possedere l’iscrizione al SAB e puoi costituire sia un’associazione,sia una societa’, in cui dovra’ essere nominato un presidente.
        I distributori automatici possono essere installati a prescindere dal fatto che tu gestisca un circolo o qualsiasi altra attivita’, in quanto per tutte le normative sara’ l’azienda fornitrice dei distributori a risponderne. Per la vendita del vino alla mescita ai soli soci, potrai effettuarla solamente se la tipologia di licenza lo consente.
        In bocca al lupo. mimmo

    23. Simone ha detto:

      Buongiorno Mimmo,
      finalmente ho trovato qualcuno a cui chiedere informazioni! Vivo in Sardegna e vorrei aprire un chiosco nel mio terreno. Ho già parlato con l’ingegnere e con il il responsabile SUAP in Comune, sto cercando un circolo a cui affiliare la mia associazione culturale per aprire questo chiosco in cui vorrei anche cucinare. A chi posso rivolgermi?

      Grazie

      • mimmo ha detto:

        Ciao Simone,
        per prima cosa ti consiglio rivolgerti all’assessore al commercio del tuo comune poi ad asseciazione di categoria; CONFESERCENTI o CONFCOMMERCIO:
        In bocca al lupo. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Se trattasi di circolo puoi rivolgerti all’E.N.T.E.S. (il sito è wwww.entes.it). Non solo ti rilascia l’affiliazione e le tessere ma ti assiste in tutta la costituzione, realizzazione e gestione del club. Per quanto riguarda la CONFESERCENTI o la CONFOCOMMERCIO con le attività circolistiche non c’entrano nulla quindi evita di fare delle telefonate a vuoto. Questo è un mio consiglio!

    24. Giulia ha detto:

      Ciao Mimmo,
      ho la disponibilità di una villetta privata e ci vorrei organizzare una sfilata e dopo la sfilata permettere agli ospiti di ballare tutto ciò a pagamento con somministrazione di alcolici sempre a pagamento.Come devo muovermi per essere in norma? di quali permessi necessito?
      Un ultima domanda e se volessi affittare la villa per feste private di cosa necessito?

      Grazie mille.

      • mimmo ha detto:

        Ciao Giulia,
        per organizzare una festa privata, se vuoi fare tutto a norma,prima di tutto devi pagare una tassa presso l’ufficio SIAE, per la somministrazione di bevande a pagamento, devi rivolgerti presso la guardia di finanza.
        Normalmente sono coloro che affittano le ville per organizzare feste private,che si occupano di tutto cio’ che riguarda la sicurezza dello stabile.
        Saluti. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        ESsendo una villetta privata puoi farlo solo sotto forma di associazione poichè mancano i requisiti per un’attività commerciale. Se ancora interessata è una soluzione fattibile, se il locale ha i requisiti di sorvegliabilità idonei ad un circolo. Per qualunque ulteriore ifnormazione mi contatti senza problemi. tel 0941902026

    25. luca ha detto:

      ciao vorrei aprire un circolo privato adibito x sol soci, non faccio nessuna somministrazione di bevante e alimenti, ho bisogno di bagno x handicap ? ho bisogno di porte e uscita di sicurezza? ho bisogno di maniglie antipanico? se qualcuno può dirmi di cosa ho davvero bisogno x avviare questo circolo.

    26. lucia ha detto:

      vorrei prendere in gestione un circolo,ma il gestore che c’è attualmente vorrebbe una buonauscita di 40.000€ puo’ chiedere una cifra cosi’ alta? In base a cosa?
      Grazie Lucia

      • mimmo ha detto:

        Ciao Lucia,
        non esiste una regola ben precisa per calcolare una buona uscita in una attivita’ commerciale, ma normalmente si paga una cifra equa in base all’avviamento che ha il locale.
        Buona giornata. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Stiamo parlando di un circolo non di un’attività commerciale…pertanto il gestore in questione in realtà non potrebbe chiedere un centesimo poichè le attività circolistiche non sono a fini di lucro.
        Diversa è la situaiozne se il circolo aveva dato in gestione ad una ditta o società la somministrazione e il gestore di cui parli è regolarmente assunto con la stessa. Quello bisongerebbe vederlo dalle buste paga

    27. valeria ha detto:

      Salve, vorrei un’informazione riguardo il bancone bar per un centro culturale. Sarebbe possibile farlo da me? o sono obbligata ad acquistarlo? Se così non fosse, quali caratteristiche obbligatorie devo rispettare costruendolo io??
      grazie mile, Valeria.

      • mimmo ha detto:

        Ciao Valeria,
        un bancone da bar, puoi benissimo rivestirlo con i materiali che vuoi, in base ai tuoi gusti, ma lo ” scheletro”, non e’ possibile costruirselo da soli, in quanto dovra’ essere dotato dell’impianto di refrigerazione, ed essere in acciaio inossidabile. Se non sei intenzionata a spendere grosse cifre, ci sono molte aziende che trattano dei buoni usati, che poi potrai personalizzare, come meglio credi.
        Saluti. mimmo

    28. Masdre ha detto:

      Salve, sito molto interessante davvero: complimenti!
      E’ da tempo che sogno di aprire un circolo privato a scopo ricreativo/culturale per avere un luogo dove condividere bei momenti, discussioni, giochi, serate e quant’altro con i miei amici di sempre. Ho letto e scaricato finora una gran quantità di materiale ma non ho ancora consultato nessuno direttamente (tipo Enti di Promozione riconosciuti dal Ministero).
      Mi pare di aver capito che la prima cosa da fare, prima ancora dell’atto costitutivo+statuto del circolo, è trovare il locale e farselo promuovere dall’ASL. Ma nell’iter è previsto che io indichi SUBITO la sede del circolo e POI parte la DIA quindi…non c’è rischio che mi boccino il locale? Materialmente, quali sono in ordine i passi da fare?
      Grazie mille per la risposta!
      Masdre

      • mimmo ha detto:

        Ciao Masdre,
        i passi da fare per poter aprire un circolo li hai ben capiti, l’unica cosa che ti consiglio di fare, e’ di far fare un sopralluogo nello stabile, prima di iniziare i lavori, da parte dell’ASL e dei vigili del fuoco, per evitare di inutili o inadeguati lavori.
        Saluti. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        I vigili del fucoo in questo caso non servono a nulla. Vengono richiesti solo se fai trattenimenti danzanti e hai una capienza superiore a 100 posti…
        Per quanto riguarda l’iter, di norma, il nostro Ente prima di costituire qualunque circolo si interfaccia sia con l’usl che con il comune di competenza per vedere se il locale ha i requisiti minimi richiesti per attivare somministrazione come circolo. Se ciò non bastasse facciamo sempre richiedere un parere preventivo e una volta ottenuto l’ok procediamo a costituire l’associazione e presentare le varie richieste all’usl e al comune oltre a rilasciare l’affiliazione obbligatoria del ns Ente e le relative tessere. Obbligatoriamente si procederà anche con la redazione del DPS (Il documento programmativo sulla sicurezza) e il mod. EAS.

    29. claudia ha detto:

      Salve a tutti! vorrei fare una domanda che credo avrebbero dovuto saper risolvere in comune, ma non sono riusciti a dare nessuna risposta. Il mio compagno ha un’azienda, con tutte le licenze necessarie per i biliardi e sala giochi. Adesso vorrebbe affittare una parte di essa, dato che è gande, in cui aprire una tombola pr 3 gg. a settimana. Può farlo restando sala giochi o deve trasformarsi in circolo? Grazie mille!

      • mimmo ha detto:

        Ciao Claudia,
        a meno che il tuo compagno voglia aprire una sala tombola per beneficienza, altrimenti la tombola intesa come gioco a premi in denaro e’ gestita dalla SISAL, pertanto oltre ad ottenere tutti i permessi obbligatori e’ necessario avere anche la licenza.
        www. sisal.it/Bingo
        Buona giornata. mimmo

    30. alessandro ha detto:

      ciao Mimmo
      vorrei aprire un’osteria con mia moglie.
      ho trovato un capannone di 270 mq atualmente x uso magazzino artigianale.
      è possibile convertire in uso commerciale?
      cosa dovrebbe fare il proprietario dell’immobile?
      comporta dei costi o tasse superiori al proprietario che possano incidere nel nostro contrato d’affitto atualmente a portata di tasca?
      è possibile in caso di aprire la stessa attività come circolo e sotto quale formula?

      • mimmo ha detto:

        Ciao Alessandro,
        prima di tutto ti consiglio di chiarirti bene le idee, in quanto se vuoi aprire un’osteria, uno spazio di 270mq mi sembra un po’ esagerato, invece se vuoi aprire un circolo e’tutto un altro tipo di discorso.
        Per il proprietario,a prescindere da cio’ che tu faccia del locale, a livello di tassazione, non comportera’ nulla, invece per te che aprirai un’attivita’verranno a gravare tutti i costi relativi ai lavori che dovrai sostenere per rendere il locale a norma e per arredarlo.
        Per aprire un’osteria sotto forma di circolo non e’ affatto facile ottenere la licenza, ma puoi tentare a rivolgerti presso l’assessorato al commercio del tuo comune.
        In bocca al lupo. mimmo

    31. LUCA ha detto:

      ciao sono Luca,

      a causa di problemi burocratici mi trovo ad aprire la mia champagneria sotto forma di circolo/club,

      la mia domanda era: esiste un modo per publicizzare il mio locale e/o l’inaugurazione? ci sono delle scritte particolari da inserire sui manifesti o non esiste nessun modo…

      grazie Luca

      • mimmo ha detto:

        Ciao Luca,
        non esiste una formula ben precisa per fare pubblicita’ ad un’attivita’ commerciale ma credo che la soluzione migliore sia di rivolgerti ad un bravo grafico pubblicitario e farti fare dei manifesti e locandine da affiggere nei dintorni del locale. Magari per l’inaugurazione ti consiglio di proporre delle ostriche offerte dalle direzione.
        In bocca al lupo. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Essendo un circolo non puoi effettuar euna pubblicità o promuovere deglie evnti senza indicare sempre che quest’ultimi siano riservati esclusivamente ai favore dei soli soci e quindi NON APERTI AD UN PUBBLICO inoltre non puoi utilizzare termini commerciali come bar, ristorante, discopub, etc…giusto per farti qualche esempio. Pena delel multe molto salte. Ad ogni modo per qualunque ulteriore info non esitare a contattarmi..il nostro Ente si occupa prettamente di circoli quindi sono certa che possiamo esserti d’aiuto per ogni evenienza.

    32. maurizio ha detto:

      La mia domanda era questa se all’interno di un circolo ARCI vi sono dei baristi quali requisiti debbono avere perchè non sono in regola con la busta paga vengono pagati a fine mese in contati gli è stata fatta solo la tessera soci a quale organo va segnalata la cosa e cosa possono incorrere?
      grazie

      • mimmo ha detto:

        Ciao Maurizio,
        i circoli privati possono sicuramente avere dipendenti e quindi assumere, previo specifico iter. Non significa nulla se vengono pagati in contanti o in modalita’,l’importante, per essere a norma bisogna metterli in regola, come qualsiasi altro dipendente.
        A differenza di un bar o pubblico esercizio,i circoli, hanno delle notevoli agevolazioni anche in fatto di assunzione dipendenti.
        Buon lavoro. mimmo

    33. simone ha detto:

      salve, io ho un piccolo fabbricato di 50 mq con 30 are di terreno in un suolo agricolo ,vorrei aprire un ristorante o un bar nel periodo estivo (all’interno del fabbricato la cucina all’esterno allestire una sala)ma non è possibile essendo suolo agricolo .UN circolo privato mi risolve i problemi? chiedo a voi un consiglio o un’ altra soluzione. grazie

      • mimmo ha detto:

        Ciao Simone,
        a prescindere se tu voglia aprire un circolo o un pubblico esecizio, per poter costruire un qualsiasi fabbricato e’ necessario, prima di tutto, che il terreno sia ad uso fabbricabile. Per sapere se sia fattibile o meno, devi rivolgerti al geometra del tuo comune.
        Saluti. mimmo

    34. simone ha detto:

      ma la mia casa esiste gia è costruita, il problema è che mi hanno detto che posso svolgere solo attivita legate all’agricoltura. io valevo sapere se un circolo puo scavalcare questo problema, nemmeno sul comune secondo me sono molto informati. grazie spero che qualcuno sappia darmi una risp

    35. Pietro ha detto:

      Ciao mimmo, una domanda, con mio fratello stiamo aprendo una ASD con partita iva riguardante il mondo dello sport ludico, ovvero tutte quelle discipline meno classiche, ma molto divertenti. Nel progetto per ora rientrano un campo da paintball, un laser game, e un campo di calcetto saponato.

      Vorremmo creare un circolo all’interno di uno spazio di 7o mq con ampissimo spazio all’esterno. La nostra idea è quella di realizzare un circolo appunto a sfondo ludico: Console playstation collegate tra di loro e su internet, tavoli da gioco in tempo reale, fornitura giochi classici da tavolo e giochi interattivi tra tavoli, giochi VECCHIO STILE, tipo calcetto balilla, ping pong, freccette, biliardo e flipper.

      Ora le domande sono queste:
      1) Quale è l’iter da sefuire per ottenere licenza somministrazione alcolici e cibi freddi?
      2) Come funziona per le varie concessioni, assicurazioni e comunicazioni varie?
      3) Se oltre al capanno da 65 mq che abbiamo ne aprissimo uno da 100 mq in legno senza avere la cubatura potremmo avere problemi?
      4) come possiamo fare per distinguere i tesserati che usufruiscono dei giochi a quelli che entrano solo per bere qualcosa?
      5)Abbiamo la possibilità di espandere man mano la produzione senza avere license particolari per costruire?
      6) Ultima ma non meno importante, come funzionano registri, cassa e dichiarazioni eventuali al comune?

      ti lascio anche la mia mail eventualmente non ti dispiacesse rimanere in contatto per altre domande. [email protected]

      • mimmo ha detto:

        Ciao Pietro,
        non e’ che non voglio esserti d’aiuto ma mi sebra che i dubbi che ti poni sono innumerevoli, quindi ti consiglio di rivolgerti ad un’associazione di categoria; CONFESERCENTI o CONFCOMMERCIO.
        In bocca al lupo. mimmo

        • Pietro ha detto:

          crepi mimmo, ma sei stato esauriente con tutti solo con me non mi hai dato neanche un piccolo consiglio 🙁 contavo molto sulla tua esperienza. Visto che sembra molto più difficile del previsto soprattutto per il discorso burocratico. Se cortesemente visualizzi il sito del confcommercio ti accorgerai di che casino sia… io dove trovo tutte queste informazioni?

          grazie pietro

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Mi contatti la numero 0941902026…sono certa di poterla aiutare a risovlere tutti i suoi dubbi e indicarle qual’è sicuramente la strada più semplice e legale da percorrere.
        Cordiali saluti. Manuela Starvaggi

    36. Federica ha detto:

      Salve! Sono proprietaria di un’attività a Roma che si occupa di installazione e produzione di infissi. Vorrei vendere questa attività per aprire un chiosco-bar in Sardegna. La cosa è fattibile? Quali figure professionali mi occorrerebbero?Mi sapresti dare delle dritte per accorciare i tempi lunghissimi di una burocrazia di un luogo in cui non conosco praticamente nessuno? grazie…

      • mimmo ha detto:

        Ciao Federica,
        nel nostro blog, potrai trovare tutte le nozioni utili per aprire un’attivita’. Considerando che l’aprirai in una localita’ dove non conosci nessuno, ti consiglio di rivolgerti ad un’ associazione di categoria dell zona;CONFESERCENTI o CONFCOMMERCIO.
        In bocca al lupo. mimmo

    37. Salvo CT ha detto:

      Ciao Mimmo,
      prima di tutto complimenti per il servizio che offri, migliore di tanti siti istituzionali dei vari enti.
      Con tre amici dopo anni di buoni propositi, abbiamo deciso di aprire un circolo senza scopo di lucro, nel quale riunirci nei pomeriggi e nelle sere invernali per ascoltare musica e bere qualche cocktail.
      Ci hanno suggerito la forma di associazione culturale.
      la vorremmo fare in un appartamento di proprietà di uno dei soci classificato A4.
      Dove posso trovare l’elenco dei documenti che occorrono per essere il più possibile in regola?
      vorrei fare dei lavori all’interno della struttura (abbattere una parete) per rendere una sala più grande.
      mi occorre l’ex REC?!? o basta semplicemente fare registrare i miei amici come soci?
      Presso una delle associazioni da te sopracitate non mi hanno fornito alcuna informazione.
      grazie e buon lavoro

      • mimmo ha detto:

        ciao Salvo,
        l’iscrizione al SAB (ex rec) e’ obbligatoria anche per gestire un circolo culturale. Se non ti hanno saputo dare delucidazioni alla CONFESERCENTI o CONFCOMMERCIO prova a rivolgerti alla CESCOT,i quali oltre ad essre molto informati, organizzano qualsiasi corso, necessario per gestire un’attivita’.
        In bocca al lupo. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Mi contatti al numero 0941902026…sono certa di poterla aiutare a risovlere tutti i suoi dubbi e indicarle qual’è sicuramente la strada più semplice e legale da percorrere.
        Cordiali saluti. Manuela Starvaggi

    38. federico ha detto:

      salve volevo sapere se in un capannone artigianale e’ possibile aprire una attivita’ tipo sala giochi con annesso angolo bar giochi per bambini e varie

      • mimmo ha detto:

        Ciao Federico,
        se il capannone possiede tutti i requisiti necessari per aprire un pubblico esercizio,puoi benissimo farlo, solamente, ti consiglio di farti fare dei preventivi, prima di metterlo tutto a norma, perche’ molto spesso il gioco non vale la candela.
        Saluti. mimmo

    39. andrea ha detto:

      buongiorno a tutti. anche io vorrei aprire una sorta di circolo/associazione con all’interno la somministrazione di bevande e piccoli snack. la domanda e’:
      rec, non rec.. basta un diploma di bed and breakfast? se sono obbligato a tesserare i soci (nel caso del circolo) devo chiedere tutti i dati anagrafici o basta che rilasci una tesserina con un numero e chieda nome e cognome? nel caso decidessi di mettre solo distriburtori automatici dovrei comunque fare il rec o ex rec? e se si sono reali i corsi on line o sono una bufala? grazie

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Il REC per un circolo privato al cui somministrazione è gestita direttamente dai soci non ha bisogno, per legge, dei requisiti professionali. Purtroppo però ci sono alcuni comune in Italia che richiedono il possesso del requisito da parted i almeno uno dei soci pertanto dipende esclusivamente dal comune d pertinenza e comunque è una delle prime domande che pongo ogni qualvolta contatto un comune per un mio assistito. Per quanto riguarda i dati anagrafici, nons ei tu che devi richiederli ai soci, ma sono loro che firmando la domanda di ammissione a socio autodichiarano ciò che ti stanno scrivendo pertanto anche i loro dati anagrafici; sulla base di quest’ultima e di una serie di altre documentazioni da preparare potrai rilasciare loro la tessera sociale.

    40. cristina ha detto:

      ci@o mimmo sono cristina ho visto che dai ottimi consigli e per questo vorrei sottoporti il mio problema: io ho un casolare in campagna quasi tutto ristrutturato con circa 130 mq interni (2 sale-cucina bagno) un grosso spiazzale di 1000mq per metà pavimentato un terreno di 3 ettari e delle scuderie con 7 cavalli e 2 asini più animali di bassa corte, mi piacerebbe aprire un associazione sportiva dilettantistica equestre rivolta sopratutto a bambini e giovani e poi aggregargli un piccolo bar mi sapresti dire quali sono le strutture necessarie i permessi le autorizzazioni e i vari step da seguire. Aspetto fiduciosa tue info

      • mimmo ha detto:

        Ciao Cristina,
        per aprire un bar, piccolo o grande che sia e’ necessario essere in possesso di una licenza, avere l’iscrizione al SAB e fare tutti i corsi obbligatori; HACCP,RLS,PS e antincendio.Anche il locale deve rispettare tutte le normative in vigore, le quali, le troverai nei post del nostro blog e se ti va, ti consiglio di leggere il libro di GABRIELE CORTOPASSI; APRIRE e GESTIRE UN BAR, che puoi trovare in tutte le librerie.
        In bocca al lupo mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        UN’A.S.D. SEGUE DELLE NORMATIVE COMPLETAMENTE DIFFERENTI RISPETTO AD UN’ATTIVITA’ COMMERCIALE PERTANTO NON LE SERVONO TUTTE LE AUTIZZAZIONI INDICATE A SEGUIRE. SE ANCORA INTERESSATA MI CONTATTI CHE LA FACCIO METTERE IN CONTATTO CON UN NOSTRO RESPNSABILE DI ZONA

    41. franco ha detto:

      ciao Mimmo, volevo sapere se potevo chiederequalche finanziamento regionale( tipo prestito d’onore) per aprire un circolo sportivo/ricreativo?

    42. giovanni ha detto:

      ciao a tutti,
      ho un lago di pesca alla trota presso una azienda agricola e vorrei venire incontro ai clienti offrendo un punto di ristoro.
      Presso la struttura ho un box in lamiera con tendone perfetto per tavoli e sedie.
      Posso attrezzare il box a piccolo chiosco?
      Devo separare il lago dall’azienda agricola, creando un’associazione sportiva o circolo?
      Posso vendere i prodotti del mio campo/orto?
      grazie!

      • mimmo ha detto:

        Ciao Giovanni,
        il box lo puoi adibire a chiosco solamente se rispetta tutte le normative igienico sanitarie e chiaramente dovra’ essere un’attivita’ separata dall’azienda agricola.Non so che prodotti di campo potresti vendere in un luogo di ristoro ma per la vendita dei prodotti di tua produzione, non e’ affatto una cosa semplicissima.
        Saluti. mimmo

    43. andrea ha detto:

      ciao, sono associato ad un circolo privato, posso in qualità di socio usare la sede per una festa privata?
      se si, tutti gli invitati alla mia fetsa, devono essere tesserati?

      • mimmo ha detto:

        Ciao Andrea,
        puoi benissimo richiedere la sede per organizzare una festa ma e’ tassativo che tutti gli invitati devono essere tesserati.
        Saluti. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Per legge, se trattasi di una festa privata per cui un singolo socio ha richiesto al disponibilità della sede e della struttura dell’associaione non vi è obbligo alcuno di tesserare gli inviatti. Ovviamente l’Associaione per quella data, dovrà esimersi da ogni attività associativa ed inoltre dovrà redigere regolare verbale di approvazione per l’utilizzo della struttura da parte di un socio per uso festa privata dandone comunicazione previo avviso affisso all’ingresso, a tutti gli associati.

    44. Melina ha detto:

      Ciao, vorreifere una domanda magari un po’ stupida…..
      Se io volessi preparare dolci in casa e poi venderli, è possibile?
      Che permessi eventualmente ci vorrebbero?
      grazie.

      • mimmo ha detto:

        Ciao Melina,
        per poter preparare dei dolci fatti in casa per poi rivenderli in un pubblico esercizio, esistono delle normative rigidissime, come per una vera e propria pasticceria, quindi non credo proprio che ne possa valer la pena andare a rischiare.
        Saluti. mimmo

    45. Ren ha detto:

      Ciao Mimmo,
      volevo sapere se dovendo aprire un circolo privato di carattere sportivo dove svolgere attività di parkour e ginnastica acrobatica devo avere un immobile (in affitto) con una categoria catastale particolare o anche un C2 andrebbe bene???
      Grazie mille

      • mimmo ha detto:

        Ciao Ren,
        per evitare che ogni assessore interpreti la legge a modo suo, ti consiglio di rivolgerti direttamente al geometra comunale.
        Saluti. mimmo

    46. Susanna ha detto:

      Ciao,girovagando per il web ho trovato anche questa pagina che è assai interessante 🙂
      Volevo porvi una domanda..mi sto avvicinando ora la fantastico mondo dei massaggi.Ho visto che la legislazione in merito è abbastanza complicata!..non esiste un riconoscimento per i massaggiatori a meno che tu non faccia il classico percorso scolastico per diventare estetista, o un fisioterapista..non vieta però di diventare massaggiatori olistici, quindi dopo aver praticato corsi specifici e soprattutto validi si può intraprendere una professione in questo campo. Detto questo la mia domanda è la seguente: posso avviare un’associazione per aprire un centro massaggi olistico? E mi chiedo ma se le associazioni sono senza scopo di lucro o no profit come fanno a guadagnare quelli che aprono all interno un’attività? E il famoso statuto quanto viene a costare? Grazie fin da ora per gli eventuali chiarimenti 🙂

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        L’associaione si può avviare ma solo dopo che uno dei soci abbia un rconoscimento come massaggiatore. Le associaioni hanno ovviamente die guadagni altrimenti non potrebbero sostenere tutte le spese inerenti i relativi costi come affitto, luce, acquisto merci, etc..ed inoltre possono avere tranquillamente degli utili purchè la contabilità venga gestita bene e di norma anche di questo ce ne occupiamo noi per i nostri affiliati.
        Lo statuto verrebbe redatto smepre da noi a norma di legge ed il costo comprensivo di registrazione e pari a € 414.00. Per qualunque ulteriore info non esiti a contattarmi telefonicamente al numero 0941902026

    47. Giovanna ha detto:

      ciao mimmo…ho trovato per caso questo sito e spero sia quello giusto per trovare risposta alle mie domande…sto costituendo un’associazione culturale della quale io sarò il presidente.posso usufruire di qualche contributo per prendere in gestione una pizzeria d’asporto che vende un’ attività già avviata?

    48. antonella ha detto:

      Salve, ho letto un po’ qua’ e un po’ la’ sull’apertura di ristoranti come circoli culturali. Il mio problema, ed e’ questo che chiedo, non e’ tanto il fisco quanto il diploma all’alberghiero che non ho o gli esami al rec che non ho sostenuto. Insomma non ho un titolo. Il problema da aggirare e’ questo. Con un circolo privato potrei eludere questo importante particolare?

      • mimmo ha detto:

        Ciao Antonella,
        se non possiedi i requisiti necessari, per non fare il corso, per l’iscrizione al SAB, o ti trovi un preposto, o sarai costretta ad iscriverti e frequentare.
        Saluti. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        dipende dal comune. il 50% dei comuni, come circolo con somministrazione gestita direttamente dai soci, non richiedono alcun requisito commerciale. MI contatti al numero 0941/902026 e chiamerò direttamente il comune per suo conto per avere le informazioni necessarie.
        Cordiali saluti

    49. ozzy ha detto:

      Salve a tutti Mimmo vorrei gentilmente porgerti questa domanda le associazioni possono aderire o no ad enti nazionali riconosciuti tipo arci eccc in questo caso nessun problema per la somministrazione, ma nel caso l’associazione non fosse affiliata a nessun ente riconosciuto è possibile in qualche modo ottenere la somministrazione godendo degli stessi privileggi di un associazione aderente ad un ente riconiosciuto? in sostanza un associazione non aderente che vuole somministrare ai soli soci deve pagare le tasse come un pubblico esercizio? io abito in sicilia anche qui è applicabile la art 9 L.R. 30/2003. per il rilascio di autorizzazione temporanea?

      • mimmo ha detto:

        Ciao Ozzy,
        le normative a riguardo i circoli ricreativi o culturali sono talmente complesse, che ogni comune le interpreta a modo suo, quindi l’unico consiglio che ti posso dare, e’ di rivolgerti alla CONFESERCENTI o CONFCOMMERCIO.
        In bocca al lupo. mimmo

      • Manuela Starvaggi ha detto:

        Un circolo aderente ad un Ente Nazionale ha delle agevolazioni che per legge un circolo non aderente non avrà mai.

    50. DANIELA ha detto:

      Un gruppo di amici anziani (decina) vorrebbe prendere in affitto una casa da utilizzare quale ritrovo serale per qualche partita a carte con consumazioni solo all’interno. Quale regolamentazione e procedura per non avere problemi con fisco e comune ? Grazie

      • mimmo ha detto:

        Ciao Daniela,
        se il numero di anziani si aggira solamente intorno alle dieci persone,io ti consiglio di fare tutto in nero, perche’ se vuoi fare tutto in regola, dovresti costituire un vero e proprio cicolo.
        Saluti. mimmo

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