COME APRIRE UN BAR: IL REC
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LE LICENZE PER APRIRE UN BAR
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APRIRE UN RISTORANTE O UN BAR IN UN CIRCOLO

Aprire un circolo culturale può essere il sistema per abbassare i costi di apertura e gestione di un locale. Poche tasse ma poca visibilità, tutto su come funziona l’apertura di un circolo. 

 

club-privatoL’apertura di un bar o ristorante legata ad un circolo con finalità culturali o comunque associative è una opportunità sacrosanta che permette a molte associazioni di riunire i propri soci e a volte anche di autofinanziarsi. Non si può negare però che molte volte i circoli privati siano un semplice escamotage per aprire locali aggirando licenze, normative e godendo di legislazioni privilegiate.

Di fatto una attività di somministrazione all’interno di un circolo può essere aperta senza il problema della licenza e, fatto al momento forse ancora più importante, senza il vincolo della destinazione d’uso. Questo vincolo impone di non poter aprire locali pubblici se non in edifici e spazi che abbiano una destinazione commerciale e non, per esempio, una destinazione artigianale o residenziale; di fatto si potrebbe aprire un circolo anche in casa propria.

Si potrebbe, ma non è così facile, perchè la legislazione che non si può evitare (come è giusto che sia) è quella sanitaria, e gli spazi dove si va ad aprire devono risultare perfettamente a norma come superfici, rivestimenti, attrezzatura e tutto quello che concerne l’HACCP.

Commercialmente un circolo ha anche altre limitazioni: non può avere un accesso diretto alla strada, non può avere insegna e nella sua comunicazione l’attività di ristorazione deve sempre risultare in sott’ordine rispetto a quella culturale.
Ultimo vincolo: tutti i clienti che entrano devono essere soci muniti della tessera rilasciata dal circolo stesso, altrimenti sono dolori, che possono arrivare fino alla chiusura del circolo.

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  • 335 Comments

    1. antonio ha detto:

      Ciao, sono il presidente di un’A.S.D, all’interno delle strutture della stessa si trova un cocktail bar, l’associazione si occupa davvero di attività sportiva e nello specifico è una scuola di windsurf.
      Fin dall’inizio ovvero il 2003 ho cercato assieme ai miei diretti collaboratori/soci di fare tutto per bene e regolarizzare tutte le autoriz. del caso, dialogando sempre molto chiaramente con le dirigenze preposte su tutto ciò che realmente si volesse fare.oggi, anno 2009, ho quasi ultimato il mio iter burocratico e mi viene rilasciata un’autorizzazione sanitaria per “chiosco vendita alimenti” mentre l’annona sulla base di questo mi rilascia una licenza per attività in categoria “c”.Premesso che i locali sono stati costruiti nella più completa osservanza delle prescrizioni igenico sanitarie, quindi rispetto delle misure,rivestimenti e installazioni di macchinari, io oggi ancora nn ho capito se posso o no servire cocktail al banco ed ho il terrore di andare a chiedere perchè so già che mi diranno che dovrò istruire una nuova pratica per le autorizzazioni del caso.grazie.

    2. gabriele ha detto:

      Mamma mia che Odissea, purtoppo forse solo una delle tante in Italia.

      Qui a firenze ho alcuni contatti che lavorano nella burocrazia e che potrebbero darci qualche risposta, il problema è che spesso le risposte buone in Toscana non lo sono in un altra regione.
      tu dove stai operando?

      In bocca al lupo intanto, queste cose, per chi sta lavorando, fanno venire l’amaro in bocca, per non dire di peggio

    3. antonio ha detto:

      Caro Gabriele,
      Ti ringrazio per l’attenzione, io opero in Sicilia (dovevi intuirlo hehehe), sapessi quale atteggiamento ho dovuto subire da parte degl’impiegati nei vari uffici che hanno dovuto esprimere pareri in merito alla mia attività.Qui è come se i diritti del cittadino non esistano, qualunque cosa spetti di diritto la ottieni come una cortesia da parte degli enti, e dell’impiegato che istruisce la pratica, dal protocollo fino al dirigente che firma è un calvario che può durare mesi e non sai mai come finisce.E penoso e inaccettabile come la vita di una persona possa essere messa nelle mani di questi farabutti, che godono a vederti tribolare e supplicarli di fare il loro lavoro.Se poi decidi di denunciare è davvero finita, le istituzioni che dovrebbero tutelarti finiscono con l’aggredirti e ritorcersi contro.scusa ma avevo bisogno di sfogare con chi sta dalla mia parte, ovvero, dalla parte di chi vuole vivere onestamente.Retorica a parte ti mando un saluto e ti prometto che farò sapere com’è andata.

    4. gabriele ha detto:

      triste vedere luoghi comuni che si realizzano.
      Tutta la mia Energia Antonio.
      Gabriele

    5. Donato ha detto:

      Caro Gabriele

      sono propritario di un pezzo di terreno di circa 1100 metri adiacente il demanio marittimo.
      Con degli amici abbiamo pensato di creare un circolo privato per utilizzare il terreno e la spiaggia.
      Ti faccio presente che sul terreno esiste una costruzione con servizi,fognatura,recinzione(c’era anche la luce ma attualmente staccata.) di circa 40 mq.
      La suddetta costruzione fu dichiarata illeggittima dal nostro comune nel 98,che voleva la demolizione.Ma la regione su nostro ricorso nel 2001 rigetto suddetta ordinanza e non dovemmo demolire la costruzione.
      Faccio presente che il terreno e’ ancora accatastato agricolo.
      Se fosse possibile cosa possiamo fare?
      Grazie

      Donato

    6. gabriele ha detto:

      Ciao Donato, ci sarebbe da cambiare la destinazione d’uso, che non è da poco… poi licenze e il resto, percorso lungo…

      facci sapere!
      G

    7. antonio ha detto:

      Ciao Donato,
      secondo me puoi risolvere il problema della destinazione d’uso, costituendo un’associazione sportiva e culturale legata all’attività agraria.Studia un pò con percorsi tematici legati al trekking e alla degustazione di colture prodotte con manifestazioni varie….
      Se poi vi prendete il sole sulla spiaggia chi deve contestare e cosa? saluti ed un bocca al lupo.

    8. martin ha detto:

      sono martin ho il particolare interesse per aprire un’attività..bar! e sufficiente avere un titolo di studio da un centro di formazione proffesionale o devo aver già un’esperienza su questo campo del tipo aver fatto l’alberghiera…

    9. gabriele ha detto:

      Ciao Martin,
      per aprire un bar bastano contanti e (di solito) un corso REC.
      discorso diverso è quello che è meglio avere. IN questo caso una solida esperienza e idee chiare sono estremamente importanti.
      In bocca al lupo, Gabriele

    10. ivan ha detto:

      ciao ragazzi volevo delle delucidazioni^
      sono propritario di un pezzo di terreno di circa 1000 metri a 30 mt dal mare,con un paio di amici abbiamo deciso di aprire un piccolo chiosco bar con le ruote gia’ fornito di licenza sanitaria somministrazione in regola per la vendita.
      il terreno esce al catasto come f1 (zona servizi)
      apparte le licenze del chiosco gia’ esistentE
      per il suolo anche se e privato bisogna fare qualche richiesta’?

    11. Giuseppe ha detto:

      Ciao Grabriele, un circolo non può avere un accesso diretto alla strada? fammi capire meglio ( il mio commercialista non mi a detto niente di questa cosa) il circolo dove si deve aprire a un accesso diretto alla strada.

    12. Giuseppe ha detto:

      Ciao Gabriele,

      a quale ufficio mi posso rivolgere per conoscere le normative per aprire un circolo culturale /ricreativo..?

    13. Giuseppe ha detto:

      Ciao Grabriele

      Volevo aprire un esercizio di scommesse …volevo sapere se con art.88 .T.U.L.P.S posso aprire oppure devo avere un’altra licenza?

    14. GIOVANNA ha detto:

      Non posso fare un commento, vorrei aprire attività culturale . Io possiedo già un cascinale in campagna adibito in parte a B&B , Come devo fare GABRIELE GRAZIE

    15. Gianlucadm ha detto:

      Salve.
      Con un paio di amici è da un po’ di tempo che vorremmo dare vita ad un’attività. L’idea di partenza sarebbe quella di una birreria che rispecchiasse una “nostra” filosofia di vita.
      Il dubbio che abbiamo è la differenza tra Circolo e Birreria/Pub
      Ho letto nel post che per il Circolo c’è la limitazione degli avventori tesserati e/o dell’accesso su strada; altre limitazioni?
      HACCP è necessaria per i circoli?
      Cosa posso servire nei Circoli sia bevande che cibo?

      Per quanto riguarda l’investimento iniziale, fatto salvo l’affitto del locale quanto bisogna investire? Per i bar ho letto che la cifra si aggira intorno ai 100000 euro.

    16. Luisa ha detto:

      Ciao Gabriele,
      io ed una mia amica vorremo aprire un circolo culturale/sportivo, dove preparare anche panini, piatti freddi, servire birra e alcolici, caffè, tè ecc. ovviamente solo agli associati. Il problema è che oltre all’idea non sappiamo da dove partire, la città di riferimento è Cosenza, e gli unci circoli che ci sono sembrano un pò scarni e non offrono tutto questo, la nostra idea era quello di un posto dove condividere le proprie passioni e stare a proprio agio.
      Non ho però ben chiaro i costi di tutto ciò, quali sono i regolamenti, che tipo di società dovremmo formare, e quali sarebbero eventualmente i guadagni e soprattutto visto che non ho un soldo da parte in quanto lavoro a nero da circa 1 anno, 8 ore al giorno per 400 € si possono chiedere dei finanziamenti? Spero di poter avere qualche delucidazione da te. Grazie

    17. mimmo ha detto:

      Ciao Luisa,le condizioni che descrivi per poter aprire un’attivita’non mi sembrano molto rosee. A questo punto non ti resta che contattare i presidenti dei circoli “scarni”gia’ esistenti e farti contattare quando scade il bando e proporgli,che saresti diposta a gestirli in maniera molto piu’ innovativa. Buona fortuna.mimmo

    18. Giulia ha detto:

      ciao Gabriele
      sai dirmi a chi bisogna rivolgersi e cosa serve per aprire un chiosco in spiaggia?serve anche la licenza?Grazie.

    19. Luisa ha detto:

      grazie Mimmo per la tua franchezza, credo anche io che non sarà molto facile, ma prima di abbandonare l’idea vorrei avere più delucidazioni su come si può aprire un Circolo e quali sono le legislazioni o i regolamenti di riferimento!

    20. veronica ha detto:

      lavoro a nero come cameriere ad un ristorante circolo chiuso.mi dicono che la legge non permette assumermi.e vero?

    21. mimmo ha detto:

      ciao Veronica,
      anche a me risulata che i circoli non possono assumere dipendenti in regola, ma neanche farli lavorare in nero. Quindi per poter lavorare “a norma”, devi essere socia ed essere pagata a percentuale, che facendo un po’ di calcoli, deve permetterti di guadagnarti uno stipendio decoroso e un qualcosa per poterti pagare i contributi.
      Ti mando un saluto.mimmo

    22. veronica ha detto:

      grazie mimmo.

    23. adriana ha detto:

      oggi l’ufficiale sanitario mi ha richiesto il cambio di destinazione d’uso per il circolo culturale, io varrei sapere i riferimenti di legge che mi dicono se sia obbligatoria o no

    24. mimmo ha detto:

      Ciao Adriana,
      sinceramente non ho ben capito,che cosa s’intende per;
      DESTINAZIONE D’USO. mimmo

    25. scugno ha detto:

      salve a tutti,premetto da subito che non sono del campo,volevo domandarvi se è possibile aprire un circolo “trasformandolo” però in una piccola osteria-trattoria da una ventina di coperti??? come fare per avere tutte le licenze??? quanto mi costerebbe escludendo l’affitto??? grazie anticipatamente per le eventuali risposte…

    26. mimmo ha detto:

      Ciao Scugno,
      se la licenza non riesci a rilevarla da nessun altro,devi fare una richiesta in comune,che pero’difficilmente viene rilasciata per trattoria. Se riesci ad ottenerla devi sapere che la licenza da circolo,permette la vendita solamente ai soci iscritti, quindi non so se ti conviene veramente. Bye. mimmo

    27. scugno ha detto:

      grazie per la risposta caro mimmo ma come ben sai e come si muove molta altra gente in questo campo basta fare tessere e “rischiare” con i clienti non tesserati…penso mica verranno tutti a controllarmi!!!!la licenza da trattoria penso costi molto di piu’ di quelle da circolo. cmq a parte questo, con le licenze da circolo si puo’ anche vendere da mangiare oltre che da bere? e se si, ci sono dei regolamenti da rispettare del tipo prezzi,pietanze dettate da loro ecc… premetto che vorrei aprire una fraschetta alla romana con cucina semplice pochi tavoli e rischiare il meno possibile dato che l’economia va a rotoli…ditemi tutto quello che sapete! grazie a tutti voi…

    28. mimmo ha detto:

      Ciao Scugno,
      per avere una licenza da circolo oltre che dal comune, devi avere l’autorizzazione da parte di un club,un partito,una societa’ sportiva,un palzzetto, un teatro o tant’altro. Io sono spesso in giro per locali e trattorie,ma sinceramente non mi e’ mai capitato di andare a mangiare in un circolo.Con i tempi che corrono,non e’ vero che non ci sono i controlli,perche’spesso vengono mandati dai proprietari dei locali concorrenti. Il circolo,a livello di normative di sicurezza,igiene ed idoneita’ dei locali deve rispettare le leggi di qualsiasi altro esercizio.L’agevolazione e’ solamente a livello di tasse. Se conosci qualcuno che ha gia’ questa tipologia di locale,prova a consultarlo,perche’secondo me non e’ una cosa fattibile.
      mimmo

    29. scugno ha detto:

      grazie mimmo per le tue risposte,ma una licenza da trattoria o fraschetta come vogliamo chiamarla è uguale alla licenza di un qualsiasi ristorante? è facile averla? e quanto ti costa su per giu??? scuasa le 1000 domande ma vorrei capire un po’ meglio,e cmq mi informerò per la questione circolo!!! a presto.

    30. mimmo ha detto:

      La licenza da trattoria e’ ne piu’ e ne meno uguale a quella di un ristorante. Il costo,se riesci ad averla dal comune, ti costa solamente qualche marca da bollo, se invece la devi rilevare da un altro ristoratore il costo non ha ha un prezzo be definito,ma lo devi pattuire con chi te la vende.

    31. scugno ha detto:

      grande mimmi!!! come fai a sapere tutte queste cose? sicuramente sarai del campo…ma secondo te è un momento buono per aprire una trattoria\ristorante o altro con i tempi che corrono??? grazie ancora…

    32. scugno ha detto:

      ciao mimmo,che tipo di settore??? ho pensato alla ristorazione perchè sono un’ appassionato di cucina e aprire un piccolo locale ce la farei a gestirlo da solo con la mia ragazza,immaginavo che la situazione non fosse la migliore per aprire in questo momento ma sono anche consapevole che non mi arricchirei con un locale del genere ma potrei viverci…credo!!!! comunque grazie ancora per le tue risposte.

    33. giuseppe ha detto:

      io ho un club nautico,nn siamo affiliati con nessuno,ma x aprire un bar mi hanno chiesto del certificato dell’agibilità,può essere mai?posso aprire un bar così senza che chiedo nessuna autorizzazione all’interno del mio club?si devono fare scontrini fiscali?

    34. mimmo ha detto:

      Ciao Giuseppe,
      per qualsiasi attivita’ commerciale,sia circolo o altro e’necessario il certificato di agibilita’e l’utorizzazione sanitaria che viene rilasciata dall’asl.Se per la somministrazione di bevande o alimenti il circolo incassa un corrispettivo, questo é tassato come rientrante nell’attività commerciale ordinaria d’impresa e non rientra nella finalità istituzionale dell’associazione, club o circolo che sia.Si e’ arrivato a tutto cio’ perche’ purtroppo c’erano troppi furbetti,che con la scusa di creare circoli ricreativi,gestivavono delle vere e proprie attivita’ commerciali.mimmo

    35. scugno ha detto:

      allora anche il circolo è tassato allo stesso modo di un bar o un ristorante????

    36. mimmo ha detto:

      La differenza tra un bar ed un circolo, a livello fiscale esiste nella tassazione. Sconto siae,intorno al 40%,riduzione irpef , ilor,iva, tutte le varie tasse comunali(ici,licenze ecc,).

    37. giuseppe ha detto:

      devo emettere scontrini fiscali all’interno di questo circolo che serve ai soci??posso un domani vendere anche al pubblico?e senza nessun carta posso andare all’usl a chiedere lautorizzazione sanitaria?i tempi sn lunghi di esso?

    38. Gianfranco ha detto:

      Salve a tutti, mi chiamo Gianfranco e scrivo da catanzaro. Vorrei chiedervi alcune cose riguardanti i circoli…
      Praticamente io sono già presidente di un associazione ricreativa culturale operante all’interno di una casa dello studente; Operiamo nel settore da circa 2 anni e ora visto che l’ente a cui ci siamo affiliati ci ha offerto i locali e l’attrezzatura da bar, vorremmo aprire un circolo sempre all’interno della casa dello studente, per offrire un servizio a tutti i soci/studenti anche perchè all’interno dello stabile attualmente nn è possibile nè cucinare nè acquistare bevande o cibo…la mia domanda ora è: noi dobbiamo ricostituire un nuovo statuto e atto cost. per fare un circolo o possiamo aprire anche sotto forma di associazine culturale ricreativa??? perfavore fatemi sapere prima che combino qualche guaio, grazie ciaooooo!!!!

    39. Gianfranco ha detto:

      sono sempre Gianfranco; visto che ci sono vorrei che tipo di documenti e di autorizzazioni servono per aprire questo circolo e dove devo richiderli!!grazie ancora ciao…

    40. mimmo ha detto:

      Ciao Gianfranco,
      vorrei esserti d’aiuto,ma purtroppo la burocrazia in Italia,per quanto riguarda la gestione dei circoli,e’ talmente diversa tra regione e regione, o addirittura provincia, che ti consiglio di contattare la piu’ vicina camera di commercio e farti fare un elenco di tutto cio’ che ti serve per poter gestire la tipologia d’attivita’ che desideri aprire. Per cio’ che riguarda le normative,prova a dare un’occhiata al sito: http://www.asimessina.com/asi/normativa-circoli.asp

    41. Gianfranco ha detto:

      Grazie Mimmo vedrò di chiedere alla camera di commercio…è l’unico modo di andare avanti cn sicurezza…grazie ancora!!!

    42. Federico ha detto:

      Salve sono presidente di un crcolo privato, con servizio bar ecc..volevo sapere se e come posso ottenere dei finanziamenti, anche da banche private
      Grazie

    43. Federico ha detto:

      grazie mimmo m informerò…

    44. elio ha detto:

      ciao volevo porre una domanda.è possibile aprire un circolo privato a scopo culturale(cinematografico)in una modalità un pò differente dal cinema che tutti conosciamo? qualcuno mi sa dare qualche aiuto su dove rivolgermi?mi spiegherò meglio,dopo aver ricevuto le prime risposte.grazie anticipatamente.

    45. mimmo ha detto:

      Ciao Elio,
      non e’ che sei stato troppo chiaro, ma se ti posso essere d’aiuto,ti posso dire che vicino a dove abito io,esiste un circolo ricreativo,con un bar,campi da tennis, calcetto,sala video giochi,campo da basket e da due anni a questa parte, e’ stata riaperta una sala cinematografica che era rimasta chiusa da diversi anni. Ora ti assicuro che i gestori, stanno facendo ottimi affari.Tutta la struttura e’ di proprieta’ della diocesi,ed i gestori l’hanno presa in gestione,vincendo una gara d’appalto.
      Se come idea non ti sembra male,non ti resta che contattare o creare un circolo ricreativo.
      In bocca al lupo.mimmo

    46. elio ha detto:

      Grazie per la tempestiva risposta.La mia idea era un drive in,dove i soci posso vedere film in auto e usufruire di un piccolo bar.è logico che chi entra per lo spettacolo deve gia avere la tessera,ma quello che volevo sapere è,se avendo un terreno della grandezza e della forma adatta per crearci questa struttura,in qualità di circolo privato la destinazione d’uso del terreno(chè è agricolo) deve per legge cambiare in commerciale?Mi sembra di aver capito di no,ma non sono del campo.Grazie di nuovo.Saluti

    47. nicola ha detto:

      salve, vorrei aprire un circolo culturale in un locale di mia proprietà che ha una concessione in sanatoria come locale commerciale rilasciata dal comune, solo che l’asl non ritiene igienicamete a norma questo locale perchè è alto 2,60 e non 3,00. in pratica le normative vigenti dell’asl non permettono di autorizzare un attività nel mio locale mentre il comune si e mi dice di esporre denuncia verso il medico sanitario che controbatte con la stessa frase! faccio notare che ho dovuto versare una somma di trentasette milioni di lire per ottenere la concessione in sanatoria come locale commerciale e oggi l’ asl si rifiuta di rilasciare il certificato di igienità per inoltrare la pratica per l’apertura di un circolo culturale! qualcuno mi può aiutare a capire chi ha ragione e se c’è qualche attività che posso svolgere nel mio locale senza l’autorizzazione dell’asl?

    48. mimmo ha detto:

      Ciao Nicola,
      putroppo cio’ che a volte, fa’passare veramente la voglia di mettersi in proprio,sono questi cavilli burocratici che molto spesso,ogni ufficio interpreta modo suo, facendo solamente perdere tempo e denaro.Prova chiedere all’URP(ufficio relazioni al pubbico) del tuo comune, facendoti dare i contatti capo del settore tecnico, o chiedi ai vigili del fuoco o al genio civile perchè sono loro che danno il via libera sul locale guardando le planimetrie.Se non riesci ad avere l’autorizzazione dall’ASL,non puoi assolutamente aprire nessun tipo di attivita’,di pubblico esercizio. Un in bocca al lupo.
      mimmo

    49. fiorella ha detto:

      Salve!
      Ho letto con piacere i vs, colloqui, ma non ho capito se in un circolo privato con somministrazione di cibi e bevande (..trattoria) c’è limitazione di numero di soci o possono essere infiniti.
      grazie
      Fiorella

    50. fiorella ha detto:

      Sono ancora fiorella
      Chiedo anche se il circolo privato può essere a carattere stagionale (mesi estivi)

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