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QUALI LICENZE SERVONO PER APRIRE UN BAR O UN RISTORANTE

Vediamo passo per passo, quali sono le autorizzazioni, gli obblighi e la burocrazia per aprire un bar o un ristorante.

 

Il tema degli adempimenti burocratici per aprire un bar è quanto mai impellente per ogni ragazzo che voglia iniziare l’avventura di aprire un locale. Questo post è una specie di indice per guidarvi, attraverso i link, alle pagine del nostro sito in cui trattiamo in maniera più approfondita i vari aspetti burocratici per l’apertura di un bar o di un ristorante, per una trattazione più completa dell’argomento andate a leggere la nostra guida completa su come aprire un bar passo per passo.

IL PERCORSO BUROCRATICO PER APRIRE UN BAR

A livello personale dovremmo avere:

A livello di locale dovremmo invece essere in regola con i requisiti urbanistici e igienico sanitari.

Spulciando i vari post collegate a questi link troverete tutti gli approfondimenti. Buona lettura!  F

239 Comments

  1. mimmo ha detto:

    Ciao Simona,
    per poter aprire un ristorante,rumeno o di qualsiasi altra nazione, non e’ necessario avere un diploma, ma devi solamente avere un locale idoneo con relativa licenza.
    In bocca al lupo. mimmo

  2. nunzio impallomeni ha detto:

    vorrei sapere se possibile iscriversi al rec prima di avere il permesso di impiantare un chiosco bar,per anticipareun pò la burograzia .grazie tante

  3. marco ha detto:

    Ciao..mi chiamo marco.. sono intenzionato ad aprire un locale a roma.. vorrei trattare menu pranzo.. aperitivo cn degustazione la nel pm fino alle nove e poi esercitare vendita normale tra bevade e cibo. La mia domanda è esistono a roma dei punti o zone dove il comune può rilasciare la licenza senza dover pagare nulla a parte le spese burocratiche.. e per avere la licenza il primo passo è trovare il locale adatto in quella zona? c’è chi dice che le licenze a roma a parte ilcentro siano libere nelle altre zone.. grazie e spero di essere stato chiaro nel formulare la mia domnda..

  4. marco ha detto:

    dimenticavo qual ‘è la licenza che si addice ad un locale di tipo happy houre wine bar enoteca e vendita di cibo(piccola ristorazione).. grazie davvero e complimenti per il blog

    • Silvia ha detto:

      Ciao, sono un pò in crisi sul termine “piccola ristorazione”, per il quale sembra basti la licenza diciamo base, quindi posso fare panini con affettati, formaggi………ma con frittata? Uova sode? Spinaci? Qual’è il confine tra “piccola ristorazione” e “ristorazione”?

      • mimmo ha detto:

        Ciao Silvia,
        per piccola ristorazione s’intende solamente la preparazione di prodotti rivolti alla vendita al dettaglio ed in questo caso e’ sufficiente una licenza da bar. Se invece oltre a somministrare e preparare i prodotti,necessiti anche di cucinarli entri nella fascia della ristorazione. Quindi con la piccola ristorazione,puoi preparare i panini con affettati e formaggi,ma per regola, la frittata e gli spinaci,dovresti o comperarteli o cucinarteli in un locale diverso dal luogo di vendita.
        Buon lavoro. mimmo

        • Silvia ha detto:

          Grazie Mimmo, solo un’altra curiosità, ma quindi posso portarmi le cose cotte a casa tipo pasta fredda o i famosi spinaci? E già che ci sono ti chiedo anche un’altra cosa, se volessi fare una riffa, una lotteria legata ai numeri del lotto mettendo in palio uova di pasqua o ceste natalizie o che sò una bicicletta o 10 colazioni serve un’autorizzazione o no? Poi se mi viene in mente qualcos’altro posso disturbarti ancora? Ciaociao

          • mimmo ha detto:

            Ciao Silvia,
            non andare troppo di corsa. Se non te ne fregga di essere in regola con le norme dell’HACCP, puoi fare cio’ che vuoi. Finche’ti prepari qualche uovo sodo o una frittata per farcire i sandwich,ci puo’ anche stare, ma se vuoi proporre addirittura la pasta,bisogna che ti organizzi con un locale idoneo dentro l’attivita’ che gia’ possiedi. Per organizzare una qualsiasi lotteria/riffa,con in palio dei premi ,e’ obbligatorio comunicarlo all’ufficio siae e pagare una relativa tassa. Per qualsiasi altra informazione non esitare a contattarci. mimmo

  5. mimmo ha detto:

    Ciao Marco,
    e’ vero che con la legge Bersani, c’e’ la liberalizzazione delle licenze, ma purtroppo in tutti i comuni esistono dei vincoli. Quindi per sapere per nell’area dove hai intenzione ad aprire il locale,se ci sono licenze disponibili o meno solamente l’ufficio commercio del comune di Roma te lo sa comunicare. Per aprire un’attivita’,come hai descritto e’ sufficiente una licenza di tipo B, se invece vuoi anche fare ristorazione , necessitterai anche di una licenza di tipo A.
    In bocca al lupo. mimmo

  6. mimmo ha detto:

    Ciao Nunzio,
    puoi iniziare a fare il corso per il REC, anche qualche anno prima di aprire l’attivita’.
    Saluti. mimmo

  7. Marco M ha detto:

    Ciao a tutti,
    avrei alcuni quesiti da porvi.
    Siamo una coppia di Milano e vorremmo aprire un locale.
    Ho letto che i documenti necessari sono:
    -rec
    -licenza comunale
    -autorizzazioni sanitarie
    Ecco, conoscendo la situazione delle licenze a Milano, abbiamo iniziato a girare un po’ per locali in vendita e chiedere un po’ i prezzi di acquisizione attività (subentro e licenza con buonuscita). Devo dire che ci siamo un po’ spaventati perchè non si trova nulla sotto i 100000-150000 euro per locali di 50 mq.
    Poi tramite amicizie sono venuto a conoscenza di una persona che cede la sua licenza a+b a “solo” 15000 euro. La licenza è relativa ad una zona in forte espansione a Milano ed anche per questo ci siamo subito interessati.
    Ovviamente ho richiesto un appuntamento per parlarne, e, per l’appunto, volendo arrivare con tutte le nozioni necessarie, sono qui a chiedervi alcune cose.
    Per esempio.
    Da quanto tempo la persona che vuole vendermi la licenza dovrebbe aver chiuso la sua attività? So che se si chiude il locale e la licenza x un anno non la si usa, la si dovrebbe restituire al Comune.
    Altrove ho letto che chi vende la licenza dovrebbe aver dato al Comune dichiarazione di sospensione attività per un anno. Insomma, non ho chiaro sto punto.
    Punto B. Quanto dura la licenza che comprerei? Ha una scadenza?
    Punto C. Noi non abbiamo ancora un fondo, siamo alla ricerca. Secondo voi è azzardato comprare la licenza senza che si abbia ancora un fondo dove poter svolgere l’attività? Premettendo che non abbiamo fretta, che succederebbe se nel giro di un anno non riuscissimo a trovare un fondo adatto? Dovremmo riconsegnare la licenza in Comune e perderemmo quindi i soldi dell’acquisto?
    Cosa devo sapere inoltre a vostro parere, e di cosa mi devo accertare eventualmente prima di acquistare questa licenza?
    Vi ringrazio tantissimo,
    M.

  8. mimmo ha detto:

    Ciao Marco,
    Il titolare della licenza,per potertela vendere, non deve aver chiuso l’attivita’, da piu’ di un anno.Chiaramente deve aver comunicato in comune, il periodo in cui l’attivita’ e’ rimasta chiusa.La licenza comunale non ha scadenza. Sarai costretto a riconsegnarla, solo nel caso un cui l’attivita’ rimarrebbe chiusa per piu’ di un anno. Ti consiglio di assicurarti di trovare un locale idoneo per la tipologia di locale che vorrai aprire, anche perche’ per le licenze, esiste un piano regolatore e quindi non potrai usufruirne dove tu vorrai e se entro 12 mesi non troverai il locale sarai costretto a riconsegnare la licenza, perdendo l’intera cifra spesa.
    In bocca al lupo. mimmo

  9. Antonio ha detto:

    Io ho i requisiti per fare il preposto di una attività di ristorazione.
    Un mio conoscente mi ha chiesto se l’aiuto provvisoriamente per l’apertura di un ristorante e se sono disposto a fare il preposto.
    Vorrei sapere che tipo di respomsabilità la normativa vigente da ai preposti di attivita ristorative grazie.

  10. mimmo ha detto:

    Ciao Antonio,
    se si tratta di una ditta individuale i requisiti li deve avere l’imprenditore stesso,non è possibile la figura del preposto in tale fattispecie.
    Se invece si tratta di una societa’, puo’ esserci la figura del preposto come socio d’opera di s.n.c. o socio d’opera accomandatario di s.a.s o socio partecipante di srl.
    Quindi ti assumeresti tutte le responsabilita’ di qualunque socio.
    Saluti.mimmo

    • Nelly ha detto:

      Ciao,ho lo stesso dubbio… è possibile sapere se c’è una legge che chiarisce queste cose? Alla camera di comm.di Milano non hanno saputo spiegarmi nulla!!!
      Ho bisogno di vedere per iscritto a cosa andrei in contro.
      Grazie

      • mimmo ha detto:

        Ciao Nelly,
        per le normative a riguardo le responsabilita’ del preposto, ne abbiamo parlato tantissime altre volte, quindi per chiarire ogni qualsiasi tuo dubbio, se la camera di commercio, non ha saputo chiarirti, prova a rivolgerti ad un’associazione di categoria; CONFCOMMERCIO o CONFESERCENTI.
        Saluti. mimmo

  11. Claudio ha detto:

    Mimmo provo a riscriverti, posso sapere per favore se è possibile aprire una gastronomia se due anni fa mi hanno ritirato la patente per controlli alcolici? Grazie

  12. mimmo ha detto:

    Ciao Claudio,
    per qualsiasi sia il motivo, il ritiro della patente, non vincola per nessun motivo l’apertura’ di qualsiasi attivita’. Conosco dei colleghi, costretti ad andare a lavorae a piedi o con i mezzi pubblici,avendogli ritirata la patente, ma gestiscono le loro attivita’ commerciali, senza nessun problema(a parte gli esami che devono effettuare periodicamente).
    Buon lavoro. mimmo

  13. Claudio ha detto:

    Grazie mille per la risposta! La patente me l’hanno riconsegnata dopo un mese, non sono a piedi….;-) ma pensavo che precedenti di questo tipo potessero influire negativamente sui requisiti morali necessari per iscriversi al rec o per la partita iva o non so per cos’altro.
    Ma se mi confermi che non è così mi togli un grosso peso!!!

  14. antonio ha detto:

    ciao vorrei sapere se la legge bersani comprende anchè la liberalizzazioe delle licenze per la somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, avrei intenzione di aprire un bar e informandomi mi hanno detto che le licenze sono bloccate altri invece mi hanno detto che la legge bersani prevede anche la liberalizzazioe delle licenze. non sò a chi credere…

  15. mimmo ha detto:

    Ciao Antonio,
    la legge Bersani comprende anche la liberalizzazione delle licenze dei pubblici esercizi.Pero’ ogni comune ha un regolamento a se’.Sono ancora responsabili di regolamentare con apposite autorizzazioni l’apertura dei nuovi locali.
    Per gli esercizi pubblici è inoltre necessario anche un maggiore controllo da parte delle autorità sanitarie per verificare l’idoneità dei luoghi (LR 8/2007), delle strutture e delle attrezzature per la preparazione dei pasti e per la conservazione dei merci.
    Quindi anche se esiste legge,e’ sempre il comune a decidere se rilasciartela oppure no.
    In bocca al lupo.mimmo

  16. marco ha detto:

    ciao.. di nuov complimenti.. volevo chiedervi.. sto per avviarmi ad aprire un locale in società.. vorremmo fare una srl.. per quantoriguarda il rec pè la società che deve prendere il certificato o anche la singola persona? e se fosse la società a dover prendere questo requisito deve essere prima riconosciuta(la società) immagino??
    insomma vorrei sapere cronologicamente dopo aver trovato il locale adatto.. quali sn i processi da portare avanti?? è un casino. cmq la licenza per un locale di tipo aperitivi e menu pranzo sn sia la a che la b=?? ciao e grazie e scusate la confusione…

  17. mimmo ha detto:

    Ciao Marco,
    per l’iscrizione al REC in una societa’, e’ sufficiente che un singolo socio sia iscritto e non la societa’ stessa. Se il locale e’adibito solamente a bar, e’sufficiente una licenza di tipo B, se vuoi anche preparare delle pietanze e necessaria anche una licenza di tipo A.
    Buon lavoro. mimmo

  18. gabriele italia ha detto:

    ciao una domanda un po …., o fatto insolvenza con tutte le pratiche in germania , da oltre 4 anni , vorrei tornare in italia e rilevare una locale posso aprire anche se o fatto insolvenza al estero , che legge ce mi puoi aiutare .distinti saluti.

  19. mimmo ha detto:

    Ciao Gabriele,
    L’imprenditore, che ha all’estero risulti insolvente, può essere dichiarato fallito nel territorio dello Stato italiano anche se è stata pronunciata dichiarazione di fallimento all’estero. Tale disposizione, se da un lato può determinare la coesistenza di più procedure fallimentari, si giustifica, dall’altro, con l’esigenza di non lasciare i crediti degli italiani privi di tutela giurisdizionale nei confronti dei debitori stranieri.
    Se hai veramente necessita’ di annullare il fallimento,ti consiglio di rivolgerti ad un giudice,perche’ in certi casi ci sono degli escamotage,con cui si riesce ad ottenere qualcosa. In bocca al lupo. mimmo

  20. gabriele ha detto:

    grazie mimmo per la risposta , il fallimento mi verra tolto fra 2 anni , o gia i documenti per scadenza del fallimento .quindi mi tocca aspettare la fine del per aprire un locale comerciale .grazie.distinti saluti

  21. grazia ha detto:

    ciao…vorrei sapere se è comunque neseccario e obbligatorio fare il corso rec per aprire un attività pur avendo diversi anni lavorati nel bar alle spalle

  22. mimmo ha detto:

    Ciao Grazia,
    se hai lavorato in un bar per almeno due anni negli ultimi 5 anni e puoi documentarlo con le buste paga,hai diritto all’iscrizione al REC,senza frequentare il corso. Devi solamente farne richiesta presso la camera di commercio.
    Buona domenica. mimmo

    • leo ha detto:

      ciao a me risulta che la cosa sia diversa, normalmente il corso per il rec equivale a 120 ore ma per chi ha lavorato regolarmente presso un bar negli ultimi 5 anni può frequentare il corso ridotto a 42 ore, evitando le 120 ore. Quello che dici tu l’hai trovato presso il sito della camera di commercio? vale solo in alcune regioni?

      • mimmo ha detto:

        Ciao Leo,
        il diritto all’iscrizione al REC per chi abbia lavorato per almeno due anni, negli ultimi 5 anni, e’ una legge che vale per tutte le regioni. Negli ultimi mesi sono cambiate diverse normative, in quanto l’iscrizione al REC non e’ piu’ obbligatoria, ma e’ stata sostituita da corsi integrati organizzati dalla camera di commercio.
        Saluti . mimmo

  23. renzo ha detto:

    ciao, necessiterei qualche info: io, la mia compagna e mia sorella ci stiamo apprestando a dar vita ad una nuova società per aprire una birreria con cucina (nuova attività per tutti noi). Abbiamo trovato un ex-ristorante, in affitto, dove poter iniziare questo ns ambizioso progetto. Due di noi nel corso di gennaio e febbraio 2010 frequenteremo il corso REC. Nel contempo mi occuperò di vedere col S.U.A.P. locale gli aspetti burocratici relativi alla licenza (che dovrebbero rilasciarci ex-novo essendo un comune che ha recepito in maniera ‘ampia’ la liberalizzazione Bersani). Vedo però saltar fuori spesso argomentazioni riguardanti RLS, HACCP, PIA, e quantaltro…. sto lasciando indietro pezzi rilevanti ai fini dell’apertura del locale nel mio planning sopra specificato? Grazieassai e buona vita! renzo
    ps: complimenti.

  24. mimmo ha detto:

    Ciao Renzo,
    benvenuto nel blog. Per iniziare, ti dico subito, che per l’iscrizione al REC, non e’ necessario frequentare il corso in due,ma e’ sufficiente che una sola persona sia iscritta.
    Il corso RLS (responsabile sicurezza sul lavoro) e’ obbligatorio, ma puoi frequentarlo anche poco dopo l’apertura del locale.L’HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) è un metodo d’autocontrollo igienico finalizzato a tutelare la
    salute del consumatore,ed anche questo corso e’ obbligatorio e puoi informarti presso la CESCOT o CONFESERCENTI, per accordarti per le date di frequenza. Il corso PIA (percorsi integrati assistiti), è un progetto innovativo che ha l’obiettivo di offrire un servizio e un supporto globale a coloro che vogliono intraprendere l’attività nei settori del commercio alimentare e/o della somministrazione. Praticamente e’ un corso che raggruppa tutti quelli di cui un gestore necessita,ma non tutte le provincie sono abilitate ad organizzarli.
    Buon lavoro. mimmo

  25. nunzio impallomeni ha detto:

    ciao renzo vorrei sapere se possibile, che sia la mia compagna a fare il rec e se può rientrare tipo azienda famigliare anche se non siamo sposati grazie anticipatamente

  26. mimmo ha detto:

    Ciao Nunzio,
    l’iscrizione al REC non ha nessun vincolo con il matrimonio e quindi puo’ benissimo essere partecipe all’azienda a conduzione famigliare anche se non siete sposati.
    Buon lavoro. mimmo

  27. lucio ha detto:

    Ciao, ho dato in affitto d’azienda il mio bar lasciando tutte le licenze agli affittuari, ma non il piano di autocontrollo HACCP, in quanto lo ritenevo mio personale. Ora dopo 6 mesi hanno avuto un controllo da parte delle autorità sanitarie dove richiedevano l’HACCP , l’affittuario è andato a farselo e mi vuole addebitare il costo di 500,00 euro in quanto dice che io lo dovevo lasciare al bar con tutti gli altri documenti. Non trovo che sia esatto in quanto non posso sapere come si svolga l’approvigionamento delle merci, la lavorazione degli alimenti ecc. Che ne pensi? C’è forse una legge che mi obbliga a lasciare il mio manuale all’affittuario?
    Grazie infinite.

  28. mimmo ha detto:

    Ciao Lucio,
    il piano di controllo per l’Haccp,non si puo’dare in affitto per nessun motivo, a meno che l’intestatario lavori in societa’ nel bar. Nel tuo caso,saranno gli affittuari a dover frequentare tutti i vari corsi (hACCP,RLS,aANTINCENDIO) e mettersi in regola con tutta la documentazione. Buon lavoro. mimmo

  29. renzo ha detto:

    carissimi,
    mi allaccio a quest’ultimo argomento: nel dar vita una nuova attività, quando ci si deve mettere in regola con l’HACCP? Si ha un lasso di tempo ragionevole dopo l’avvenuta apertura oppure sarebbe ‘saggio’ regolarizzarsi ancor prima di iniziare?
    Grazie ed auguroni,
    renzo

  30. mimmo ha detto:

    Ciao Renzo,
    per metterti in regola con l’HACCP,puoi farlo anche dopo aver aperto il locale. Il lasso di tempo varia in base a quando iniziano i corsi. Per le date puoi cotattare l’ASCOT,la confesercenti o la confcommercio.
    Auguri bda parte di tutto lo staff.mimmo

  31. sabina ha detto:

    ciao a tutti,
    ho scoperto questo bellissimo sito mentre vagavo alla ricerca di informazioni su google :), che sarà comunque fonte d’ispirazione..

    avrei bisogno di capire dove rivolgermi per reperire informazioni certe e affidabili riguardanti l’apertura di un bar ristoro stagionale ( a me piacerebbe un bel chiosco all’aperto sul prato )
    mi sono rivolta al mio ( piccolo ) comune, che mi ha “stroncata” subito, asserendo che questa è zona agricola ( ma in realtà sta diventando molto turistica! ) .. però essendo io piuttosto determinata, mi hanno offerto un’ altra possibilità e li risentirò dopo le feste …
    dove posso rivolgermi secondo voi per avere informazioni certe sia per quanto riguarda l’iter burocratico, sia relativamente al discorso del chiosco e relative norme?

    grazie in anticipo, buon anno!
    sabina

  32. mimmo ha detto:

    Ciao Sabina,
    grazie per i complimenti e benvenuta nel blog. A volte non bisogna illudersi troppo, ma un po’di determinazione non guasta mai,quindi ti consiglio di insistere presso il comune e parlare direttamente con l’assessore al commercio,magari presentandogli un piccolo progetto ben dettagliato. Altrimenti puoi anche rivolgerti presso la comunita’ montana del tuo territorio. A volte per dei nuovi progetti, cercano di venirti incontro. Ti faccio un grosso in bocca al lupo ed un buon anno anche a te. mimmo

  33. sabina ha detto:

    ciao Mimmo
    innanzitutto crepi il lupo! ( ma solo metaforicamente, povero lupo 😉 )
    e grazie per la risposta oltre che per i consigli.. qui non ci sono comunità montane, ahimè.. e il comune è molto piccolo.. mi hanno fatto parlare con il tecnico ( l’architetto ) il quale pensa che qui sia far west ( l’ha definito lui così ) non rendendosi conto di quanto tutto sia cambiato.. è un discorso lungo con il quale non vi tedierò.. ma sono molto convinta di quel che dico ( lavoro nel turismo e ci campo da parecchi anni ).
    quindi mi confermi che parte tutto dalla disponibilità comunale? la provincia può essere d’aiuto?

    grazie ancora per i consigli
    il sito è veramente molto molto carino davvero…

  34. mimmo ha detto:

    …Sabina,
    per le licenze comunali,la competenza di rilascio e’ del comune,ma sicuramente se hai modo di rivolgerti presso un ente provinciale o regionale ti potrbbero dare delle dritte, anche se molto spesso come dice l’architetto;e’ un far west. Io aggiungerei;…nella giungla. Prova a rivolgerti anche presso la CONFESERCENTI o ,CONFCOMMERCIO,molto spesso si sanno destreggiare abbastanza bene.
    Saluti. mimmo

  35. sabina ha detto:

    grazie ancora..

    con il nuovo anno spero di avere buone notizie..

    ciao e ancora buon anno!
    sabina

  36. GIORGIA ha detto:

    Ciao , sono Giorgia , provincia di Catania .Sono romena e vorrei sapere un po di cose per aprire un bar -gastronomia .Ho trovato per comprare un bar dove ce anche laboratorio per pasticeri et tavola calda.Posso usare la stessa licenza or devo prendere un altra ?Sono diplomata in Romania in ragionerie et qui sto lavorando comme commis di bar da piu di due anni ,cosa devo fare ?In lo stesso locale posso aprire anche una gastronomia ,che documenti mi servono ancora ?

    • gabriele ha detto:

      Ciao Giorgia, la licenzaè collegata al locale, per cui comprando il locale prendi anche la licenza. Se invece ti riferisci al REC, se puoi dimostrare con le buste paga che hai lavorato per due anni dovresti avere in automatico la possibilità di partecipare all’esame REC. Informati alla camera di commercio della tua città.
      Gabriele

  37. renzo ha detto:

    carissimi,
    nel mio passato recente sono stato HR nel campo commercio e logistica. Non conosco pertanto il CCNL del settore della ristorazione. Vengo al punto: per l’attività che ci apprestiamo ad aprire, vorrei affiancare alla ns conduzione familiare la figura di una persona esterna. Esiste qualche contratto nel settore che ci consenta di avvalerci di questa collaborazione durante i week-end, oppure anche per un paio di ore per ogni serata? Non so se è proprio la vostra materia o se devo rivolgermi a qualche consulente del lavoro.
    Grazie comunque, con cordialità,
    renzo

    • gabriele ha detto:

      Un contratto a chiamata? un part time molto breve? si, esistono ormai molte figure atipiche, il commercialista dovrebbe riuscire a ben consigliarti…

  38. GIORGIA ha detto:

    Ciao Gabriele ,sono Giorgia et grazie per i consigli , ma io voglio sapere anche altre cose. Per il REC mi serve di autentificare la mia diploma al CONSULATO ROMENO a ROMA (DIPLOMATA IN RAGIONERIE ) ?Devo fare esame REC anche se sono diplomata et con 2 anni di lavoro comme barista (ho delle buste paga )?Poi , sempre a lavoro ho fatto un corso HCCP a marzo 2008 ,valido per 3 anni et efficace alla attivita di categoria di rischio A ;questo corso e valido anche per aprire una attivita ? Grazie ancora una volta e tanti complimenti per il site .(scuse se ho scritto sbagliato qualche parola )

    • gabriele ha detto:

      Ciao Giorgia, non ti preoccupare per gli errori, vai benissimo!
      Il corso HACCP é personale, per cui va benissimo anche per aprire una attività. Se hai lavorato due anni come barista dovresti poterti iscrivere direttamente all’esame REC, non fai il corso, ma l’esame si. ANche in questo caso informati però alla cemera di commercio della tua zona.
      Fammi sapere come va!

  39. sabina ha detto:

    ciao a tutti,

    rieccomi.. piano piano procedo.. 🙂 un passo dopo l’altro..
    non so se è il luogo giusto per porre questa domanda, casomai mi indicherete voi dove se ho sbagliato.. sto cercando di trovare ( con calma.. il cammino è ancora lungo ) una soluzione per fare un bar completo e a norma all’esterno, con il suo bancone, gli accessori, insomma tipo un “chiosco” e non so da che parte incominciare per la ricerca.. avete qualche input da darmi?
    calcolate che io sono in piemonte.. e le uniche ditte che ho trovato su internet sono lontane assai..

    grazie per l’attenzione e buona serata
    sabina

    • mimmo ha detto:

      Ciao Sabina,
      se il problema e’ solamente delle aziende che sono assai lontane dal tuo paese,non farti nessun problema,perche’le maggiori aziende leader del settore,operano tutte a livello nazionale. Un consiglio che ti posso dare,e’ di farti fare piu’ preventivi possibili.
      Saluti. mimmo

  40. sabina ha detto:

    grazie dei consigli preziosi come al solito…

  41. emma ha detto:

    Buongiorno Mimmo,

    Approfitto della tua disponibilità per chiederti un’informazione. Se una persona frequenta il corso REC come privato e poi costituisce una società (snc), la licenza vale solo per la persona o x la società? In pratica, il bar che si andrà ad aprire potrà essere intestato alla società?
    Grazie mille…

    • mimmo ha detto:

      Ciao Emma,
      prima di tutto ti consiglio d’informarti bene se nella tua provincia e’ ancora obbligatoria l’iscrizione al REC,in quanto, come ne abbiamo parlato qualche post fa Il REC, il registro esercenti al commercio, non esiste più. Lo possiamo affermare con sicurezza così come lo afferma il Decreto Legge 223/2006, convertito poi nella 248 del 4.8.2006. Questa legge dice, più o meno testualmente, che il R.E.C. a livello nazionale è stato definitivamente soppresso: i requisisti per l’accesso al commercio alimentare e alla somministrazione di alimenti e bevande vengono accertati direttamente dai Comuni dove deve essere svolta l’attività. Se del REC si parla ancora è perchè i corsi (la parte più visibile quindi) sono stati di fatto inglobati nel sistema che ha sostituito il REC: i requisiti morali e professionali.
      Comunque l’iscrizione al REC e’ valida per la singola persona,che a sua volta potra’ usufruirla per costiture la societa’.
      Buon lavoro. mimmo

      • emma ha detto:

        Buongiorno Mimmo,

        Effettivamente sono stata un pò imprecisa nella spiegazione. Per corso REC intendevo il corso abilitante per la somministrazione in loco di cibi e bevande riconosciuto dalla regione, che, non essendo del settore, dovrei frequentare per intero per ottenere la licenza per aprire il bar…
        Cmq ho capito dalla tua risposta che poi tale qualifica potrò utilizzarla anche per la futura società che andrò a costituire… giusto?
        Grazie mille per la cortesia,
        Buona giornata,
        Emma

        • mimmo ha detto:

          Cia Emma,
          esattamente. La qualifica che ti verra’ rilasciata,sara’ intestatata alla persona fisica e quindi potrai utilizzarla,sia per la societa’ o per un’attivita’ individuale.
          Saluti. mimmo

  42. Renzo Black Dog ha detto:

    Ciao a tutti,
    ho aggiunto Black Dog in quanto c’ è già un altro Renzo che posta.
    Sto vivendo l’ avventura del bar, l’ abbiamo rilevato (io ed un socio).
    Sto facendo il corso per somministrazione (il REC non esoste più).
    Se posso permettermi fate attenzione in quanto le tipologie di licenze da bar sono due. LA uno permette solo panini e toast, se dovete già porzionare e mescolare in un piatto due tipologie di salumi e di formaggi non potete. Ci vuole la tipologia 2.
    Chiaramente variano i parametri, vedi bagni ed altre cose.
    Se intendete fare anche commercio del tipo vendere pasta, riso o altro (alimenti di qualità tipo enoteca come voglio fare) i requisiti del corso di somministrazione non vi autorizzano in pieno anche se la legge regionale del 2007 dice chiaramente che chi possiede i requisiti per somministrare può commerciare.
    E’ ad interpretazione del Comune anche se questa interpretazione è basata su una circolare che non può annullare una legge.
    Si possono vendere le merci che si danno in assaggio…

    Come sempre in Italia le leggi sono sempre moltoi chiare, poco vincoolanti, poco esose e le interpretazioni molteplici e soggettive…

  43. FRANCESCO ha detto:

    ciao mimmo
    siccome devo fare i corsi antincendio,rspp,rls,hccp,ci sono siti che li danno previo esame online a pagamento ed ho visto che costano poco rispetto hai corsi che effettuano la confcommercio e o similari,secondo te questi eventuali attestati online sono regolari o sono falsi(non idonei)???grazie

    • mimmo ha detto:

      Ciao Francesco,
      i vari attestati che vengono rilasciati per i corsi on line, molto spesso sono delle vere bufale,quindi prima d’iscriverti ti conviene informarti presso le autorita’ competenti;ASL,vigili del fuoco.
      Saluti. mimmo

  44. danilo ha detto:

    ciao…volevo chiedere una cosa…una mia amica ha un bar e una mattina sua mamma le ha dato un aiuto stando alla cassa…un funzionario INPS le ha fatto una multa dicendo che doveva metterla in regola…bisogna mettere in regola anche le persone di famiglia che ti aiutano per un ora…?!?! Tieni conto che la mia amica ha due figlie che l’aiutano e hanno la posizione INPS regolarizzata!!! Grazie e complimenti, danilo

    • mimmo ha detto:

      Ciao Danilo,
      purtroppo, molto spesso le persone che effettuano i controlli, non hanno un minimo di buon senso e quindi applicano il regolamento alla lettera. Io ti consiglio di metterla come coadiuvante famigliare. Con la figura del coadiuvante familiare dai una copertura assicurativa (inps e inail) mentre non vi è, come nell’impresa familiare, il diritto alla quota di utili e/o perdite.
      Saluti. mimmo

  45. leo ha detto:

    ciao Mimmo , io , mia figlia e,mia moglie abbiamo costituito una socetà (S:A;S;) io sono accomandante con i requisiti per la conduzione di una attivita ( somministrazione alimenti e bevande) con iscrizione al REC, con atto notarile sono stato nominato delegato alla sommintrazione alimenti e bevande. Ora il comune mi chiede una procura notarile perche devo essere nominato procuratore in base al l decreto regionale n,29 agosto 2007 , come può un atto notarile essere abrogato e rifarne un’altro per cambiare solo una parola che verrà usata dalla legge citata in avanti (PROCURATORE) al posto di –delegato

    • mimmo ha detto:

      Ciao Leo,
      purtroppo queste sono le leggi all’italiana,che molto spesso ti fan passare la voglia di lavorare.
      Io ti consiglio di rivolgerti al notaio,perche’ per quel che ne so’ io, solamente,lui,puo’ abrogare l’atto costituito e rifarne uno nuovo.
      In bocca al lupo. mimmo

  46. leo ha detto:

    ciao Mimmo , io , mia figlia e,mia moglie abbiamo costituito una socetà (S:A;S;) io sono accomandante con i requisiti per la conduzione di una attivita ( somministrazione alimenti e bevande) con iscrizione al REC, con atto notarile sono stato nominato delegato alla sommintrazione alimenti e bevande. Ora il comune mi chiede una procura notarile perche devo essere nominato procuratore in base al l decreto regionale n,29 agosto 2007 , come può un atto notarile essere abrogato e rifarne un’altro per cambiare solo una parola che verrà usata dalla legge citata in avanti (PROCURATORE) al posto di –delegato

  47. ste ha detto:

    io e il mio ragazzo stiamo per acquistare un bar, che all’occasione serve cibi già precotti, ma noi vorremmo anche fare cibi di nostra produzione, cose piccole.
    nel laboratorio c’è la predisosizione per gas e la possibilità di mettere anche una cappa, ma noi possiamo avere la licenza di servire cibi fatti da noi?!
    grazie

    • mimmo ha detto:

      Ciao Ste,
      se l’ASL,dopo aver effettuato i controlli,ritiene che il locale abbia tutti i requisiti per poter preparare pietanze cucinate da voi, dovrete fare una richiesta,in comune per un’ulteriore licenza. Nel caso in cui la vostra richiesta, non venisse accettata,sarete costretti a cercare qualcuno che venda una licenza o di gastronomia o di ristorazione.
      In bocca al lupo. mimmo

  48. Fabio ha detto:

    salve, vorrei una info. Ho un bar tabacchi con licenza di tipo A. Per fare pizza d’asporto, non da consumare nel locale, cosa devo fare? il comune mi ha negato la cosa, ma ho sentito parlare che dal 1 aprile 2010 è possibile fare diretta domanda alla camera di commercio. qualcuno mi aiuta? grazie.

    • mimmo ha detto:

      Ciao Fabio,
      per fare pizza da asporto e’ vero che ci vuole una licenza di tipo A, ma oltre alla licenza e’ necessario un locale idoneo, con tanto di laboratorio, canna fumaria e bagno per il personale.
      Quindi io credo che il comune, non abbia rilasciato l’autorizzazione per dei motivi validi.
      Puoi contattatare la camera di commercio, ma prima di tutto ti consiglio di rivolgerti all’ASL e chiedere quali opere strutturali richiede lo stabile, per essere idoneo.
      In bocca al lupo. mimmo

  49. Carmen ha detto:

    Ciao a tutti,
    avrei intenzione di aprire un bar in un locale nuovo. Avendo il diploma di tecnico della ristorazione, secondo voi godo di qualche vantaggio per quanto riguarda licenze e autorizzazioni sanitarie? vorrei somministrare anche piccoli prodotti di pasticceria di mia produzione!

    • mimmo ha detto:

      Ciao Carmen,
      se il diploma ti e’ stato rilasciato da un istituto alberghiero, hai diritto ad ottenere l’iscrizione al SAB senza dover frequentare il corso, per quanto riguarda le licenze e le varie autorizzazioni, vigono le stesse normative di qualsiasi altro gestore.
      Saluti. mimmo

  50. angela ha detto:

    buondì!
    Nel caso troverei un bar,magari a costo non elevato proprio xè non lavora, io potrei rilevarlo e poi spostarmi con banconi e varie in un altra zona ovviamente sempre della città? cioè! io sono di busto arsizio,compro un bar zona borsano e lo sposto zona centro…è possibile farlo? anche se il contratto di locazione non è in scadenza? grazieeeee

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