Ultimo aggiornamento: 17 Maggio 2021
Anche se dal 2006 la Legge 248/2006 ha di fatto eliminato la licenza per l’apertura di bar, i motori di ricerca ci dicono che frasi come “costo licenza bar” o “prezzo licenza bar” sono ancora molto digitate; c’è inoltre da dire che sul concetto di licenza per l’apertura di locali c’è molta confusione, a volte anche voluta ad arte. Proviamo a chiarirla una volta per tutte.
Vedremo fra poco come il costo per avere una licenza per l’apertura bar è bassissimo, praticamente zero; la confusione viene invece creata dal prezzo richiesto per rilevare un bar da parte del proprietario (non del comune) cifra spesso definita come buonuscita, che dipende largamente dal giro d’affari del locale e che in ogni caso non paga la licenza, semmai il fatturato (o la possibilità di fatturato) che si va ad acquisire.
La vecchia licenza per l’apertura bar propriamente detta veniva rilasciata (prima del 2006) dal comune dove si voleva aprire un locale. In questo caso i Comuni si riservavano il diritto di fissare quanti locali (bar e ristoranti) potessero essere aperti in una certa zona, a che distanza dovessero essere uno dall’altro e perfino cosa potessero servire (tavola calda, fredda, latteria etc…). Erano inoltre classiche le sottodefinizioni comunali di tipologia (per esempio licenza bar di tipo B, Licenza tipo a eccetera…).
Come detto questo tipo di approccio, le vecchie licenze, è stato abolito nel 2006. Adesso un locale si apre in base ad una auto dichiarazione (SCIA) anche se la trafila non è così semplice e il Comune può in ogni caso mettere limiti per evitare una proliferazione di attività commerciali o per precisi requisiti igienici e urbanistici.
Di questo abbiamo già parlato molto in post di qualche anno fa ma ancora assolutamente valido. Nel post, vedevamo come i comuni mettono limitazioni su:
In base a questo abbiamo anche visto come si prepara un progetto per apertura bar, di solito con il supporto di un tecnico, e di come si presenta il progetto al SUAP (vediamo come funziona la presentazione di questo documento a Cesena, per esempio) per ottenere dalla ASL un parere preventivo contenente le modifiche richieste al nostro progetto originale. Sulla base di questo parere faremo le modifiche necessarie al nostro progetto e lo costruiremo. Ma quanto costa questa trafila?
Partendo da questo approccio possiamo dedurre che il prezzo di una licenza bar è zero, i costi di licenza per bar sono praticamente nulli. Ci sono però alcuni costi di natura diversa che ci potremo trovare ad affrontare, proviamo ad elencarli:
Eccoci al punto che spesso genera confusione. Fino ad adesso abbiamo infatti parlato di quanto costa aprire un bar nuovo, da zero. Abbiamo visto che in questo caso il permesso (diciamo così) viene rilasciato dalle autorità, e il prezzo della licenza bar (chiamiamolo ancora così per i nostalgici) è molto basso.
Se invece la nostra idea è rilevare un bar già esistente il discorso è diverso. In questo caso non ci rivolgeremo al comune o alla ASL (se non marginalmente) ma dovremo contrattare il prezzo di acquisto dal proprietario.
Anche a questo argomento abbiamo riservato un post molto completo. Provando a riassumerlo diciamo che il costo per acquistare un bar dipende da due elementi principali:
In base a questo ragionamento, e calcolando che il bar medio Italiano ha un fatturato annuo appena superiore ai centomila Euro, diciamo che il costo per rilevare un bar potrebbe essere, mediamente, dai 65.000 ai 120.000€, ma come dicevamo, ci sono in mezzo molte variabili.
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