Ultimo aggiornamento: 18 Settembre 2018
Sono state almeno quattro le ragazze intervenute ai nostri corsi, nell’ultimo periodo, con l’idea di aprire uno bar che pensato come uno spazio per i bambini e per i genitori.
E’ innegabilmente una bella tendenza in atto, e sembrano, in molti casi, lontanissimi gli anni in cui la presenza di bambini in un locale era solo presagio di fastidio; ma è ancora così? In buona parte sì, e in molti locali i bambini non sono davvero ben visti, non certo dal proprietario (che di sicuro non ce lo dirà mai) ma sopratutto dagli altri clienti; sarà per questo che sempre più ragazze (sì, resta sempre, pur con i tempi che cambiano, un territorio sopratutto femminile) stanno pensando di dedicare i loro sforzi imprenditoriali ai bambini.
Imprenditoriali abbiamo detto, quindi legato al business e al triste argomento dei bilanci e degli utili. Ma questo tipo di locale conviene dal punto di vista economico?
Diciamo subito una cosa, chi apre questo tipo di locali lo fa spesso per uno slancio sociale, civico. Nelle nostre città gli spazi per far giocare i bambini in sicurezza non sono poi molti (ve lo dice un papà) e chi apre questo tipo di spazio lo fa sopratutto perché avverte questa necessità e vuole offrire una nuova e bella opportunità a chi vive nella zona.
In ogni caso, bisogna pur vivere, e per farlo bisogna che il locale incassi. In questo senso abbiamo frugato la rete, ma non siamo riusciti ad avere, nemmeno in inglese, informazioni sugli incassi, e sugli utili di questo tipo di bar.
Gli introiti arrivano sì dal cibo venduto, ma, a quanto pare, sopratutto dall’organizzazione di eventi e feste di compleanno, il vero business per questo tipo di contesti. Queste prime considerazioni ci portano a alcune prime riflessioni sul dove aprire un family bar.
Nelle prime considerazioni abbiamo pronunciato quattro paroline importanti:
Paroline importanti, che devono guidarci alla ricerca della location ideale per un bar da bambini.
Bambini: hanno bisogno di spazio, di correre e di pestarsi un po’. I metri quadri del nostro locale non possono essere troppo pochi. Peraltro, molti ragazzi che arrivano ai nostri corsi dicono di voler aprire sì un locale per bambini, ma (per incassare) con un area anche per adulti, un bar vero e proprio. Bene, questo si fa solo quando siamo in grado di dividere chiaramente, di sigillare, i due mondi, quello dei bambini e quello del camionista che entra a prendere il caffè, e che certamente non entrerebbe nella baraonda di un asilo…
Sicurezza: certamente dal traffico, dalle auto (quindi area ben chiusa, con ingressi non facilmente apribili dai bambini) poi, se possibile, dai tubi di scappamento (un po’ di verde intorno? Se non siamo in un parco mettiamo almeno delle belle piante a delimitare lo spazio, l’aria è la stessa, ma fa meno paura…) e infine da brutti incontri, perché a volte viviamo in un brutto mondo…
Feste di compleanno: torniamo al punto 1: serve spazio, e magari spazi all’aperto (nella bella stagione sono inevitabili…) e questo ci porta al punto 4
Incassi incerti: servono spazi grandi, abbiamo detto, e spazi grandi spesso significa alti affitti e utenze salate. Abbiamo però anche detto che non è facile avere una idea degli incassi, che rischiano di non essere altissimi. La soluzione sta probabilmente nel trovare uno spazio defilato, in aree di campagna, non particolarmente interessante dal punto di vista commerciale e quindi con affitti meno elevati. Certo, in questo modo non avremo grande passaggio, ma non dimentichiamoci che stiamo pensando ad un pubblico molto preciso; faremo una comunicazione precisa, che li porterà da noi…
LA BUROCRAZIA PER APRIRE UN PLAY CAFE’, UN LOCALE PER MAMME E BAMBINI
Dal punto di vista della burocrazia le normative per aprire un family bar o un play cafè (sono solo sinonimi, a quanto pare) questo tipo di locali non sono molto diverse dall’apertura di un bar normale.
Tecnicamente i passi sono quelli che i lettori del nostro “Aprire un bar passo per passo” conoscono bene e che possiamo riassumere qui sotto:
Niente di diverso dalle normative richieste per un qualsiasi altro locale quindi, anche se il fatto di ospitare molti bambini potrebbe portare le ASL ad essere particolarmente attente dal punto di vista igienico-sanitario e di sicurezza dai possibili incidenti.
Le regole sono molte, e come sempre ampia è l’interpretabilità delle leggi. In un paio di casi ci hanno detto che spazi come questi sono equiparati agli asili e alle scuole d’infanzia. E’ per questo che siamo andati a scaricare la legge regionale sulle Scuola d’Infanzia; dove vi consigliamo di leggere sopratutto gli articoli dal 21 al 27. Potete scaricarlo qui: Linee Guida Regolamento 41 r 2013.
Lo dicevamo ad inizio post: un locale per mamme e bambini è soprattutto un locale “etico” con cui magari non si diventa ricchi, ma che ci permette di regalare sorrisi e benessere alla nostra comunità.
E’ un punto importante per parlare di come trovare finanziamenti per il nostro locale, perché facendo qualcosa per la nostra comunità, la nostra comunità potrebbe supportarci, con un finanziamento pubblico; vediamo quali sono le possibilità:
Succede più spesso di quanto non si pensi. Spesso i municipi hanno locali, spazi di proprietà comunale ma di fatto inutilizzati. Se noi presentiamo un progetto che possa essere utile a tutta la comunità il comune potrebbe aiutarci in vari modi, dal darci gratuitamente gli spazi fino a fornirci finanziamenti per strutturarlo e arredarlo. Cosa serve: capacità di argomentare il nostro progetto e di farne capire l’importanza per tutto il nostro contesto sociale.
Dalle ricerche che abbiamo fatto, i locali per bambini non sono spesso oggetto di particolari bandi di finanziamento. Se andiamo su siti specializzati (per esempio contributi regione.it) possiamo trovare bandi e provare ad adattarli alla nostra idea…
Ne avevamo parlato in questo post (un reportage in due puntate sul Crowfunding). I bar per bambini, i family bar, sono senz’altro il format ideale per essere finanziati “dal basso” con il crowdfunding. Nel caso che esaminavamo in questo post, vedevamo come le due ragazze americane vedevamo che loro presentavano il progetto in maniera molto divertente su internet e regalavano ai loro “finanziatori” un simpatico omaggio…
1 Comment
Salve, io vorrei provare ad aprire nn proprio così alla lettera come lo presentate voi, ma cambiando qualcosa ambientato per il paese dove sto’ comunque questa idea è pazzesca🤯❤️❤️❤️❤️❤️❤️