valutazione dei costi - grafico
Scrivere il Business Plan di un Bar: Valutare gli Incassi
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AGGIORNATO 2021 -Scrivere il Business Plan di un Bar: Valutare i Costi

Dopo aver visto come si valutano gli incassi, vediamo come si calcolano le spese e gli investimenti iniziali per scrivere il business plan di un bar.

Quali sono i costi di un bar? Vediamo questo passaggio fondamentale per scrivere il business plan di un bar o di un locale

Quali sono i costi di un bar? Per rispondere a questa domanda fondamentale e scrivere il business plan di un bar correttamente cominciamo con il fare una distinzione. La valutazione dei costi nel business plan è di due tipi: gli investimenti necessari per aprire un bar e il calcolo del break even, il punto di pareggio; vale a dire dei costi che ogni giorno la nostra struttura dovrà sostenere per stare aperta al pubblico. All’interno del break even distingueremo in costi fissi e variabili.

GLI INVESTIMENTI PER APRIRE UN BAR

Il calcolo degli investimenti necessari ad aprire un bar prevede di solito le seguenti voci:

  • Acquisizione del fondo commerciale (acquisto o più normalmente cauzione e costi di agenzia, o ancora buonuscita per l’esercizio precedente.)
  • Costi di ristrutturazione (verniciatura delle mura, opere murarie, nuove tracce per acque e cavi elettrici, spostamento fosse biologiche, creazione di spazi a norma etc.)
  • Arredamento: (bancone ma anche tavoli e sedie, eventuale arredamento di servizio e spazi esterni) è un’aspetto molto importante anche perché in grande cambiamento. Se da una parte i classici arredamenti (grandi vetrine frigo e sedie tutte uguali) possono costare molto, sono sempre più i modelli di arredamento “naif” di successo, negli ultimi tempi, nel nostro corso di una giornata dedicata alla apertura e gestione di un bar, abbiamo raccolto e valutato molti di questi arredamenti realizzati con materiali poveri.
  • Attrezzature. I costi delle attrezzature meritano alcune specifiche (in altri post faremo ulteriori specifiche anche sulle altre voci) in quanto spesso la pubblicità può aiutarci. Molte aziende di bevande, gelati o caffè sono prontissime ad offrire in comodato d’uso frigoriferi o macchine da caffè purché si usino per tot anni i loro prodotti. Generalmente viene firmato un contratto che se da una parte fa costare leggermente di più i prodotti e concede meno libertà nel seguire la concorrenza dall’altra parte evita un esborso iniziale nell’acquisto delle attrezzature. In pratica se avete le spalle (finanziariamente) larghe potete legarvi meno con i fornitori, altrimenti  è il caso di essere felici così.
  • Ancora, in fase di apertura, mettete in conto spese varie che alla fine possono diventare cospicue. Commercialisti e notai per costituire la società, tasse assortite, documenti e tutte quelle attrezzature che sembrano poche cose ma che diventeranno uno stillicidio di assegni che vi accompagnerà fino ai giorni dopo l’apertura: posate e bicchieri, i microonde (almeno 2) attrezzature igieniche, piatti,  piante e piccoli arredi, grafico, menù e materiale vario, mesticheria e cancelleria etc….

 CALCOLARE IL BREAK EVEN DI UN BAR O DI UN RISTORANTE

Il calcolo del break even consiste nel valutare quanto costerà l’apertura quotidiana del locale, in pratica quanto dovremo incassare per riuscire a pareggiare (e guadagnare) nell’attività.

Per valutare il Break even si conteggiano parametri come:

  • L’affitto del locale.
  • Le utenze (elettricità, acqua, gas etc..) cercate di desumere questi dati magari da baristi che conoscete. Un business plan di esempio tagliato su un bar italiano lo potete scaricare in due click partendo da QUI: Business Plan per corso management!
  • I costi dei servizi, soprattutto commercialista e consulente del lavoro. Figure indispensabili nella legislazione italiana (il consulente del lavoro soprattutto se avete dipendenti).
  • Una cifra indicativa per riparazioni e manutenzioni. In questo senso per molte attrezzature in comodato d’uso la riparazione è più o meno gratuita, se avete una cucina può essere utile stipulare un abbonamento fisso di manutenzione che non vi dia sorprese, molto spesso i manutentori li propongono (ma non sempre).
  • L’assicurazione: verso incendi e atti vandalici ma soprattutto verso danni a terzi: pensate solo ad un cliente che scivola sulle scale o alla ricorrente e sempre drammatica bevuta di varechina da una bottiglia ritenuta d’acqua.
  • La pubblicità: questo è un argomento vasto a cui dedicare un post. In ogni caso e soprattutto per una nuova apertura è un costo quasi imprescindibile, grafico, tipografia e acquisto di eventuali spazi pubblicitari.
  • Gli Oneri finanziari: in pratica quanto ci costano in interessi i soldi che abbiamo preso in prestito per aprire(altro capitolo vastissimo). Attenzione, spesso sottovalutare questo dato può essere fonte di amare sorprese.

CALCOLARE IL COSTO DEL PERSONALE PER UN BAR O UN RISTORANTE

Quali sono i costi di un bar? Fra quelli importanti per scrivere il business plan di un bar c’è il food cost. In questo caso viene calcolato anche la tazza da asporto e il lid, il coperchio in plastica…

Capitolo a parte è il personale. In Italia, soprattutto per il “cuneo fiscale” vale a dire la differenza fra il costo del dipendente per l’azienda e lo stipendio effettivamente percepito dal dipendente stesso, il costo dei dipendenti è spesso molto gravoso. Pensate che ad uno stipendio di circa 1000 € corrisponde un’esborso dell’azienda di circa 2200€. In più calcolate la tredicesima in dicembre e la quattordicesima in luglio. Il personale è sicuramente un costo pesante, nel quotidiano dovrete lavorare per limare anche di solo mezz’ora gli orari di ognuno. Ci sono numerose forme contrattuali, le esamineremo in futuro. Tenete presente che il costo del personale tende al patologico quando supera il 35% degli incassi.

 CALCOLARE IL FOOD COST PER UN LOCALE

A completare il break even sono i costi variabili, rappresentati di fatto dal costo del cibo. Il dato di partenza per calcolarlo è il cosiddetto food cost, il costo unitario delle preparazioni in menù.

Carta e penna: per preparare un cappuccino serve:

  • caffè 7gr  = 0,09€
  • zucchero 5gr  =0,02€
  • latte 120ml (consideriamo in questo caso un piccolo spreco) = 0,14 €

Il costo di un cappuccino è quindi di 0,25 €.

Se vendiamo questo cappuccino ad un euro il food cost sarà quindi del 25%. Il discorso è articolato pensate però che generalmente il food cost medio è intorno al 18 % nel settore caffetteria e può arrivare e superare facilmente al 30% nel settore food.

Valutato il food cost di ogni preparazione calcoliamo quello medio. Diamo percentuali di vendita ad ogni settore di prodotti (cosa compone il nostro incasso? Per il 20% caffé, per il 18 brioches, per il 10% panini etc) poi facciamo la media dei vari settori e stabiliamo la cifra usando come base gli incassi che abbiamo preventivato. Se abbiamo preventivato di incassare 200.000€ all’anno e il nostro food cost medio è del 27% il food cost sarà di 54.000€

Ottenuto anche questo dato si comincia a tirare le somme finali.

  • Mettiamo in cima alla tabella l’incasso (al netto dell’IVA) e cominciamo a scalare i costi, fa male, lo so, sembrano soldi veri, ma questa è la strada.
  • Quindi sottraiamo per primo il food cost o costi variabili, poi i costi fissi e infine una voce che ancora non avevamo visto: gli ammortamenti.

Nei business plan dei pubblici esercizi l’ammortamento dell’investimento iniziale viene calcolato di solito in dieci anni, quindi, nella redazione del nostro piano prenderemo la cifra che abbiamo calcolato nella valutazione dell’investimento e la spalmeremo in dieci quote annuali.

A questo punto facciamo la sottrazione. L’incasso iniziale tolte tutte le spese, ammortamenti compresi, e abbiamo l’utile (o perdita) prima delle tasse.

Le tasse sull’utile hanno i nomi in codice di IRES e IRAP.

Per convenzione l’IRES viene calcolato come il 33% dell’utile ante imposte, sulla cifra risultante, più altri parametri inerenti il personale si calcola il 4,25 di IRAP. Il totale delle tasse sull’utile risulta così del 37.25%, anche se si parla da un paio di anni di abbassarlo al 31,25% succederà mai?

Bene. La cifra finale risulterà essere quello che (stipendio a parte se lo abbiamo calcolato come costo del personale) ci metteremo in tasca…. Attenti, se lo studio è stato fatto con criterio rischia di essere un dato veritiero…..

La strutturazione del Business plan è un passaggio non importante, ma FONDAMENTALE.  Ad una corretta realizzazione dello stesso sono dedicati i nostri corsi di gestione e bar management, dove, se volete valutare e strutturare insieme il vostro business plan con i nostri trainer, potete portare materiale, foto, bilanci e dati sui locali che state pensando di costruire o rilevare.Ultimo ma non certo ultimo: quando si stende un business plan sono sì importanti i contenuti, ma altrettanto importante è scriverlo con il giusto approccio mentale, convincente per gli altri, critico per noi stessi, come vediamo in questo post. Ancora, è importante scriverlo con alcuni accorgimenti di natura grafica, che vediamo il questo post.  F

593 Comments

  1. jessica ha detto:

    salve a tutti, anche io come voi sto pensando di prendere un bar già ben avviato con incassi di 500 euro al giorno medi e di lavorarci con mia sorella con impresa individuale ma di gestione famigliare. l’affitto viene pagato con il guadagno delle macchinette e per la licenza mi chiedono 130.000 euro. calcolando che alla fine pagherò circa 2000 auro al mese di rate, secondo voi ce la posso fare tranquillamente a pagare anche tutte le spese (tasse, costi merce ecc..) e a pagare i nostri stipendi? grazie mille.

  2. mimmo ha detto:

    Ciao Jessica,
    un benvenuto anche a te,nel mondo del bar.
    Facendo un po’ di calcoli, se i 130.000€ comprendono oltre la licenza,anche l’arredamento e l’attrezzatura,direi che l’affare non e’ male. Facendo sempre molta attenzione alle entrate e le uscite,con le cifre che dici,riuscirai tranquillamente a pagarti le utenze,le tasse e gli stipendi per te e tua sorella.Se hai bisogno di qualche consiglio per cio’ che riguarda la caffetteria,puoi ntranquillamente contattare Gabriele;www.chiaroscuroconcept.it.
    mimmo

  3. mimmo ha detto:

    Ciao Gaia,
    se il bar che volete rilevare,ha maggiori potenzialita’,non lo dovete certamente dire al proprietario e quindi per l’acquisto dovete valutarlo in base agli introiti attuali. Considerando che l’arredamento e’ in buon stato,pero’le entrate giornaliere non sono da capogiro,come dicevo a Francesca,la valutazione per l’acquisto deve aggirarsi in poco piu’ di 100.000€. Ti dico chiaramente, se ne vogliono 150.000, non e’ certamente un affare.
    In seguito se sarete cosi’ brave da poter incrementare le entrate, oltre a gudagnare qualcosa in piu’,sara’ anche un valore aggiunto della vostra licenza.
    Vi faccio l’augurio,perche’ vada tutto a buon fine e comunque vada date un’occhiata al sito;http://www.chiaroscuro.it
    mimmo

  4. mimmo ha detto:

    Ciao a tutti,
    anch’io volevo dire la mia, riguardo al caffe’ shakerato.
    In quasi tutti i bar preparano il caffe’ shakerato,ma i baristi che lo fanno veramente ottimo sono ben pochi.
    Molto spesso lo si avverte,dalla svogliatezza con cui usano lo shaker,con un risultato finale che lascia molto a desiderare. Non sarebbe propriamente la stessa cosa, ma consiglio,soprattutto alle giovani bariste di usare il mixer elettrico, al posto dello shaker,usando gli stessi ingredienti ed essere sempre molto veloci nei vari passaggi;1° ghiaccio,2°zucchero liquido e sempre per ultimo,un buon caffe’caldo appena fatto.Io, normalmente(a meno che il cliente non sia completamente astemio) aggiungo sempre una spruzzatina di VANIL ZUCCA,che oltre a dare piu’ sapore e corposita’ al caffe’, serve anche, una volta versato nel flute, a dare un piacevole effetto”tempesta di sabbia”.
    Poi chiaramente,ci si puo’ sbizzarire con i i liquori, che uno piu’ desidera:anice varnelli, sambuca, borsci s. marzano,crema whiski,oppure al posto del ghiaccio,mettere una pallina di gelato(vaniglia, caffe’,fiordilatte..).
    Buon caffe’ shakerato a tutti. mimmo

    Commenti RSS

  5. gianluca ha detto:

    ciao a tutti, oggi sono passato in agenzia per compilare la mia proposta per acquistare un bar, offferta di 120.000 euro per un bar che fa 700,00 euro al giorno,non ha macchinette, solo colazioni un po di pranzo leggero a mezzogiorno e alla sera si chiude alle 22:30. Mi hanno chiesto la disponibilità di una caparra di 20.000 euro che purtroppo non ho disponibile e che mi rifacevo tutto sul muto che mi veniva concesso per la casa di propietà.
    ora mi sono trovato un pò in difficolta con il proseguire provero a sentire qualche banca se mi concede un anticipo sul mutuo per fare l’ acquisto.A volte ti fanno passare la voglia di investrire e crescere.

  6. mimmo ha detto:

    Ciao Gianluca,
    non demordere!!! Purtroppo i cavilli burocratici certe volte ti fanno venire la voglia di mollare tutto.
    Se sei veramente convinto di fare questo passo( le cifre e le condizioni che dai sono sicuramente favorevoli),prova anche ad associarti alla CONFCOMMERCIO o CONFERSERCENTI e chiedere a chi potresti rivolgerti per ottenere al piu’ presto quella cifra.
    Se hai bisogno di consigli per il settore caffetteria consiglio anche a te di dare un’occhiata al sito;
    http://www.chiaroscuro.it

    Comunque vada facci sapere.
    mimmo

  7. gianluca ha detto:

    ciao Mimmo, grazie della risposta, oggi ho provato un altra banca della mia zona ma con esito negativo oltre la mia casa volevano la garanzia di un familiare con un altra casa( per fortuna che ho chiesto 140.000 euro non oso pensare se chiedevo 200/300, avrei dovuto essere propietario di mezza Italia, poi continuano a dare finanziamenti a ditte che poi fanno dei buchi da milioni di euro come la ditta di mia moglie che ha un buco di 3.000.000, va be questo è altro) poi sono passato alla terfidi che è un associazione artigiani commercio è sembrerebbe che mi fanno da garante per i 70.000 in associazione alla mia banca,ho sentito mia piccola banca (molto più propensi e disponibili) ed anche in questo caso sembra andare bene, anche con possibilità di prefinanziamento. Ora devo aspettare solo il risultato finale tra 2/3 giorni. Speriamo in bene.
    grazie vi terro informati.

  8. jessica ha detto:

    grazie mimmo per la risposta, speriamo in bene…
    visto che mio marito è un pò titubante esiste la possibilità di tutelare i miei beni diciamo “privati” con un accordo scritto che dica che se dopo un tot di cambiali non pagate gli attuali proprietari si possono riprendere la licenza come “garanzia” tenendosi quindi la cifra già versata, non rifacendosi sulle mie porprietà ma riavendo indietro la licenza?
    un ultima cosa, andando dalla loro commercialista cosa posso chiedere di vedere per essere sicura che l’incasso sia effettivamente di € 500, 00 e che le spese non siano più del 30%?
    scusa se ti chiedo mille cose, ma è da quando ho 16 anni che ho questo desiderio ma la paura quando ti indebiti è sempre tanta!

  9. mimmo ha detto:

    ….Jessica,non ti allarmare troppo!!!
    Pensa solamente a dare il meglio di te nel lavoro e considerare che l’investimento che farai,lo potrai sempre rivendere. Quindi piu’ introiti avrai e piu’riusciurai ad incrementare il valore del tuo locale.
    Al commercialista devi chiedere di vedere il “libro” dei corrispettivi,poi chiedere al titolare, di affiancarlo per un paio di gg, alla cassa e vedere se gli incassi corrispondono a cio’ che ti ha detto.
    Prova a sentir meglio al commercialista, ma non credo che si possa mettere un’ipoteca sulla licenza,anche perche’difficilamente i titolari accetterebbero. Se proprio non te la senti,potresti chiedere di prenderlo in affitto d’azienda per un paio d’anni, poi valutare se ti convine o meno, comprartelo.
    Forza e coraggio.mimmo

  10. jessica ha detto:

    grazie mille, lo so che mi allarmo ma le paure son tante… e non credo che affitterebbero, vogliono proprio vendere…
    io ci provo per l’ipoteca sulla licenza, in caso contrario dovrò convincere il maritino…
    intanto ti ringrazio i vostri consigli sono davvero utili!
    sento il commercialista intanto!

  11. @ Come Aprire un Bar? (D&R) ha detto:

    […] 1) Il business plan: aprire bar, valutare i costi […]

  12. alessio ha detto:

    avrei bisogno del parere di un esperto in transazioni immobiliari. Dieci hanni fa ho acquistato un locale, vi ho aperto un bar. Inizialmente l’attivita’ non comprendeva che la somministrazione di bevande. Le cose sono partite subito piuttosto bene, dopo tre anni ho partecipato all’ asta per la concessione dei generi di monopolio, e gli affari sono anche migliorati. col tempo ho messo piu’ carne al fuoco aprendo il laboratorio di gelateria e una cucina molto funzionale sempre all’interno della stessa particella immobiliare.
    Ora, dopo dieci anni a questi ritmi sono arrivato al punto di voler mollare, cambiare settore.
    vendere; affittare; ma a che prezzo?
    il fatturato annuo si aggira intorno agli ottocento mila euro
    gli agi intorno ai sessanta mila euro
    i costi di gestione sono piuttosto elevati considerando anche che meno di otto persone non possono non riescono a fare il giro a tutto il lavoro
    chiederei un parere a qualche agente immobiliare della zona cosa che faro
    ma prima di espormi vorrei sentire il vostro

  13. alessio ha detto:

    grazie mimmo,
    certo qualche indizio in piu e’ necessario.
    Il locale e’ circa 200 mq, le attrezzature di laboratorio sono nuovissime e di qualita’ indiscussa, pastorizzatore, trittico della bravo, abbattitore della irinox, 2 frezer e una celletta frigorifera, vetrina orizzontale della ilsa da 24 vasche grandi, il tutto arredato nuovo. La cucina e’ anche quella attrezzata e nuova. Il bar ha quasi 10 anni, ma e’ come nuovo.
    E’ all’interno di un medio-grande centro commerciale del nord italia.
    L’intenzione e’ di affittarlo, e chiedere ovviamente un tot di avviamento.
    L’idea di venderlo in realta’ non l’ho presa in considerazione.
    Altro dubbio e’ la licenza dei tabacchi, che come saprai non si puo’ affittare o dare in gestione, ma solo vendere.
    Il mio commercialista ha detto che vale 5 volte l’agio. a me sembra poco dato che il bando per i giochi, snai etc non e’ ancora uscito, e affiancando i giochi ai tabacchi il valore aumenterebbe di tanto.
    Beh, vedremo.
    intanto un saluto a tutti

  14. mimmo ha detto:

    Ciao Alessio,
    io avevo valutato la tua licenza tabacchi intorno ai 350.000€,ma con i tempi che corrono, se riesci a prenderne 300.000,ti conviene accontentarti.
    Se riesci a vendere la licenza dei monopoli all’affittuario che ti possa prendere tutto il locale in affitto d’azienda per 7/8000€ al mese, direi considerando che hai sempre un’attivita’ tua,potresti pensare di “buttarti” in qualsiasi altro settore.Ti auguro che tutto vada a buon fine e se lo sara’,come minimo ti faccio pagare una bottiglia. mimmo

  15. Tiziano ha detto:

    Salve,
    Vorrei poter capire se questo bar può fare al caso mio.
    Il bar è situato in zona centrale di Pistoia dentro l’area pedonale,in zona dove mercoledì e sabato c’è il mercato.
    IL bar è molto piccolo circa 30/40 mq senza posti a sedere, l’agenzia mi dice che è adatto per colazioni, pranzi precotti,aperitivi,possibilità di pizza e schiacciata, dato che è dotato di 2 forni da pizza elettrici.
    Attualmente viene gestito da 1 sola persona e viene sfruttato al minimo(non viene fatto pizza e schiacciata) praticamente l’incassi sono molto bassi.
    Le spese fisse adesso che il forno non viene acceso sono di:
    locazione 1020 €
    luce 250/300€
    acqua 65/75 €
    spazzatura 190/210€
    Il prezzo richiesto è di 55000€ parlando con gente di esperiaenza considerano un valore commerciale pari 40000€,.
    Grazie
    Tiziano

  16. mimmo ha detto:

    ciao Tiziano,
    il valore di un’attivita’ commerciale bisogna valutarlo in base a cio’che il titolare ti offre e non in base alle tue potenzialita’. Ti sei dimenticato di citare quanto incassa giornalmente questo bar ed in che stato sono l’arredamento e l’attrezzatura. Un’altra cosa, gestire un bar da solo, per quanto potresti fare un orario dalle 7 alle 20, e’ sempre un tour de force esagerato e dopo un po’ rischi di rovinarti la salute. Se pensi di arrivare a fare un incasso,intorno ai 5/600€ al giorno e quindi di poter assumere un dipendente,potresti valutare se acquistare il bar opp. no,alltrimenti se pensi di dover gestire il bar da solo, secondo me e’ meglio lasciar perdere.Se pensi che qualcosa possa andare in porto,visto che ti trovi in Toscana puoi contattare il Gab,visitando il sito;http://www.chiaroscuro.it/
    Siamo sempre a tua disposizione.
    Saluti.mimmo

  17. Tiziano ha detto:

    Grazie Mimmo della tua risposta,
    L’incasso adesso non è dei migliori perchè come ti avevo già detto la ragazza che ci lavora essendo sola e non avendo più voglia lo ha trascurato molto,(penso che adesso più di 200€ al giorno non le faccia)
    Io non sarei solo ci sarebbe cmq o mia moglie o mia sorella che possono darmi una mano,l’attrezzatura e l’arredamento sono in buone condizioni il bar è stato ristrutturato 3 anni fa.
    Se ti manca qualcosaltro per valutare fammi sapere.
    Grazie
    Tiziano

  18. mimmo ha detto:

    ….certo che con un incasso cosi’ basso, il bar non ha un grandissimo valore,pero se mi dici che e’stato ristrutturato da poco e che potrebbe avere delle buone potenzialita’,penso che una cifra intorno ai 45/50.000 € li possa valere e che se hai qualcuno in famiglia che ti possa aiutare,direi che ti potresti buttare in questa nuova avventura.
    Anche se e’ un piccolo bar, ti faccio un grosso in bocca al lupo.mimmo

  19. luigi ha detto:

    Salve , ho letto attentamente il blog , e spesso ho trovato situazioni lavorative in cui in 2 persone si fa fronte ad una mole di lavoro tale da incassare 800 – 1000 € .
    Sinceramente mi sembra un po difficile , per arrivare a quella cifra bisogna vendere un certo numero di pezzi di gastronomia e spesso anche cucinare qualcosa per il pranzo , a meno che il locale non faccia 4 o 5 kg di caffe .
    Detto questo , un bar che lavora non puo avere al banco solo una persona mentre l’altra prepara la gastronomia o cucina , e poi a pranzo non ci sarebbe nemmeno il tempo di uscire fuori dal banco per ritirare i bicchieri e i piatti dai tavoli .
    Tutto cio per un orario di 14 ore al giorno calcolando un apertura dalle 6 alle 20 .
    A mio avviso , iniziare un attivita in questa situazione è impossibile e improponibile .
    Purtroppo per un attivita del genere ci vogliono 2 persone all’apertura , mettiamo ad esempio che aprano i 2 proprietari. una che arriva alle 9 e prepari gastronomia e cucini se serve fino alle 13 piu una che venga a mezzogiorno e resti fino alla chiusura , permettendo a 1 dei due che hanno fatto l’apertura di staccare alle 15 a giorni alterni .
    La mia è una considerazione , vorrei sapere che ne pensate al riguardo .Mi è sembrato che si sottovaluta il bisogno di manodopera di un bar .
    Saluti

  20. mimmo ha detto:

    Bravo Luigi,
    hai fatto un’ottima considerazione. E’ per questo che spesso nei miei commenti,ribadisco che bisogna puntare piu’ alla qualita’ della vita che alla quantita’ dei soldi.Pero’ purtroppo in Italia i costi del personale sono talmente esagerati che i titolari per poter tirare avanti, sono costretti a fare degli orari massacranti solamente per contenere le spese.
    Saluti. mimmo

  21. gerardo ha detto:

    salve,
    volevo sapere se e’ legale che un gestore prenda soldi da terzi per cedere la stessa attivita’???
    oppure e’ un movimento a nero??
    grazie speo in una risposta al piu presto

  22. gerardo ha detto:

    si mimmo forse hai ragione
    allora c’e un bar,il gestore, non il proprietario mi chiede dei soldi per subentrare,e’ legale questa procedura o dovrei parlare solo con il proprietario??
    grazie ankora

  23. gerardo ha detto:

    salve mimmo
    volevo da lei qualche consiglio,la caffetteria della quale sono diventato gestore negli ultimi 3-4 mesi ha avuto un calo di rendita nel mattino,da 50-60 pz tradolce e salato siamo passati a 30-35pz,lo stesso risultato lo trovo nella vendita del caffe’.
    hai qualche consiglio da darmi?
    premettendo che h gi pensato diabbassare i prezzi,ma ho paura che il bar perda credibilita’ e valore….
    aspetto una tua risposta,sempre dsponibile e cortese
    complimenti

  24. mimmo ha detto:

    Ciao Gerardo,
    tra amici del blog, diamoci pure del tu.
    I discorsi,sono fatti e rifatti, riguardo alla crisi che sta colpendo qualsiasi settore commerciale.Purtroppo anche il bar ne e’colpito, anche se a livello nazionale il consumo di caffe’non e’ affatto diminuito,in quanto resta sempre uno dei prodotti piu’ economici che si trovano al bar. Per quanto riguarda il calo di vendite nel tuo locale,pero’oltre alla crisi,direi che le cause sono da ricercare altrove.Innanzi tutto,bisogna puntare sempre di piu’ alla qualita’,sia del caffe’ che della pasticceria. Poi il cliente e’ sempre piu’ esigente,quindi bisogna proporre sempre qualche novita’. Per la caffetteria dai un’occhiata al sito:www.chiaroscuro.it/ e magari se fai qualche corso di perfezionamento, non e’ mai di troppo.
    Io sono un po’ contrario ad abbassare i prezzi.Sarei piu’ propenso a cambiare caffe’ e pasticcere puntanto,su una gamma di proposte piu’ vasta e di maggior qualita’.
    Infine se non riesci ad incremetare le vendite della colazione, cerca di proporre un una bella stuzzicheria per l’aperitivo, oppure,visto che siamo nella stagione estiva,proponi dei piatti(insalate,piadine ecc.)leggeri,per la pausa pranzo. Se ci sono risvolti faccelo sapere.
    Saluti.mimmo

  25. gerardo ha detto:

    grazie mimmo seguiro’ i tuoi consigli come ho sempre fatto!!!!!…………….dobbiamo risalire,nn sara’ certo una crisi a fermarci!!!!

  26. graziano ha detto:

    prova

  27. graziano ha detto:

    ciao ragazzi sono un ragazzo di 31 anni e moglie di 28 un figlio di 11 e una in arrivo e ora forse stufo del mio lavoro da 16 anni eravamo intenzionati ad aprire un bar cè un locale vicinissimo a 2 scuole e 2 asili e zona di passaggio che mi tira tanto pronto x aprire un bar da0 xodovrei cominciare.che dite e’ un azzardo o una cosa da provare vivo in una citta di 35000mila abitanti…aiutatemi a togliere certe paure che nn mihanno mai fare qsto passo…aiuto

  28. mimmo ha detto:

    ciao Graziano,
    se sei veramente intenzionato ad aprire un bar e pensi che l’ubicazione sia proprio quella giusta,non vedo perche’ devi aver paura. Certo non devi essere cosi’ “facilone” da pensare che nel giro di poco tempo diventerai milionario o che lavorare al bar sia come andare in vacanza. Scordatelo. Se non ci sono altri locali nella zona che hai descritto, sicuramente riuscirai ad ottenere la licenza dal comune,poi una volta trovato il locale non ti resta che arredarlo ed attrezzarlo. Per queste operazioni, ti consiglio di contattare piu’ di una ditta e di fare attenzione a non sperperare troppo.Un altra cosa molto importante,visto che sei estraneo al mondo del bar, fatti seguire da un commercialista di fiducia,perche’,non finisco mai di ripeterlo,non bisogna solamente essere bravi a fare i caffe’, ma bisogna anche essere bravi a far tornare i conti. Se hai ulteriori dubbi, resto sempre a disposizione. In bocca al lupo.
    mimmo

  29. graziano ha detto:

    ciao mimmo ti do del tu perche una persona gentile come te nn potrebbe che essere un amiico..grazie davvvero..mi ci voleva un po di coraggio..tutti i conoscenti a dirmi tu 6 matto e se chiudi ti giochi tutto..sempre paure e paurexanni ed hosempre solo visto aprire e andata male a pochi a chi nn aveva voglia di lavorare prticamente,è stato sempre un miosogno l ho fattoda ragazzino ma poi ho preso la via dell operaio..dura..dura davvero credimi ho uno stipendio di 1500 si sara buono ma dura..io ci provo..credo sia siun buon posto ci sono altri bar si mimmo ma piu distanti..e altri orari io volevo fare 5 sino20.30 io e mia moglie e nn spenderex il personale.. giusto’?grazie mimmo..credo di aver bisogno ancora di te..ciao

  30. mimmo ha detto:

    Una volta aperta l’attivita’ e pensi di aprire alle 5,sicuramente punterai molto sulla caffetteria, quindi anche a te consiglio di dare un’occhiata al sito:www.chiaroscuro.it/
    Alla prochaine. mimmo

  31. franca ha detto:

    Ciao, da quello che ho letto vedo che ve ne intendete di bar e gestioni e vorrei avere un consiglio. Premetto che ho già gestito un attività e sono già in possesso del REC, attualmente lavoro in una ditta ma avrei l’opportunità di rilevare un bar gelateria dove ho già valutato la posizione le spese il personale l’affitto e tutto il possibile ed è un ottima occasione, se poi la domanda è perchè gli attuali gestori lo vendono la risposta è semplice: non è il loro lavoro, ci hanno provato ma non fà per loro. Ma la mia domanda è un altra: vorrei sapere come poter ottenere i finanziamenti o fondi neccessari….so delle associazioni di categoria ed essendo donna dovrei avere delle agevolazioni ma essendo un attività già aperta il mio progetto non dovrebbe rientrare nei parametri in quando finanziano nuove attività che se poi la voglio vedere da un altra angolazione alla fine la mia sarà una nuova attività in quanto la vecchia gestione verrà chiusa e io aprirò la mia ditta individuale…in conclusione essendo donna e volendo rilevare un attività a chi mi posso rivolgere con sicurezza per poter ottenere un finanziamento o dei fondi? Grazie per la vostre cortesi risposte

  32. graziano ha detto:

    ciao mimmo sono graziano come ti dicevo rieccomi x qualche consiglio..sto facendo un inndagine x sapere che tipo di clientela ci sarebbe nel locale che ti dicevo..con una scuola e asilo poi c èun ufficio del lavoro varie aziende e palazzine abitate e un bel passaggio di camion ,viaggiator,i visto che si trova lungo la nazionale quindi impossibile capire che tipo di clienti avro..magari le scuole e asili dovrei tenere un po di pizza..primi piatti panini caldi hot dog hamburger x i pranzidi uffici e gente di passaggio e mi piace molto fare aperitivi con molti stuzzicherie anche calde…tira molto oggi …sto scrutando altri bar x vedere qnti scontrini fanno quelli che hannno il mio probabile orario e tutti si aggirano tra i 150 200 scontrini versole 11di mattina ddalle 5.30 alle 11 buono no visto che fino sera avoglia che dici..?il locale ho contattato il propietario vuole 1000euro mensili e sara90/100mq piu fuori 4/5tavolini alla grande con un ombra ilpomeriggio che d estate è doc…x affrontare qste spese affitto mutuo x l arredamento e tasse commercaalistie variemi sembra di aver capito che ci deve essere un incasso giornaliero di almeno500euro o sbaglio’grazie e scusa x le mie troppe domande..ciao mimmo a presto….ah mi sembra d aver letto che 6 di urbino?io vicino provincia di ancona..ciao

  33. mimmo ha detto:

    Ciao Graziano,
    mi sembra di aver capito che stai mettendo gia’ le mani in pasta. Da come descrivi, la tipologia di locale ti dico subito di non fare grossi investimenti nell’arredamento,ma cerca di crearlo funzionale(dalle tue parti ci sono diverse aziende d’arredamenti bar,io conosco Bocchini,dalle mie parti c’e’ ifi e tante altre) e cerca di ottenere il maggior sconto possibile, perche’ anche loro sono in un periodo di grossa crisi. Per le colazioni oltre a fare un buon servizio di caffetteria, trovati una discreta pasticceria, un buon fornaio e ti consiglio anche di tenere una scorta di brioches surgelate per dare maggior assortimento e per evitare di rimanere senza, a meta’ mattinata. L’aperitivo fai bene di pensare ad una buona stuzzicheria, ma occhio a valutare i costi,perche’ spesso in alcune zone, c’e’ gente che con un aperitivo pretende di fare pranzo o cena.Se pensi di rientrare in un incasso intorno ai 500€ giornalieri, all’inizio ti conviene lavoare da solo,con un aiuto di famigli,in seguito, se riuscirai a fare maggiori incassi, valuterai se prendere un dipendente o no.

  34. mimmo ha detto:

    Ciao Graziano,
    mi sembra di aver capito che stai mettendo gia’ le mani in pasta. Da come descrivi, la tipologia di locale ti dico subito di non fare grossi investimenti nell’arredamento,ma cerca di crearlo funzionale(dalle tue parti ci sono diverse aziende d’arredamenti bar,io conosco Bocchini,dalle mie parti c’e’ ifi e tante altre) e cerca di ottenere il maggior sconto possibile, perche’ anche loro sono in un periodo di grossa crisi. Per le colazioni oltre a fare un buon servizio di caffetteria, trovati una discreta pasticceria, un buon fornaio e ti consiglio anche di tenere una scorta di brioches surgelate per dare maggior assortimento e per evitare di rimanere senza, a meta’ mattinata. L’aperitivo fai bene di pensare ad una buona stuzzicheria, ma occhio a valutare i costi,perche’ spesso in alcune zone, c’e’ gente che con un aperitivo pretende di fare pranzo o cena, ed allora addi guadagno.Se pensi di rientrare in un incasso intorno ai 500€ giornalieri, all’inizio ti conviene lavorare da solo,con un aiuto di famiglia,in seguito, se riuscirai a fare maggiori incassi, valuterai se prendere un dipendente o no. Se ci sono novita’, fammi sapere. mimmo

  35. graziano ha detto:

    ciao mimmo..e come no..ti faccio sapere si..sto girandoin bar piu vicin x vedere qnti scontrini strappanoa fine serata e che tipo di clieentela hanno che tipo di aperitivi preparano e ti posso garantire che il tipo di aperitivo che voglio far io nn ci sono …solite patatine noccioline e olive..si è vero bisogna stare attenti ai costi che qualcuno con un prosecco ci cena..ma ora ho visto in alcuni locali che invece di fare buffet preferiscono portare al tavolo con con cio che dicono loro sempre abbondante si qualche olive ascolana salvia fritta mozzarelline pomodorini con stracchino frittatina salamini..ora che è estate spiedini di frutta ma portandolo a tavolo una volta che l hanno finito riordinano altro da bere se vuole piu stuzzicherie..prezzi decenti se ci si accontenta…mi sto dando da fare mimmo si basta paure se va o no.. e grazie x i consigli di dove acquistre l arredmento..tirero il prezzo a piu nn posso..xo una domanda difficile voglio fartela..pronto?se ho un affitto di 1000euro un finanziamento di 400 credo x l arredamento e poi le solite spese che sai tu meglio di me che ha un bar…quanto dovrei incassare?grazie davvero come sempre x la tua gentilezza..ciao alla prox…

  36. mimmo ha detto:

    Ciao Graziano,
    come ti ho gia’ detto,se resci a fare un incasso medio gionaliero intorno ai 5/600€,lavorando tu con un aiuto famigliare o un part time,riesci tranquillamente a pagarti l’affitto ed il finanziamento.Soprattutto i primi mesi,cerca di dilazionare il piu’ possibile i pagamenti verso i fornitori,facendo sempre molta attenzione a non sperperare i soldi del cassetto,in quanto,le scadenze dei pagamenti non smetteranno mai di arrivare.
    Bye.mimmo

  37. Giacomo ha detto:

    Ciao Gabriele, ho da porti una serie di quesiti, e vista la tua esperienza in merito… non vedo a chi altri poter chiedere…
    Io la mia metà sua sorella e sua mamma (andiamo tutti d’accordo) stiamo rilevando un ristorante bar pizzeria in pieno centro in un comune di Modena… Il contratto d’affitto è veramente vantaggioso perchè paghiamo circa un terzo di quello che si paga nei dintorni con una valenza ancora di 15 anni, l’attività prima era della madre della mia compagna, con dei soci, ora chiudendo l’attività e ristrutturando tutto partiremmo con una richiesta in banca di circa 130.000 euro… La cifra è impegnativa e non credo che la banca sia propensa ad elargirla… Considerando che il locale è gestito dalla famiglia da circa 35 anni e che la ristrutturazione è attualmente obbligatoria… Consigli ???

  38. mimmo ha detto:

    Ciao Giacomo,
    per il momento Gabriele si sta godendo la dolce vita,comunque tra non molto sara’ ancora tra noi.
    Non conosco gli introiti che possa avere il locale, comunque considerando che ti trovi nel centro di Modena,130.000€ in tre soci, non mi sembra una cifra proibitiva. Se proprio non riuscite ad ottenere l’intero prestito, ti consiglio di cercare di risparmiare il piu’possibile nella ristrutturazione, poi , tra qualche anno se vedi che l’attivita’ funziona,eventuamente farei un maggior investimento. In bocca al lupo. mimmo

  39. bruno ha detto:

    ciao mimmo,innanzitutto permettimi di fare i complimenti sia a te ke a gabriele per la gentilezza ma soprattutto per l’ottima competenza e professionaliatà con il quale rispondete ai vari utenti,vengo a me,sono dipendente presso un bar con mansioni di responsabilità e gestione,premetto ke è un lavoro ke mi permette di arrivare a guadagnare circa 2.000 euro al mese,ke non è male,ma la mia aspirazione è quella avere un bar mio,ho intezione di rilevare un bar in una zona abbastanza centrale della mia città,il bar è chiuso da circa 1 anno e mezzo l’arredamento e i macchinari sono vecchi di 18 anni e quindi assolutamente da cambiare e rinnovare,il locale è di circa 60 metri quadri,i propietari vandono la licenza circa 20.000 euro più l’affitto di 800 euro mensili”essendo anke proprietari delle mura”considera però ke il bar è situato in una zona ricca di uffici e scuole e ke la mia intenzione è quella di creare un bar sia notturno ke diurno sfruttando anke la vicinanza di pizzerie e locali notturni,quindi avrai capito ke devo praticamente rinnovare il bar al 100 per cento in piu’ ho intenzione di inserire un piccolo laboratorio all’interno “non più di 12 m” conto di spendere sulle 50.000 euro solo per arredamento e macchinari,credo ke avrò bisogno minimo di tre dipendenti,a fronte di tutto questo credi sia fuori di testa?

  40. Andrea ha detto:

    Ciao a tutti stavo guardando la tremonti-ter, credo si possa applicare anche a noi limitatamente ad alcune attrezzature compresi nella divisione 28 della tabella ateco, qualcuno sa qualcosa in merito?

  41. Valentina ha detto:

    Ciao,
    inutile dire che condivido lo stesso sogno di molti dei partecipanti a questo blog, per cui parto in quarta con dati riguardanti l’occasione (e speriamo sia tale) visionata pochi giorni fà:

    – Caffetteria di 200 mq con piccolo plateatico (5 tavolini da 4 persone) esterno.
    – 8 kili di caffè la settimana, 100.000 euro di incasso annuo fra dichiarato e…
    – orari attualmente osservati: 7.30-12.30 14.30 – 20.00
    – 1450 euro di affitto mensile
    – 70.000 euro la richiesta dell’agenzia.

    Mi rendo conto che i dati sono primitivi e sommari, ma finito questo breve periodo vacanziero, cercherò con ogni mezzo di carpire più info possibili (soprattutto sui costi, che, già con l’affitto, non è che siano incoraggianti)… mi aiutate ad imbastire una prospettiva di investimento… Sono a disposizione per ogni chiarimento!
    Grazie.

  42. mimmo ha detto:

    Ciao Valentina,
    benvenuta nel blog!! Se il tuo sogno e’ di gestire un bar tutto tuo,ed i dati che ci hai fornito sono veritieri, ti dico subito di aspettare un’altra offerta e di continuare a sognare ancora un po’.Non ti voglio scoraggiare,ma prima di intraprendere una nuova attivita’bisogna pensarci ben piu’ di due volte. Il costo del rilevamento dell’attivita,se tutto quanto e’ in buono stato,non e’ certamente esagerato,ma l’affitto, per gli incassi che citi,non e’sicuramente proporzionato. Se il locale e’ strutturato come caffetteria, 200mq sono certamente troppi ,a meno che tu non voglia creare degli spazi per una sala slot machine o altro. Facendo un po’ di calcoli, verresti ad incassare intorno ai 300€ giornalieri,quindi per appena sopravvivere,dovresti lavorarci da sola,dall’aperturra alla chiusura. Se non riesci a farti almeno dimezzare l’affitto,direi che non ne valga proprio la pena.
    Per qualsiasi altro chiarimento,non crearti problemi a contattarci. mimmo

  43. Valentina ha detto:

    Grazie della celerità della tua risposta! La grandezza del locale secondo me sarebbe da sfruttare in altro modo, in primis, organizzando la pausa pranzo con insalatone e sandwich (in zona ce ne sono al massimo 2) e poi organizzando una volta la settimana (almeno all’inizio) un happy hour.
    Facendo due conti alla spiccia e per quanto sono riuscita a capire l’attuale gestore incassa 300/350 euro giornalieri. Tieni conto che lui non fa pausa pranzo e non tiene alcolici, insomma una caffetteria pressochè pura (correggimi se sbaglio). La mia idea era quella di trattare un po’ sul prezzo, entrare lavorando solo con l’aiutoal mattino di mia mamma e il pomeriggio di mio marito. Fargli mollare un lavoro che, cmq, è pur sempre un’entrata sicura, è un po’ rischioso.
    Non da ultimo anche trovassi fornitori a finanziare una parte della licenza cmq dovrei fare un mutuo di 30-40 mila euro. A proposito di ciò, in media, in quanti anni è consigliabile estinguerlo? Non dirmi il minore, lo so già! Grazie e scusami se butto qualche domanda qua e là facendoti impazzire, ma sarei veramente intenzionata a cambiare vita (no soldi facile, ma duro lavoro e sacrificio).

  44. Valentina ha detto:

    Ciò che temevo, purtroppo queste erano e sono le mie stesse perplessità! Il paese dove si trova l’attività è a 20 km da Verona e gode di molte iniziative, fra cui una fiera nota a livello nazionale, ma per tante idee (magari discutibili) che io possa avere in testa, sono una persona portata a ragionare sul presente sopraattutto per quel che riguarda il lavoro e la gestione di una famiglia. Dici che neanche trattando sul prezzo di vendita potrei starci dentro? Mi chiedo (lungi da me contrariarti) come faccia l’attuale gestore a camparci visto che la domenica mattina paga pure una ragazza per un aiuto?!! Beh, forse mi sono risposta da sola ed è questo il vero motivo per cui tenta di vendere…. Sono affranta!

  45. Rob ha detto:

    Prima di tutto complimenti per questo grande blog!

    E’ il primo che reputo veramente utile.

    Sono un consulente finanziario di 26 anni, laurea in finanza, ecc., ecc.
    Desideroso di vivere in un posto che abbia dei ritmi + umani e con un clima mite, sto considerando l’idea di aprire fra 3-4 anni un bar in un’isola dei Caraibi con la mia ragazza.
    Sull’isola dove vorrei trasferirmi ho gia’ un contatto che lavora con questo settore.
    Dalle informazioni che ho, l’isola ha 400,000 residenti e un flusso di turisti tra le 500,000 e 600,000 unita’ l’anno.
    Il mio contatto mi ha detto che potrebbe essere un’ottima idea.
    A differenza dell’Italia, le licenze son gratuite!
    Vorrei aprire un bar piu’ improntato sui cocktail che sulla caffetteria, magari vicino a una spiaggia.
    Io non ho grande esperienza in questo settore, ho lavorato solo 3 mesi in Australia come cameriere e mi e’ bastato per capire che ad avere un bar-ristorante-caffetteria ti fai un culo quadrato.
    Quindi vorrei aprire un cocktail bar che punti molto sull’Happy Hour e sui Cocktail.
    A Febbraio vorrei andar la’ per capire le reali possibilita’ di tale scelta.
    L’investimento iniziale potrebbe aggirarsi tra i 60,000 e 80,000 euro.
    Mimmo e Gabriele, secondo voi e’ fattibile, nonostante le poche informazioni che al momento posso fornire?

    Grazie mille per l’aiuto

  46. moreno ha detto:

    Ciao mi chiamo Fiorella ho l’occasione di prendere in gestione un bar che è bellissimo come arredamento é in una posizione niente male sotto a degli uffici commerciali studi medici ,parrucchiere ,ristorante e una lavanderia a gettoni
    la propretaria ormai sola da mollto tempo non ce la fà più e sta lasciando andare il locale alla deriva . Avrei bisogno di idee per ridare vita e incremento a questo bel bar quali sono le tendenze e le mode ed i sistemi per attirare più gente possibile?

  47. mimmo ha detto:

    Ciao Fiorella,
    da quel poco che ci hai descritto, direi che come tipologia di bar,al mattino dovresti puntare soprattutto sulle colazioni,quindi offrire una buona caffetteria con una bella gamma di pasticceria e salati in genere. Direi di puntare molto anche sulla pausa pranzo,perche’in molti, negli ultimi tempi, avendo sempre meno tempo a disposizione,piuttosto che andare al ristorante, in mensa o tornarsene a casa, preferiscono, fare una sosta al bar, quindi proporre dei prmi piatti surgelati, insalate, piatti freddi, panini, piadine, toast,focacce, ecc.,con l’accortezza di offrire le pietanze a prezzi contenuti, perche’a pranzo, i clienti non sono disposti a spendere grandi cifre. Nel tardo pomeriggio, anche se ormai lo propone qualsiasi bar, direi di puntare sull’aperitivo, magari un paio di gg alla settimana, proporre un bel buffet di stuzzicheria e proporre qualche buon cocktail ed una discreta lista di vini.
    Spero di esserti stato d’aiuto e ti auguro di partire a gonfie vele. mimmo

  48. Massimo ha detto:

    Buona sera a tutti ho bisogno di chiarimenti…
    siamo tre soci che stanno aprendo un’attività in franchising che consiste in un locale intorno ai 200mq che dovrebbe fare da happy bar + casino’+sala Sky , zona centrale di una delle piu’ popolate città della brianza -nord milano-…nessuno di noi ha esperienza e quindi dopo aver messo il cash, per attrezzatura – per affitto locale – contratti delle utenze,stiamo valutando di affidare a terzi la gestione completa della sala bar. Visto il costo sostenuto circa 150.000 vorremmo trovare il gestore con le p…le fumati.
    In quest caso cosa conviene proporre al concesssionario una percentuale sull’incasso o chiedere un fisso al mese per rientrare delle spese di gestione- solo l’affitto si aggira intorno ai 60.000 annui?
    In questo caso il rec è da richiedere al concessionario giusto?
    Se qualcuno volesse candidarsi per questa oppurtunità contattatemi via mail: [email protected]
    grazie attendo suggerimenti

  49. mimmo ha detto:

    Ciao Massimo
    con l’avventura che ti si prospetta,sicuramente non dovresti annoiarti. Se ho ben capito,il locale che andrete ad aprire,visto che non siete del mestiere,lo farete per crearvi un investimento e non per crearvi un lavoro.
    Non e’ sempre facile trovare un gestore rassicurante,ma comunque ti consiglio di dare il locale in “AFFITTO D’AZIENDA”e farti pagare un fisso mensile,senza proporre di essere pagati in percentuale,perche’in una struttura del genere e’molto difficile controllare il “black”.
    Costituendo una societa’,l’iscrizione al REC,deve avvenire tramite il legale rappresentante o un suo delegato.
    Se c’e’ qualcuno interessato a questa opportunita’, non manchero’ per fartelo sapere. mimmo

  50. Davide ha detto:

    Prima di tutto vorrei farvi i complimenti per questo splendido blog e in secundis vorrei chiedervi delle informazioni. Io e un amica avevamo intenzione di prendere in gestione un bar che il comune dà in gestione e che i vecchi gestori non vogliono più mantenere per problemi di salute . Quello che volevo sapere prima di fare figuracce è questo : con questa formula (gestione dal comune) si deve essere in possesso di licenza propria ? O il comune la cede gratuitamente facendo pagare la gestione ? O la devo pagare ai vecchi gestori ?
    grazie mille in anticipo
    saluti
    Davide

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