valutazione dei costi - grafico
Scrivere il Business Plan di un Bar: Valutare gli Incassi
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Come Diventare Un Bravo Barista
6 Agosto 2008

AGGIORNATO 2021 -Scrivere il Business Plan di un Bar: Valutare i Costi

Dopo aver visto come si valutano gli incassi, vediamo come si calcolano le spese e gli investimenti iniziali per scrivere il business plan di un bar.

Quali sono i costi di un bar? Vediamo questo passaggio fondamentale per scrivere il business plan di un bar o di un locale

Quali sono i costi di un bar? Per rispondere a questa domanda fondamentale e scrivere il business plan di un bar correttamente cominciamo con il fare una distinzione. La valutazione dei costi nel business plan è di due tipi: gli investimenti necessari per aprire un bar e il calcolo del break even, il punto di pareggio; vale a dire dei costi che ogni giorno la nostra struttura dovrà sostenere per stare aperta al pubblico. All’interno del break even distingueremo in costi fissi e variabili.

GLI INVESTIMENTI PER APRIRE UN BAR

Il calcolo degli investimenti necessari ad aprire un bar prevede di solito le seguenti voci:

  • Acquisizione del fondo commerciale (acquisto o più normalmente cauzione e costi di agenzia, o ancora buonuscita per l’esercizio precedente.)
  • Costi di ristrutturazione (verniciatura delle mura, opere murarie, nuove tracce per acque e cavi elettrici, spostamento fosse biologiche, creazione di spazi a norma etc.)
  • Arredamento: (bancone ma anche tavoli e sedie, eventuale arredamento di servizio e spazi esterni) è un’aspetto molto importante anche perché in grande cambiamento. Se da una parte i classici arredamenti (grandi vetrine frigo e sedie tutte uguali) possono costare molto, sono sempre più i modelli di arredamento “naif” di successo, negli ultimi tempi, nel nostro corso di una giornata dedicata alla apertura e gestione di un bar, abbiamo raccolto e valutato molti di questi arredamenti realizzati con materiali poveri.
  • Attrezzature. I costi delle attrezzature meritano alcune specifiche (in altri post faremo ulteriori specifiche anche sulle altre voci) in quanto spesso la pubblicità può aiutarci. Molte aziende di bevande, gelati o caffè sono prontissime ad offrire in comodato d’uso frigoriferi o macchine da caffè purché si usino per tot anni i loro prodotti. Generalmente viene firmato un contratto che se da una parte fa costare leggermente di più i prodotti e concede meno libertà nel seguire la concorrenza dall’altra parte evita un esborso iniziale nell’acquisto delle attrezzature. In pratica se avete le spalle (finanziariamente) larghe potete legarvi meno con i fornitori, altrimenti  è il caso di essere felici così.
  • Ancora, in fase di apertura, mettete in conto spese varie che alla fine possono diventare cospicue. Commercialisti e notai per costituire la società, tasse assortite, documenti e tutte quelle attrezzature che sembrano poche cose ma che diventeranno uno stillicidio di assegni che vi accompagnerà fino ai giorni dopo l’apertura: posate e bicchieri, i microonde (almeno 2) attrezzature igieniche, piatti,  piante e piccoli arredi, grafico, menù e materiale vario, mesticheria e cancelleria etc….

 CALCOLARE IL BREAK EVEN DI UN BAR O DI UN RISTORANTE

Il calcolo del break even consiste nel valutare quanto costerà l’apertura quotidiana del locale, in pratica quanto dovremo incassare per riuscire a pareggiare (e guadagnare) nell’attività.

Per valutare il Break even si conteggiano parametri come:

  • L’affitto del locale.
  • Le utenze (elettricità, acqua, gas etc..) cercate di desumere questi dati magari da baristi che conoscete. Un business plan di esempio tagliato su un bar italiano lo potete scaricare in due click partendo da QUI: Business Plan per corso management!
  • I costi dei servizi, soprattutto commercialista e consulente del lavoro. Figure indispensabili nella legislazione italiana (il consulente del lavoro soprattutto se avete dipendenti).
  • Una cifra indicativa per riparazioni e manutenzioni. In questo senso per molte attrezzature in comodato d’uso la riparazione è più o meno gratuita, se avete una cucina può essere utile stipulare un abbonamento fisso di manutenzione che non vi dia sorprese, molto spesso i manutentori li propongono (ma non sempre).
  • L’assicurazione: verso incendi e atti vandalici ma soprattutto verso danni a terzi: pensate solo ad un cliente che scivola sulle scale o alla ricorrente e sempre drammatica bevuta di varechina da una bottiglia ritenuta d’acqua.
  • La pubblicità: questo è un argomento vasto a cui dedicare un post. In ogni caso e soprattutto per una nuova apertura è un costo quasi imprescindibile, grafico, tipografia e acquisto di eventuali spazi pubblicitari.
  • Gli Oneri finanziari: in pratica quanto ci costano in interessi i soldi che abbiamo preso in prestito per aprire(altro capitolo vastissimo). Attenzione, spesso sottovalutare questo dato può essere fonte di amare sorprese.

CALCOLARE IL COSTO DEL PERSONALE PER UN BAR O UN RISTORANTE

Quali sono i costi di un bar? Fra quelli importanti per scrivere il business plan di un bar c’è il food cost. In questo caso viene calcolato anche la tazza da asporto e il lid, il coperchio in plastica…

Capitolo a parte è il personale. In Italia, soprattutto per il “cuneo fiscale” vale a dire la differenza fra il costo del dipendente per l’azienda e lo stipendio effettivamente percepito dal dipendente stesso, il costo dei dipendenti è spesso molto gravoso. Pensate che ad uno stipendio di circa 1000 € corrisponde un’esborso dell’azienda di circa 2200€. In più calcolate la tredicesima in dicembre e la quattordicesima in luglio. Il personale è sicuramente un costo pesante, nel quotidiano dovrete lavorare per limare anche di solo mezz’ora gli orari di ognuno. Ci sono numerose forme contrattuali, le esamineremo in futuro. Tenete presente che il costo del personale tende al patologico quando supera il 35% degli incassi.

 CALCOLARE IL FOOD COST PER UN LOCALE

A completare il break even sono i costi variabili, rappresentati di fatto dal costo del cibo. Il dato di partenza per calcolarlo è il cosiddetto food cost, il costo unitario delle preparazioni in menù.

Carta e penna: per preparare un cappuccino serve:

  • caffè 7gr  = 0,09€
  • zucchero 5gr  =0,02€
  • latte 120ml (consideriamo in questo caso un piccolo spreco) = 0,14 €

Il costo di un cappuccino è quindi di 0,25 €.

Se vendiamo questo cappuccino ad un euro il food cost sarà quindi del 25%. Il discorso è articolato pensate però che generalmente il food cost medio è intorno al 18 % nel settore caffetteria e può arrivare e superare facilmente al 30% nel settore food.

Valutato il food cost di ogni preparazione calcoliamo quello medio. Diamo percentuali di vendita ad ogni settore di prodotti (cosa compone il nostro incasso? Per il 20% caffé, per il 18 brioches, per il 10% panini etc) poi facciamo la media dei vari settori e stabiliamo la cifra usando come base gli incassi che abbiamo preventivato. Se abbiamo preventivato di incassare 200.000€ all’anno e il nostro food cost medio è del 27% il food cost sarà di 54.000€

Ottenuto anche questo dato si comincia a tirare le somme finali.

  • Mettiamo in cima alla tabella l’incasso (al netto dell’IVA) e cominciamo a scalare i costi, fa male, lo so, sembrano soldi veri, ma questa è la strada.
  • Quindi sottraiamo per primo il food cost o costi variabili, poi i costi fissi e infine una voce che ancora non avevamo visto: gli ammortamenti.

Nei business plan dei pubblici esercizi l’ammortamento dell’investimento iniziale viene calcolato di solito in dieci anni, quindi, nella redazione del nostro piano prenderemo la cifra che abbiamo calcolato nella valutazione dell’investimento e la spalmeremo in dieci quote annuali.

A questo punto facciamo la sottrazione. L’incasso iniziale tolte tutte le spese, ammortamenti compresi, e abbiamo l’utile (o perdita) prima delle tasse.

Le tasse sull’utile hanno i nomi in codice di IRES e IRAP.

Per convenzione l’IRES viene calcolato come il 33% dell’utile ante imposte, sulla cifra risultante, più altri parametri inerenti il personale si calcola il 4,25 di IRAP. Il totale delle tasse sull’utile risulta così del 37.25%, anche se si parla da un paio di anni di abbassarlo al 31,25% succederà mai?

Bene. La cifra finale risulterà essere quello che (stipendio a parte se lo abbiamo calcolato come costo del personale) ci metteremo in tasca…. Attenti, se lo studio è stato fatto con criterio rischia di essere un dato veritiero…..

La strutturazione del Business plan è un passaggio non importante, ma FONDAMENTALE.  Ad una corretta realizzazione dello stesso sono dedicati i nostri corsi di gestione e bar management, dove, se volete valutare e strutturare insieme il vostro business plan con i nostri trainer, potete portare materiale, foto, bilanci e dati sui locali che state pensando di costruire o rilevare.Ultimo ma non certo ultimo: quando si stende un business plan sono sì importanti i contenuti, ma altrettanto importante è scriverlo con il giusto approccio mentale, convincente per gli altri, critico per noi stessi, come vediamo in questo post. Ancora, è importante scriverlo con alcuni accorgimenti di natura grafica, che vediamo il questo post.  F

593 Comments

  1. Antonio RM ha detto:

    Ciao spero che qualcuno mi tolga questo dubbio: si può notare che davanti molti bar sono installate insegne con il marchio di note marche di caffè a seconda di quella che il bar offre, alcuni esempi Illy, Moka Arabia o Moka Arra, ecco volevo sapere se è direttamente l’esercente che sfrutta a suo carico l’insegna facendo una buona pubblicità al bar, oppure viceversa, è la torrefazione che paga l’esercizio per poter far pubblicità alla propria azienda in qualità di produttrice di caffè.
    Grazie, Antonio.

  2. mimmo ha detto:

    Ciao Antonio,normalmente l’insegna del bar con il marchio del caffe’ e con la scritta il nome del bar,la paga il torrefattore, invece la tassa pubblicitaria alcuni torrefattori la pagano per intero,altri a meta’ con l’esercente.

  3. Antonio RM ha detto:

    Grazie Mimmo. Mi sembra già un buon risparmio se queste insegne le paga il torrefattore (tasse escluse). Volevo chiederti se tu e gabriele lavorate nello stesso bar, io in questi giorni devo fare una toccata e fuga a Firenze, che tra l’altro è la mia città, dimmi dove si trova il bar che vengo ad auto offrirmi un caffè.
    Ciao, Antonio.

  4. mimmo ha detto:

    Ciao Antonio, frequento questo blog,ma Gabriele lo conosco in maniera virtuale. Io sono responsabile del bar di un hotel 4 stelle in Urbino e se vieni a fare un giro turistico nell’entroterra marchigiano ti consiglio di venire a visitare questa spledida cittadina. mimmo

  5. Antonio RM ha detto:

    Senz’altro!! Sono un amante di città d’arte e borghi medievali! Ciao.

  6. tiziano ha detto:

    Ciao atutti,
    avrei una domanda da fare, mi hanno chiesto per un bar di circa 70 metri quadri 90000 euro, il locale è quasi nuovo ha circa 1 anno di vita, adesso guadagna circa300/350 euro al giorno, cosa ne pensate?
    Grazie
    Tiziano

  7. mimmo ha detto:

    Ciao Tiziano, se sei certo di guadagnare 300/350€ al di’ e non lo prendi, fammelo subito sapere che per quell’investimento mi offro io a comprarlo. Tiziano forse ti sei espresso male opp. fai confusione tra incasso e guadagno. Ti mando un saluto. mimmo

  8. tiziano ha detto:

    Ciao Mimmo, si mi sono espresso male incassa 300/350 euro al giorno, l’affitto è di 550 euro il mese, posso farcela mandandolo avanti io e mia sorella par time??
    Grazie
    Tiziano

  9. tiziano ha detto:

    ciao, grazie della risposta se mi dici quale altre informazioni ti serve per capire se è un buon affare posso procurarmele, oggi ho parlato con il commercialista e mi ha detto che il 30% dei 90000 euro devo pagarli appena entro anche se il resto viene pagato in 1 anno dalla data del contratto.
    Che ne dici?

  10. Il business plan: aprire bar, valutare gli incassi e prevedere i rischi « aprire un bar ha detto:

    […] questo punto è il momento di esaminare le spese, ma ora prendiamo fiato, alla prossima. […]

  11. Federico ha detto:

    Ciao Gabriele, fantastico blog, complimenti.

    Ho 27 anni e ti scrivo perche’ vorrei comprare un bar a milano,ne avrei individuato uno interessante tramite agenzia specializzata, vorrei un tuo parere. il bar e’ a milano in zona di prestigio semi centrale, 55mq licenza tabacchi ristrutturato un anno fa ed e’ gestito da 13 anni dalla stessa proprieta’, vi lavorano 3 persone fisse piu’ un aiuto, aperto dalle 7 alle 19 30 chiuso sabato pomeriggio e domenica.

    le entrate sono 700euro al giorno piu’ 35000euro di aggi dei tabacchi, dicono che questo e’ incrementabile con i giochi, so che per milano e roma i discorsi sono un po’ differenti, qui l’affitto e’ 24000 euro.
    grazie Federico

  12. Federico ha detto:

    ah, dimenticavo la cosa piu’ importante…la richiesta, 430000 euro di cui 130000 da pagare subito

  13. Federico ha detto:

    25 posti all’interno e 25 posti all’esterno, il proprietario del bar lo e’ anche dei muri, quindi mi farebbe un affitto nuovo a 24000euro

  14. gerardo ha detto:

    salve sono gerardo sto cercando di prendere in gestione il bar in cui lavoro,l’incasso medio e’ di circa 300/350 euro giornalieri,in piu dispone di superenalotto e 2 slot le quali garantiscono 1500/2000 euro mensili.Tra affitto e gestione si dovrebbe pagare circa 280o euro.
    Quanto e’ conveniente se lo e’??? grazie a tutti ottimo blog

  15. gerardo ha detto:

    dimenticavo deve pagare 30000 euro di buon uscita al vecchi gestore

  16. mimmo ha detto:

    Ciao Gerardo, se quelle che dici sono cifre certe,se ho ben capito,prenderesti il bar in affitto d’azienda,facendo un po’ di calcoli,riusciresti a tirar fuori un discreto stipendio solamente se riusciresti a gestirlo da solo o a conduzione famigliare. Se devi assumere dei dipendenti non mi sembra un grande affare. Ciao. mimmo

  17. gerardo ha detto:

    grazie mimmo della tua velocissima risposta,ed anke molto esauriente,mq si sara’ a conduzione familiare io e mio fratello forse solo una barista per attirare un po …..
    grazie ankora seguiro tutti i vostri consigli…..ciao gerardo

  18. gerardo ha detto:

    p.s e’ giusto pensare di spendere circa 1000 euro per aprire una societa individuale e aprire la P.I ??
    grazie ankora

  19. tiziano ha detto:

    Ciao Gabriele,
    sono appena rientrato dalla visita in agenzia per le richieste di cui mi parlavi relative alle spese e agli incassi.
    Premetto che il bar e’ stato acquistato nel luglio 08 e ristrutturato , l’apertura risale all’Agosto 2008. Il bar e’ aperto tutti i giorni tranne il sabato pomeriggio e tutta la domenica.
    L’agenzia ha fatto la richiesta di acquisto ai proprietari di euro 85.000 compreso tutta la merce (ti ricordo che era stato chiesto 90.000) di cui:
    30.000 subito, 1000 euro al mese per 24 mensilita’. Al 25 esimo mese il saldo di 31000 euro.
    Relativamente agli incassi in bianco queste le info avute: periodo Agosto- Dicembre euro 39.000 periodo Gen-Marzo 19.000. L’agenzia ha proposto di stare li’ due giorni diversi per verificare gli incassi con il nero. L’agenzia ha calcolato che giornalmente il bar incassa 280 euro circa di bianco e 70 euro di nero. tot 350 x 26 gg= 9100 euro al mese.
    Riguardo alle spese: affitto 500 euro- luce 350euro – inps 250 – acqua e tel 150 euro – amministrazione 150 euro – materie prime 3000 euro – varie /tasse euro 650 – nel caso di un collaboratore euro 800 ( a me sembrano poche). totale 5850 euro di costo.
    Rimane a me euro 3250 circa.
    Cosa ne pensi???

  20. Federico ha detto:

    Ciao Gabriele, si l’affitto sarebbe all’anno spese incluse, gli aggi sono 35000 l’anno non so poi quanto realmente mi entri in tasca..tu a spanne sai dirmelo? lo rileverei da solo e dovrei assumere 2 persone fisse. secondo me ha un buon potenziale, non vende gratta e vinci e facendo qualche miglioria all’interno puo’ solo andare meglio

  21. gerardo ha detto:

    CIAO GABRIELE E MIMMO E A TUTTI I LETTORI,VOLEVO CHIEDERVI SU UNA MOLTO GENERALE QUANTE SONO E SPESE DI UNA SOCIETA,COMMERCIALISTA ECC….
    VE NE SAREI MOLTO GRATO
    ANKORA GRAZIE

  22. gerardo ha detto:

    CIAO GABRIELE E MIMMO E A TUTTI I LETTORI,VOLEVO CHIEDERVI SU UNA MOLTO GENERALE QUANTE SONO E SPESE DI UNA SOCIETA,COMMERCIALISTA ECC….
    VE NE SAREI MOLTO GRATO
    ANKORA GRAZIE

  23. carlo ha detto:

    ciao a tutti, ho intenzione di aprire un piccolo bar a roma nord, oltre a reperire licenza e locale, che “abilitazione” necessita?, l’ iscrizione al rec e ancora obligatoria o essistono altri corsi piu brevi che abilitino nalla somministrazione?. grazie

  24. gianluca ha detto:

    ciao Gabriele, ho trovato un bar nella mia città Vicenza che mi piace ed è sistemato bene, in poche parole non c’è da metterci mano. Il valore è di 120.000 euro (che la banca mi concede avendo una casa di propietà) con incassi giornalieri di 600 euro, caffe aperitivi panini e insalatone,con sky,chiusura domenicale, ora mi devono consegnare il bilancio per vedere le spese annue. Per ora so che affito è 1250 euro +1000 di mutuo, dipendenti non ne ho perchè siamo io e mia mogli è come jolly la sorella di mia mogli. i Kg di caffè sono 8 settimanali.cosa ne pensi,
    grazie

  25. gianluca ha detto:

    oggi ho ricevuto i corrispettivi ed il bilancio. 21.000 euro di guadadno su 116.000 di incassi + ci dovrebbe essere il non ******per altri 50.000 annui.
    unica cosa come farseli dimostrare?

  26. mimmo ha detto:

    Ciao Gianluca,per sapere l’importo del****,devi contattare i fornitori, opp. se hanno fatto acquisti cash presso ipermercati,fatti mostrare gli scontrini. Spero di essere stato chiaro. mimmo

  27. gerardo ha detto:

    ciao mimo e gabriele,come gia vi ho spiegato sto per prendere in affitto un bar che incassa circa 300 euro al giorno.
    il gestore attuale mi chiede 30.000 euro e nn ha intenzione di calare il prezzo,navigando su vari siti ho visto che con quella cifra prenderei altri bar ma con un incasso maggiore.
    voi ke ne dite???grazie

  28. mimmo ha detto:

    Gerardo,come ti avevo detto qualche giorno fa,sempre considerando un guadagno sui 2500€ al mese con le slot machine,con quell’incasso gionaliero riesci a tirarci fuori a malapena un discreto stipendio se ci lavori da solo. Se decidi di prenderlo per quella cifra devi cercare di incrementare il lavoro,altrimenti secondo me il gioco non vale la candela.Bye. mimmo

  29. giorgio ha detto:

    ho bisogno del parere di due esperti come voi…. mi spiego, sto per rilevare un bar che incassa circa 400 euro giornalieri aperto da lunerdi a venerdi dalle 7 alle 17:30 , affitto 1100, kg caffe 5 settimanali,2000 euro cambiali per 5 anni, personale part time orario pranzo. prezzo 160000 euro in zona milano.
    secondo voi l’affare è buono e quanto mi potrebbe avanzare al mese come utile netto???? grazie ragazzi aiutatemi a non sbagliare..ciao

  30. mimmo ha detto:

    Ciao Giorgio,
    la tipologia di bar che sei intenzionato a prendere e’ per me fantastica,in quanto avendo il sabato, la domenica e tutte le sere libere ti permette di goderti anche la vita.
    Purtroppo se devi assumere dei dipendenti,anche part time,con i costi che hai,solo se pensi di poter incrementare gli incassi,puo’ essere un affare,altrimenti ti rimarrebbe un misero stipendio.
    Poi se ho ben fatto i calcoli,se pahi 2000€ al mese per 5 anni(120.000€),dovresti anticiparne 40.000

  31. giorgio ha detto:

    grazie per la risposta mimmo, io ho un amico che potrebbe aiutarmi in quelle ore pacandolo in ….. circa 400- 500 euro al mese, quanto pensi che mi rimarebbe in tasca a fine mese calcolando tutte le spese??? ah dimenticavo 40000 in contanti li ho…grazie ancora

  32. giorgio ha detto:

    ragazzi dimenticavo io terrei aperto almeno fino le 19:30 e il sabato mezza giornata…quindi qualcosa si può incrementare,il problema è che non so come verificarte l’effettivo valore che lui chiede di 160000 euro, il bar è di circa 40 mq , arredameno di due anni, 20 posti a sedere non ha slot e niente del genere,è tutto a norma, bagni aria cond ecc…. come posso quantificare il valore del bar se è giusto oppure troppo????

  33. mimmo ha detto:

    Ciao Giorgio,
    Non so se ti conviene prolungare l’pertura fino alle 19,30,in quanto in quelle due ore non capisco che clientela puoi avere. Allora valuterei piu’,di aprire fino alle 21 e puntare sull’happy hour.
    Non so dove sia ubicato il bar,ma il valore di mercato potrebbe essere quello,magari prova a scendere di almeno un 10000€. Se riesci a tirare avanti con un aiuto part time,per i primi 5 anni devi considerarti stipendiato part time,una volta finito di pagarti le cambiali potrai considerare di guadgnarti un stipendio da dipendente barista a tempo pieno.Ciao. mimmo

  34. ciccina ha detto:

    ciao ragazzi,
    quanto costa,una ragazza di 19 anni apprendista,a 2o ore alla settimana?
    esistono ancora i contratti a chiamata?
    grazie
    ciao gabri..

  35. mimmo ha detto:

    Ciao Ciccina,Gabriele e’ sparito da qualche giorno,si stara’ godendo le vacanze in qualche isola caraibica. Dipende….il grosso risparmio dato dall’apprendista è il contributo che il datore di lavoro versa all’INPS che si riduce al 10% sull’imponibile (se la ditta ha più di 9 dipendenti, altrimenti ancora meno) contro un 28-32% circa per un dipendente normale.Inoltre per gli apprendisti non si versa il premio all’INAIL (risparmio irrisorio). Gli stipendi,poi variano da localita’ a localita’.
    Nel settore bar/ristorazione si puo’ancora effettuare il contratto a chiamata
    Ti mando un saluto.mimmo

  36. ciccina ha detto:

    quindi quello che mi stai consigliando è meglio un contratto a chiamata,
    una mia amica mi aveva detto che le appendistato si puo’ stipulare finche ‘una persona ha 29 anni… ed era piu’ conveniente che una commessa piu’ grande di eta’,, ma da quanto mi dici, non è cosi…. piu’ o meno siamo li….
    io apriro’ verso agosto o settembre,
    comunque ti ringrazio di cuore mimmo…

    sicuramente ci saro’ gabri….

  37. Andrea ha detto:

    I contratti a chiamata ci sono ancora ma valgono solo nei fine settimana e durante le festività e se non erro devi essere nelle liste di mobilità o disoccupato con età minore di 25 e superiore ai 45, quello per apprendistato lo puoi fare fino a quando non compi 30 anni (anche il giorno prima).
    Ciao

  38. mimmo ha detto:

    Ciao Ciccina,io ti consiglio;
    di valutare in un breve periodo la mole di lavoro e gli orari in cui ci sara’ maggior lavoro poi deciderai in che maniera assumere qualcuno. Per le assunzioni a chiamata o intermittenza ti consiglio di visitare il sito:
    http://www.krlavoro.it/impiego/legge_biagi/intermittente.php – 31k . Saluti.mimmo

  39. Cinzia ha detto:

    Ciao Mimmo Ciao Gabriele,
    ho visitato il sito consigliato da Mimmo a Ciccina, interessante non conoscevo questo tipo di contratti, ti ringrazio Mimmo per le tante info.
    Basandomi sul business plan fatto da Gabriele, ne ho fatto uno mio e grazie alle indicazioni di Mimmo, effettivamente ho potuto verificare che con 700 euro giornaliere con un affitto di 5400 mensili, anche se con 4 soci lavoratori (faremmo una sas per cui il costo INPS di ogni socio dovrebbe essere 2800euro annui) le varie utenze, riparazioni, assicurazioni, tasse a fine anno se tutto ufficiale rimangono circa 9500 euro. Per 15 ore al giorno compreso il sabato, pensavo meglio, però ho considerato un’apertura annuale di 287 gg.
    Da questi conti sono eslusi gli aggi del superenalotto delle 2 slot e le sigarette che non so quantificare il gestore attuale dice che ci si paga le utenze e qualche tassa!!
    Che ne pensate, secondo voi ne vale la pena?
    Inoltre il contratto di gestione sarà di 2anni+2. Pensate che possiamo accettarlo o dobbiamo pretendere di +?
    Per la 626, vale lo stesso discorso di altre aziende ossia ci deve essere il RSL e RSPP, il medico i corsi antincendio, primo soccorso ecc. Aiuto…..esce sempre fuori qualcosa….
    Parleremo con un commercialista appena avremo delle certezze intanto da parte del proprietario, ossia se ci accetterà come nuovi gestori, poi parleremo con un commercialista, ma vorrei/vorremmo presentarci informatissimi e chi meglio di Voi, Mimmo e Gabriele.
    La voglia di metterci in proprio è fortissima, ma non vorremmo fare passi falsi lasciando un lavoro da dipendenti che ci permette di vivere. Confido in Voi. Grazie e a presto Cinzia

  40. mimmo ha detto:

    Ciao Cinzia,
    non ti allarmare,se hai un bravo commercialista e prendi contatti con un’associazione(confesercenti o confcommercio),vedrai che la parte burocratica te la sbrigheranno piuttosto in fretta.
    Non pensare di diventare milionaria nel giro di poco tempo,ma se sei disposta a fare un po’ di sacrifici,mettendoci un po’ di professionalita’,vedrai
    che ti potrai prendere anche qualche bella soddisfazione.
    Anche a te in caso di qualche lacuna professionale,consiglio di visitare il sito;www.chiaroscuro.it
    Ti mando un saluto da parte mia e Gabriele.mimmo

  41. Simone ha detto:

    salve a tutti,a nome di tutti ringrazio Gabriele e Mimmo per l’assistenza che ci danno.
    avrei bisogno urgente di avere informazioni…
    in pratica mi è stato proposto di acquistare la gestione di un bar chalet in una zona piuttosto centrale di napoli, gli attuali gestori mi hanno chiesto appena 10 mila euro (in tal modo diverrei proprietario di tutto l’occorrente..quali macchina per caffè,crepes,ghiaccio,lavastoviglie,forno,frigoriferi,piastra, granitiera,licenze per alcolici e alimenti non manipolati.per il fitto del locale dovrei versare 600 euro mensili al proprietario dello chalet. e mi hanno detto che c’è la possibilità chiedendo la concessione al comune di utilizzare un po’ dello spazio esterno per mettere qualche sedia e tavolo incrementando gli affari.
    non avendo esperienza di attività in proprio,non ho la minima idea delle spese che dovrei affrontare.non sono in possesso del rec ma mi dicono che potrei avere la continuità del loro.
    considerando che allo chalet vorrei farci lavorare i miei 2 fratelli(turni al mattino ed insieme alla sera in estate)calcolando che resterei aperto praticamente fino alle 1:30 nel fine settimana.
    vorrei sapere tutte quelle spese da mettere in conto tipo stipendi,commercialista,tasse,bollette ecc ecc
    per calcolare quanto dovrebbero essere gli incassi mensili per poter produrre un utile per me.
    se avete bisogno di altre informazioni ve le fornirò quanto prima. grazie mille

  42. Andrea ha detto:

    Uno chalet in centro a Napoli mi mancava, a quel prezzo prendilo senza pensarci prima che cambi idea il proprietario

  43. mimmo ha detto:

    Ciao Simone,
    ci manca solo che a Napoli facciano delle piste da sci e poi veramente diventerebbe una citta’ unica al mondo.
    Quello che ti hanno proposto sara’ un chiosco, perche’lo chalet e’ una costruzione in legno, tipica delle zone di montagna. La cifra che ti chiedono per l’attrezzatura, l’arredamento e macchinari vari,non e’ sicuramente una cifra elevata, se e’tutto in discreto stato.
    Io credo,pero’, che con quella cifra,non ti venga venduta la licenza, ma te l’affittino.
    Se veramente te la vendono,non vedo il motivo per cui non devi dare l’esame per il REC. Per un breve periodo puoi nominare un procuratore mediante atto notarile.Il tutto va’comunicato in comune entro 30gg dalla nomina.
    Per tirarci fuori tre stipendi,considerando che non fai un grosso investimento iniziale,devi fare un incasso intorno ai 600€ al giorno,per 6 gg a settimana.
    Con un “VEDI NAPOLI E POI MUORI!!” ti mando un saluto. mimmo

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  45. simone ha detto:

    Grazie per la risposta,chiederò per quanto riguarda la licenza…ma mi chiedevo… le 600 euro di introiti giornalieri per calcolare uno stipendio per 3 persone sono una cifra possibile o velleitaria?sopratutto per l’inverno.
    quanto hai calcolato di stipendio a testa? poi volevo chiedervi,facendolo con i miei fratelli…sarebbe ugualmente necessario metterli in regola calcolando quindi la regola dei 2200 euro di spese a fronte di uno stipendio di 1000 oppure non lo sarebbe considerando l’impresa familiare???
    vi ringrazio ancora per la cordialità

    ps.si scusa non sapevo la differenza tra chalet e chiosco 🙂

  46. simone ha detto:

    qualcuno sa dirmi quali informazioni devo provare a recepire dall’attuale gestore affinchè possa rendermi conto se la cosa può funzionare? quali sono le spese mensili ed annuali da mettere in conto? ed a quanto dovrebbero ammontare? utenze,haccp,tasse,stipendi x 2 (fratelli),ecc ecc. scusate se vi sto martellando ma devo una risposta in tempo brevissimo.
    grazie di tutto

  47. Francesca ha detto:

    Ciao Gabriele e Mimmo,
    le vostre info sono veramente interessanti! E dopo l’elogio la domanda. Io ed una mia amica stiamo valutando l’acquisto di un bar da poco rinnovato. Zona di passaggio in comune di 22.000 abitanti circa. Affitto 840 euro al mese iva compresa, altri costi fissi (utenze varie) 540 al mese. Incassi una media tra 300/350 più extra si arriva ai 400/450. Hanno anche due macchinette con cui si scommette che porta più o meno un incasso di 1000 euro al mese (già tassate dallo stato). Il valore di acquisto non è ancora stato ben definito, secondo voi quale sarebbe l’importo corretto? Volevo anche capire una cosa ogni mese i soci si trattengono una specie di stipendio che bisogna inserire nel Bussiness plan come costo fisso ma sul valore vanno aggiunte delle tasse o qualcosa, oppure alla fine dell’anno verrà considerato come utile e quindi le tasse saranno calcolate sul totale..? Grazie mille!!!!

  48. Paola ha detto:

    Ciao Gabriele e Mimmo!
    vi voglio fare i complimenti,bravissimi!!!
    avrei bisogno di un consiglio.Da 4mesi sto lavorando i un piccolo bar,adesso la ragazza che lo gestisce vole lasciare perche in dolce atesa non potra piu occuparsene.Cosi mi a fatto la proposta di prenderlo io,ma io non ho il REC.Potrei fare una societa con lei, a 97% per poter usufruire della sua licenza?
    1000grazie!!!

  49. Andrea ha detto:

    Non c’è bisogno che crei una società puoi metterla come preposto, c’è gente ci ha fatto una professione…

  50. Paola ha detto:

    Grazie,comunque faro il corso P.I.A. a settembre con ASCOM,120 ore x 1.200.000.
    Vi ringrazio tanto!!!!!!!

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