Ultimo aggiornamento: 3 Agosto 2017
Fra i tanti dilemmi che, giustamente, preoccupano chi sta pensando di aprire una attività di bar o di locale , una, non secondaria è:
Per aprire un bar è meglio scegliere un spazio piccolo o uno più grande?
I nostri lettori più smaliziati avranno già risposto: se per “meglio” intendiamo la capacità del locale di incassare di più o di meno, e sopratutto di realizzare utili, i parametri di valutazione sono moltissimi, e, oltre alle dimensioni del locale, serviranno molte altre valutazioni per rispondere a questa domanda. Per questo allarghiamo la questione inserendo altri elementi di valutazione, quelli che ci regala la domanda di questo nostro lettore del Triveneto:
” … Per aprire il mio locale sono arrivato a due possibili location, a due scelte molto diverse tra loro.
La prima ipotesi è un locale piccolo di 43mq circa con magazzino esterno ma in una zona di passaggio ( vicino alla stazione e alla piazza principale).
La seconda è rappresentata da un locale di circa 60 mq più ampio magazzino raggiungibile comodamente con una rampa di scale interna, in una zona sempre in centro città ma con meno passaggio .
Sono molto indeciso. La mia paura più grande nello scegliere il locale più piccolo é il fatto che nelle giornate fredde e l’inverno non ci stiano molte persone, e il fatto che molto probabilmente non posso mettere i tavoli esterni. Facendo un calcolo: sono 43 mq, togliendo il bagno a norma di 6 mq, arriviamo a 37 mq dove dovrò mettere bancone e lo spazio che avanza mettere 2~3 tavoli da 3 persone, perciò Max 9 persone all’incirca. L’affitto è molto buono visto la grandezza ridotta del locale e la posizione, ma ha gli svantaggi elencati sopra.
Il secondo locale siamo sui 60 metri quadri abbondanti dove ho lo spazio per una saletta con i tavolini e divanetti e una stanza d’ingresso dove mettere il bancone, più in estate molto probabilmente posso mettere i tavoli esterni. L’affitto però è praticamente il doppio rispetto a quello piccolo e la posizione, benché in centro città ha circa la metà di passaggio rispetto alla via del locale piccolo. Nel locale piccolo punterei sull’asporto, che ne pensate?”
bene, partendo da qui, proviamo a fare alcune considerazioni:
Quando si fa imprenditoria i sogni non servono, servono però molto le visioni, le capacità di intuizione, i colpi di genio. Come gli imprenditori di successo sanno bene però, queste intuizioni devono avere basi solide, certezze che riducano il più possibile il rischio di impresa. Se leggiamo la domanda del nostro lettore emerge che il locale piccolo un paio di certezze in più le offre…
“saremo visti molto di più dai clienti (maggior passaggio)e spenderemo meno (l’affitto è la metà…)”
Ecco, per riuscire ad enunciare una regola assoluta per riuscire a guadagnare con un locale, sia esso ristorante o bar, dovremmo andare a prendere in prestito un ben noto detto del mondo del calcio: Primo non prenderle, primo non prendere gol.
Quando si apre un locale infatti, e si assume così un rischio imprenditoriale (lo assumiamo, non c’è altra possibilità) dobbiamo tener presente che le spese sono, in buona parte, certe, e farle scendere significa diminuire pericolosamente qualità e servizio; gli incassi invece sono incerti, e quelli che immaginiamo o scriviamo sul business plan sono tutti da dimostrare… Ecco che, più le spese sono basse e più sarà basso il rischio imprenditoriale. Anche nella peggiore delle ipotesi, più basse saranno le spese e meglio potremmo sopportare, finanziariamente, il periodo si tempo che porterà il nostro locale ad essere conosciuto (e se non avrà successo, non faremo un tonfo troppo rumoroso :-((( )
Locale piccolo vuole infatti dire:
Se poi queste speranze si realizzeranno, il nostro locale sarà davvero di successo e vedremo la fila di clienti davanti al nostro piccolo locale, allora potremo davvero allungare il passo e cercare una location più grande…
L’uomo, forse fin dai tempi delle caverne, è attratto dall’abbondanza, dalla percezione di calore e di compagnia. Ne è attratto l’uomo, ne è attratto quindi anche il nostro cliente. Anche lui troverà piacevole una percezione di:
é chiaro che queste condizioni si realizzano più facilmente in un locale piccolo, che potremo riempire più facilmente di clientela, di oggetti e perfino della nostra presenza…
COSA NON SI PUO’ FARE IN UN LOCALE PICCOLO?
Ricordate il locale di Nizza di cui parlammo tempo fa in questo post? Con creatività e intuizione si fa tutto anche in pochi metri quadri…
L’ASPORTO NEI BAR FUNZIONA?
Ecco un elemento chiave per i bar piccoli: gli studi di settore ci dicono che il segmento dell’asporto, del take away, sta salendo molto velocemente, anche con percentuali a doppia cifra. E’ vero, ma se andiamo a scorporare questo dato ci accorgiamo che la crescita è molto veloce sopratutto per due fattori: i locali, sempre più segmentati e invitanti (esotici, legati al prodotti del territori etc…) che offrono solo take away e i ristoranti e le pizzerie, che si attrezzano sempre più in questa direzione. A non salire invece è il caffè da asporto, che tuttora rimane legato al collega che porta l’espresso a chi è rimasto alla scrivania, ma che in Italia sembra non decollare come forma, come moda di consumo “da passeggio”.
Abbiamo dato un sacco di ragioni per preferire un locale piccolo, eppure ci sono dei casi in cui è preferibile (e in certi casi è necessario) un locale grande. Vediamoli:
2 Comments
Salve,
vorrei un vostro consiglio: sto valutando di aprire un piccolissimo bar (sempre che sia fattibile) all’interno di una stazione funicolare. L’ampiezza è di 3,61mt x 1,61mt.
Più che altro punterei ai pendolari che prendono un caffè e cornetto di corsa (per intenderci), e quindi non è che le dimensioni del locale mi interessino poi così tanto.
Mi chiedevo però se è fattibile aprirlo in uno spazio così ridotto e se si, secondo voi che guadagni dovrebbe avere giornalieri un baretto del genere? L’affitto sarebbe di circa 800€ al mese più le relative spese di gestione e consumi.
Grazie in anticipo
Per un locale di neanche 8 mq, 800€ al mese d’affitto mi semmbrano un po ‘ esagerati