Ultimo aggiornamento: 5 Giugno 2018
Le statistiche ce lo dicono: sono moltissimi i bar e i locali aperti da ragazzi giovani e pieni di energia, ma purtroppo ci dicono anche che oltre il 25% di questi bar chiude entro due anni dall’apertura. Tasse? Fortuna? Certo, ma secondo gli studi di Confcommercio fra i motivi c’è anche, e spesso è il più importante, una mancanza di progetto, di visione imprenditoriale, di capacità di capire i bisogni della clientela e dargli una risposta.
E’ forse la più importante capacità dell’imprenditore (e un barista è un imprenditore!) quella di capire chi sono i suoi clienti, che bisogni hanno, cosa gli manca e cosa la concorrenza non è ancora riuscita a dargli. Per capirlo capacità di osservare i nostri possibili clienti e i nostri competitor, ma anche senso critico, senza dire subito “tse, gli altri non hanno capito nulla, adesso vi faccio vedere io!”.
Capire di cosa ha bisogno il cliente di un bar è complesso, ogni locale può avere mille variabili, ma possiamo partire intanto da un primo tipo di analisi: il bar di servizio e il bar di esperienza.
Il bar di servizio è, per farla breve, il bar in cui il cliente va perché ha bisogno di qualcosa. Ha, per esempio bisogno della colazione al mattino perché deve uscire presto di casa, ha bisogno di un caffè a metà mattina per svegliarsi, ha, infine, bisogno di un panino o di un piatto di pasta veloce a pranzo.
In questo tipo di locale ci sono aspetti che possiamo considerare fondamentali per il cliente, aspetti quindi che non dobbiamo dimenticare se vogliamo aumentare gli incassi di un bar di questo tipo.
Il bar di esperienza è il bar in cui il cliente va non perchè ha bisogno di qualcosa, ma perchè vuole togliersi uno sfizio, stare bene, fare, appunto, una esperienza.
Per chi riesce a gestirlo con successo è una gran soddisfazione, infatti il cliente che lo sceglie non lo fa perché spinto dalla posizione o dalla velocità di servizio, come un Autogrill, e nemmeno da un prezzo vantaggioso (anzi, spesso le pizzerie più frequentate o i locali da aperitivo più popolari non sono i più economici) ma perché ci trova una qualità, un livello, una creatività che nessun altro locale sa offrire.
Riuscirci non è facile, da una parte, sicuramente, servono grandi capacità tecniche, insomma, bisogna essere pasticceri, pizzaioli e barman bravissimi, i più bravi della città, dall’altra parte, bisogna saper creare, per tipo di clientela, di musica, di arredamento e di “feeling” una situazione il cui il cliente si senta bene, fa, appunto, una bella esperienza che vorrà ripetere ancora e ancora, facendo la nostra ricchezza!
Sì, ma. Ma spesso i locali, che devono pagare l’affitto, sono costretti ad essere di alto livello per tutto il giorno, ed essere buoni locali di servizio ma anche di esperienza, in modo da attrarre clienti in ogni fase della giornata.
Riuscirci, anche qui, non è semplice, e per farcela si parte dall’arredamento, due consigli potrebbero essere questi: