Ultimo aggiornamento: 12 Febbraio 2019
Come abbiamo visto in un nostro precedente articolo relativo alla Legge Antinfortunistica nei Bar, uno dei punti focali è informare e formare i lavoratori sugli eventuali rischi riscontrabili nello svolgimento della loro mansione e su tutte le procedure e le misure di protezione prevenzione da seguire e adottare per evitare incidenti.
Si tratta di un obbligo ben preciso, disciplinato e sancito dal D.Lgs 81 del 2008, noto anche come Testo Unico della Sicurezza.
Oggi basandoci su quanto disposto da tale testo di legge forniremo importanti linee guida per somministrare la formazione e l’informazione ai lavoratori all’interno del bar.
Per comprendere meglio a quali soggetti deve essere impartita la formazione, partiamo proprio dalla definizione di lavoratore che da il D.Lgs 81 ovvero colui che “svolge un attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato” indipendentemente dalla tipologia di contratto con cui è assunto.
Di conseguenza questo estende la definizione lavoratore, oltre a chi è in possesso di un contratto da dipendente, anche a
ciò significa che, anche per queste tipologie di lavoratore, il titolare del bar (definito Datore di Lavoro nel Testo Unico) dovrà provvedere a somministrare per tempo la formazione e l’informazione.
Per Informazione si intende l’attività di trasmissione di concetti da parte di un soggetto più esperto con lo scopo di fornire al neoassunto le conoscenze per individuare ed evitare i possibili pericoli riscontrabili sul posto di lavoro.
Per Formazione, invece, si intende il processo più complesso di acquisizione delle competenze tecniche necessarie a mettere in atto nel concreto le nozioni apprese dall’informazione, ad esempio utilizzando idonei DPI per ridurre i pericoli, evitando di accedere a certe zone più esposte a rischio.
La trasmissione di queste conoscenze e competenze è regolamentata dal D.lgs 81 e dall’Accordo tra Stato e Regioni, che sanciscono che essi debbano essere impartiti con corsi di formazione obbligatori da somministrare ai lavoratori massimo entro 60 giorni dall’avvenuta assunzione.
Il programma del corso, i contenuti e la sua durata cambiano in funzione del macrosettore in cui è inquadrata l’attività economica e il conseguente livello di rischio abbinato in base al Codice Ateco.
Nel nostro caso, il bar rientra nella categoria della ristorazione ed è di conseguenza un’attività classificata di rischio basso.
Il corso avrà dunque una durata di 8 ore e sarà diviso in:
Una volta portato a termine il numero di ore previste, sarà possibile effettuare il test di verifica finale e ottenere l’attestato che sarà valido per 5 anni (anche se in alcune regioni può avere una durata diversa) passati i quali dovrà essere aggiornato con un corso di aggiornamento di 6 ore.
Ricordiamo che secondo la normativa il costo dei corsi di formazione e di aggiornamento deve essere sostenuto dai Datori di Lavoro (contrariamente all’HACCP).
L’Accordo Stato-Regioni del 7 luglio 2016 ha stabilito che alcuni corsi di sicurezza sul lavoro sono validi anche se effettuati online in modalità e-learning.
Il corso per lavoratori esposti a basso rischio, idoneo per tutti coloro che lavorano nei bar, è fruibile online nella sua interezza, lo stesso dicasi del corso di aggiornamento.
In questo modo potrete assolvere l’obbligo formativo previsto per i vostri dipendenti in modo rapido e veloce, direttamente da tablet, smartphone o pc connesso a internet, permettendo loro di gestire gli orari e le tempistiche della formazione in totale autonomia, e in maniera compatibile alle esigenze lavorative.
Per ulteriori informazioni sulla formazione e informazione dei lavoratori vi suggeriamo di visionare la nostra fonte: FAQ-Lavoratori.