ARREDARE UN BAR ECOSOSTENIBILE
18 Aprile 2014
VIDEO INTERVISTA SU BAR MOBILI E CHIOSCHI AMBULANTI
23 Aprile 2014

Aprire una Caffetteria in Franchising: Vale la Pena?

Aprire un bar caffetteria in franchising conviene? Si guadagna o si fanno guadagnare gli altri? 

 

Una caffetteria in franchising funziona? Difficilmente, a meno che l'azienda che lo promuova non investa moltissimo in comunicazione.

Una caffetteria in franchising funziona? Difficilmente, a meno che l’azienda che lo promuova non investa moltissimo in comunicazione.

 

Diciamoci la verità, aprire un bar in franchising conviene?

Di solito no,  o almeno non offre molti più vantaggi che aprire un normale bar.

Capisco bene che l’affermazione è forte, e che va bene argomentata, proviamo a farlo.

Dopo la grande esplosione degli anni ’80/’90, il franchising si è ormai strutturato come modello commerciale, con marchi che si sono affermati, altri che vivacchiano (se vivacchiano) e altri ancora che sgomitano per crescere. Come in molti settori del pianeta franchising, anche quello dei bar e locali ha assistito ad un proliferare dei concept (tanto il cibo trova sempre clienti…) e quindi ad una concorrenza che in generale ha portato ad alcuni trend: diminuzione delle dimensioni medie richieste, abbassamento (in molti casi sparizione) di fee e royalties e diminuzione degli investimenti richiesti in generale, fino ad una specie di pacchetto chiavi in mano con prezzi spot a volte strabilianti. Tutto questo, è chiaro, per andare incontro a un potenziale cliente con una scarsa capacità d’investimento e (spesso) una scarsa esperienza manageriale, magari con la necessità (questi tempi sono davvero bui) di reinventarsi un lavoro e una vita.

Se dovessimo riscrivere questo post diversi anni dopo averlo fatto la prima volta (una specie di “Aprire una caffetteria in franchising 2018″) potremmo affermare che nessuna catena Italiana o in Italia di caffetterie si è davvero affermata, tanto che la catena di caffetterie con il maggior numero di punti vendita rimane ben poco ben percepita dal consumatore: Mc Cafè.

In pratica non funziona, nessuna catena, delle decine che sono state inventate, che sono molte o che sono riuscite ad aprire alcuni punti vendita, riesce davvero a sfondare in Italia.

Ma se dovessimo pensare questo argomento dal punto di vista dell’imprenditore? Conviene affiliarsi ad una catena di bar? Si guadagna o è meglio fare da soli? Vediamone pro e contro!

 

Curiosamente sembra che sia Dunkin Donuts "quella delle ciambelle" la catena che vende più caffè al mondo...

Curiosamente sembra che sia Dunkin Donuts “quella delle ciambelle” la catena che vende più caffè al mondo…

I PRO:

    • MODELLO SPERIMENTATO. Una catena di bar, sopratutto se ha aperto diversi punti vendita, di cui (sarebbe importante) alcuni in gestione diretta, dovrebbe avere un format ormai sperimentato e funzionale, in pratica dovrebbe avere un mix di arredamento, ambiente, grafica, menù e gestione che, si è visto, piace al cliente. Visto che sappiamo bene che il locale si sceglie anche in base al target, sarà però bene capire se quel modello di locale va bene anche per la nostra area…
    • ESPERTI A DISPOSIZIONE. Chi si affida ad una catena di locali in franchising lo fa perché non ha esperienza, e fa bene. L’esperienza conta in ogni lavoro, anche in quello del bar, e non averla vuol dire esporsi a tutti i classici errori di chi comincia. Se la catena ha  nel suo team degli esperti in grado di guidarci nel percorso (anche sapendo dire di no a nostre valutazioni errate, senza arraffare semplicemente la fee d’ingresso) il nostro percorso sarà molto più sicuro, come andare in montagna con una guida alpina!
    • PROMOZIONE (SUL MARCHIO). Se catene come Mc Donald e Starbucks funzionano è perché hanno saputo, nel tempo, creare marchi globali. Ogni catena che voglia davvero entrare fortemente entrare nel mercato, creando ricchezza per se stessa e per i suoi affiliati deve promuovere fortemente non solo i suoi punti vendita, ma anche il suo marchio, i suoi prodotti, i suoi valori aggiunti e la sua immagine nella percezione del cliente; se non lo fa, sarà semplicemente un’insegna come un’altra, all’angolo di una strada…

 

I CONTRO

 

  • I COSTI. Beh, chi propone il franchising vuole guadagnare, quindi noi dovremo sopportare dei costi. A volte pagando una fee iniziale per poter “usare” il modello. A volte versando una percentuale sugli incassi e a volte acquistando dal franchisor beni e ingredienti. Questi costi, le cifre che versiamo a chi propone il franchising possono essere troppo elevate oppure convenienti, dipenderà da cosa ci mettono a disposizione, da come ci supportano…
  • LA CAPACITA’ DEL MODELLO DI ADATTARSI. Di adattarsi alla situazione dove siamo noi, di modularsi a seconda dell’area, del tipo di pubblico che ci frequenta e persino di chi siamo noi, di quali passioni e inclinazioni abbiamo. Potremmo aprire una sala da tè in una stazione della metropolitana?

C’è anche da dire che, per quello che vediamo in giro nella maggior parte dei casi, non si è puntato su quello che potremmo considerare, almeno nella filosofia di questo blog, come l’unico vero motivo (a meno che non si abbia una superlocation!) per cui un cliente frequenta un bar: la qualità, e questo proprio nella fase storica in cui certi prodotti, quelli con una più alta percezione della qualità, magari bio, chilometro zero, provenienti da piccoli produttori di sapienza artigiana, stano avendo un più forte riscontro.

In questo senso ancora quello che si legge sulla maggior parte delle schede franchising è una generica “corso prima dell’apertura e supporto in seguito” che dice davvero poco su cosa si impara e su cui, a richiesta di ulteriori spiegazioni, ci viene risposto in maniera rassicurante di non preoccuparci, visto che il corso, magari di formazione per aprire una gelateria in franchising, dura solo pochi giorni… pochi giorni? Ma noi sappiamo che i bravi pasticceri e gelatai (pensiamo al successo che hanno le pasticcerie artigianali) sono cresciuti in anni di gavetta e sono animati da una continua ricerca, analisi fatta di prove e tentativi e di continuo aggiornamento; non sarà che questi concept tendono a semplificare (per attrarre) un po’ troppo?

Fatte queste considerazioni, aprire un locale in franchising oggi vuol dire forse poter contare su qualche costo in meno, grazie appunto, alla concorrenza fra i vari concept, ma con una attenzione in più: prendere in considerazione, fra i fattori di scelta di un concept, quelli che spingono davvero l’acceleratore sull’offrire un prodotto eccellente, eccezionale, e che non si fidano più di un “plasticone brandizzato” che per anni è stato sinonimo di modello ripetuto e ripetibile, ma che spesso ha fatto rima con una qualità altrettanto banale e banalizzata.

Beh, questo articolo verteva sul “vale la pena?” abbiamo però scritto, e vi invitiamo a leggere, un reportage molto completo su come scegliere una caffetteria in franchising, vi invitiamo a leggerlo!!

 

CLICCATE QUI e scoprite i nostri CORSI DI CAFFETTERIA, LATTE ART E BARMAN

Tags:
  • franchising
  • Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.