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21 Marzo 2012

COME FUNZIONA L’UTF O UTIF, LA LICENZA SUI SUPERALCOLICI NEI BAR

In quest’era di liberalizzazioni la licenza per la vendita di alcolici e superalcolici in bar, ristoranti, agriturismi e altri esercizi esiste ancora. Come funziona? Dove si ottiene? Quanto costa?

Come funziona la UTF, licenza per vendere alcolici al bar

Come funziona la UTF, licenza per vendere alcolici al bar

IMPORTANTE AGGIORNAMENTO AL 2018

Dal 2017 il regolamento sulle licenze di vendita di alcolici è completamente cambiato, e adesso non c’è più bisogno di chiedere licenza per questo, basterà presentare una SCIA. Trovate in un nuovo post tutte le informazioni aggiornate!

VECCHIO REGOLAMENTO

La licenza su alcolici e superalcolici, che in precedenza era chiamata UTF o UTIF (che significava solo Ufficio Tecnico Finanza) è un obbligo che deve tuttora essere assolto da tutte le attività che producono, trasformano e vendono prodotti alcolici. Di buono c’è che questo obbligo, oltre a cambiare nome, non è più una tassa, e una volta espletato non dovremo più pagare una tassa di 65€ l’anno come accadeva prima.

Di cattivo rimane però che tutte le gestioni devono rinnovare questa licenza, per cui se anche si subentra ad una vecchia gestione, questa licenza andrà comunque rinnovata (e a volte viene richiesta anche la riconsegna di quella vecchia).

COME OTTENERE LA LICENZA UTF PER VENDERE ALCOLICI AL BAR

Fare o rinnovare la licenza UTF non è difficile. La domanda va inviata via raccomandata o portata personalmente all’ufficio delle Dogane.

La richiesta è composta da:

  • domanda vera e propria, i cui fac-simili si trovano numerosi anche in rete e che andrà corredata di marca da bollo da 14,62€ (una marca da bollo equivalente andrà allegata alla domanda)
  • dati anagrafici della ditta e del legale rappresentante
  • certificato della camera di commercio

In molti casi la procedura viene espletata in automatico dallo sportello unico delle imprese, da Confesercenti o addirittura dal proprio commercialista. Sia che si invii la domanda per posta o la si porti a mano, sarà opportuno conservare la ricevuta, in modo da dimostrare di essere in regola in caso di controlli effettuati prima che arrivi la licenza vera e propria. Attenzione a quando la licenza arriva, è successo a un localino di Firenze che, scambiata per cartaccia burocratica inutile, sia stata buttata…

Per tutto il resto del percorso burocratico per l’apertura di un bar vi aspettiamo alle nostre giornate full immersion per aprire un locale passo per passo.

115 Comments

  1. dario ha detto:

    ma le licenze per i super alcolici nn sonoo piu a numero chiuso?

    • mimmo ha detto:

      Ciao Dario,
      con la legge”Bersani”, le licenze per i pubblici esercizi e quindi anche per la vendita dei super alcolici, sono state liberalizzate, ma son soggette a dei vincoli “regolatori”, con decreti comunali.
      Saluti.mimmo

  2. antonio ha detto:

    ma per i super alcolici bisogna avere dei requisiti,cioe’ puo averla anche una nuova apertura?

  3. mimmo ha detto:

    Ciao Antonio,
    per la vendita di superalcolici devi solo avere la tipologia di licenza che ti autorizzi la vendita.
    Saluti. mimmo

  4. giulio ha detto:

    questa licenza utif bisogna richiederla anche per e associazioni affiliate tipo ARCI ?

    • mimmo ha detto:

      Ciao Giulio,
      con tutte le agevolazioni che hanno i vari locali, gestiti sotto forma di circolo,ci mancherebbe anche che non dovessero fare richiesta delle licenza utif.
      Saluti. mimmo

  5. Alberto ha detto:

    Ciao a tutti, intanto complimenti per il sito: molto ben fatto e utile.

    Scusate la mia ignoranza ma vorrei chiedere a qualcuno esperto di aiutarmi su una cosa semplicissima ma complicata per chi non conosce il mondo.

    Vorrei aprire un bar che venda dolci e alcolici, sia consumazione in loco sia da portare via.

    Quali licenze devo chiedere e soprattuto dove devo chiederle e più o meno quanto costano (in particolare licenza per alcolici).

    • marylu ha detto:

      Ciao a tutti . Io ho la licenza commerciale ,da 2 settimane . Se non posso piu’ aprire per motivi di famiglia , a quanto si puo`vendere ?compresa quella x i superalcoolici e le slot machine.Grazie anticipatamente per la risposta .

      • mimmo ha detto:

        Ciao Marylu,
        se non ci dici che tipologia di licenza hai, ne’in quale comune e zona ti trovi e’ impossibile dare un valore. Con la liberalizzazione delle licenze, potrebbe anche avere nessun valore.
        Buona giornata. mimmo

  6. mimmo ha detto:

    Ciao Alberto,
    grazie per i complimenti e benvenuto nel blog.
    La licenza necessaria per il tuo genere di attivita’e’di tipo B (tipologia bar). La licenza va richiesta in comune ed il costo da sostenere e’ solamente per le marche da bollo. Nel caso in cui non ti venisse rilasciata,sarai costretto ad acquistarla da qualche esercente ed il costo puo’ variare da una cifra, di qualche migliaio d’euro fino ad arrivare a qualche centinaio di migliaia d’euro.
    In bocca al lupo. mimmo

    • marina ha detto:

      ciao Mimmo
      complimenti per il sito anche da parte mia
      scusa se sembro di coccio ma…Alberto (3maggio)con una licenza di vendita e somministrazione di alcolici rilasciata dall’ufficio delle dogane può vendere anche una bottiglia di superalcolici chiusa e da portar via?
      grazie per la risposta

      • mimmo ha detto:

        Ciao Marina,
        a meno che non abbia una licenza di somministrazione rilasciata negli anni trenta, le bottiglie da asporto(conf. regalo, cesti natalizi ecc.), si possono tranquillamente vendere.

  7. iki ha detto:

    Ciao,ragazze per il rec come si fa?

  8. mimmo ha detto:

    Ciao Iki,
    nel nostro blog, trovi oltre ad un’infinita’ di commenti, anche il post che ti da’ qualsiasi chiarimento riguardo al SAB( ex rec).
    Se non ti e’ chiaro, ti consiglio di leggere il libro di Gabriele Cortopassi;APRIRE EGESTIRE UN BAR(hoepli ed.)
    ti sara’ sicuramente d’aiuto.
    Saluti. mimmo

  9. Mario ha detto:

    Ciao Mimmo, complimenti per il forum! Io, se possibile, vorrei sapere dove trovare informazioni in merito a tutto ciò che riguarda l’attività commerciale di bar. Per sapere Ad esempio se tra vendere alcolici singoli o miscelarli tra loro (cocktail) c’è differenza, vorrei sapere per quanto rigurda la contraffazione le bottiglie che ho in uso devo star attento a non far scollare l’etichetta del monopolio… quante per tipo posso averne aperte… venire a conoscenza di possibili restrizioni sulla vendita di alcolici (orario età ecc…) appartenendo al comune di pontecagnano faiano prov di salerno. Poi sempre se posso volevo sapere se era possibile anticiparsi il lavoro… tipo preparare bottiglie con i 4 bianchi… essendo 1 cocktail molto richiesto e che richiede la miscelazione di 4 liquori se potevo tenere bottiglie già fatte! Grazie anticipatamente!!!! ciao!!!

  10. mimmo ha detto:

    Ciao Mario,
    ti voglio dare solamente un piccolo consiglio.
    Leggiti attentamente il libro di Gabriele Cortopassi;APRIRE E GESTIRE UN BAR(hoepli ed).
    Ti sara’ sicuramente d’aiuto.
    Saluti. mimmo

  11. FABRIZIO ha detto:

    Salve, sono caduto proprio adesso in questo sito e spero di trovare le risposte che cerco. La domanda è:
    essendo proprietari di un agriturismo, è possibile vendere alla clientela cocktail il cui contenuto non sia direttamente derivabile dalla propria produzione? Es., un cocktail negroni è composto dai seguenti ingredienti: 3 cl di gin, 3 cl di vermut rosso dolce e 3 cl di campari, nessuno ovviamente di mia produzione. Ecco, la curiosità è legata proprio al fatto se sia possibile o meno vendere questo genere di bevande riuscendo a trovare un mix giusto tra la quantità offerta dalla mia produzione e queste. Grazie…

  12. mimmo ha detto:

    Ciao Fabrizio,
    se le normative riguardanti gli agriturismi, venissero applicate solamente al 50%,ne dovrebbero rimanere aperti, ben pochi. Se vengono serviti dei cocktail, fatti con liquori che non e’ possibile produrli “in casa”, si possono tranquillamente somministrare.
    Buon lavoro. mimmo

  13. Fabrizio Mullano ha detto:

    mimmo ti ringrazio della risposta, però tra le righe mi sembra di capire che la legge non lo consente, ma siccome siamo in Italia…
    io vorrei cercare di fare le cose in modo pulito e ripongo la domanda: vendere cockatil in agriturismo è lecito (per legge) considerando il fatto che tali bevande non sono di propria produzione?

  14. mimmo ha detto:

    Ciao Fabrizio,
    se nell’agriturismo, farai un vero e proprio american bar, con quattro barman professionisti che faranno i cocktail dal mattino alla sera, e’ chiaro che non sarai in regola, ma se un cliente che verra’ a cena da te, se gli servirai un semplice negroni,non credo che ci saranno ispettori che ti faranno chiudere il locale.
    Buona serata. mimmo

  15. antonio ha detto:

    è un particolare irrilevante ma continuate a parlare di UTF! sapete che da qualche anno si chiama Agenzia delle Dogane?

  16. antonio ha detto:

    è un particolare irrilevante ma continuate a parlare di UTF! sapete che da qualche anno si chiama Agenzia delle Dogane?

    se un duplicato, mi fa piacere di essere in compagnia!

  17. Frank ha detto:

    salve,è gia da qualche mese che ho affittato una bottega al centro storico della mia citta con l intenzione d aprire un lounge bar.sarebbe, bene o male, come uno di quei “american bar” degli hotels a 5 stelle (ma nel mio caso spendendo il meno possibile xke ho un budget limitato):divani,pareti rivestite in velluto,moquette a terra,stoffe e drappeggi scendenti dalle volte dei tetti,tende ecc.ecc.ma com è possibile tutto cio se,leggevo prima,l asl vuole pareti e pavimenti lavabili?eppure esistono posti cosi’,mica me li sono sognati!!da premettere che nel mio locale,sempre se riusciro’ a farlo, nn si mangiera’ ma si berra’ solamente e si ascoltera’della musica soft tipo soul-jazz (un american bar discreto,nn uno di quelli con 4 barman,con l atmosfera da nite club). il locale è di circa 70 mq.con queste caratteristiche debbo sempre avere 2 bagni?di che misura?grazie tante.Frank

    • mimmo ha detto:

      Ciao Frank,
      purtoppo le normative in fatto di sicurezza ed igiene, nei pubblici esercizi, sono sempre piu’ rigide.
      Il velluto, la moquette, le stoffe varie,oltre a dover essere ignifughe, ti comportera’ a dover fare anche delle uscite di sicurezza. Anche per i bagni, essendo un locale ex novo, i bagni dovranno essere per uomini, donne-disabili.
      Buona giornata. mimmo

  18. Oscar ha detto:

    Ciao Mimmo, ho una lavanderia automatica a Roma e vorrei mettere un distributore di cibo e bevande e tra le bevande vorrei mettere anche delle lattine di birra. Vorrei sapere se non ci sono restrizioni nel vendere tramite distributore cibo e bevande e se non ci sono restrizioni per la vendita di alcolici, il mio locale è aperto 24 ore su 24. Ti ringrazio in anticipo Oscar.

  19. mimmo ha detto:

    Ciao Oscar,
    per sapere se il locale e’ a norma per inserire dei distributori automatici, per vendere cibo e bevande, devi interpellare un responsabile ASL, oppure puoi incaricare a far cio’, l’azienda che ti noleggera’ i distributori.
    Nel caso di vendita di birra(alcolici), dovrai fare una richiesta per un’ulteriore licenza.
    Saluti. mimmo

  20. Francesco ha detto:

    Ciao a tutti,
    cercando notizie sulla vendita e somministrazione di bevande alcoliche mi sono imbattutto in questo bellissimo sito.
    Ora ho una domanda un pò complessa.
    Io faccio parte di una associazione con cui facciamo rievocazioni medievali. Io produco anche per me e per i miei amici dei liquori con ricette medievali … per poterle somministrarli ai campi che facciamo cosa deve avere ?
    E nel caso di vendita ?
    Non so come possa funzionare in caso di associazione no-profit come la nostra.

    grazie mille per ogni informazione che riuscirete a fornirmi

    a presto

    • mimmo ha detto:

      Ciao Francesco,
      nel caso di vendita, anche se il lavoro vien fatto senza scopo di lucro, e’ necessaria una vera e propria licenza.
      E’obbligatorio, fare analizzare una campionatura di liquori presso un laboratorio ASL,per farti rilasciare l’autorizzazione per la produzione.
      Buona giornata. mimmo

  21. simone ha detto:

    Ma scusate, per una caffetteria che non necessita di vendere alcun tipo di alcolici, serve una qualsiasi licenza ?

    • mimmo ha detto:

      Ciao Simone,
      e’ sufficiente una licenza tipologia D ( nei quali è esclusa la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione.)
      Saluti. mimmo

  22. BeppoSax ha detto:

    Scusate ma sapete mica se per la vendita degli alcolici c’è una legge che impedisce la somministrazione dopo una certa ora? E sapreste dirmi se questa legge è nazionale o cambia da comune a comune?

  23. mimmo ha detto:

    Ciao Bepposax,
    l’orario per la somministrazione delle bevande alcoliche e’ regolamentato da normative comunali e varia in base alla tipologia di locale-
    Saluti. mimmo

  24. BeppoSax ha detto:

    E per quanto riguarda un bar automatico aperto 24 ore al giorno?

    • mimmo ha detto:

      Ciao Beppo,
      anche per un locale con distributori automatici con distribuzione di alcolici, devi farti rilasciare l’orario di apertura, dal tuo comune.
      Saluti. mimmo

  25. simone ha detto:

    ma se io volessi aprire un locale stile starbucks, zero alcol, zero cucina, devo comunque ottenere una licenza per la somministrazione di bevande e alimenti? che dalle mie parti costa intorno ai 300000 euro ?

    • mimmo ha detto:

      Ciao Simone,
      anche per la somministrazione di bevande non alcoliche, e’ necessario avere una licenza(tipo D).
      Saluti. mimmo

  26. luca ha detto:

    Ciao,
    Progetto di aprire, la prossima estate, una discoteca (di quelle negli stabilimenti per capirci). Naturalmente necessito di licenza per servire alcoolici, ma posso usufruire di quella dello stabilimento balneare o devo farne una per me?

  27. mimmo ha detto:

    Ciao Luca,
    ti devi rivolgere in comune per sapere se c’e’ la possibilita’ di trasferibilita’ di di licenza.
    Saluti. mimmo

  28. Salvo ha detto:

    Ciao mimmo, complimenti davvero!
    volevo chiederti:
    1) è lecito produrre liquori in casa?
    2) qualora volessi intraprendere un’attività imprenditoriale in merito cosa devo fare ed a chi devo rivolgermi (parlo di licenze ed autorizzazioni necessarie da parte dei vari enti toccati)?
    grazie mille

    • mimmo ha detto:

      Ciao Salvo,
      produrre liquori fatti in casa non e’ lecito, ma se lo fai per uso personale, difficilmente avrai problemi, mentre se vuoi produrli per poterli rivendere il discorso cambia completamente.
      La produzione e il commercio di bevande alcoliche ha una normativa pesantissima.
      Per poter produrre e vendere un liquore dovrai
      avere o attrezzare un laboratorio con attrezzatura e locali a norma.
      Aprire partita inva, iscriverti alla camera di commercio , inps, inail ecc.
      Andare presso l’ufficio nuove imprese del tuo comune per licenza e altri impegni burocratici (asl, locali a norma, normativa locale, ecc)
      Ti consiglio di fare un’attenta valutazione e dei preventivi per tutto cio’ che dovrai acquistare.
      Saluti. mimmo

  29. Lucia ha detto:

    Ciao Mimmo, io vorrei aprire una panetteria pasticceria, pensavo di fare anche aperitivi e quindi servire alcolici tipo prosecchi, campari, birre e cose del genere…non essendo superalcolici ho comunque bisogno della licenza? grazie!

    • mimmo ha detto:

      Ciao Lucia,
      certamente si’. Ti devi rivolgere all’assessore al commercio del tuo comune per sapere se ti rilasciano la licenza.

  30. Simona ha detto:

    Ciao Mimmo, ho una tabaccheria con lotto superenalotto ecc..vorrei organizzare per i miei clienti degli eventi, tipo aperitivi, merende ecc.. Si puó fare? Non voglio vendere ma offrire alla clientela. Devo chiedere licenze particolari? Come devo comportarmi? Grazie!!

    • mimmo ha detto:

      Ciao Simona,
      anche se le bevande vengono offerte e la stuzzicheria pure, per poterle somministrare e’ necessario essere in possesso di una vera e propria licenza. E’ tollerato solo in caso di un’inaugurazione di un’attivita’, oppure un evento straodinario.

  31. pino ha detto:

    Salve volevo chiedere un’informazione, dovrei produrre della crema di limoncello e venderla via web senza avere un negozio fisico, occorre sempre la licenza UTF, e come si ottiene.? Sicuro di una vostra risposta auguro una buona giornata

  32. Giacomo ha detto:

    Ciao, complimenti per il sito!
    Ne approfitto per porgere qualche domanda anche io…

    Io produco Idromele (una fermentato a base di miele ed acqua, una bevanda molto antica) nella mia abitazione, una quantità esigua giusto per me ed i miei amici, mi viene particolarmente bene e vorrei allargare la produzione magari potendo vendere le mie bottiglie a locali o a fiere ecc…
    Non riesco mai a capire quali sono i passi che dovrei affrontare per essere in regola nella vendita…
    Mi basta la licenza UTF? e quali sono le normative riguardanti il locale dove viene prodotto?
    Grazie, saluti
    Giacomo

    • mimmo ha detto:

      Ciao Giacomo,
      nel nostro post spieghiamo in maniera molto dettagliata i vari passi da seguire;http://www.agenziadogane.it/wps/wcm/connect/Internet/ed/ ,ma io se fossi in te, senza fare dei grossi investimenti, proporrei di far fare la produzione ad una azienda che produce gia’ liquori, poi commercializzarlo.
      Se poi vedrai che il successo sara’notevole, potrai valutare se produrlo da solo o no.

      • Giacomo ha detto:

        Grazie mille per la risposta. In che sezione del sito è il post che dici? seguendo il tuo link mi ritrovo nella home.
        Anche io pensavo in un futuro di affiancarmi a qualcuno che avesse già un locale adatta alla produzione, forse sarebbe la cosa migliore finchè non si ha sicurezza di riuscita.

        Grazie ancora!

  33. pino ha detto:

    ciao giacomo ank’io avevo in mente di produrre una crema di limoncello, solo che mi stanno spezzando le gambe un pò tutti, ti va se ci sentiamo anke in privato così kissà insieme avremo una forza in più?

    • Giacomo ha detto:

      Ciao Pino, ti ringrazio ma per il momento preferisco restare in questa situazione, ho fatto questa domanda per sapere cosa mi attenderebbe nel caso volessi espandere la produzione… ma al momento non ho ne il tempo ne i mezzi, forse gli anni prossimi!

  34. Gian Luca ha detto:

    Ciao Mimmo,
    ti vorrei sottoporre una questione…
    Io ho una ditta che commercializza articoli da caccia, con il mio socio abbiamo ideato un mignon di grappa da 10ml.
    Posso vendere i mignon senza una particolare licenza?
    I miei acquirenti a loro volta potranno venderli?
    (non parlo di somministrazione)
    Grazie in anticipo
    Ciao Gian Luca

    • mimmo ha detto:

      Ciao Gianluca,
      per poter vendere una qualsiasi bevanda alcolica e’ necessario avere una licenza specifica e non credo che sia una cosa fattibile, poter vendere della grappa in un negozio d’articoli da caccia.

      • Gian Luca ha detto:

        Grazie per la risposta.
        Mi sembrava di aver letto da qualche parte, che per un quantitativo così basso di grappa (10ml) non ci sarebbero stati problemi di vendita.
        Non è propio possibile vero?
        ciao Gian Luca

  35. gianni ha detto:

    Salve mimmo,
    spero tu mi possa rispondere, ank’io volevo produrre un limoncello particolare, però lo volevo fare in casa e venderlo via web, ho anke dei potenziali clienti anke all’estero, lo posso cmq fare o devo per forza aprirmi un laboratorio e quindi sopportare spese enormi? oppure occore solo una licenza ma lo posso fare comunque casa? Spero tu mi possa rispondere quanto prima!!
    Ti auguro una buona giornata

    • mimmo ha detto:

      Ciao Gianni,
      produrre un liquore in casa, per rivenderlo senza avere nessuna licenza o autorizzazione, lo puoi fare, ma ricordati che non sei in regola e se ti beccano rischieresti una grossa multa. A parer mio, per quanto possa essere fantastico il tuo limoncello, e’ un liquore i cui consumi sono in fase di declino e chi piu’o meno bene, lo sanno fare quasi tutti(estero compreso).
      Buona giornata. mimmo

  36. Matteo Fossati ha detto:

    Buongiorno, ho letto i quesiti posti dagli ospiti del forum e qualcosa ho capito.
    La mia domanda però è un po’ differente.
    Io ho un ristorante, pizzeria dove già si vendono alcolici ai clienti.
    Vorrei produrre piccole quantità di liquori ottenuti per infusione a base di alcune erbe di montagna.
    Per essere in regola è sufficiente la cucina del mio ristorante?
    Devo pagare la tassa di monopolio? E per l’etichettatura?
    Mi sembra di aver capito che è necessario far analizzare il prodotto dall’ASL.

    Grazie in anticipo
    Matteo

    • mimmo ha detto:

      Ciao Matteo,
      la procedura non e’ cosi semplice come credi.
      Rivolgiti all’ASL della tua zona, dove ti comunicheranno tutta la procedura da seguire.

  37. Dario ha detto:

    Salve MImmo, ho aperto un bar con tutte le autorizzazioni ma nel compilare le varie richieste nessuno mi ha informato dell’autorizzazione UTF ho fatto subito richiesta ma alla Agenzia delle dogane mi dicono che ci vogliono 30-40giorni e che se somministro alcolici in questo periodo costituisce infrazione punibile ai sensi Dell.art 50 comma 3 del T.U. n 504/95 ora io ho aperto da pochi giorni e mi tocca ritirare tutti gli alcolici, vino, birra è una rovina, ho chiesto un parere legale la
    risposta è che la denuncia è penale. Ci vorrebbe più precisone nell’informare a quante e quali autorizzazioni ci vogliono per ogni tipo di attivitá che uno vuole aprire
    Sapete se c’è modo di accelerare i tempi?

    Grazie, saluti Dario

    • antonio ha detto:

      RITENGO CHE NEL TUO CASO BASTA ESSERE IN POSSESSO DI COPIA DELL’ISTANZA VISTATA PER RICEVUTA DALL’AGENZIA DELLE DOGANE IN ATTESA CHE TI VENGA CONSEGNATA LA LICENZA
      BUON LAVORO!
      ANTONIO

    • antonio ha detto:

      RITENGO CHE NEL TUO CASO BASTA ESSERE IN POSSESSO DI COPIA DELL’ISTANZA VISTATA PER RICEVUTA DALL’AGENZIA DELLE DOGANE IN ATTESA CHE TI VENGA CONSEGNATA LA LICENZA
      BUON LAVORO!
      ANTONIO

  38. peppe ha detto:

    Ciao Mimmo,lavoro nei bar da 26 anni,dopo anni ho pensato di aprire un bar,cosa devo fare per la licenza per la caffetteria e i super alcolici,e quando mi costa,e che tempo ci vuole per averla,e dove la devo chiedere,al comune dove voglio aprire l’attività..scusami ancora,per il prestito d’onore posso richiederlo anche intestato a mia moglie,anche se lei non ha lavorato mai in un bar?grazie Mimmo.

    • mimmo ha detto:

      Ciao Peppe,
      nel nostro blog, trovi tutte le nozioni che ti saranno utili. Ti consiglio anche di leggere il libro di Gabriele Cortopassi; APRIRE E GESTIRE UN BAR (hoepli ed.).

  39. antonio ha detto:

    scusate la intromissione, pero’ siccome ho deciso di produrre limincino , vorrei capire , oltre al locale ed al corso per alimentaristi , occorre chiedere qualcos’altro e a chi ?
    se qualcuno mi risponde gli sarei grato

    • mimmo ha detto:

      Ciao Antonio,
      il limoncino e’ un liquore che sta subendo un enorme calo di vendita, ma se ci vuoi provare, rivolgiti alla CONFCOMMERCIO.

  40. antonio ha detto:

    grazie della risposta , molto esaustiva, adesso so’ veramente tutto sull’iter da seguire , grazie Mimmo

  41. JESSICA ha detto:

    Ciao,
    cosa comporta richiedere una licenza UTIF, visite ispettive o cose del genere?
    Vorrei chiedere licenza per poter confezionare alcolici in contenitori monodose…..
    Sono già in possesso di autorizzazione sanitaria ecc ecc
    mi chiedevo cosa comporta in pratica la richiesta di licenza UTIF.

    grazie mille
    Jessica

  42. Simone ha detto:

    Ciao.
    Vorrei sapere se è possibile la vendita di cocktail (super alcolici) tramite un chiosco installato su un furgone così da potersi spostare in più posti.

    In caso di risposta affermativa, di quale tipo di licenza necessito?

    Grazie.

    • mimmo ha detto:

      Ciao Simone,
      non mi risulta che vi sia la possibilita’ di vendere superalcolici con una licenza ambulante, ma per esserne certo, chiedi info presso la CONFCOMMERCIO.

      • simone ha detto:

        Grazie per la risposta Mimmo.

        Ma ora mi sorge un dubbio:i chioschi itineranti che vendono cocktail con un ovvio contenuto di super alcolici, che tipo di licenza possiedono?

        Grazie ancora.

  43. mary ha detto:

    Ciao Mimmo sono un altra volta qui da te……ero in trattativa con un bar che però poi ho lasciato stare perché erano usciti circa 70 mila euro di debiti lui ne voleva 15 e alla fine avevo lasciato stare la trattativa anche perché oramai il bancone era anche in fase di pignoramento.a fine agosto il proprietario a chiuso lasciato il locale libero tramite alcuni fornitori che conosco mi ha fatto sapere che se volevo mi avrebbe venduto la sua licenza perché non l ha ancora consegnata in comune……quindi la domanda è ….comprando solo la licenza da lui ….sono sempre a rischio per i suoi debiti o in questo modo io posso stare tranquilla?….grazie Mimmo

    • mimmo ha detto:

      Ciao Mary,
      la licenza non e’ un bene pignorabile, quindi una volta effettuato il passaggio tramite atto notarile, diventi unica titolare e non avrai nessun obbligo nei confronti di eventuali creditori.

  44. sally ha detto:

    Ciao Mimmo
    Io sono in possesso del SAB conseguito in emilia romagna, vorrei avviare un’attività tipo pub/trattoria in Sicilia la domanda è: ci sono normative differenti in Sicilia??? per la vendita di birra e vino serve qualche permesso differente o va bene il SAB???

  45. mimmo ha detto:

    Ciao Sally,
    l’iscrizione al SAB e’ valida su tutto il territorio nazionale ed e’valida anche per la vendita di birra e vino.

  46. Gloria ha detto:

    Ciao a tutti!!!!
    Scusate la domanda.. mi sono persa nel sito!!

    Io ho vari anni di esperienza nei bar e anche mia mamma; vorremmo ora prendere un barettino in gestione. Siamo espertissime per quello che riguarda la parte pratica ma per quello che riguarda la burocrazia siamo rimaste molto indietro.

    Domanda: qual’è oggi la pratica da seguire? Innanzi tutto bisogna fare il corso per la vendita dei prodotti alimentari e di somministrazione di alimenti e bevande, giusto? Dopodichè il corso HCCP, corretto? indipendentemente dal prendere in gestione o avviare un bar. Dopodichè bisogna trovare il locale…. una volta trovato cosa devo fare? Visionare i libri contabili per controllare che sia tutto ok e poi come faccio a sapere se è in regola con tutto?

    Sono confusissima sull’argomento. Aiuto!!

    • mimmo ha detto:

      Ciao Gloria,
      a tutte le tue domande trovi le risposte nel blog, ma ti posso consigliare anche di leggere il libro di Gabriele Cortopassi; APRIRE E GESTIRE UN BAR (hoepli ed.), ti sara’ sicuramente d’aiuto.
      Saluti. mimmo

  47. Cory ha detto:

    ciao,vorrei vendere dei panini preparati in casa,asportandoli alla richesta del cliente,cosa serve per poter avviare un” attivita del genere? Cory

    • mimmo ha detto:

      Ciao Cory,
      non e’ ben chiara la tua richiesta, ma comunque sia, per effettuare una preparazione ed una vendita, dovrai entrare in possesso di una licenza.

  48. franky1927 ha detto:

    Salve, dovrei aprire un’associazione culturale a Roma zona EUR (XII municipio), con servizio di gastronomia fredda e alcolici! Per richiedere la licenza posso fare domanda direttamente a comune/circoscrizione agenzia entrate/dogane? quale l’iter e dove posso trovare la modulistica?

    Grazie e buona giornata

  49. valentina ha detto:

    salve, volevo sapere quanto costa la licenza per un pub e somministrare bevande, alcolici, super alcolici..

  50. francesco ha detto:

    Ciao Mimmo, solo una informazione, la licenza per un pub per somministrazione cibo e alcolici, si può intestare anche ad una persona (es uno dei soci della Srl) o solo alla Srl stessa?? qualora fosse possibile intestarla alla persona, in caso di vendita del pub la licenza è volturabile?? Grazie Francesco

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