Ultimo aggiornamento: 22 Aprile 2014
Una nuova tassa, oltre alla SIAE, da pagare sulla musica in bar e locali, ma anche dal fruttivendolo.
Da un paio d’anni, e in maniera sempre più massiccia e aggressiva, molti locali si sono visti recapitare una lettera che gli intima di pagare una somma alla SCF, che poi sta per Società Consorzio Fonografici. Di fatto è come una nuova tassa SIAE, vale a dire una cifra che si versa per avere il diritto di trasmettere musica nel proprio locale. La differenza sta nel fatto che se la SIAE è un diritto d’autore, è dovrebbe andare agli artisti, la SCF impone invece una tassa che viene riscossa dalle case discografiche.
Le due gabelle hanno un’altra differenza sostanziale. Mentre la siae dovrebbe essere pagata solo da chi trae un profitto dalla musica (anche se usata solo come semplice tappeto musicale nel ristorante) la SCF è pagabile, in teoria, da chiunque abbia una radio nella propria attività, anche una carrozzeria che la tiene per farsi compagnia.
Da parte delle associazioni di categoria ci sono pareri molto discordi. Confcommercio ha dato il suo avallo alla nuova tassa ottenendo uno sconto per i propri associati. Confesercenti invece consiglia di strappare le lettere di richiesta di pagamento, e contesta i metodi “bruschi e unilaterali” con cui questa nuova associazione, la SCF reclama la nuova tassa e pretende gli arretrati.
Sembra anche, per completare la frittata, che dal 2010 a chiedere soldi per la musica ci sarà anche un’altra sigla: la AFI.
Ah, dimenticavo; le cifre: per un locale di meno di 150 mq la SCF chiede 72 euro l’anno, 145 euro fino a 300 mq.
7 Comments
…non ci sono parole! Dal 2011 Ci sarà anche la APSI (Associazione Pulitori Sale d’Incisioni) a chiedere una gabella, dal 2012 anche la AISM (Associazione Impacchettatori Supporti Musicali) chiederà un giusto contributo per il loro lavoro “sfruttato” da chi ascolta musica!
…davvero Andrea,
non ci sono parole!!!
Com’è possibile una cosa del genere?
Tasse: dopo la SIAE la SCF…
Di fatto è come una nuova tassa SIAE, vale a dire una cifra che si versa per avere il diritto di trasmettere musica nel proprio locale. La differenza sta nel fatto che se la SIAE è un diritto d’autore, è dovrebbe andare agli artisti, la SCF impone…
è pazzesco…… adesso arriverà anke l’APAC: Associazione Pacchi Ai Coglioni… hanno veramete rotto il cazzo sti strozzini autorizzati,,,,, io sono stufo dobbiamo organizzarci x una rivoluzione armata!!!
Ciao Simo,
sono pienamente d’accordo con te, perche’ troppo spesso ti fanno arrivare all’esasperazione,ma per organizzare una rivoluzione bisognerebbe essere tutti quanti piu’ uniti.
Buon lavoro. mimmo
io la farei ancora + facile.
visto che le associazioni di categoria si alleano a queste vere rapine…..
dissociatevi e coi soldi che prima davate a loro pagherete siae e tutte le tasse sorelle ….
scommettiamo che poi viene una guerra tra poveri tra associazioni contro siae e altro?
in fin dei conti oramai solo stare con ascom o confcommercio resta facoltativo…… by
Ciao Mimmo,
una piccola informazione: posso mettere nel mio bar 4 casse acustiche collegate ad uno stereo e trasmettere brani presenti su una pen drive o dvd? ci sono limitazioni per il numero dei brani? Vorrei evitare un televisore per non pagare il canone rai….ma se metto un monitor per pc dove scorrono immagini devo pagare comunque il canone rai? Grazie mille