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I documenti per Aprire un Bar: la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA)

Oltre ai requisiti per l’apertura di bar di carattere personale, fra i documenti richiesti anche nel 2019 c’è la SCIA, vediamo come funziona.

Abbiamo visto in post precedenti che fra i vari requisiti per l’apertura bar alcuni sono di carattere personale: stiamo parlando dei cosiddetti requisiti morali e professionali. Potete trovare in questo post una completa analisi di questo tipo di requisiti per l’apertura di locali.

Fra i requisiti per apertura locale nel 2019 anche la compilazione della SCIA…

Andando a parlare dei requisiti che deve avere il locale stesso dobbiamo dire che con la fine delle licenze e anche nel 2019 il passo fondamentale è quello della presentazione della domanda di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) per attività di somministrazione di alimenti e bevande. Con questa legge (ex art. 19 L. n. 241/90 s.m.i. e regolamenti locali) il titolare o legale rappresentante della società in possesso dei requisiti soggettivi (i requisiti personali) per lo svolgimento dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande dichiara sotto la propria responsabilità, fra l’altro, che i locali possiedono i requisiti di legge in materia:

  1. igienico Sanitaria
  2. prevenzione incendi
  3. edilizia e urbanistica
  4. polizia urbana e igiene pubblica
  5. impatto acustico
  6. emissioni in atmosfera
  7. impiantistica

e di aver presentato D.I.A. per settore alimentare.

Alcune di queste dichiarazioni necessitano di attestazioni, asseverazioni ed elaborati tecnici redatti da un tecnico abilitato altre invece di certificazioni e/o autorizzazioni di enti pubblici oltre dichiarazioni e certificati di conformità.

Soffermandoci solo su uno di queste categorie dei documenti per scia commerciale da presentare, quella inerente gli aspetti edilizi urbanistici, il tecnico abilitato, dopo le necessarie verifiche presso gli uffici competenti e sopralluoghi, assevera sull’immobile:

  • la sua destinazione d’uso,
  • la regolarità della sua realizzazione in conformità alla concessione edilizia o permesso di costruire oppure la sua regolarizzazione d’uso in virtù di concessione edilizia in sanatoria (o la presentazione di regolare istanza ad oggi non definita),
  • l’avvenuto rilasciato del certificato d’abitabilità o agibilità anche parziale (ovvero domanda di rilascio dello stesso corredata di tutta la documentazione necessaria),
  • la conformità dello stato dei luoghi, e l’attuale destinazione d’uso, al
  • titolo edilizio indicato;
  • il non contrasto dell’attività con il regolamento edilizio vigente,
  • che l’attività non reca pregiudizio alla staticità dell’immobile.

Nel prossimo post verranno approfonditi alcuni aspetti qui accennati.

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7 Comments

  1. Mazia ha detto:

    E’ vero che non serve più il REC o SAB per aprire un bar?

  2. Francesco ha detto:

    Salve, volevo chiedervi una cosa, stavo progettando l’apertura di un cocktail bar e di fronte mi trovo la disponibilità di un terreno commerciale completamente vuoto.
    Mi sapreste dire a cosa vado incontro e cosa dovrei realizzare per stare nelle norme?
    Da premettere che vorrei realizzare una struttura prefabbricata non so se cambia qualcosa
    Grazie mille

    • domenico marchi ha detto:

      Nel nostro articolo pubblicato, trovi tutta la documentazione necessari per aprire un’attivita’ a prescindere se la struttura che andrai a realizzare sara’ un prefabbricato o meno.

  3. Matteo Rubini ha detto:

    salve, se decido di affittare un ristorante chi dovrebbe pagare i rilievi del geometra e la redazione della planimetria? io oppure il proprietario dei muri?
    grazie a tutti

  4. Luigi Magurno ha detto:

    Ciao, sono appena rientrato dal Regno Unito e vorrei aprire un bar in Italia, negli ultimi 5 anni ho lavorato tra Hotel e Ristoranti, quindi mi chiedo se devo fare comunque il corso SAB oppure se la mia esperienza all’estero viene conteggiata.

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