Ultimo aggiornamento: 5 Dicembre 2018
Consoliamoci, e togliamoci dalla testa ogni scusa: se il nostro problema è abbellire un bar, vogliamo farlo spendendo poco e non ci dispiace metter mano a martello, chiodi e all’arte del bricolage, viviamo in un’epoca d’oro!
In quest’epoca infatti, potremmo dire che non solo sono state liberalizzate le licenze di apertura dei bar, ma, in qualche modo, è stato “liberalizzato” anche l’uso di materiali poveri e di riciclo e delle tecniche fai da te per l’arredamento di bar e locali. Il risultato è che anche in Italia si vedono sempre più locali particolari, interessanti, in cui si capisce che, oltre che soldi (probabilmente meno di quanto avrebbe richiesto un arredamento convenzionale) il proprietario ha saputo mettere idee, creatività, passione e magari anche qualche vite al posto giusto!
Perché noi progettiamo un locale? Probabilmente per guadagnarci da vivere (possibilmente bene) e chi ci permetterà di guadagnarci da vivere? I clienti! Quindi il locale dobbiamo progettarlo per loro!
Sembra banale, eppure vedo ancora centomila locali, ad ogni angolo, costruiti con l’unico scopo di essere tutti uguali, fregandosene bellamente di un concetto basico come il target, il tipo di pubblico che passa sul marciapiede.
Sicuri che un bar davanti ad una scuola elementare dev’essere bianchissimo e lussuoso quando dovrebbe attrarre bambini che trascinano la mamma a comprare la merenda? Siamo sicuri che un bar nel centro turistico di una città d’arte debba essere arredato con vetri e acciai specchiati, senza pensare che forse i turisti gradirebbero di più un arredamento che racconti, almeno in piccolo, il luogo, la meraviglia della città che visitano?
Ecco, per arredare un bar pensiamo innanzitutto a chi quel bar dovrà attrarre, a chi sarà il nostro pubblico di riferimento, e lavoriamo per lui (questo post su come scegliere la locazione ideale per un locale può aiutarci…).
Oggi siamo in vena di belle notizie: per abbellire un bar sopratutto se piccolo e dargli armonia e piacevolezza, basta spesso un unico elemento di arredo, uno solo.
A dirlo, onestamente, non siamo noi. Sono diversi gli studi di architettura che dimostrano come il cliente tenda a preferire un ambiente fondamentalmente neutro, su toni e arredi non particolarmente forti, lussuosi o barocchi, ma che contenga un elemento particolare, di gusto e non banale, capace di diventare quel punto di richiamo, di forza, che ogni cliente ricorderà, più del nome del locale.
Se avete dubbi al riguardo date un’occhiata a qualcosa che più o meno tutti abbiamo in casa, un catalogo Ikea: che ci piaccia o meno lo stile proposto vedremo che molti ambienti avranno il classico stile “scandinavo” e lineare della ditta svedese, ma il designer avrà aggiunto complementi, tessuti e tocchi unici capaci di dare personalità all’ambiente fotografato.
Chi progetta il catalogo Ikea poi può permettersi di giocare solo con i complementi della ditta stessa, mentre noi possiamo giocare con un sacco di altri elementi!
Andrà benissimo anche se poi potremo e vorremo mettere in campo diversi “pezzi straordinari” purché questi seguano uno stile complessivo; diciamo che insieme dovranno “raccontare una storia”.
Ok: un solo elemento di arredo abbiamo detto, particolare e unico, ma dove lo trovo? Semplice! Nelle nostre passioni!
Vi avevamo promesso chiodi, martello e bricolage, vediamoci quindi un po’ di belle idee di arredo bar con materiale di riciclo!
Idea 11? Scopriamo in questo post come ridecorare una parete o il bancone bar con due lire e in poco tempo!
Idea 12? Anche la raccolta differenziata può essere divertente… Vediamo come!
Idea 13? Che ne dite dei paralumi fatti con tazze e bricchi?
Idee da 14 a 100? Guardate questo video!!
2 Comments
Bell’articolo bravi!
Ho sempre visto locali fatti col “fai da te” che sono disastrosi e in generale il senso che suscitano è solo squallore e povertà..