Ultimo aggiornamento: 16 Maggio 2017
Oggi, sul nostro blog, diamo la parola a Riccardo, il fondatore di Barstrategy, che ci racconta il suo progetto.
Salve a tutti, ancor prima di presentarmi vorrei fare una piccola precisazione per evitare ogni possibile inconveniente: quando scrivo mi piace dare del TU al lettore parlando in maniera confidenziale. In questo modo riesco ad arrivare in maniera più diretta alle persone, creando la sensazione di essere uno di fronte all’altro al bar nel bel mezzo di una chiacchierata produttiva. O almeno, questo è il mio intento. 🙂
Detto questo, possiamo partire!
Sono Riccardo Merelli e sono uno dei 2 fondatori di Bar Strategy. Azienda specializzata in formazione Marketing specifica per i bar. In poche parole ci occupiamo di lavorare al fianco dei proprietari di locali per fargli scoprire come acquisire più clienti e come fidelizzare quelli già presenti.
Comunque, non voglio dilungarmi oltre per la presentazione. Se sei curioso di sapere la mia storia e del mio socio Mirco (anche perché ti potresti domandare “ma chi è questo tizio che mi parla?”) ti lascio qui il link della pagina dove te la raccontiamo –> www.barstrategy.com/chisiamo
Fatte queste doverose premesse possiamo finalmente passare a ciò che ci interessa davvero: il tuo Bar.
Non tratterò appositamente la parte burocratica, poichè viene spiegata in maniera precisa, trasparente ed efficace già da Gabriele nel suo corso full immersion su come aprire un bar (cui abbiamo partecipato) Quindi, do queste competenze burocratiche già per scontate.
Infatti, per quanto possa essere indispensabile adempiere a tutti i compiti necessari ad aprire un bar (altrimenti non puoi nemmeno alzare la serranda) questa parte ad oggi conta al massimo per un 30% dell’opera completa.
Puoi scegliere il tipo di società che fa più al caso tuo, puoi avere l’affitto più basso della città, la tariffa luce/gas migliore ecc. Ma purtroppo questo non decreterà il successo del tuo Bar, anche se aiuterà il conto economico.
Certo, sono tutti fattori che aiutano, per carità. Ma purtroppo non sono determinanti. E ti dico anche perché:
E’ proprio questo ragionamento, fatto a quattr’occhi con Gabriele, che ci ha spinto a collaborare. In quanto vorremmo che ogni persona che si appresta a diventare imprenditore aprendo un bar, lo faccia con coscienza e competenza. Ma che sopratutto, abbia a disposizione il maggior numero possibile di armi di Marketing e Gestione per riempirlo il locale.
E’ proprio di questo che ti parlerò oggi.
Purtroppo l’apertura di un Bar non parte quasi mai da una attenta analisi fatta razionalmente e con logica. E’ piuttosto come una bomba che esplode ed inonda di energia tutto ciò che trova sul suo cammino.
Non fraintendermi, non voglio dire che l’energia non serve, anzi! Io sono un amante dell’energia positiva che ci spinge al sacrificio ed al duro lavoro per la realizzazione dei propri obiettivi.
Allo stesso tempo però sono anche estremamente convinto che la potente energia positiva prodotta dal cuore, senza il controllo e la razionalità del cervello, sia come avere in griglia di partenza all’ippodromo il cavallo più veloce della storia, ma imbizzarrito.
Parte, ma non arriva alla meta.
Prendo in prestito una bellissima frase dell’azienda Pirelli che si addice perfettamente al nostro discorso:
La Potenza è nulla senza il Controllo
Purtroppo è esattamente questo che accade a molte persone quando si approcciano all’apertura di un nuovo locale.
Ma, qual è il meccanismo che porta a commettere questo errore?
Si ha qualche soldino da parte; magari i propri genitori hanno ricevuto il TFR (Trattato di Fine Rapporto) e sono disposti ad investirlo per il sogno del proprio figlio/a; magari si ha un amico con dei soldi pronti da investire; oppure la banca ci ha appena detto che abbiamo i requisiti per chiedere un mutuo; magari si eredita una bella somma da qualche parente purtroppo passato a miglior vita ecc.
Insomma, c’è questa potenziale liquidità disponibile.
Cosa balza quindi subito in testa a questa persona?
<< Non c’è un investimento migliore di un Bar! Sono aperto tutto il giorno, i clienti non hanno vincoli di orari e quindi vengono a consumare sempre, i fornitori li pago a 90 giorni, la cassa si riempie in fretta e poi… (stai molto attento a questo pezzo eh, è la chicca!)
Cosa ci vorrà mai a fare 2 caffè e stappare un Campari Soda?! >>
E non si degnano nemmeno di fare un maledetto corso da barman/barista di base! Non dico di fare coaching private con Bruno Vanzan, ma almeno un corsetto base, direi che ci può stare…
Beh, di questi tizi non voglio parlare oltre. L’aria che si respira nei loro Bar è talmente impregnata di dilettantismo e zero professionalità che quel locale ha le ore contate. E non possiamo fare niente, proprio niente, per salvarlo.
Quindi:
Primo consiglio: Se non hai mai messo piede dietro ad un bancone o se lo hai fatto ma pensi di non essere in grado di reggere il confronto col livello della concorrenza, lascia perdere. Coltiva prima questo campo o passa direttamente la patata bollente ad un professionista delegandogli il lavoro dietro al bancone, tu occupati di altro in azienda.
Spero vivamente che nel 2017 questo tipo di “avventurieri” siano sempre di meno e che l’estinzione sia molto, molto vicina. Creano solo danni. A tutti:
Se, dopo aver analizzato il primo errore, la tua idea è ancora in piedi, passiamo al secondo errore che non devi commettere per aprire un bar nel migliore dei modi.
Quindi abbiamo dato per scontato che nel tuo progetto ci sia un team di professionisti dietro al bancone. Con te o senza di te non è importante, ma devono e/o dovete sapere quel che fate.
Adesso potresti dirmi: “Beh, basta questo allora”. E la mia risposta sarebbe: purtroppo no.
Bastava qualche tempo fa, quando in Italia c’erano meno della metà dei locali che ci sono adesso. Quando l’unica cosa che contava era il prodotto e contava solo quello. La concorrenza era talmente bassa che nemmeno ci si faceva caso.
Oggi invece in media aprono più di 22 locali al giorno. La concorrenza c’è eccome!
Quindi non puoi permetterti di prendere questo fattore sottogamba. Assolutamente non puoi. Ne va del tuo futuro.
E’ per questo che, ancor prima di concentrarti sul menù, sui prodotti da sviluppare, sui fornitori, sull’arredamento, sul tipo di locale ecc. Devi fare una attenta ANALISI DELLA CONCORRENZA.
Ecco come fare:
Obiettivo: Quando i tuoi clienti e clienti potenziali penseranno al tuo locale dovranno subito associarlo al tuo prodotto di punta differente da quello della concorrenza.
Ricapitolando:
Secondo consiglio: Non limitarti ad avere prodotti di alta qualità e staff super bravo. Se ti metti a fare gli stessi prodotti che fanno altri 5 Bar intorno a te che ci sono da prima di te, purtroppo della tua bravura ci farai ben poco. Analizza prima la concorrenza, e solo dopo aver trovato il loro punto debole, usa tutta la bravura per ideare dei prodotti che siano unici e che sbalordiscano le persone!
Adesso che hai uno staff preparato a vincere ed un posizionamento sul mercato rilevante e diverso rispetto alla concorrenza. Sei già ad un punto di partenza migliore del 90% dei bar in circolazione.
Ma, manca ancora qualcosa per partire davvero alla grande!
Pensaci bene: Sei specializzato in un ottimo prodotto differente da quello che fa la concorrenza ma… Servono clienti disposti ad acquistarlo questo prodotto!
Fattore da non dare troppo per scontato al giorno d’oggi.
Infatti, se vuoi davvero ingranare la marcia giusta fin dall’inizio, per poi guadagnarti giorno dopo giorno il successo che meriti, devi mettere il tuo locale nelle giuste condizioni per diventare una vera e propria calamita attira-clienti.
E questo, che ci piaccia o no, si fa in un modo solo:
Col Marketing.
Possiamo raccontarci tutte le favole che vogliamo sul passaggio dei clienti davanti al locale, sul passaparola, sulla creatività dei post su Facebook ecc.
Sono cose importanti, ma che, se prese singolarmente in maniera casuale, sono solo dei concetti astratti che porteranno risultati altrettanto casuali.
Non puoi avere controllo su questi fattori.
Infatti, quello che ti serve è una vera Strategia studiata a tavolino per acquisire clienti in maniera semi-automatica, tracciabile e misurabile. STOP.
Tutto il resto sono solo chiacchiere.
Quindi:
Terzo consiglio: Inizia a studiare i migliori Strumenti di acquisizione clienti che calzano a pennello per un Bar e seleziona quelli più adatti e redditizi nel tuo specifico caso. Fai in modo di attivarne alcuni addirittura prima di aprire, per poi fare una inaugurazione col botto. In questo modo potrai sfruttare il grande afflusso di persone per riportarle a consumare nel tuo locale nei giorni successivi con tecniche ben precise. Facendo questo partirai già dal giorno dopo l’inaugurazione con una solida base di clienti.
Se te lo stessi chiedendo: Sì, il Marketing è un costo.
Ci sono mezzi di Marketing gratuiti ed a pagamento, ma in linea generale acquisire clienti costa soldi, non te lo nego.
Ma fidati, non acquisirne ti costa ancora di più. 😉
Ricapitoliamo al volo quali sono questi 3 errori che non devi assolutamente commettere se vuoi aprire un bar partendo alla grande (e anche continuando nel tempo alla grande :P)
Come avrai già capito, purtroppo per il primo non c’è cura. Il Dilettantismo è una brutta bestia.
Mentre, per gli altri 2, se devi ancora aprire un bar, sei in tempismo perfetto! Poichè sono analisi ed azioni, che se fatte ancor prima di aprire un bar ti permettono di risparmiare un sacco di soldi, tempo ed energie. Infatti, fare le eventuali modifiche a locale già aperto, ti costerebbe sicuramente più bigliettoni e necessiterebbe di molto più impegno.
Quali sono le strade concrete che puoi intraprendere per evitare questi errori?
Beh, indubbiamente puoi metterti a studiare. Fare corsi, analizzare casi di successo, provare, riprovare, testare, fallire, modificare e spendere soldi. Un po’ come abbiamo fatto noi (e come continuiamo costantemente a fare) prima di essere qui a parlar con te.
Oppure ti puoi affidare a chi fa questo di mestiere. 🙂
In primis Gabriele e tutto il suo team di Aprire Un Bar. Ti sapranno mostrare con passione e competenza tutti i passi burocratici da fare. Inoltre potranno accompagnarti al livello sempre successivo di competenze su questo fantastico lavoro. Con i loro corsi di caffetteria, latte art ecc.
Se poi, vuoi anche capire meglio come far entrare persone nel tuo locale a gustare i tuoi fantastici prodotti, per quello ci siamo anche noi di Bar Strategy. 🙂
Concludo facendoti un piccolo, e spero gradito regalo.
Per farti vedere con i tuoi occhi il modo in cui lavoriamo, la missione che abbiamo e le strategie che forniamo, puoi scaricare GRATIS il nostro Manuale “Da Barista a Imprenditore Professionista”. Dove troverai i 5 Segreti fondamentali per incassare di più col tuo locale.
Ti basterà inserire il tuo indirizzo email (dove riceverai il manuale) nella pagina che ti sto per dare, ed in 10 secondi avrai il manuale nella tua casella di posta elettronica.
Ecco il link per scaricare gratis il manuale. Clicca qui –> www.barstrategy.com/manuale
Con questo è tutto. Spero di averti chiarito un po’ le idee. Non tanto per quanto riguarda come aprire un bar dal lato burocratico, a questo ci pensa in maniera egregia Gabriele, quanto invece mi interessava sviluppare il concetto di COME RIEMPIRE IL BAR una volta aperto. Spero di esserci un minimo riuscito anche nel poco spazio che abbiamo a disposizione all’interno di un articolo nel Blog.
Ti auguro buon lavoro e sopratutto di avere un grande Successo col tuo futuro Bar! Se dopo questo articolo deciderai comunque di aprirlo, certo.
Ciao!