Ultimo aggiornamento: 3 Maggio 2017
Al nostro ultimo corso di barista in inglese abbiamo avuto un personaggio molto pittoresco, lunga barbetta intervallata da perline e aria parecchio alla Jack Sparrow, se non fosse stato incorniciato da un aria dell’Est. Il nostro amico si chiama infatti Lukasz e viene dalla Polonia.
Viene per un corso di caffetteria e di barista, e quando gli chiediamo cosa si aspetta dal corso, quali sono i suoi obbiettivi, ci racconta che vuole migliorare il livello dei suoi cappuccini e della sua latte art in una caffetteria letteraria che ha aperto, con altri soci, in una area della Polonia Meridionale, in una cittadina dal nome poco meno impronunciabile della media dei nomi polacchi.
La città si chiama Cieszyn. Siamo andati a cercare questa città su Wikipedia, per rendersi conto che ha poco più di 37.000 abitanti e si trova in una posizione particolare: parte in Polonia, parte (i sobborghi a sud) in Repubblica Ceka; così a sensazione, fuori dalle principali rotte comunicative e culturali della nazione e del continente.
Ora, tutto sembra essere l’opposto di quello che si è sempre predicato: se si parla di come aprire un bar letterario, vale a dire una attività molto basata su un certo tipo di pubblico, devi per prima cosa operare in città grandi (grosso bacino, più facilità di intercettare un certo tipo di pubblico, per quanto di nicchia) e cercare di vedere se il quella città c’è un movimento culturale di un certo tipo.
Come possono quindi, Lukasz e i suoi amici, riuscire ad aver successo? Perchè hanno davvero successo, le foto che troviamo sul loro profilo Facebook raccontano di presentazioni di libri ed eventi davvero molto partecipati, e raccontato anche di nomi importanti della letteratura e cultura polacca che arrivano nella cittadina di frontiera per presentare se stessi e le loro opere.
A raccontarcelo è Lukasz stesso. “Abbiamo aperto la nostra caffetteria letteraria, la Kornel, perchè avevamo molti contatti con il mondo letterario polacco, praticamente è il nostro background, il percorso da cui arriviamo, e sapevamo di poter parlare bene quella lingua. Inoltre lavoriamo moltissimo fuori dal locale, siamo presenti in eventi, fiere del settore e in internet. Questo fa si che siamo ben conosciuti, come gruppo, anche molto lontano dalla nostra piccola caffetteria, e non sono pochi coloro che attraversano mezza Polonia per arrivare da noi ed assistere alle nostre serate. Conoscere il tipo di contesto in cui si vuole operare, e saper promuoversi fuori dal locale; questi sono, secondo noi, i successi di un progetto del genere. Ma adesso devo migliorare la mia latte art!”