Ultimo aggiornamento: 7 Maggio 2017
Nel momento in cui stiamo scrivendo questo post (settembre) non sappiamo ancora se quest’autunno/inverno sarà tiepidino, come quello degli ultimi anni, o freddo come quelli di una volta. In ogni caso sappiamo che i clienti del nostro bar si sentiranno in un bel mood invernale, e se sapremo proporre loro coccolanti preparazioni invernali, di quelle che scaldano lo stomaco, le mani e l’anima, potremmo farli nostri anche per la stagione estiva.
Grazie ad una serie di articoli di Hotel.info abbiamo giocato a fare un giro dell’Europa, per scovare nelle nazioni fredde (ma anche in Spagna) le più famose e piacevoli tazze bollenti da proporre nel nostro bar in inverno. Vediamole insieme in due puntate.
Come prima proposta restiamo italianissimi, visto che a Torino è stato inventato nel ‘700 il vero progenitore di tutti i vari mocaccini e bicchierini e nutellini che si propongono adesso in giro per l’Italia. Questa prepararazione non è però piccola come un espresso, ma un bel bicchierone.
Gli ingredienti necessari sono:
Preparazione
Fondere a bagnomaria il cioccolato con i 70 ml di latte. Montare leggermente la panna insieme ad un cucchiaio di latte e allo zucchero vanigliato.
Versare delicatamente sopra la cioccolata ancora calda il caffè nero, quindi aggiungere con un cucchiaino la panna semimontata, stando bene attenti che si mantengano i tre strati del bicerin.
Siete a caccia del Bicerin originale? Non potete allora perdervi la storica caffetteria “Al Bicerin” in Piazza della Consolata, 5 a Torino.
Se dalle nostre parti l’inverno è davvero freddo possiamo provare a proporre quella bomba calorica che è la cioccolata calda alla spagnola, arricchita di farine addensanti e (dice la tradizione) bollita tre volte per arrivare alla consistenza perfetta. Per altro si gusta generalmente con i churros, i tipici dolci lunghi e fritti; gnum!
Gli ingredienti necessari sono:
Preparazione
Si comincia scaldando il latte, circa 150 ml per persona. Si versa quindi la cioccolata e si gira facendola sciogliere. Se a questo punto volete addensare la cioccolata, potete aggiungere un po’ di fecola. E’ possibile anche addolcirla con lo zucchero, ma questa scelta si può lasciare al cliente… adesso cercate anche la ricetta dei churros 😉
I tedeschi, lo sappiamo tutti, vanno matti per la birra, sarà per questo che a Colonia, nel cuore della Germania, si beve la birra brulè, speziata, come il vino…
Gli ingredienti necessari sono:
Preparazione
Con un pestello polverizzate cannella, anice stellato e chiodi di garofano. A questo punto riscaldiamo la birra a 60° (se lo fate con la lancia vapore, scaldate fino a quando è difficile tenere una mano sulla lattiera). Dopo averla scaldata, fate riposare la birra per un paio di minuti.
Dopo un quarto d’ora aggiungete le spezie e la buccia d’arancia. Infine unite il succo di ciliegia, lentamente.
Sì, so bene che molti pensino che la specialità di Amsterdam, sia, in estate e in inverno, un altra. Invece, anche se un po demodè, il latte all’anice rimane la classica preparazione per i giorni freddi.
Gli ingredienti necessari sono:
Preparazione
Portate il latte in ebollizione e aggiungete i semi di anice lasciando infondere per mezz’ora mantenendo il latte caldo (magari su una piastra al minimo). A questo punto riportate il latte ad ebollizione e aggiungete lo zucchero (quest’ultimo passaggio fatelo con la lancia vapore, renderà la bevanda più cremosa).
Per chi lo preferisse più energico può dimezzare lo zucchero, aggiungendo al suo posto un goccio di Pastis. In alcune caffetterie di Amsterdam usano zollette di zucchero all’anice.
Dopo questa prima cavalcata di bevande calde siamo ancora infreddoliti? Andiamo a vedere la seconda puntata delle bevande calde da proporre nel nostro bar. La trovate a questa pagina.
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1 Comment
Non è assolutamente vero che i mocaccini come li chiamate voi sono stati inventati a Torino ma a Livorno , è stato mio padre ad inventare l’oggi famoso Marocchino che è entrato nel listino prezzi ufficiale , sono passati più di trenta anni da quando è successo ed è proponendolo continuamente ai clienti indecisi tra un caffè ed un cappuccino che è diventato con il tempo conosciuto da tutti .
C’è da tener presente che lo chalet della mia famiglia era posizionato davanti alla terrazza mascagni è accanto all’ acquario quindi praticato da tante persone forestiere ,
Ci tenevo a dirlo perché s volte ci chiediamo : chissà chi è che ha inventato questo o quello ed una volta che lo sappiamo………….
Cordiali saluti