Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre 2017
Al mondo dell’HACCP abbiamo già dedicato molti post, e senz’altro molti dei nostri lettori vi hanno già familiarizzato, tanto da sapere che, per ottemperare a quanto richiesto, bisogna stendere un “Piano di autocontrollo” un documento che individua, valuta e predispone azioni correttive per i rischi di carattere igienico sanitario (ne parliamo più diffusamente in questo post).
Se l’HACCP si occupa di aspetti igienico sanitari, e quindi di salvaguardare la sicurezza “della nostra pancia”, c’è un’altro settore della legislazione per aprire e gestire un bar che ha a che fare con gli infortuni che in una attività che fa ospitalità possono accadere, sia a chi vi lavora sia a chi frequenta il locale.
Questo settore trova la sua regolamentazione nel Decreto. Legislativo 81/08, il cosiddetto Testo Unico della Sicurezza.
Di questa legge abbiamo ampiamente parlato in questo post, e abbiamo visto come, fra gli adempimenti che essa comporta, c’è quello di dotare la propria attività di un DVR, un Documento di Valutazione Rischi. Questo documento andrà, appunto, a valutare i pericoli che potrebbero conclamarsi e individua comportamenti, buone norme e presidi che possono evitare che questi pericoli si concretizzino in un infortunio.
In questo post vedremo quindi come si prepara e si scrive un DVR per un bar o un locale.
Come dicevamo, il DVR (Documento di Valutazione Rischi) ha lo stesso scopo di un piano di autocontrollo per l’HACCP, ma in questo caso ha a che fare con i rischi di carattere infortunistico.
Nello specifico si tratta di una relazione, di un documento che deve essere obbligatoriamente presente all’interno del locale e deve essere sempre a disposizione per eventuali controlli.
Nello stenderlo dobbiamo considerare che ha per oggetto l’individuazione di tutte le possibili fonti di rischio presenti nel nostro locale o insite nello svolgimento del lavoro. Rischi che potrebbero portare a infortuni, danni alla salute o a malattie professionali. In un locale, bar o ristorante che sia, potenziali fonti di infortuni potrebbero essere, ad esempio:
Tagliarsi mentre lavoriamo i cibi
Scottarsi con padelle e friggitrici,
Scivolare, magari mentre trasportiamo carichi o scendiamo scale di magazzini e salette.
A questi rischi, tipici del nostro lavoro, dovremmo elencarne sul nostro documento anche altri, di carattere più generale, ad esempio il rischio legato agli impianti elettrici agli impianti del gas, alla presenza di eventuali sostanze tossiche (per esempio per la pulizia) alla scarsa illuminazione o ancora ai mezzi di trasporto se facciamo del take away.
Una volta individuate queste fonti di rischi, sarà il momento di elencare i correttivi che intendiamo applicare per “disinnescarli” ad esempio mettendo strisce antiscivolo sulle scale, predisponendo con gli appositi salvavita gli impianti elettrici, apprendendo le corrette tecniche di taglio dei cibi o usando abbigliamento apposito (grembiuli e guanti in maglia di acciaio…) e ancora formando il personale con corsi che li responsabilizzino in questo senso.
CHI DEVE FARE IL DVR
Questo documento è obbligatorio per tutti i bar e locali che abbiano dipendenti e perfino soci lavoratori. Predisporre questo documento dovrebbe essere obbligo del RSPP (figura di cui abbiamo parlato in questo post), ma spesso sono aziende di consulenza per il lavoro a farsene carico. In realtà il proprietario ha l’obbligo di farsi seguire nella stesura di questo documento da un tecnico solo nel caso il suo locale abbia almeno 10 lavoratori (compresi titolari e soci) mentre sotto questo numero il locale può predisporre un’autocertificazione semplificata anche se, per semplificarsi la vita, si finisce per farlo preparare comunque da un tecnico esterno. In ogni caso si hanno 90 giorni dall’apertura del locale per redigere il documento.
QUANTO COSTA IL DVR
Come sempre, non è facile avere prezzi da internet, anche perchè il costo di questo documento è legato alla complessità del locale valutato. Da alcune ricerche fatte diciamo che, parlando di piccoli bar, abbiamo trovato preventivi da 200 a 400€.
E’ da notare che il documento (di cui proviamo a compilare insieme un esemplare durante i nostri corsi full immersion di “Apertura e gestione Bar“) non ha scadenza,semmai può essere da aggiornare nel caso alcuni fattori cambino (ristrutturazioni, nuovi piatti o metodologie utilizzate…)
4 Comments
400 € + IVA presso la confesercenti della mia città . L’idea personale che mi sono fatto è che queste confederazioni e non , sguazzino in queste situazioni.Loro dovrebbero tutelarci , invece ho idea che ci vedano come vacche da mungere , non tutelandoci nelle sedi opportune , ma favorendo tutta questa burocrazia che a loro porta solo vantaggi economici( organizzazione di corsi e compilazione di manuali ” indispensabili” a prezzi salatissimi che spesso sono anche finanziati con fondi europei ) . Oramai , sempre dal mio punto di vista , sono organizzazione fini a se stesse che tutelano il loro interessi finanziando le loro strutture spesso mastodontiche . Per esempio , Mi chiedo ” chi dovrebbe tutelare i nostri interessi” , dove eran quando c’è stata la liberalizzazione delle licenze , non è che zitti zitti , la cosa a loro garbava ?! Più commercianti = Più clienti -per loro- , oggi , rallentato il mercato dei commercianti italiani , vedo che si stanno buttando su quello degli ambulanti extracomunitari .
Premetto che sono un consulente che si occupa di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro da circa 10 anni. Riguardo a stesura di DVR ed altra documentazione inerente quindi ne sò qualcosa…senza entrare nei meriti tecnici vi consiglio di non sottovalutare il fattore costo del documento e tempistiche in cui viene redatto e soprattutto che il consulente venga a rendersi conto delle effettive attrezzature che avete nella vostra attività, nonchè della sistemazione dei locali e delle procedure che utilizzate nello svolgere il vostro lavoro. Ricordate che il documento è redatto si da esterni ma è a firma del Legale Rappresentante (difficilmente troverete DVR ben fatti con i riferimenti del consulente) quindi la responsabilità, che è penale in tutta la disciplina della sicurezza sul lavoro rimane in capo a quest’ultimo. Le sanzioni per la mancata redazione o per la incompleta redazione (e di documenti incompleti ne ho visti a bizzeffe) è molto salata parliamo dell’ordine di cifre da 1500 € fino a 10000€ per non parlare poi se vengono sommate più sanzioni….La mia raccomandazione quindi è di affidarvi ad un buon consulente, badare poco al prezzo (se il documento è ben fatto) e soprattutto non vi trastullate sul fatto che una volta fatto il documento lo mettete in un cassetto e state tranquilli perchè così non è….
Buona fortuna
Dott. Colasacco Fernando
Buongiorno,vorrei sapere quali sono i corsi per aprire un caffè letterario
grazie Costantino
Buongiorno, sono un consulente della sicurezza e Rspp, tengo a precisare che innanzitutto la redazione del DVR non è obbligo del RSPP ma bensì del Datore di Lavoro, art. 17 D.Lgs. 81/08 (addirittura è un obbligo non delegabile) poi per quanto riguarda i prezzi, io sinceramente fra i 200€ e i 400€ sinceramente mi guarderei bene bene il documento che mi è stato consegnato, considerando un costo orario di 30€/h considerate un poi voi che prodotto possono darvi. Signori non sottovalutiamo la sicurezza, finchè pensiamo che sia solo un’adempimento burocratico e basta i vostri dipendenti continueranno ad ammalarsi e a farsi male, non è il caso del settore del bar e ristorazione però gli operai nelle fabbriche e nei cantieri muoiono proprio per scarse valutazioni dei rischi e perché il Datore di Lavoro sottovaluta la sicurezza.