Ultimo aggiornamento: 29 Ottobre 2015
Partendo dall’intervista ad una azienda di settore vediamo come possiamo scegliere uno spremiagrumi per il nostro locale.
Vero che l’estate, il momento per le bibite fresche, è passata, ma, per giustificare questo post potremmo dire che d’inverno il bisogno (vero o presunto) di vitamina C aumenta, e che le arance sono un frutto tipicamente invernale.
Ecco quindi che, prendendo come spunto una intervista registrata al recente HOST di Milano parliamo degli spremiagrumi al bar.
L’intervista è con Andrea, responsabile Zummo, una delle più note aziende produttrici di spremiagrumi, vediamola:
Per andare oltre le parole di Andrea abbiamo dato un occhiata ai prezzi di queste macchine, che non sono bassi, spesso oltre i 2000€.
Prezzi come questi giustificano naturalmente, per la maggior parte dei locali, l’acquisto alternativo di uno spremiagrumi non automatico, quello classico in cui l’addetto taglia l’arancia in due e lo preme su un girante; tipo di apparecchio che ha naturalmente costi moooolto più bassi.
Se però dobbiamo seguire il lavoro di una struttura che produce moltissime spremute (alcuni mercati esteri ne consumano davvero tantissime, e pensiamo, anche in Italia, al classico chiosco estivo…) in quel caso un apparecchio anche costoso potrebbe avere un senso, magari ragionando sul piano di ammortamento che, qui sotto abbiamo “fotografato” direttamente dal sito Zummo.
Se poi state cercando le attrezzature per il vostro bar non dimenticate i nostri post su: i blender, la macchina del ghiaccio, macchina da caffè espresso, lavabicchieri, piastra per panini, macina caffè.