Ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2015
Cosa cerca un cliente quando fa l’aperitivo, l’apericena al bar? Facciamo un piccolo sondaggio, e proviamo ad arricchirlo con qualche indicazione pratica.
Creare e organizzare un ottimo buffet può essere un importantissimo valore aggiunto per rendere vincente l’ora dell’aperitivo (l’impropriamente detta Happy Hour) nel proprio bar.
Happy hour improprio, abbiamo detto, perché parlando di aperitivo, potremmo ormai definire il modelle, più giustamente, come apericena. Infatti, come vedremo in seguito nel post, non sono pochi coloro che scelgono per l’aperitivo un locale invece che un altro proprio per l’abbondanza e la varietà del buffet che viene servito. Ma come organizzarlo per gestirlo bene e per tenere sotto controllo i costi?
Se pensiamo alle grandi categorie di cibi (diciamo carboidrati, proteine e grassi) i più economici sono proprio i primi, i carboidrati, quel mix di pasta, riso, orzo, farro, pizze e focacce che spesso sono anche graditissimi dai clienti. Prepariamoci quindi a servire orzo al pesto, spaghettate fumanti, pizze (che si fanno benissimo anche nei fornetti delle brioches) e insalate di riso, e che la fantasia sia con noi, fino a farci accontentare clienti e bilancio del locale.
Dette queste semplici regolette c’è da dire che anni fa avevamo preparato questo post sugli aperitivi a tema, ora, senza tornare sull’argomento, ci eravamo messi in testa un giochino bizzarro, andando a vedere , su Trip Advisor e altri siti di recensioni, cosa scrivono i clienti, e quindi cosa “gli piacerebbe trovare” al prossimo aperitivo (fate questo giochino anche voi, lettori che volete aprire un locale, è istruttivo…).
Il tema principale di queste recensioni, quello che fa la fortuna o la disgrazia del locale, è quello che potete immaginare: il buffet. Quasi tutte le recensioni negative hanno a che fare con buffet scarsi o banali, mentre le recensioni positive parlano sempre di portate abbondanti, calde e magari con sorprese (la spaghettatona fumante? Le focacce con la nutella?) ad un certo punto della serata. Curiosamente poco sembra invece contare la qualit dei drink (non viene quasi mai menzionata nelle recensioni che abbiamo visto noi) mentre importante, a sorpresa, è la scelta e il livello di vini e birre, magari artigianali. Molto apprezzato il fatto che il buffet abbia anche una parte dolce. Infine, si parla poco della bravura dei barman e molto di più dell’efficienza di servizio e camerieri. Inutile dire che il prezzo viene sempre menzionato, ma mai come alto o basso in assoluto, ma alto o basso in relazione a ciò che viene servito.
Un paio di recensioni che abbiamo estrapolato recitano:
“..ci siamo andati più volte il sabato sera per l’aperitivo: hanno un abbondante buffet con pizze, schiacciate, tramezzini, riso e pasta di diversi tipi, crostini, pappa al pomodoro, frutta e cocktail fantastici. Da non sottovalutare il vasto assortimento di birre, tra cui la Guinnes. Il tutto a 5€”
“Sul tavolo principale si trova inoltre frittura, pasta calda o fredda, insalate e ripieni di ogni tipo. Appena un prodotto viene terminato, viene subito sostituito con altre portate diverse. La scelta , quindi risulta essere molto ampia! Dopo una certa ora, vengono sfornati anche vari tipi di dolci, per i più golosi.”
Detto questo, oltre al pensare a cosa servire pensiamo anche al come; soprattutto se prevediamo di avere una clientela numerosa dovremo strutturare l’aperitivo su un tavolo o su un bancone sufficientemente lungo, e magari mettere i vassoi dello stesso cibo in diversi punti, per evitare accalcamenti.
Se poi vediamo entrare nel locale delle persone, magari di una certa età, che vediamo spaesati, di fronte al concetto e alla ressa dell’aperitivo, sarebbe buona norma andare ad accoglierli, farli sedere e poi servirli noi con una selezione di stuzzichini, invitando loro a servirsi successivamente da soli, a quel punto il ghiaccio sarà rotto.