Vogliamo trasferirci, e stiamo pensando a come aprire una attività a Cork o a Dublino? In questo post tutto quello che dobbiamo sapere per aprire un bar italiano in Irlanda… Compreso un’intervista a chi l’ha fatto!
Aprire una gelateria o una caffetteria è sicuramente un’ottima opzione per trasferirsi in Irlanda
E chi non lo sogna? Spazi verdissimi e sereni, paesaggi meravigliosi, una cultura antica e affascinante e la fama di essere una nazione easy (anche come tassazione!). Insomma, trasferirsi in Irlanda potrebbe essere, e spesso è, il sogno di molti ragazzi Italiani!
Trasferirsi, se non si hanno i soldi di Ronaldo, vuol dire lavorare, e spesso aprire una attività, per chi ha nel DNA la meravigliosa cultura italiana del cibo, vuol dire aprire un bar, un ristorante o una gelateria.
Ma come si apre una attività in Irlanda?
Per capirlo abbiamo fatto un po’ di ricerche è perfino una intervista, ad Andrea ed Eva, due ragazzi (Andrea è italiano, Eva viene dalla Slovacchia) che lavorano da anni a Dublino e stanno seguendo l’apertura di una loro attività, una caffetteria/bar all’Italiana. Prima di ascoltare l’intervista però proviamo a riassumere l’iter burocratico delle leggi per aprire una caffetteria in Irlanda, riassumendolo in alcuni tip…
- Come primo passaggio dobbiamo decidere se apriremo una ditta individuale (sole trade) oppure una società, che possiamo tradurre come limited company. In quest’ultimo caso sarà necessario registrarla al Companies Registration Office e ottenere per essa una partita IVA (VAT number) presso il Revenue Commissioner. In questo caso i tempi burocratici sono di circa 10 giorno (a volte qualcosa in più a Dublino, città grande) e il costo è di circa 100€. Se invece apriremo come singolo dovremo solo registrarci al Revenue Commissioner, in questo caso avremo un costo di circa 20 euro e potremmo iniziare immediatamente a operare.
- Se la parte di avviamento della società è molto veloce, altri aspetti sono molto simili a quelli italiani, ad esempio quello dell’HACCP. Ci sono poi alcuni controlli che vengono effettuati prima dell’apertura: quello sanitario e di agibilità e quello della Fire Brigade, i Vigili del fuoco.
- Più complesso è l’ottenimento della licenza per gli alcolici, che è abbastanza generica in Italia (vedete in questo post come ottenere la licenza per gli alcolici per bar) mentre è molto più complessa nelle isole Britanniche, dove ci sono addirittura tre diverse licenze (per vino, birra e liquori). Ancora, diverse restrizioni permettono di vendere solo caffè, o solo bevande, o bevande e cibo.
- Parte dolcissima, per chi proviene dall’Italia, è invece la tassazione, che in Irlanda è attualmente fissata al 12.5% ma, con la possibilità, per le nuove aziende, di non pagare perfino niente per i primi tre anni.
Se tutto questo riguarda la burocrazia per aprire una caffetteria in Irlanda (o una gelateria, perchè no!) ci sono poi gli aspetti di business, legati alla ricerca della location, alla valutazione del tipo di target e, sopratutto alla capacità nostra di fare bene! Questo è valido per aprire un bar a Cork come in qualsiasi altra parte del mondo!
E adesso ascoltiamo l’intervista con Eva e Andrea:
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1 Comment
[…] che può darci riguardo ad aprire una caffetteria in Irlanda (su cui avevamo già scritto questo post) ma per una gran bella storia, raccontata in un inglesissimo dialetto […]