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QUANTO COSTA E COME SI ARREDA UN LOCALE, PROBLEMATICHE E TRUCCHI DEL MESTIERE

Finalmente il parere di qualche esperto, di qualcuno che di lavoro costruisce locali. Elisabetta Giorgi, del gruppo Officine del legno, ci manda questo interessante post su come arredare un bar o un pub, e quanto costa un bar nella costruzione, un punto fondamentale per chi vuol partire da un fondo commerciale vuoto.

Un bar realizzato da Officine del legno

Le problematiche nell’arredare un locale sono di vario tipo: economiche e organizzative e riuscire a sfruttare al meglio gli spazi.

Quando facciamo un sopralluogo in un locale, nel nostro lavoro, cerchiamo di vederne subito le potenzialità. Queste potenzialità spesso e volentieri vanno a scontrarsi con le possibilità economiche del cliente e da lì purtroppo comincia la fase demoralizzante.

Eppure le soluzioni non mancano. Per quanto riguarda l’attrezzatura si può optare per quella usata (ovviamente certificata) oppure scegliere comunque attrezzatura nuova ma concordare delle forme di pagamento che possano aiutare a “spalmare” la cifra totale nel tempo. Ricordate che l’attrezzatura è la vostra arma del mestiere, senza di essa o comunque scadente non arriverete mai ad avere i risultati sperati.

Per la vetrina panini bisognerebbe sapere già che tipo di alimenti servirete e soprattutto quanti. Mi è già capitato di vedere vetrine enormi e siccome la clientela non era molta, il numero dei panini è stato ridotto e lo spazio vuoto veniva riempito con frutta finta o peggio ancora lasciato vuoto!

Quindi è importante capire che giro ci possa essere, magari sbirciando anche nei locali vicini, vedendo loro cosa vendono come lo vendono e soprattutto cosa NON vendono. Perché non è detto che quello che non vendono è perché “non va”, ma semplicemente perché non ci hanno pensato.

Parlando del banco frigo torno a ripetere più o meno le stesse cose, perché anche qui bisogna capire a quale clientela e con quali consumi vogliamo rivolgersi: aperitivo alla grande? Cocktail, molto latte da stivare per i cappuccini? Per quanto riguarda le vetrine gelato personalmente sono contraria al modello “a pozzetto”, perché secondo me il cliente vuole vedere cosa mangia, anche se adesso ci sono pozzetti a vista.

Per quanto concerne invece l’arredamento si apre un mondo.Perché le scelte sono molte e con budget diversi: per esempio si può risparmiare usando come materiale il melaminico con effetti materici (mi raccomando controllate che sia a bassa emissione di formaldeide!).Altro materiale alternativo è il policarbonato alveolato disponibile in tanti colori che abbinato a luci led ha il suo bell’effetto.

Se invece il banco c’è già e la struttura lo permette si può decidere di intervenire solo sul frontale, quindi rivestendolo a nuovo. Si può scegliere sia laminati (e lì veramente ce n’è per tutti i gusti) sia pensare di applicare pellicole adesive sulle quali si può far stampare qualsiasi cosa: dal logo del locale ad immagini ecc. poi si possono sostituire o riverniciare le mensole porta bottiglie retro banco, sostituire solo le sedie, sostituire le antine cambiandone il colore (materiale permettendo) a ancora sostituire solo il piano d’appoggio del bancone.Sembra impossibile ma basta veramente poco per cambiare l’aspetto di un locale senza doverlo per forza stravolgere.

Anche perché, e qui mi collego al secondo punto, quando si decide di rifare il locale c’è anche il problema organizzativo.

Quando farlo? Ovviamente quando è chiuso per ferie. Ma è anche vero che se per ferie si intende il periodo estivo molte aziende sono chiuse. Magari l’artigiano che vi deve consegnare l’arredamento no, ma il fornitore per le attrezzature sì. Quindi bisogna organizzarsi per tempo, scegliere gli articoli che ci interessano ed ordinarli perché i tempi di consegna non sono brevi. Si rischia di avere l’arredo ma non il frigo.

Per concludere con il terzo punto, direi che ogni spazio può essere sfruttato al meglio.

Molte volte nel locale ci sono pilastri portanti e quindi non toccabili, che tolgono spazio e creano problemi di visibilità e di disposizione degli spazi. Il pilastro può essere usato, magari può essere sfruttato mettendo delle mensole perimetrali, se c’è spazio con sgabelli alti, sennò senza, solo come punto d’appoggio. Chi è di corsa molte volte lo preferisce.

In una nicchia, in base alla grandezza, si può inserire una panca con tavolo davanti, oppure sempre mensole che sono una manna: vanno bene ovunque. Oppure inserire frigo bibite dove il cliente si serve da solo, piuttosto che una vetrinetta dove esponete prodotti tipici (la vendita di quest’ultimi è sempre un’entrata di cassa). Oppure una zona baby (poco diffusa) con tavolino e sedie a misura bimbo, perché se il bambino mangia tranquillo sicuramente sarà un posto molto apprezzato dai genitori. Ovviamente ogni locale è a sé, condizionato da posizione, metri quadri, bacino d’utenza ecc.

La cosa importante è riuscire ad instaurare una collaborazione con chi si appresta a fare dei cambiamenti, cercando di capirne i gusti, le esigenze e soprattutto riuscire a far “toccare con mano” l’avanzamento dei lavori andando proprio a vedere come procedono i lavori.

Comunque quello che mi preme dire che i punti fermi devono essere: PULIZIA, PROFESSIONALITA’ ED EDUCAZIONE.

Ultima cosa: non fatevi scoraggiare da questa crisi, perché chi lavora duro con passione e anche creatività ce la può fare.

Una volta mi sono sentita dire da un gestore che voleva un preventivo: “per carità lavoro ce n’è, non posso lamentarmi, ma con questa crisi…” Se il lavoro c’è la migliore cosa da fare in questo momento è investire nella propria azienda!

Siamo i primi a ringraziare elisabetta per i suoi preziosi consigli, e a contattarla, se state pensando di aprire una attività, alla sua mail: [email protected] e al sito aziendale: www.officinedellegno.it

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15 Comments

  1. Alessio ha detto:

    Buongiorno, è possibile arredare un bar senza retrobanco ?

    • ciao Alessio,
      dal punto di vista normativo nessun problema, ma il retrobanco è molto utile per avere tutta una serie di strumenti a portata di mano. Il problema, lo so bene, si pone nei locali molto stretti, a tubo, dove il retrobanco ruba cm preziosi. ultimamente ne abbiamo fatto uno di 30 centimetri, superminimo per un piccolo lavello e per apppggiarci frullatori…

      • Alessio ha detto:

        La ringrazio per la rapidità di risposta.
        Sinceramente non sono ancora molto ferrato in materia, ma sto cercando informazioni a riguardo.
        Ho acquistato un locale che ha la superfice della vendita e somministrazione ( escluso quindi bagni e cucina di sporzionamento ) pari a 24 mq, un rettangolo di circa mt 6 x 4.
        Questo locale lo arrederò per poi darlo in gestione di azienda.
        Presumibilmente verranno servite prime colazioni, panini ed aperitivi poichè il bar si rivolgerebbe ad utenti di età che va dai 14 – 15 anni in su,a ridosso del locale ci sono scuole medie, superiori, università e parcheggi per turisti, che quindi si presume consumino velocemente.
        Il dubbio del retrobanco perchè non vorrei si venga a creare uno spazio calpestabile minimo troppo invivibile.
        Sono interessato al discorso torrefazione, il locale si trova in toscana.

      • Alessio ha detto:

        perchè cmq è sempre meglio avere un lavello anche se piccolo nel retrobanco? oltre ai 2 nel banco principale?

  2. Alessio ha detto:

    Per esempio,considerando che il bar partirebbe da zero, mi chiedevo se la macchina del caffè pùò bastare con 2 braccetti, se conviene prenderla in comodato d’uso oppure comprarne una nuova.

  3. Francesco ha detto:

    Salve, vorrei sapere se per la conservazione degli alimenti è necessario fornirsi di un frigo in acciaio o dal punto di vista della normativa può essere sufficiente un qualsiasi tipo di frigorifero commerciale.
    Grazie

  4. Antonella ha detto:

    Titolo: QUANTO COSTA E COME SI ARREDA UN LOCALE, PROBLEMATICHE E TRUCCHI DEL MESTIERE..ma tutto si parla tranne che di COSTI quello che è forse la cosa principale che interessa sapere.
    In alcuni post datati 2009 affermate che il costo medio al metro quadro è di 600/800€ – per i banconi quantificate in questo modo “Il costo di un banco bar medio è intorno ai 5000€ al metro quadro”. Affermazioni inesatte che tendono a scoraggiare l’apertura di nuovi locali.
    In poche parole facciamo capire che per aprire un bar non ti bastano 150.000 euro minimo, cosa irreale visto che un bar lo si apre anche con 30.000 euro e forse anche meno. Non tutte le persone che leggono il vostro sito hanno in mente di aprire un BAR stile FLAVIO BRIATORE, molti vogliono solo fare dei piccoli bar 30/40mq al pubblico e 20mq di Laboratorio/Cucina + servizi con colazioni e qualche aperitivo, bar che si possono aprire con molto molto meno.
    Quello che chiedo a voi è di dare informazioni più dettagliate anche per aprire bar low cost destinati a paesini sperduti o luoghi di periferia dove utilizzare arredi in “oro zecchino” non serve.

    Cordiali Saluti
    Antonella

    • antonio ha detto:

      ciao antonella io insieme a degli amici stiamo cercando di aprire un bar. tu sei esperta del campo?potresti aiutarci?dandoci magari delle dritte per quello che serve per un banco bar tipo quanti frigoriferi ci voglio la lavastoviglie se ci vuole qualche congelatore.ecc. grazie

  5. Peppe ha detto:

    salve, premetto che ho intenzione di aprire una sala privata per organizzare feste private. Volevo sapere se tutto l’impianto lo affitto da un terzo i diritti Siae li devo pagare io o colui che mi affitta l’impianto audio(casse, microfoni,dj ecc…)? Grazie e buonagiornata

  6. Al giorno d’oggi conviene aprire un negozio? ha detto:

    […] al disegno del locale e all’ARREDAMENTO. Controllo dei costi, numero dei bagni, come si valuta un preventivo. Quanti metri quadrie quanta energia elettrica serve. Funzionalità ed ergonomia nella scelta […]

  7. Andrea ha detto:

    Salve,volevo chiedere,secondo le vostre esperienze,in termini di incremento di lavoro,se ne nota un aumento in funzione di una ristrutturazione di un locale bar? Grazie

    • domenico marchi ha detto:

      Ciao Andrea,
      certamente un locale ristrutturato,attrae maggiormente che un locale “stanco”, ma poi sta anche a chi sta dietro il banco far si’ che le vendite aumentino.

  8. Andrea ha detto:

    Buon giorno, vorrei arredare un negozio di circa 50 mq preposto alla vendita di cialde e capsule per caffè e affini ho preventivato circa 6000 euro comprando e montando io il tutto ,mi chiedevo solo se ero in linea con altri negozi dello stesso tipo .grazie in anticipo

  9. hk ha detto:

    Ma posso non mettere una vetrina? Io sto pensando di fare i panini al momento con ingredienti scelti dai clienti (più stile subway).

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