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BAGNI PER DISABILI E RAMPE DI ACCESSO PER I BAR: LE ESPERIENZE DI UN OPERATORE EDILE

Bagni per disabili da costruire e rampe di accesso al locale, grandi problemi per chi deve aprire un locale in un centro storico. vediamo come, un imprenditore edile, ha risolto alcune situazioni.


Abbiamo recentemente contattato il signor Giuseppe De Leonardis, imprenditore edile con all’attivo molte realizzazioni nel campo di bar e ristoranti. L’incontro è stato occasione per una bella chiacchierata su molti argomenti. Fra questi, quelli degli accessi per i disabili e della realizzazione dei bagni nei locali sono particolarmente sensibili per i molti nostri lettori che vorrebbero trasformare in bar, ristoranti o enoteche (o altro) strutture vecchie, non in linea con le moderne esigenze e magari in centri storici, fascinosi per i clienti, ma decisamente scomodi per ripensare spazi e trasformazioni.

Dalla chiacchierata con Giuseppe emerge come sia impossibile dare una ricetta assoluta per problemi come questi, ma a volte una attenta analisi dello spazio e un pizzico di creatività possano aiutare a risolvere i rompicapi che le normative e gli spazi impongono.

È il caso di un’esperienza che Giuseppe ha avuto nella realizzazione di un bar in Puglia. Il locale era composto di un’unica stanza e gli spazi erano decisamente ridotti. Come collocare nel locale il bagno obbligatorio senza mangiarsi troppo spazio in una stanza già esigua? L’idea era quella di realizzare i servizi nel sottoscala, ma come si sarebbero potute ottenere le altezze obbligatorie per avere l’autorizzazione sanitaria? Dopo diverse prove (fatte con dei cartoni che dividevano idealmente gli spazi del sottoscala) si arrivò alla realizzazione di uno spazio di servizio nella parte più bassa del sottoscala (dove i gradini si abbassano fino al pavimento). In questo spazio di servizio furono collocati i contatori dell’acqua, una piccola autoclave e un minuscolo ripostiglio. Il bagno stesso rimaneva comunque troppo basso, ma la soluzione di collocare la tazza del water nella parte più bassa del soffitto, in cui l’altezza era di 1,50mt, riuscì ad ottenere l’autorizzazione della ASL, perché in questo modo sarebbe diventato impossibile sbattere la testa nel soffitto, proprio per la presenza del water che non permetteva di camminare.

Per quel che riguarda l’accesso disabili Giuseppe ci ha poi riportato un caso meno creativo, ma comunque interessante. In questa situazione l’accesso al ristorante aveva 6 gradini abbastanza alti, e trovandosi in un centro storico con marciapiedi stretti non era possibile realizzare una rampa di accesso con pendenze accettabili. Il problema è stato risolto con un piccolo montacarichi (di fatto una piattaforma su un elevatore) che con una spesa (abbastanza) contenuta, ha permesso l’apertura del ristorante.

Giuseppe De Leonardis, che ci ha dato queste dritte, può essere contattato, per dubbi su lavori edili nei bar, a [email protected] o al 338 7967618.

4 Comments

  1. Valentina ha detto:

    Salve,volevamo avere una maggiore informazione,a breve prenderemo in gestione un locale che è già stato avviato da più di 3 anni. Il locale presenta 2 bagni e nessuno di questi è a norma per i disabili.Mi chiedevo se, dato che il locale è già esistente siamo tenuti a provvedere con la messa a norma dei bagni,oppure possono restare così come sono?

    Vi ringrazio per l’attenzione
    Saluti Valentina

  2. maurizio ha detto:

    Comunque credo che se l’autorizzazione dell’asl e comunale il locale già la possiede, non necessiti di altri requisiti.
    se devi richiedere una nuova autorizzazione, credo che in base al punteggio necessario per il rilascio dell’autorizzazione stessa, dovrai adeguare tutto quello che occore.
    In bocca al lupo.

  3. […] per un intervista presso una ASL in modo da dare più informazioni al riguardo, nel frattempo in questo post potete trovare alcune interessanti esperienze di bar in cui è stato risolto, da un operatore […]

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