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30 Giugno 2011
VENDESI BAR RICEVITORIA SISAL A PADOVA
4 Luglio 2011

AGGIORNAMENTO SULLA FIGURA DEI “COLLABORATORI FAMILIARI” NEI BAR

Un’ulteriore revisione su un tema molto sentito nelle piccole imprese come i bar. Come mettere in regola, il figlio, la moglie il genitore o la compagnia che lavorano nel bar.

Non molto tempo fa avevamo scritto a proposito della figura del “collaboratore familiare” all’interno del bar, vale a dire della moglie, compagnia, figlia (o marito o figlio) che possono lavorare nel locale di famiglia senza essere sottoposti alle regole (e soprattutto agli stipendi) che caratterizzano i dipendenti veri e propri. La legislazione che si trovava su internet al riguardo sembrava non molto chiara, per cui abbiamo cercato di intervistare un consulente del lavoro per saperne di più.

Quello che è emerso dall’intervista, e che quindi pensiamo di poter prendere per certo è che per far lavorare dei collaboratori familiari è necessario l’iscrizione in camera di commercio di una “Impresa familiare” figura societaria abbastanza nuova a cui verranno associati dall’imprenditore (diciamo il responsabile dell’azienda) i familiari. I familiari sono considerati tali quando parenti entro il terzo grado e affini (come la moglie) entro il secondo grado. Di fatto sembra che in questo tipo di impresa non trovino posto i conviventi, anzi, il vincolo di parentela deve sussistere per tutta la durata dell’impresa, e un divorzio ne causerebbe il decadimento.

Una volta che i parenti sono stati iscritti all’impresa familiare è necessario iscriverli al INPS e alla vecchia cassa malattia, anche se il collaboratore non pagherà i contributi come un dipendente e non avrà alcun obbligo di stipendio. Il collaboratore familiare ha invece diritto alla partecipazione agli utili ma non è tenuto a ripagare le perdite della società, ne il suo patrimonio personale può essere usato per recuperare debiti aziendali.

Molte altre informazioni su questa figura professionale, ancora abbastanza oscura, e soggetta a numerose interpretazioni, le trovate qui.

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83 Comments

  1. Keybe ha detto:

    Articolo molto utile.

    quindi con questo tipo di impresa non c’è più bisogno di offrire un contratto di lavoro ai propri famigliari? cioè supponendo che io sia il figlio del proprietario posso lavorare senza essere messo in regola, e un eventuale controllo da parte della finanza non dovrebbe preouccupare. l’unica cosa da fare è iscriversi all INPS, è giusto?

    • mimmo ha detto:

      Ciao Keybe,
      esatto!!!!
      Buon lavoro. mimmo

      • ignazio ha detto:

        Mio padre ha un autofficina, io vorrei iscrivermi come collaboratore familiare.Deve versare contributi per me?o se mi iscrive all’inps posso stare in autofficina con lui senza alcun rischio in caso di controllo della finanza???

        • mimmo ha detto:

          Ciao Ignazio,
          nel nostro blog, cerchiamo di rispondere a tutti, ma ancora non ci siamo specializzati in normative riguardanti le autofficine. Prova a rivolgerti ad un ente di categoria.
          Saluti. mimmo

    • frank ha detto:

      Ma perche’ diffondete false informazioni?
      Non fate riferimento all’Inps?
      Leggete qui sotto….e’ tratto dal sito dell’Inps…

      L’IMPRESA FAMILIARE

      Tutti i componenti dell’impresa familiare sono obbligati al versamento dei contributi previdenziali alla Gestione Commercio, in quanto la sua costituzione presuppone, ai sensi dell’art. 230 bis cod. civ. e del d.p.r. 597/73 art. 5 e d.p.r. 917/86 art. 5 (disciplina fiscale) che titolare e coadiuvanti della impresa stessa svolgano la propria attività con carattere di abitualità e prevalenza (circ. n.80/93).

      E’ chiaro???
      Ciao a tutti

  2. enzo ha detto:

    Ciao a tutti,
    Insieme ad un amico abbiamo intenzione di aprire una bar (o edicola, si tratta di un’apertura all’interno di un simil centro commerciale ), ed ho alcune domande da sottoporvi;
    1) Il SAB lo devono possedere entrambi i soci?
    2) Non ho capito se una volta fatta l’iscrizione è possibile avviare l’attività oppure devo aspettare la fine del corso e relativo attestato.
    2) Io ho 19 anni, e sicuramente avrò bisogno dei familiari all’interno dell’attività, ho letto che si può avviare un’impresa familiare, ma può conciliarsi con l’eventuale società che si andrà a creare?

    Sicuramente mi sorgeranno altre domande, vi ringrazio per risposte
    Grazie

  3. mimmo ha detto:

    Ciao Enzo,
    l’iscrizione al SAb e’ sufficiente che sia iscritto un solo socio ed e’obbligatorio averla gia’ all’apertura dell’attivita’.
    Puoi benissimo formare il tipo di societa’ che ritieni piu’ opportuna e nominare collaboratori i famigliari.
    Saluti. mimmo

  4. Fabio ha detto:

    Ciao Mimmo…
    Ho una ditta individuale….ed ho 2 attività.
    Al momento dell’apertura della seconda attività il mio commercialista mi ha detto che dovevo assolutamente assumere un dipendente..e cosi’ ho fatto.
    Le attività sono 2 si,ma una giornaliera ed una serale…e realmente ci lavoriamo io e mia moglie…(piu’ il dipendente che sono stato costretto ad assumere)
    Quello che volevo chiedere è …non potrei evitare di pagare i contributi dell’attuale dipendente e fare in modo che ci stia mia miglie in una delle due attività???

  5. mimmo ha detto:

    Ciao Fabio,
    non sei stato troppo chiaro, ma per quel che ho capito, sono manovre che devi effettuare assieme al tuo commercialista.
    Saluti.mimmo

  6. Giovanni ha detto:

    Ciao Mimmo, farti chiederti gentilmente una domanda:
    Avrei intenzione di aprire un bar e far svolgere l’attività a mi afiglia 23 enne (studentessa universitari. Io e mia moglie siamo pubblici dipendenti, potremmo partecipare come collaboratore familiare? grazie per i tuoi consigli. Giovanni da Roma.

    • mimmo ha detto:

      Ciao Giovanni,
      si puo’ benissimo fare, facendo un’impresa famigliare, oppure senza fare la societa’facendo una ditta individuale,dovrete essere nominati coadiuvanti.
      Per cio’ che sara’ piu’ vantaggioso per voi, dovrete parlarne con il vostro commercialista.
      Saluti. mimmo

  7. ANNA ha detto:

    CIAO MI CHIAMO ANNA E VORREI FARTI DELLE DOMANDE.
    SONO DIPENDENTE PRESSO UNO STUDIO DA CIRCA DUE ANNI E DA UN PAIO DI MESI SONO DIVENTATA COLLABORATRICE FAMIGLIARE PRESSO LA DITTA (ARTIGIANO) DI MIO FRATELLO PER POTERGLI FARE DA PREPOSTO. CIRCA 15 GIORNI FA MI è ARRIVATA UNA COMUNICAZIONE DALL’INPS IN MERITO AI CONTRIBUTI COME COLLABORATRICE. LE MIE DOMANDE SONO LE SEGUENTI:
    1- POSSO ESSERE COLLABORATRICE FAMIGLIARE PUR SVOLGENDO UN LAVORO DIPENDENTE PAR TIME?
    2- DEVO VERSARE I CONTRIBUTI INPS ANCHE COME COLLABORATRICE? E SE è SI è CORRETTO VERSARE DUE VOLTE I CONTRIBUTI SIA COME COLLABORATRICE CHE COME DIPENDENTE?

    SPERO IN UNA TUA RISPOSTA…TI RINGRAZIO IN ANTICIPO!

    SALUTI

    • mimmo ha detto:

      Ciao Anna,
      essendo la sorella del titolare di un’attivita’, puoi essere nominata collaboratrice famigliare e pertanto, non hai nessun obbligo a versare contributi inps ed e’ regolare che tu lavori part time presso un’altra azienda.
      Per qualsiasi altro tuo dubbio e le modalita’ per tale prassi, ti consiglio di rivolgerti presso la confesercenti, dove sanno trattare ogni singolo caso.
      Buona giornata. mimmo

      • carla ha detto:

        lavoro in un negozio part-time e sono collaboratrice dell’impresa familiare di mio marito.
        mio marito ha sempre dovuto versare i contributi inps anche per me, nonostante siano stati versati anche dal mio datore di lavoro per il mio lavoro nel negozio, quindi credo che anche x la sorella del titolare vadano versati i contributi inps per la collaborazione all’impresa familiare.
        ciao
        carla

  8. claudia ha detto:

    ciao, io ed una mia amica vorremmo aprire un bar partendo col prestito d’onore. abbiamo pensato di chiedere il presto per una ditta individuale, giusto per risparmiare in un primo momento i costi legati alla costituzione di una società. Ma una delle due risulterebbe titolare e ..l’altra potrebbe essere una collaboratrice? insomma, c’è un modo poco dispendioso per figurare entrambe in modo legale?
    GRazie mille
    Claudia

  9. mimmo ha detto:

    Ciao Claudia,
    non credo proprio, che sia possibile ottenere un prestito d’onore per una ditta individuale. Prova a chiedere alla CONFESERCENTI, se eventualmente esiste qualche escamotage.
    In bocca al lupo. mimmo

  10. Rino ha detto:

    Salve, grazie anticipatamente. Io assieme a mio figlio sto per aprire un bar, leggendo su vari siti ho capito che la soluzione più idonea sarebbe l’impresa famigliare dove io aprirei la partita IVA socio al 51% e mio figlio sarebbe dipente con il 49%. Il corso del sab lo sta facendo lui.
    La domanda é: in questo modo siamo in regola ed é la soluzione migliore?
    Grazie mille

  11. mimmo ha detto:

    Ciao Rino,
    costituire impresa famigliare e’ sicuramente fattibile, solamente per sapere se sia la soluzione migliore, devi fare un’attenta valutazione con il tuo commercialista.
    Saluti. mimmo

  12. francesca ha detto:

    salve a tutti,
    volevo fare alcune domande a proposito dei collaboratori familiari, spiego la mia situazione:
    io e il mio fidanzato siamo i titolari di un bar che sta per aprire, abbiamo fatto una sas insieme, di cui io soni l’accomandatario e lui l’accomandante (visto che tra i due è quello che lavora già da un’altra parte) e abbiamo deciso di inserire i nostri familiari a lavorare proprio per evitare le spese dei dipendenti, detto ciò volevo sapere:
    1- esattamente, se nel bar viene inserita la sorella del mio fidanzato, risulta come collaboratore familiare anche se lui è accomandante?
    2- la questione dei contributi da versare ai collaboratori familiari è vera? e se si, è obbligatorio che vengano iscritti a inps e inail??
    3- in base a cosa si dovrebbero versare i contributi, considerando che i collaboratori familiari “non andrebbero pagati”?
    grazie mille

  13. mimmo ha detto:

    Ciao Francesca,
    la sorella del socio accomandante, puo’ essere inserita, come collaboratrice famigliare, per la regolamentazione ai fini inps ad inail e per conoscere gli importi da pagare, ti devi rivolgere presso il centro per impiego(job).
    Saluti. mimmo

  14. Camilla ha detto:

    Buonasera,
    io lavoro per una srl di cui mio padre è titolare e amministratore unico. La società ha come socio (oltre mio padre) anche mio fratello.
    Sono stata per 5 anni l’amministratore unica di questa società ma da un paio di anni il mio mandato è scaduto. Sto comunque lavorando lì ma non ho regolare busta paga, nonostante percepisca un regolare stipendio. Nel caso dovesse esserci un controllo, mio padre può avere dei problemi visto che non sono messa in regola?
    Grazie mille….
    Camilla

    • mimmo ha detto:

      Ciao Camilla,
      certo che potresti avere dei problemi, incorrendo anche a salate sanzioni. Per essere in regola, potresti farti assumere come collaboratrice famigliare.
      Saluti. mimmo

  15. elisa ha detto:

    buonasera,
    mio marito ha aperto un bar come ditta individuale. io lavoro gia’ in un altro posto regolarmente a 8 ore al giorno dal martedi al sabato con un contratto operaia a termine.
    alla sera e nei giorni liberi vado ogni tanto ad aiutarlo, ho fatto anche il corso hACCP.
    come puo’ inquadrarmi senza spenderci? cosi da poter anche dargli il cambio se deve fare commissioni e non essere sempre li contemporaneamente.
    e materialmente quali sono i costi?
    grazie elisa

    • mimmo ha detto:

      Ciao Elisa,
      come gia’ ne abbiamo parlato nel post per far lavorare dei collaboratori familiari è necessaria l’iscrizione alla camera di commercio.
      Una volta che i parenti sono stati iscritti all’impresa familiare è obbligatorio iscriverli al INPS ,, anche se il collaboratore non pagherà i contributi come un dipendente,ma in maniera molto piu’ ridotta.
      Per i costi dei contributi da versare come collaboratrice famigliare,ti consiglio di farti fare un conteggio dal tuo commercialista.
      Buona giornata. mimmo

  16. stefania ha detto:

    Salve, io lavoro in una azienda metalmeccanica ma attualmente sono in cassaintegrazione. Mio padre aprirà a breve un bar facendo una società familiare e includendo anche me. Posso lavorare nel bar senza perdere la cassaintegrazione? In caso di controlli sarei in regola? Io sono già iscritta all’ INPS essendo in forza in una azienda,quindi questo basta o ci sono altri passaggi da fare?
    Grazie mille e complimenti.

  17. mimmo ha detto:

    Ciao Stefania,
    purtroppo se si e’ in cassa integrazione e si vuol lavorare in una qualsiasi attivita’, lo si deve comunicare all’INPS,che a sua volta detrarra’un importo in base alle giornate lavorate. Se non si comunica e si viene sorpresi a lavorare, possono detrarti l’importo di un mese di cassa integrazione, anche se hai lavorato una sola giornata.
    Saluti. mimmo

    • carla ha detto:

      Ciao,
      sono collaboratrice dell’impresa familiare di mio marito e lavoro in un altro posto part-time. Il negozio dove lavoravo ha chiuso e sono entrata in cassa integrazione.
      Sto percependo la cassa integrazione ma l’inps mi ha detto che devono fare dei controlli perche’ non sanno se la cassa integrazione mi spetta, visto che quando sono entrata in cassa integrazione ero gia’ collaboratrice di mio marito, oppure se mi spetta solo se il reddito di partecipazione all’impresa familiare non dovesse superare i 5000 euro.
      Nessuno mi sa dare una risposta e l’inps non mi ha ancora fatto sapere nulla. Rischio di dover restituire tutta la cassa integrazione gia’ incassata.
      Qualcuno mi sa aiutare ad avere una risposta certa?
      grazie mille.
      Carla

  18. Anna66 ha detto:

    Salve Mimmo, ho varie domande da sottoporti.
    Mio figlio, che a luglio conseguirà la maturità alberghiera sta per aprire una s.n.c. con altri 3 soci per la gestione di un pub.
    – La società può essere costituita già ora (dobbiamo effettuare lavori di arredo del locale) oppure occorre attendere dopo la maturità, visto che sarà lui il socio con l’abilitazione a svolgere l’attività?
    – La licenza per l’apertura del pub è nominativa personale perciò la può richiedere solo mio figlio, oppure può essere a nome della società
    – Uno degli altri soci è in mobilità. Entrando a far parte di una società, perderà la mobilità?
    – Io essendo già lavoratrice dipendente a tempo pieno, potrò prestare delle ore di lavoro nella società come famigliare di uno dei soci con regolare denuncia all’Inps? Grazie

  19. mimmo ha detto:

    Ciao Anna,
    la societa’ si puo’ costituire gia’ fin d’ora, solamente che per l’iscrizione al sab, per non dover frequentare il corso, dovra’ aspettare il diploma, anche se la licenza sara’ intestata alla societa’. Il socio in mobilita’ perdera’, la retribuzione da parte dell’inps, ma sara’ agevolato per i versamenti contributivi. Se comunicherai all’inps la tua prestazione lavorativa, ti consiglio di farti fare un calcolo, dal tuo commercialista, per sapere se puo’ esserti conveniente.
    In bocca al lupo. mimmo

  20. Serena ha detto:

    Salve vorrei chiedergli un’informazione..vorrei costituire una ditta individuale..ma x avere dei collaboratori familiari devo fare per forza una società appure posso avere comunque una ditta individuale?grazie

  21. mimmo ha detto:

    Ciao Serena,
    i collaboratori famigliari possono essere assunti anche in una ditta individuale.
    I familiari sono considerati tali quando parenti entro il terzo grado. In questo tipo di impresa non possono subentrare i conviventi.
    Una volta che i parenti sono stati iscritti all’impresa familiare è necessario iscriverli al INPS, con il vantaggio, che la tassazione e minore rispetto ad un dipendente qualsiasi.
    Saluti. mimmo

  22. carlo ha detto:

    salve sono socio nel bar mio padre al 25 percento preciso sono dipendente autonomo non percepisco assegni ne busta paga ,la mia domande e questo posso essere messo in regola in un’altra ditta mettendomi in regola senza togliermi dalla ditta di mio padre grazie per la risp.

  23. mimmo ha detto:

    Ciao Carlo,
    puoi benissimo lavorare come dipendente in un’altra ditta,solamente ti consiglio di farti fare un conteggio dal tuo commercialista, per conoscere cosa ti comporta ai fini della tassazione.
    Saluti. mimmo

  24. francy ha detto:

    ciao,
    domandona: io e il mio fidanzata abbiamo una s.a.s dove io sono accomandante e lui accomandatario; abbiamo aperto un bar insieme e lavorano con noi mia sorella e sua sorella? possono essere iscritte come coadiuvanti familiari? perchè un consulente ci dice di si e l’altro di no…
    grazie in anticipo

    • mimmo ha detto:

      Ciao Francy,
      ti consiglio di contattare l’INPS chiedendo la normativa sui soci operativi delle S.A.S. perche’ anch’io ho sentito, diversi pareri molto discordanti.
      Saluti. mimmo

  25. lella ha detto:

    salve,
    sono in cassa integrazione, data la mia passione per la cucina, vorrei fsre i corsi dell’HACCP per avere la possibilità in questo periodo di utilizzare i vaucher anche in questo settore. Vorrei sapere se è possibile accedere ai corsi anche senza essere titolare di partita iva. Oppure, visto che mio figlio è titolare di partitaa iva posso accedere ai corsi senza perdere il diritto alla CIG in deroga, solo per avere una formazione e un requisito in caso di richiesta di prestazione?
    Grazie
    Lella

  26. mimmo ha detto:

    Ciao Lella,
    il corso HACCP lo puo’ fare chiunque, senza aver l’obbligo di avere una licenza o partita iva. Sara’ sempre un bagaglio in piu’, in caso dovessi essere assunta in un locale.
    Buona giornata. mimmo

    • lella ha detto:

      innanzitutto grazie per l’immediata risposta; ti volevo chiedere un’altra cosa, se mio figlio titolare di partita iva volesse aprire l’attività, il corso haccp dovrebbe farlo obbligatoriamente anche lui o solo chi materialmente sta dietro il “bancone”?
      ancora grazie
      lella

      • mimmo ha detto:

        Ciao Lella,
        il corso HACCP e’ obbligatorio, solamente per chi somministra bevande e alimenti. Se il titolare dell’attivita’, non lavora nel locale, non ha l’obbligo di fare il corso.
        Saluti. mimmo

  27. paola ha detto:

    un chiarimento:
    Allora io sono ragioniera presso uno studio a tempo pieno, non vorrei lasciare il mio lavoro però, ma vorrei andare a lavorare presso il negozio di parrucchiera (e adesso vogliono assumere anche un’estetista) del convivente di mia mamma..
    MIa mamma lavora sempre all’interno del negozio come associata in partecipazione.
    Allora mi chiedo come 1° domanda:
    Se mia mamma diventasse socia io potrei lavorare solo il sabato e al massimo un pomeriggio in settimana (visto che già lavoro a tempo pieno) come collaboratrice familiare? questo mi servirebbe per iniziare ad accumulare i 3 anni di esperienza per poter accedere al corso di 300ore per poi poter fare l’esame da estetista?
    Si può quindi diventare collaboratrice familiare anche se si ha già un altro impiego a tempo pieno?
    Se no a che multe potrei andare incontro?

    grazie

  28. paola ha detto:

    un chiarimento:
    Allora io sono ragioniera presso uno studio a tempo pieno, non vorrei lasciare il mio lavoro però, ma vorrei andare a lavorare presso il negozio di parrucchiera (e adesso vogliono assumere anche un’estetista) del convivente di mia mamma..
    MIa mamma lavora sempre all’interno del negozio come associata in partecipazione.
    Allora mi chiedo come 1° domanda:
    Se mia mamma diventasse socia io potrei lavorare solo il sabato e al massimo un pomeriggio in settimana (visto che già lavoro a tempo pieno) come collaboratrice familiare? questo mi servirebbe per iniziare ad accumulare i 3 anni di esperienza per poter accedere al corso di 300ore per poi poter fare l’esame da estetista?
    Si può quindi diventare collaboratrice familiare anche se si ha già un altro impiego a tempo pieno?
    Se no a che multe potrei andare incontro se si sa che lavoro anche da un’altra parte?

    grazie

  29. erica ha detto:

    Salve quindi persone conviventi o semplici morosi non possono fare questo tipo di contratto? che contratto si potrebbe fare per aiuti sporadici?

  30. Sancio ha detto:

    Buon giorno, vorrei sapere se la figura del collaboratore familiare può percepire una forma di cassa integrazione, se la ditta familiare è in crisi. Ci sono collaboratori (co.co.co.) che mi pare non la possano percepire, ma un collaboratore ordinario può?

  31. Giacomo ha detto:

    Buongiorno vorrei porre un quesito:
    io e mia moglie abbiamo due attività differenti lei iscritta alla CCIAA come sub agente e quindi versa i relativi contributi, io titolare di agenzia di affari e quindi iscritto alla CCIAA e verso i relativi contributi. Domanda: mia moglie può divenire mia collaboratore familiare e cosa devo fare.
    Grazie anticipate per larisposta.

  32. Franco ha detto:

    Salve a tutti…come posso assumere mia figlia nel mio laboratorio di riparazioni calzature?Lei si occuperebbe della riparazione di borse ed altre cose compreso l accettazione del cliente.Se possibile senza pagare subito i contributi inps…non so come apprendista,o a tempo determinato,il mio commercialista spinge per l’impresa familiare…ma devo andare da un notaio mi sembra troppo,si tratta di un giro do lavoro da max 40000 euro all’anno…aiutatemi!

  33. lisa ha detto:

    Ciao, mio marito ha appena aperto un bar, mi chiedevo come dobbiamo procedere se io ogni tanto andassi ad aiutarlo, io sono architetto dipendente di un ufficio tecnico, ma a volte il mio contributo (es fine settimana) potrebbe essere utile.
    Sapete darmi qualche indicazione?
    grazie lisa

  34. mimmo ha detto:

    Ciao Lisa,
    fino a poco tempo fa’ , un coniuge poteva lavorare saltuariamente senza necessita’ di essere tenuto in regola.
    Ora le normative sono cambiate, quindi ti consiglio di rivolgerti presso un’associazione di categoria; CONFESERCENTI o CONFCOMMERCIO.

    • chiara ha detto:

      salve girando mi sono imbattuta qui ed è l’unico che da risposte davvero chiare, quindi provo a porgli la mia domanda.
      il mio fidanzato svolge delle manutenzioni come artigiano presso una ditta che ripara roller in banche e poste lui essendo tecnico informatico avevamo pensato di aprire un piccolo laboratorio per ripare pc e dato che lui e tutto il giorno in giro aprirei io il negozio il commercialista ci ha dato varie soluzioni ma tutte del tutto costose, cosa dpvremmo fare inizialmente per non pagare 2 volte i contributi?in quanto non sappiamo se il negozio lavorerà o meno? se mi metto come collaboratore familiare che dorei fare e quali sono i costi?la ringrazio per una sua eventuale risp

      • mimmo ha detto:

        Ciao Chiara,
        le soluzioni possono essere diverse, ma ma ogni caso va valutato a se’. L’unico consiglio che ti posso dare e’ di rivolgerti ad un’associazione di categoria; CONFESERCENTI o CONFCOMMERCIO.

  35. Amelia ha detto:

    Salve, io e mio fratello vorremmo aprire un bar con un impresa familiare.Lui come titolare al 51% e io come collaboratrice familiare.
    La mie domande sono:
    – Essendo io artigiana e avendo già un attività individuale artigiana posso dargli una mano nel bar visto che la gestione è solo di sera?Poi io ho fatto il corso è ho l’abilitazione SAB. Posso entrare come preposto in questa impresa Familiare?

    – Siccome io i contributi me li verso già per la mia attività, e lui, essendo un dipendente giornaliero di un’altra società, gli vengono versati, mica per l’impresa familiare bisogna riversarli per tutti e due?
    Grazie

    • mimmo ha detto:

      Ciao Amelia,
      scusami se non ti so’ dare delle dritte a riguardo le tue domande, ma le normative in materia, sono veramente complicate. Ti consiglio di rivolgerti presso la CONFCOMMERCIO.

  36. Mariateresa ha detto:

    Ciao, mio marito a gennaio va in cassa integrazione o mobilità, io voglio aprire una piccola enoteca e creare un impresa familiare, ma mio marito ci può lavorare insieme a me e percepire la cassa integrazione o mobilità? se dovessero venire controlli lui sta apposto nel locale? GRAZIE

    • mimmo ha detto:

      Ciao Maria Teresa,
      prendendo la disoccupazione o mobilita’, il lavoratore, per essere in regola, se vuol svolgere un qualsiasi altro lavoro, lo deve comunicare all’INPS che provvedera’ a detrarre un importo che si aggira intorno ai 30€ giornalieri, per ogni giorno che il disoccupato avra’ lavorato. Per ulteriori chiarimenti, puoi rivolgerti presso un uff. JOB LAVORO, oppure presso un sindacato.

  37. villa rinaldo ha detto:

    Ciao sono un insegnante a tempo indeterminato ma collaboro saltuariamente con mio fratello artigiano il quale mi riserva una piccola percentuale sul suo reddito….la commercialista
    versa regolarmente su questa somma irpef ma non l’inps..
    è regolare questo?

    • mimmo ha detto:

      Ciao Villa,
      non so sotto che formula il commercialista ti abbia messo in regola, ma molto probabilmente effettuando gia’ i versamenti INPS con il lavoro d’insegnante,non e’ obbligatorio effettuarne altri.

  38. Carla Pieri ha detto:

    Ciao, ho un parco giochi al coperto in società con mia cognata al 50%, dove svolgo prevalentemente feste di compleanno. Ho dovuto assumere una dipendente con la qualifica di educatrice….. Può la figlia ( 16 anni ) di mia cognata stare nel locale e dietro il bancone? In sintesi mia cognata la fa andare in mia assenza per farsi aiutare (in cosa non l’ho ancora capito visto che c’è una dipendente assunta e pagata regolarmente! ), resta il fatto che si ostina a fare ciò. Dovendomi assentare per motivi di famiglia per 5 settimane, non sono affatto tranquilla perché ho paura in un controllo dell’ispettorato del lavoro. La mia è una SNC e come sopra detto siamo socie al 50%……pertanto se una delle due si oppone ad una decisione cosa accade?L’altra socia può ugualmente fare ciò che ha deciso oppure no?
    Grazie.
    Carla

    • mimmo ha detto:

      Ciao Carla,
      io credo che la soluzione migliore sia trovare un accordo, senza andare a cercare i regolamenti delle varie normative.

  39. Clod ha detto:

    Ciao, volevo gentilmente alcuni chiarimenti.

    Mio padre è proprietario di una licenza taxi, io conseguite le varie abilitazioni, vorrei lavorare con lui.

    Non vorremmo costituire un’impresa familiare, ma vorrei semplicemente essere un collaboratore di una ditta individuale.

    Il commercialista mi ha detto che la cosa è fatibilissima.

    Mi chiedevo ma io in questo risulterei senza reddito dimostrabile giusto?

    Ora mi chiedevo, dovrò comunque pagare l’Inps?

    grazie mille

  40. ilaria ha detto:

    ciao, volevo chiedervi qualche cosuccia…
    io e il mio fidanzato vorremmo aprirci un negozio di frutta e verdura… da quanto ho capito una convivente non puo essere considerata una collaboratrice famigliare… avete qualche consiglio da dari? coe potremmo fare??
    grazie!

    • mimmo ha detto:

      Ciao Ilaria,
      una convivente non puo’lavorare come collaboratrice famigliare, quindi o vi sposate oppure ti fai assumere con un contratto a chiamata.

    • mimmo ha detto:

      Ciao Ilaria,
      una convivente non puo’ essere assunta come collaboratrice famigliare, pertanto o vi sposate, oppure poprebbe essere conveniente fare un contratto a chiamata.

      • Gaetano ha detto:

        Io sono socio accomandante sas posso cacciare fuori il padre del socio amministratore fuori dalla mia attività pure essendo estraneo e senza contratto lavoro

  41. anthony ha detto:

    ciao mio padre sta aprendo un bar gestione familiare solo che io ho 17 anni serve per forza l’attestato?

  42. Luca ha detto:

    Ciao Mimmo, Io, mio cognato e un suo amico vorremmo prendere in gestione un bar aprendo una società SRL. Se come dipendenti volessimo assumere fratelli e sorelle, potremmo nominarli collaboratori famigliari? Se sì, i collaboratori famigliari convengono rispetto ai dipendenti? Cosa cambia in termini economici?

    Grazie in anticipo per la risposta.
    Luca

    • mimmo ha detto:

      Ciao Luca,
      in una societa’ SRL, si possono assumere dei collaboratori famigliari, che in termini economici si ha il vantaggio di pagare molto meno di contributi.
      Per conoscere in che percentuale ammonta il risparmio, puoi contattare la CONFESERCENTI.

  43. Luca ha detto:

    E il collaboratore famigliare oltre a dover avere determinati gradi di parentela, potrà lavorare quanto vuole, o deve avere un tetto massimo di ore?

    Grazie mille, il tuo blog mi sta chiarendo tantissimi dubbi!

    • mimmo ha detto:

      Ciao Luca,
      il tetto massimo e’ di 40 ore settimanali, ma informati presso la CONFCOMMERCIO se sara’ piu’ conveniente assumerli part time.

  44. patrizia ha detto:

    Ciao sono patrizia e con mio marito abbiamo una focacceria.
    VOLEVO sapere se mia sorella peteva lavorare da me per una settimana cosa bisogna fare.
    Grazie

  45. ugo ha detto:

    salve volevo sapere se l’impresa individuale sussiste di fatto o se è necessaria comunque l’iscrizione notarile

    • mimmo ha detto:

      Ciao Ugo,
      per aprire un’attivita’ a gestione individuale, a differenza di una societa’, non e’ necessario nessun atto notarile.

  46. alicia nora accorsi ha detto:

    sono in una impresa individuale con il 49% ed il socio 51%, dal 1993 . Mi vuole fare fuori della Ditta .Mi chiedo che devo ricevere a cambio della mia contribuzione alla creazione della Ditta .
    Sono separata e non divorziata .
    Grazie se avete la risposta da darmi

  47. marzia ha detto:

    ciao.. sono la mamma di tre fratelli che hanno un attività commerciale. Posso diventare la collaboratrice familiare di uno di loro?????

  48. Andrea ha detto:

    Salve Mimmo,
    ti volevo chiedere, se sono in società con mio padre come collaboratore familiare, lui al 51% e io al 49%, in un bar e avessi trovato un altro lavoro, lavoro dipendente con la giornata normale di lavoro, posso andare a fare un altro lavoro pur rimanendo in società con mio padre?
    e a livello di tassazione, non vorrei andare a fare un altro lavoro per “raccimolarmi” uno stipendio e poi usarlo tutto per pagare le tasse??

    • mimmo ha detto:

      Ciao Andrea,
      ti consiglio di fare un calcolo ben preciso assieme al tuo commercialista per vedere sommando i due redditi, a quanto incide la tassazione, perché potrebbe accadere che verresti a pagare piu’ tasse del reddito che percepiresti con secondo lavoro.

  49. Andrea ha detto:

    Grazie Mimmo,
    parlandone con il commercialista mi ha detto che è una cosa possibile, in quanto se mio padre dice che mi paga l’1% del reddito, non influisce molto con l’altro stipendio, avrei una tassazione minima..

    grazie comunque

  50. raffaela ha detto:

    salve mimmo una domanda sono titolare di una sas per servizi dei call center detengo il 99%delle quote ora vorrei comprarmi un piccola market posso aprire una ditta individuale sempre a nome mio a regime de minimi ?oppure l unica soluzione e andare dal notaio e agiungere l attivita nell oggetto sociale e poi sarebbe possibile avere il regime dei minimi x questo nuova attivita grazie

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