Ultimo aggiornamento: 22 Aprile 2014
Avere i tabacchi può portare, in certi casi, a raddoppiare gli incassi di un bar, ma come si può ottenere la licenza per vendere, oltre ai caffè, anche le sigarette? Vediamolo in questo post.
Vendere le sigarette all’interno del bar o in una tabaccheria è sicuramente un ottimo mezzo di richiamo per la clientela. Anche in questo caso, come in quello dei gratta e vinci. Anche nel vendere tabacchi il ricavo della vendite è in proporzione abbastanza modesto, ma le sigarette e i tabacchi attraggono clienti che coglieranno l’occasione per prendere anche la colazione della mattina, il caffé o il panino. tutti questi elementi vanno accuratamente valutati e pesati in un business plan: questo tipo di analisi è l’elemento centrale dei nostri corsi di gestione bar e bar management.
Le licenze per tabacchi vengono assegnate soprattutto in base alla presenza di altre tabaccherie in zona. Nel momento in cui si compila la domanda, che va inoltrata all’ufficio regionale dei monopoli di stato (l’ AAMS), devono infatti essere indicate anche le tre tabaccherie più vicine, segnalandone il numero di licenza (che si trova scritta sulla mitica insegna a T).
Nel momento in cui si comincia a lavorare con i tabacchi la gestione è abbastanza semplice. L’ordine viene fatto una/ due volte a settimana anche on line. Il pagamento è alla consegna, soprattutto nei primi tempi. Generalmente, dopo un po’ di tempo e quando la gestione ha dato prova di affidabilità e serietà si arriva a pagare “il vecchio per il nuovo.
Forse non tutti sanno che si può diventare anche subtabaccai e vendere le sigarette (in maniera legale) senza la licenza. Il mezzo è il cosiddetto patentino dei tabacchi. In questo caso sarà un tabacchino già presente (di solito il più vicino) a richiedere per noi, ai monopoli di stato, questo patentino. Esso ci permetterà di vendere sigarette e tabacchi anche senza la licenza e la T. La controparte dell’accordo è di solito finanziaria. Il titolare della licenza tratterrà per se una parte dell’aggio, ovverosia della percentuale del prezzo di vendita che spetta all’esercente sui tabacchi e gli altri generi di monopolio. Ad esempio. Se l’aggio è dell’8% il titolare della licenza potrebbe trattenere il 5 per lui lasciando al “subtitolare” il 3%. Una percentuale bassa, ma che, come dicevamo all’inizio, potrebbe funzionare come richiamo.
266 Comments
Ciao mi chiamo Mario e chiedo al Signor Mimmo un info ,io ho appena comprato un locale di nuova costruzione quindi ci sono le ultime pratiche burocratiche da fare “accatastamento ecc” posso già inoltrare la domanda all’AAMS? Grazie e un saluto
Puoi inoltrare la richiesta all’AAMS presentando l’autorizzazione rilasciata dal comune.
Salve a tutti , vedo che le domande in cui vengono chiesti minimi e massimi per le aste spesso rimangono senza risposta . Abito in un comune di 20.000 abitanti e il tabacchi avrà un aggio previsto di 30.000 euro annuì , a quanto dovrebbero ammontare minimo e massimo nella busta? Grazie
Il valore della licenza Tabacchi normalmente viene calcolato in base all’aggio annuale dell’ultimo anno moltiplicato per tre.
Ciao Domenico il mio locale è situato sulla statale leggendo le caratteristiche per prendere il patentino leggo che bisogna avere 2 anni di apertura ma non capisco se si riferisce a 2 anni d apertura del locale oppure della partita Iva
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Due anni dall’apertura del locale.
Quindi se ho ben compreso un bar di nuova apertura non può avere il patentino prima dei due anni. Ma la licenza speciale (bar su area di servizio ) come funziona ?
Grazie
Andrea
Buongiorno vorrei fare una domanda un bar già aperto da molti anni può acquistare la licenza di tabacchi vendere sigarette e altri generi senza il permesso del proprietario dei muri nel cui contratto d’affitto c’è scritto che non può assolutamente fare una variazione di uso dei locali?
Grazie se qualcuno riesce a darmi una risposta saluti Giancarlo.