Ultimo aggiornamento: 22 Aprile 2014
Può succedere molte volte, per gestire un locale, che ci sia bisogno di personale, ma non sempre, solo per il weekend per esempio, oppure per coprire turni scoperti o per una malattia da rimpiazzare.
Non si può nascondere che moltissimi locali ricorrano in questi frangenti al lavoro nero, ma, senza scuse, esiste un’altra possibilità: quella del contratto a intermittenza.
Questo tipo di contratto si può applicare quando un lavoratore può essere impiegato nell’azienda solo in situazioni occasionali.
In questo senso il lavoratore sarà pagato, in una forma che comprenda anche i contributi assistenziali, solo per le prestazioni svolte. Il lavoratore può naturalmente rifiutare la chiamata a meno che non si sia dichiarato contrattualmente pronto a rendersi sempre disponibile. In questo caso, anche nei giorni in cui non lavora, avrà diritto al venti per cento circa dello stipendio di un dipendente di pari livello a tempo pieno.
Se questi tipi di contratto siano ragionevoli dal punto di vista del lavoratore è tutto da vedere, ma questo è un tema troppo vasto per affrontarlo qui; anche questo è il mondo di oggi.
4 Comments
Ciao Gabriele
Vorrei sapere dove posso trovare delle forme di contratto o dei fax-simile di “contratti a intermittenza”.
grazie
Fede
[…] Continua a leggere […]
Un quesito al riguardo… 🙂
Nel 2013 si potrà applicare il contratto a intermittenza?
Il comepenso è prefissato o può decidere il titolare se dare 6 o 10 euro l’ora?
Grazie