Ultimo aggiornamento: 20 Ottobre 2018
Acqua del rubinetto, in bottiglia o naturalizzata? Normative, pro e contro sul servizio dell’acqua “della cannella” in bar e ristoranti.
L’acqua del sindaco la chiamano a Firenze, e qualcuno si fa un vanto di offrirla, come un ristorantino vegetariano in cui vado spesso. Per altri, i ragazzi stranieri che chiedono la tap water, l’acqua del rubinetto appunto, sono solo avari che fanno ridicole richieste. Per qualcuno, anche a casa, bere l’acqua della cannella è impensabile, per altri un segno di intelligenza.
L’uso dell’acqua del rubinetto è un dubbio tutto italiano. In altri paesi europei la consigliano espressamente (Austria per esempio), a Malta si può bere, ma essendo acqua di mare desalinizzata ha davvero un saporaccio, nei paesi nordafricani, infine, non si può bere, pena la diarrea della “maledizione del faraone”.
Anche i ristoranti e locali italiani più virtuosi, che non avrebbero problemi ad offrire l’acqua del rubinetto, si fermano davanti alla considerazione che l’acqua minerale in bottiglia costituisce un’entrata sicura, una specie di coperto, che il cliente paga sempre, se si offrisse l’acqua in caraffa si perderebbe una buona fetta di incasso su un prodotto che peraltro da anche buoni margini.
In risposta, o a fianco, di questo dubbio, è arrivata negli ultimi anni una scoperta, quella dell’acqua fresca.
Scherzi a parte, in molti ristoranti e in alcuni bar hanno cominciato ad offrire l’acqua naturalizzata, l’acqua del rubinetto trattata.
Questo tipo di macchine, che partono comunque dal concetto che l’acqua in Italia è potabile praticamente ovunque, trattano l’acqua sia con un filtro ai carboni attivi che toglie eventuali cattivi sapori e odori all’acqua, sia, in molti casi, con un trattamento a raggi UV che sembra in grado di eliminare eventuali batteri. Ancora, queste macchine, rinfrescano (in una serpentina raffreddata) e all’eventualità gasano l’acqua.
Queste macchinine, che (c’è da dire) a volte vengono percepite dai clienti come una truffa, sono senz’altro comode, fra i loro difetti c’è da aggiugere che richiedono spazio e una adeguata manutenzione (un po’, per chi ha avuto a che farci, come la pulizia delle spine della birra).
Questo tipo di macchine, negli ultimi tempi, sono uscite anche dai locali per arrivare nelle piazze cittadine dove gli abitanti possono, per un piccolo costo, portarla a casa.
3 Comments
Avanti tutta per i filtri a carboni attivi.
In alcuni ristoranti si trova ed è buonissima, anche quella frizzante.
a presto
ciao,
ho un enorme dubbio a proposito degli erogatori d’acqua: a febbraio 2012 è uscita la nuova legge a riguardo e stamattina mi hanno detto che quello che dovrei installare nel mio bar è fuori norma, ma come faccio a sapere se effettivamente è vero o no? a chi posso chiedere? perchè vorrei anche capire se sono stata truffata o no…
Ciao Francesca,
purtroppo ho conosciuto diversi gestori che dopo aver speso numerosi euro, per copmrare erogatori d’acqua,sono stati costretti a toglierli, perche’ ritenuti non a norma.
Solamente un responsabile ASL ti puo’ dire se l’apparecchio e’ conforme.
In bocca al lupo. mimmo