Ultimo aggiornamento: 1 Agosto 2022
Cos’è un circolo? Come si articola? Quali sono le norme da seguire?
Scopriamolo insieme in questo articolo!
Innanzi tutto un circolo è costituito da un’associazione di persone aventi alcuni interessi o una qualche attività in comune, che abitualmente si incontrano in un luogo per conversare, discutere, ricrearsi, ecc..
Il circolo si basa sulla struttura di un’associazione di promozione sociale (solitamente a scopo culturale, ludico e ricreativo). Essa in concreto è costituita da un gruppo di persone che, in base a delle regole da loro stabilite e servendosi di una solida organizzazione (non professionale), decide di perseguire una scopo comune, solitamente altruistico o a beneficio della collettività. Tutti i circoli solitamente hanno una sede dove gli associati possono ritrovarsi per svolgere le attività comuni. Spesso questa sede è provvista anche di un bar o di un punto ristoro, sempre a favore dei soci. In seguito visioneremo tutte le norme da seguire e i vari passaggi da rispettare.
Come aprire un circolo ricreativo o culturale?
Scopriamo quali sono i 4 passaggi fondamentali da seguire per costituire un circolo :
Ancora qualche dubbio? togliamocelo guardando il video del nostro canale “Aprire un bar in Video”
É possibile somministrare alimenti e bevande all’interno dei circoli?
Sì, è possibile ma seguendo alcune piccole e semplici regole!
Difatti, il circolo che vuole somministrare alimenti e bevande ai propri soci, deve presentare la documentazione necessaria : la SCIA “Segnalazione Certificata di Inizio Attività” al Comune di competenza. I locali nei quali si vuole somministrare alimenti o bevande, ovviamente, devono possedere determinati requisiti di tipo urbanistico/edilizio , sanitario/igienico (HACCP obbligatorio per tutte le attività di produzione, preparazione, vendita di prodotti alimentari) e di sicurezza necessari (stabiliti dal Ministero dell’Interno col D.M. n° 564 del 1992). Inoltre, il locale deve essere in possesso delle prescritte autorizzazioni in materia (art. 3, comma 2°, lettera d, DPR 235/2001).
Si tenga sempre presente però che l’attività principale del circolo non può mai ridursi alla mera somministrazione di bevande, ma deve consistere l’attività prevista nello statuto (culturale, ricreativa ecc…). Tale somministrazione deve essere legata allo svolgimento delle attività dell’associazione o comunque deve risultare come attività secondaria e passare in secondo piano rispetto alle finalità istituzionali dell’associazione o del circolo, specificate nello statuto del circolo stesso.
La SCIA ovvero la “Segnalazione Certificata di inizio Attività” è il documento che dovrà essere presentato al Comune. In seguito l’attività di somministrazione potrà iniziare a partire dalla data della presentazione della segnalazione all’amministrazione competente o della ricezione, sempre da parte di quest’ultima, della dichiarazione stessa. Tenendo presente un termine di 60 giorni per verificare i requisiti richiesti.
Il Decreto del Presidente della Repubblica 4 aprile 2001, n. 235, prevede gli elementi che devono essere evidenziati da parte del legale rappresentante dell’associazione o del circolo nella segnalazione certificata di inizio attività.
Nello specifico è necessario dichiarare:
Il decreto impone che alla SCIA sia allegata una copia in carta semplice, non autenticata, dell’atto costitutivo o dello statuto dell’associazione, al fine di rendere più agevole la verifica da parte dell’ente locale e degli organi addetti alla vigilanza.
Creare un circolo con bar o punto ristoro è il sogno di molti, ma attenzione a seguire le normative in modo corretto.
Sappiamo che l’attività di somministrazione di alimenti e bevande da parte dei circoli privati è disciplinata dal Decreto del Presidente della Repubblica 4 aprile 2001, n. 235, (Regolamento recante semplificazione del procedimento per il rilascio dell’autorizzazione alla somministrazione di alimenti e bevande da parte di circoli privati), che integra le disposizioni riguardanti la disciplina generale in materia di somministrazione di alimenti e bevande ( art. 64 Decreto Legislativo 4 dicembre 1997, n. 460).
L’attività di somministrazione è esercitata dal legale rappresentante (il “presidente”) del circolo o dai soci rappresentanti di esso che risultano dall’atto autorizzativo (sempre la D.I.A. con allegati l’atto costitutivo e lo statuto oppure l’autorizzazione del Comune).
Il D.M. 564/1992 prevede che i locali di circoli privati in cui si somministrano alimenti e bevande siano ubicati all’interno della struttura adibita a sede del circolo, inoltre non devono avere accesso diretto a strade, piazze ed altri luoghi pubblici. All’esterno della struttura non possono essere apposte insegne, targhe ed altre indicazioni che pubblicizzino le attività di somministrazione esercitate all’interno. Infine, il listino dei prezzi e i documenti autorizzativi (la D.I.A. con allegata una copia non autenticata dell’atto costitutivo e dello statuto dell’associazione oppure l’autorizzazione del Comune) devono essere esposti in luogo visibile.
I circoli in cui si somministrano alimenti e bevande non sono soggetti alla disciplina degli orari degli esercizi di somministrazione, ma sono tenuti a non arrecare disturbo alle occupazioni ed al riposo delle persone ai sensi dell’art. 8 della Legge n° 447 del 1995, la “Legge quadro sull’inquinamento acustico”.
Seguendo queste indicazioni ti auguriamo una buona fortuna per l’apertura del tuo Circolo!