Ultimo aggiornamento: 9 Luglio 2017
Diciamoci la verità: ormai per un locale, bar e ristorante che sia, il miglior strumento in assoluto per farsi pubblicità è internet. In internet sopratutto il mondo social; e sopratutto il re del mondo social (almeno per adesso, in un pianeta in continua evoluzione) cioè Facebook. Ormai nessun locale (a parte quelli di purissimo servizio, alla Autogrill per intendersi) può permettersi di rinunciare a questo strumento di marketing, che però ha le sue regole e i suoi meccanismi da conoscere bene, per non sprecare energie, tempo e risorse preziose.
Ops, dimenticavo, Facebook è il re della comunicazione attiva, ma i locali possono fare grande fortuna o sfortuna su internet anche con una forma di pubblicità passiva: Trip Advisor. A questo altro potente strumento per i bar e ristoranti abbiamo dedicato un altro reportage, che trovate qui .
Pubblicità gratuita, questa sconosciuta… se una volta internet era un reame magico in cui un po’ di brillantezza comunicativa permetteva di promuovere la propria attività a costo zero, ormai il social network americano ha affinato i suoi strumenti imparando a guadagnare dalla sua sterminata massa di utenti grazie alla pubblicità; inoltre, visto che sono ormai tantissime le attività che si promuovono su Facebook, farsi largo, rendere i nostri contenuti più interessanti e visibili degli altri, è sempre più difficile.
FB è uno strumento di socializzazione, nato per permetterci di condividere con altri cose che ci interessano e che riteniamo interessino anche i nostri amici. Se noi postiamo qualcosa, questo verrà mostrato nella bacheca di chi è nella nostra cerchia; se loro lo troveranno particolarmente interessante o divertente può darsi che ci diano un “mi piace” o che lo condividano, aumentando così la diffusione del nostro contenuto anche ai loro amici, e così via. Nessuno, è chiaro, pagherebbe per questo, che giustamente è un servizio gratuito.
Se cominciamo però ad entrare nell’ottica di condividere un contenuto non “disinteressatamente” ma per promuovere il nostro business, è chiaro che saremmo interessati ad essere visti da più persone possibile, possibilmente anche al di fuori delle nostre conoscenze, e magari di essere visti dalle persone “giuste” per il nostro business (se vendiamo collari per cani vorremo essere visti da coloro che hanno cani…).
Ecco, questo fa la pubblicità a pagamento di FB: aumenta il numero delle persone che vedranno il nostro annuncio (da diversi test fatti si è infatti visto come un post a pagamento viene visto da 10 a 15 volte in più rispetto ad uno gratuito) e ci permette di profilarle, cioè di decidere che tipo di persona (di che età, di quale zona e con quali interessi) la vedrà.
A questo proposito vediamo l’interessante esperimento del sito Pruitiandrea.it con lo stesso post messo come gratuito e a pagamento…
Nel momento in cui decidiamo di fare il passo, e di cominciare a pubblicare pubblicità a pagamento su FB, dovremmo fare quello che facciamo in questi casi, cioè creare e condividere un contenuto. Creare, parola magica, perché questo dovrà essere più possibile accattivante, interessante e divertente possibile, ma di questo parleremo dopo.
A questo punto clicchiamo su “metti in evidenza il post”:
Una volta creato il contenuto sarà il momento di profilarlo, vale a dire di decidere a chi farlo vedere. Questa operazione dovrà essere la più precisa possibile, e da essa (oltre che dalla bontà del contenuto) dipenderà il successo della nostra iniziativa. Vediamo alcune regole:
Questa profilatura, dicevamo prima, è importante per due motivi: per cogliere in pieno il nostro pubblico e per far si che i soldi che investiremo nella pubblicità siano il meglio indirizzati possibile Infatti, una volta fatta la profilatura, FB ci chiederà quanto vogliamo investire nella promozione del nostro post, dandoci anche un range di quante persone potremmo raggiungere con quella cifra.
Le cifra coinvolte sono basse, diciamo che in media vanno da 4 a una trentina di Euro, anche se è possibile investirci molto di più, e permettono di raggiungere ………
Ogni volta che verremo visualizzati/cliccati FB scalerà qualche centesimo dal budget che abbiamo stanziato. La cifra varierà a seconda di vari parametri, oltre all’ampiezza del target anche alla bontà dei nostri contenuti (che Facebook valuta con i suoi algoritmi) e perfino a seconda di in quale giorno della settimana, in quale periodo dell’anno (sotto natale spesso ci sono così tante attività che fanno pubblicità che la nostra rischia di non essere nemmeno mostrata sulla bacheche) e in quale momento del giorno la vostra inserzione viene mostrata.
Bene, ora sappiamo come si procede e quanto costa la pubblicità su internet, ma quali contenuti dobbiamo postare perché i nostri soldi rendano e la pubblicità funzioni?
Pubblicitari e creativi di tutto il mondo si scervellano tutti i giorni su questi contenuti, sulla caccia alla pubblicità virale (quella che tutti trovano divertente e quindi che condividono) che farà diventare celebre il loro marchio. Nel nostro caso limitiamoci (senza limitarci) ad un paio di ragionamenti.
L’OBIETTIVO
Abbiamo chiaro cosa vogliamo promuovere? Si potrebbe dire che noi vogliamo aumentare i nostri incassi e quindi promuovere il nostro bar, ma FB non funziona così; del fatto che noi esistiamo, che è aperto il bar in via Taldeitali, non importa a nessuno. Quello che dobbiamo promuovere è un evento (il nuovo aperitivo a tema? Il megatorneo di Briscola? La serata di pesce alla messicana?) o una nuova straordinarietà (ci è arrivato il nuovo caffè della fattoria del Nicaragua? Abbiamo appena preparato il nuovo gelato al pecorino di fossa? La nuova pizza alla crema di pistacchio?) Teniamo presente che noi cerchiamo persone che, dopo aver letto FB, saranno disposti a prendere la macchina e venire a trovarci, dovremmo smuoverli!
Catturare l’attenzione e smuovere le persone vuol dire anche trovare il linguaggio giusto. E’ questa una abilità da giornalisti, da comunicatori, ma sono molti gli esperimenti fatti su FB che hanno portato a vedere come, in tema di cibo e ospitalità, i lettori premino chi sa parlare di “dietro le quinte”. Ad affascinare è quindi quello che succede in cucina, dietro al banco, a porte chiuse e in orari in cui il locale è chiuso; tutto quel lavorio tecnico, pratico e di sperimentazione che porterà le nostre novità e le nostre strepitose primizie al pubblico…
Insomma, una foto con una gran pila di avocados per dire “stiamo preparando il guacamole al cumino per il nuovo aperitivo messicano, stay tuned”
Ancora, ad essere premiati a livello comunicativo, sembrano esserci altri due elementi:
Ci siamo capiti? Fare pubblicità su FB non è difficile, difficile é saper creare contenuti. Per questo servono passione e creatività, quelle che ci guidano nel nostro lavoro di ogni giorno!