Ultimo aggiornamento: 14 Novembre 2014
Nel campo della ristorazione, del bar e del caffè parlare di corsi “riconosciuti” è quasi una formulina pubblicitaria. Ma, se a livello di legge non ne esistono, a livello di credibilità fra gli operatori però, una associazione sul caffè è diventata il vero punto di riferimento.
Una delle domande più frequenti fra chi si avvicina alle scuole di formazione per baristi è: ma i corsi sono riconosciuti?
Il riconoscimento di un corso, di una formazione, dovrebbe significare che un determinato tipo di lavoro non si può fare, o almeno è considerato con un grado di professionalità (e di paga) più basso, se non si ha questo requisito, questa certificazione. Ebbene, sgombriamo il campo da ogni dubbio: in Italia al momento non esiste nessun riconoscimento, nessuna certificazione del genere; si può fare il barista, il barman o il cuoco senza alcun corso riconosciuto, anche se fino al giorno prima si faceva per lavoro l’astronauta.
Eliminato questo equivoco, diciamo che per corso riconosciuto potremmo anche intendere un corso, ma soprattutto una certificazione che segua standard comuni a più paesi, uno standard creato da un panel di esperti e di cui gli operatori riconoscono la validità; uno standard senza il quale si può lavorare comunque, ma che rappresenta un valore aggiunto apprezzato e apprezzante, sempre che al datore di lavoro importi qualcosa di questo valore.
Nel mondo del caffè un’organizzazione si è impegnata, ed è riuscita a creare questo tipo di standard, riconosciuto nel mondo del caffè, dei baristi di alto livello come quello di riferimento. Si tratta dell’associazione con sede in Inghilterra, ma ramificata nel mondo, denominata SCAE, acronimo di Specialty Coffee Association of Europe.
SCAE ha creato un percorso formativo, formato da certificazioni, in pratica da esami, che, appunto, certificano la conoscenza e la capacità del barista, e, in senso più largo, dell’operatore del pianeta caffè. Le certificazioni SCAE si suddividono infatti in
Ognuno di questi aspetti è suddiviso a sua volta in livello base, intermedio e professionale.
Le certificazioni SCAE sembrano avere ancora poco appeal in Italia, almeno fra i baristi “vecchio stampo” ma fra i giovani operatori di espresso e cappuccino stanno trovando molto interesse, soprattutto fra i ragazzi che pensano di muoversi all’estero, visto che, soprattutto nei paesi anglosassoni, questa certificazione viene tenuta in conto eccome; pensate che, in alcune nazione ci è capitato di leggere annunci con scritto “cercasi barista in possesso di certificazione SCAE foundation (livello base) o superiore” C’è da notare che, se SCAE è una associazione europea con sede a Londra, essa è riconosciuta a livello mondiale, e i suoi parametri sono gli stessi su cui si svolgono le competizioni di barista, fino al campionato mondiale.
E noi? Anche il nostro gruppo, lo sapete, fa formazione, con corsi nel campo della caffetteria, del barista e della latte art, e un gruppo figo (yup!) come il nostro non può che essere accreditato fra i certificatori SCAE. Alla fine dei nostri corsi, quindi, è possibile prender parte a queste certificazioni.
Se volete saperne di più su SCAE e le sue certificazioni questa pagina dovrebbe essere quello che fa per voi.
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