Ultimo aggiornamento: 6 Luglio 2014
Alle nuove glorie di un piatto denigrato, l’hamburger, avevamo già dedicato questo post, e oggi siamo di nuovo qui, a parlare di una categoria che, come nella moda, torna sempre: la zuppa, quella da preparare nel nostro bar.
Se a riscoprirla fosse soltanto qualche chef ansioso di fare il personaggio, potremmo sorvolare, ma ormai sono davvero molti i ristoranti di servizio, da pranzo diciamo (e quindi, a pieno titolo, i bar) che puntano, come forte valore aggiunto, proprio sulla zuppa.
A dare nobiltà a questo piatto che più povero non si può (o si poteva) sono anche nomi celebri, come Eataly, la celebre catena di supermercati d’élite/ristoranti che da Torino colonizza Italia e mondo, e che, nei sui punti vendita, dedica un corner proprio alle zuppe, spesso con una forte tendenza a regionalizzare, a preparare zuppe in linea con la cucina locale (in Toscana si trova spesso la ribollita e il farro della Lucchesia)
Altro locale di cui abbiamo gia parlato, e rivelatosi di successo è il divertente Gaia di Torino.
In ogni caso a segnare il successo delle zuppe sembrano essere soprattutto due fattori: da una parte un piatto fortemente legato alla tradizione contadina, alla terra, genuino (o percepito come tale) e fortemente legato, in ultimo, al territorio. Quest’ultimo aspetto è sempre più importante, in un epoca in cui vediamo che tutti i successi legati al food sono in realtà legati al raccontare il mondo, il luogo da dove quel particolare prodotto viene.
Il secondo aspetto che favorisce il successo delle zuppe è probabilmente quest’aria di “frugalità” e quindi di eticità, molto in linea con i valori che sembriamo riscoprire in questi anni di crisi
Zuppe a pranzo come idee per ri-lanciare il proprio bar? Direi di si, pur senza dimentare che la pasta rimane una gran regina del pasto italiano, e, se dobbiamo pensare ad un menù da pranzo, lo penserei proprio con una scelta di 2/3 paste e una o due zuppe. Proporle non è davvero difficile, la zuppa si presta ad essere preparata perfino al microonde, visto che frugando abbiamo trovato una zuppa di patate, una classica di verdure, una zuppa di cipolle, classica in molte regioni inclusa la toscana… e una con i legumi…
Giunti a questo punto (ma forse anche prima) un dubbio sarà venuto: un post così a settembre, che in fin dei conti è ancora estate? Quando un piattone fumante di pasta e fagioli pare più una punizione che una delizia?
Certo, perché chi ci dice che la zuppa dev’esser calda? Al di la del meraviglioso gazpacho (la classica zuppa frullata fredda spagnola) in coppa a cui foto abbellisce questo post (del locale Yankuam) perfino la pasta e fagioli di cui dicevamo prima può essere servita fredda, e credetemi, val la pena…
1 Comment
Ma è Yankuam & co! Un posto incredibile e meravillioso! Lo amoo!!
E’ in via Galliari 19 a Torino. Consigliatissimo!
🙂