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I GIOCHI DA TAVOLO NEI PUB

Sono un classico dei locali “da fare serata” soprattutto i pub, vale la pena di mettere i giochi da tavolo nei pub? Con quali accorgimenti?

 

monopolySe una volta il bar era il classico luogo per tirar serata, giocando a tresette o a briscola, questo ruolo è stato ormai catturato, soprattutto nelle città, dai pub, il locale dove ci trova insieme e si fa serata, il locale, soprattutto d’inverno, dove uscire per rientrare.

Fare serata vuol dire passare il tempo, e questo lo si fa un pochino bevendo, poi parlando e ridendo, ma anche condividendo, facendo qualcosa insieme, e una delle migliori cose che si fanno insieme, i bambini ci insegnano, è giocare.

Abbiamo fatto un po’ di ricerche su Yahoo answers, e, più che di quello che ci saremmo aspettati, sono davvero molti gli internet-auti che cercano notizie riguardo a qualche locale con giochi da tavolo per passare serata. Se questo campionicino di mercato è rappresentativo conviene quindi prevedere questi giochi quando pensiamo di aprire un pub; su questo tema proviamo a scovare qualche suggerimento.

Come prima cosa, un buon numero di posti a sedere è abbastanza obbligatorio, visto che la compagnia che sta giocando tende ad occupare il tavolo tutta la sera. Sarebbe utile avere anche un po’ di sedie di scorta, da parte, perché i giochi da tavolo, se giocati in una grossa compagnia, tendono ad ammonticchiare molti partecipanti (o tifosi) sul board di gioco, che è relativamente piccolo.

Quando si pensa ai giochi sarebbe abbastanza obbligatorio pensare anche il food, senz’altro panini per fami diverse (big per i superappetiti, ma anche tramezzini per chi ha solo voglia di uno sfizio) e poi i classici da compagnia, come le patatine fritte, canna fumaria permettendo.

Quali giochi? Dalle richieste sembrano emergere Monopoli, Risiko, Trivial, probabilmente più rassicuranti anche per chi di solito non gioca o non lo fa da molti anni e quindi ha dimestichezza solo con i classici. Questi dovrebbero quindi essere disponibili in più di una copia. Per alcuni di questi classicissimi sarebbe addirittura cosa buona prevedere una copia “da cannibalizzare”, a cui prendere i pezzi nel caso sparisse qualche pedina o qualche elemento fondamentale per il gioco (a proposito, per esperienza, state attenti quando pulite il pavimento a fine serata, si trova sempre qualche liretta del monopoli…).

Sempre a proposito di suggerimenti, avevamo parlato qualche post fa di una partecipante ad un corso di gestione bar che ci aveva parlato di un locale che proponeva un menù dei libri, e in questo senso ci è arrivata notizia, non confermata, di un locale con menù dei giochi da tavolo.

Fin qui il classico, ma qualcuno arriva più avanti, con giochi di strategia. In questo caso prevedrei orari di apertura lunghi e stanze più piccole, per veri fanatici che vogliono stare concentrati sulla riedizione della battaglia di Waterloo…

Alcuni, ancora, come questi ragazzi di Roma, tengono corsi di subbuteo

 

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2 Comments

  1. luca ha detto:

    Il mondo dei giochi da tavolo negli ultimi anni si è evoluto TANTISSIMO… vi consiglierei di lasciar perdere giochi come risiko e monopoli… son lunghissimi e a volte noiosi.. ci son giochi moooolto più belli e accattivanti, di varie complessitá e durata… a volte una partita a risiko e monopoly potrà durare ore, e sarete costretti a “cacciare” i clienti perchè dovete chiudere… alcuni giochi invece durano mezz’ora o un ora, facwndo in modo che si possano fare più partite e,perchè no, finire la partita e lasciar posto ad altri clienti…. 😉

  2. Nicola ha detto:

    Assolutamente d’accordo con Luca. Chi, quando pensa ai giochi da tavolo richiama subito alla mente Risiko o Monopoly, ha una conoscenza, senza dubbio, molto povera in materia. Per carità, Monopoly ha fatto la storia, ma come dice Luca le cose sono molto cambiate. In questo settore oserei dire che oramai si sono assestate due enormi correnti di pensiero, molto complesse e di di difficile generalizzazione, ma cercherò di riassumere: Da un lato abbiamo gli american style, mentre dall’altro i german style.
    I primi sono un po’ come l’evoluzione di Monopoly, a volte molto dadosi (presenza forte di dadi e quindi di fortuna) e con meccaniche abbastanza basilari che ricorderanno monopoly anche se molto alla lontana. (Prendo per esempio Ticket to ride, bellissimo gioco family stile american).
    I secondi, invece, sono quelli più complessi (ma non necessariamente) l’alea viene ridotta notevolmente e il nocciolo della questione, molte volte è la gestione delle risorse prodotte (in questo settore direi che il padre di tutti può essere inteso Coloni di Catan).
    Detto questo e per ritornare al discorso del post “Giochi da bar” io eviterei tutti i giochi che presentano molto materiale (anche piccolo) tipo Risiko e Monopoly e andrei su giochi semplici, veloci e dove il materiale non si perde facilmente.
    Come esempi mi verrebbe da dire:
    Tichu (popolare gioco di carte molto in voga nei locali e bar greci e inglesi)
    Jaipur (fantastico gioco per 2 sempre di carte dove si comprano e vendono risorse)
    The resistance (Bellissimo gioco di bluff e controbluff, dove due bande rivali si affrontano pur non conoscendo in maniera completa la fazione di ogni singolo giocatore).

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