ANALISI DI UN ANNUNCIO DI VENDITA DI UN BAR, VALUTAZIONE DI INCASSI DI UN LOCALE

Partendo dalla richiesta di un nostro lettore, esaminiamo i dati di vendita di un locale: incasso, possibilità di crescita, prezzo di vendita del bar ed eventuali incongruenze. Questo nostro lettore ci invia un annuncio, o meglio una proposta di acquisto per un locale. Oltre a rispondergli in privato, non utlimo toccando il il tema di quanti soldi servano per aprire un bar, abbiamo cercato di trarre da quest’annuncio una serie di indicazioni forse utili a molti altri lettori che stanno valutando possibili acquisti di locali e di attività di pubblico esercizio.

Buonasera Gabriele, sono ———, lo scorso anno ho partecipato al vostro corso di apertura e gestione bar e ho avuto modo di apprezzare la vostra competenza (beh, grazie mille!). Partendo da quel corso ho cercato di fare esperienza gestendo il bar di un circolo in una società calcistica per un anno e ora ho la possibilità di acquistare un bar di cui al momento ho questi numeri:

• Superficie 35mq circa
• Affitto € 450.00 per 9 anni senza spese condominiali.
• Elettricità compreso il riscaldamento circa 260€ mese
• Caffè dichiarato 1.5 kg giorno e 35/45 brioches giorno
• Non c’è cucina, fa panini solo a richiesta e senza alcuna vetrina incoraggiante
• Incasso dichiarato medio 250.00€ giorno prevalentemente caffetteria (2.5 lt latte al giorno)
• Su strada centrale all’ingresso del paese con parcheggio di fronte fermata bus
• Spazio dehor di pertinenza quindi da non pagare
• Possibilità Lottomatica e patentino sigarette
• Richiesta 45.000 €

a sensazione sembra una bella opportunità con buone potenzialità di incremento, ma…

Esaminiamo ora i dati che ci presenta il nostro lettore:

I dati che ci presenta sono abbastanza chiari. Il locale lavora davvero prevalentemente in caffetteria (probabilmente solo la mattina) ma fa pochi cappuccini (forse li fa male?) e anche la pasticceria ne soffre. Viene il dubbio che un cassetto basso rispetto al volume di caffè usato nasconda qualche altro soldino incassato. Indicazioni più precise potrebbero venire dal vedere il bilancio (soprattutto acquisti materie prime) e comunque da questi dati emergerebbe davvero la possibilità di far lavorare di più il locale.

Anche se sarebbe bello aprire un bar senza soldi, la richiesta di 45.000, quasi la metà del fatturato annuale, sembra abbastanza corretta, la crisi sta comunque spingendo verso il basso le cifre richieste in queste trattative, almeno fuori dalle grandi città. L’affitto, sotto il 10% dell’incasso, appare ragionevole.

Il nostro lettore parla anche di possibilità di crescita, che probabilmente ci sono davvero; per valutarle però, come dicevamo prima, non basta un bilancio o una descrizione, bisogna valutare molti fattori come concorrenza, comportamenti del target del locale, esperienza e capacità del gestore.

Un’ultima annotazione riguardo la superficie, che è piccolina 35mq, speriamo tutti destinati ai clienti. Piccolina, ma come abbiamo detto molte volte, come dicevamo qui non sono mai i metri quadri che fanno il successo di un locale, è il saper fare!

Dovessi comunque esprimermi sulla bontà dell’operazione direi di sì, se il locale verrà gestito da una persona sola, massimo due (ma nessun dipendente) e senza un indebitamento iniziale troppo forte, sarà possibile tirar fuori un ragionevole stipendio.