Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio 2014
Abbiamo potuto intervistare Claudia Lotta, una artista dei dolci scultura, una sweet designer, i designer dei dolci. Gli abbiamo chiesto come la sua arte possa trovare terreno anche nel mondo del bar classico.
DOMANDA: Ciao Claudia, per far capire ai nostri lettori cosa intendiamo per sweet designer li rimandiamo alle foto dei tuoi capolavori che corredano questo articolo, intanto dicci: il barista di non larghissime vedute (eufemismo?) potrebbe considerare il food (e sweet) design, come un inutile sfoggio di estetica a cui il cliente non presta attenzione. Qual’è invece la tua esperienza di fronte ai clienti? E ancora, nei nostri corsi di gestione bar parliamo spesso dell’importanza (spesso sottovalutata, di creare un “valore aggiunto” come i tuoi clienti percepiscono questo tuo valore aggiunto?
RISPOSTA: Il rapporto con il cliente si basa sulla fiducia e la disponibilità. E’ chiaro che non tutti possano apprezzare l’estetica anglosassone-americana, ma certamente potranno apprezzare il gusto di queste composizioni, che dev’essere senz’altro adattato ai nostri canoni. Ciò che colpisce il cliente è la possibilità di personalizzare il proprio dolce e di poterlo ricordare nel tempo. In un’epoca di assoluta standardizzazione certamente rappresenta un valore aggiunto. Se poi riusciamo a stupire anche proponendo un dolce non solo bello, ma anche buono, legheremo a noi la persona!
Il sweet design trova la sua occasione perfetta negli eventi, compleanni, lauree, serate da ricordare, pensierini. In una classica giornata al bar invece piccole e semplici decorazioni possono trovare il loro momento nella creazione di mignon per la metà mattina o per il tè del pomeriggio.
DOMANDA: come pensi che si possa applicare l’arte dello “sweet design” al mondo del bar comune, del bar all’angolo? acquisendo
competenze e con passione è possibile sviluppare belle idee anche in un ambiente comune? di quali strumenti si ha bisogno?
RISPOSTA: Il cake design penso che possa estendersi anche alla realtà del bar, magari prendendo forma in dolci di piccolo taglio che possano rappresentare lo sfizio, l’offerta galante alla propria accompagnatrice o il regalo dell’ultimo momento.
Purtroppo per realizzare dolci in pasta di zucchero è necessaria una preparazione sia nell’ambito della pasticceria tradizionale sia nell’ambito della decorazione. E’ necessario seguire dei corsi professionalizzanti ed avere un po’ di manualità. Lo strumento più importante sono le mani e poi certamente una planetaria con la quale realizzare le nostre torte.
DOMANDA: abbiamo parlato di passione, ma di quanto studio c’è bisogno? qual’è stato il tuo percorso?
RISPOSTA: La passione è fondamentale, senza di quella purtroppo potreste spazientirvi. Quest’arte nasce dalla pazienza e la cura, senza passione difficilmente si va avanti. Io ho seguito un corso da lady chef In Italia e successivamente a più riprese negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Tuttavia tutto ciò non è sufficiente senza un adeguato esercizio. I dolci partono dalla realizzazione della pasta di zucchero, non facilissima da realizzare e modellare ma che diverrà la materia prima del nostro lavoro (volete vedere come si fa? spulciate il video qui sotto…) da lì in poi, fantasia.
Claudia ha il suo “atelier” a Torino, e per chi volesse visitare il suo negozio o saperne qualcosa di più sull’arte del sweet design potete contattarla a [email protected]
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[…] in video del classico bar. Classico? non tanto, perchè invece dei gratta e vinci offre una bella cake design e molta pasticceria, anche se la caffetteria non è all'altezza…. Nel video anche una valutazione […]