Ultimo aggiornamento: 22 Marzo 2017
Da qualche tempo è possibile pagare il personale che ci da una mano saltuariamente per qualche ora al bar con dei buoni lavoro. Come funzionano? Dove si possono trovare?
Non c’è niente da fare, in bar e ristoranti è sempre successo e sempre succederà che all’ultimo momento il cameriere o barista ti chiami per dire che è malato, o che è il compleanno del criceto o che la fidanzata l’ha mollato oppure che ha una fidanzata nuova, e al lavoro non può venire. A quel punto, l’ho fatto mille volte, ci si attacca al telefono e si comincia a chiamare una lista di ragazzi che si sono dichiarati disponibili a “tappare buchi” cioè a coprire una situazione più o meno di emergenza anche essendo chiamati all’ultimo momento. Questa situazione è spesso definita “extra” o “sostituzione”.
In questa forma di collaborazione del tutto aleatoria e temporanea per natura, la più classica forma di pagamento era il nero. Ci si accordava con il sostituto per una cifra che poteva essere dai 9 ai 5€ all’ora (e purtroppo anche meno) e così si saldava la prestazione occasionale, che del resto difficilmente poteva essere regolata con altre forme contrattualistiche.
Con gli anni alcune forme di contratto “a chiamata” sono state sviluppate. Probabilmente, la più dinamica e agile fra queste è quella rappresentata dai voucher, o buoni lavoro IMPS.
Questo tipo di buoni erano stati istituiti per lavori di corta stagionalità come le vendemmie, ma visto il successo sono stati allargati anche ai settori del turismo e commercio, quindi a bar, ristoranti e pubblici esercizi in genere.
Vediamo come funzionano.
I buoni possono essere acquistati sia igitali, attraverso il sito del INPS, sia cartacei, presso le sedi provinciali INPS e adirittura, in alcune regioni, presso le Tabaccherie autorizzate.
Se i buoni si aquistano cartacei sarà necessario registrarsi prima per fax o tramite il contact center Inps/Inail segnalando il proprio codice fiscale, le persone di cui intendiamo avvalerci per il lavoro, l’inzio e la fine del periodo di lavoro presunto. Se i voucher si acquistano in maniera digitale possiamo fare la registrazione tramite il sito INPS.
Una volta fatta la registrazione è possibile acquistare i buoni, che sono venduti in tagli che vanno da 10 a 20 a 50 e perfino a 500 euro.
I buoni acquistati andranno riempiti sia con i dati del committente (colui che assume) che quelli del prestatore (colui che è assunto).
In questo post la seconda parte dell’articolo su questo argomento, e qui una interessante intervista ad un consulente del lavoro che ci da ulteriori informazioni sull’argomento.
8 Comments
salve sono un altra volta qua per consultarmi con voi ….dovrei rilevare un bar ma ho bisogno di un aiuto saltuario ,avendo una figlia sicuramente avro’ i colloqui a scuola oppure un assemblea ,quindi avevo pensato di chiamare mia zia che è in mobilita eretribuirla con i buoni lavoro …ma non sappiamo se si puo’ fare.Lei è andata a informarsi dai sindacati i quali dicono che perde la mobilita’…..spero che anche questa volta riuscite a schiarirmi le idde grazie e ……ciao…..
Ciao Mary,
purtroppo e’ cosi’. Se si lavora quando si e’ in mobilita’, per essere in regola bisogna comunicarlo all’INPS, che poi provvedera’ a detrarti l’importo, per i giorni che hai lavorato in altre sedi. Anche se in una giornata, si lavora solamente un’ora, l’inps detrae un giorno lavorativo.
Buona serata. mimmo
Salve.
No Mimmo, il lavoratore in mobilita’ puo’ integrare il reddito dell’indennita’ di mobilita’ fino ad un massimo di 3000 Euro l’anno.
Basta quindi non superare tale cifra. Siccome il valore del lavoro retribuito con i voucher e’ liberamente pattuito tra le parti, e’ decisamente semplice non oltrepassare tale limite.
Saluti.
Alessandro
Ciao Alessandro,
non so se la stessa regola vale sia per la disoccupazione che per la mobilita’, ma per quel che ne so’ io, quando si e’ in mobilita’, il salario percepito con un altro lavoro, viene detratto dall’importo erogato dall’INPS, in base alle giornate lavorate.
Saluti. mimmo
Salve
Perfavore informazione,sto lavorando a un ristorante( ho 34 anni) e lui mi paga ogni tanto in voucher buoni, mi chedo è possibile che io non dovevo firmare nessun contratto per questo tipo di lavoro e dove posso controlare versamenti pensionistici del l’anno scorso. Per la colpa di crisi o dattori di lavoro non onesti mi trovo in una situazione molto difficile,senza vergona fanno quello che gli pare visto che lavoro non si trova. Mi hanno confermato che io con 34 anni non posso avere nessun contratto in regola normale(solo voucher o peggio in nero) perche costo troppo, ma dico noi donno dopo 30 anni cosa facciamo ci suicidiamo?
Ciao Stella,
immagino che non sia una soluzione piacevole, ma io in questi casi consiglio di rivolgervi ad un sindacato.
Ciao,volevo fare i complimenti per il sito, davvero molto utile.
Chiedo ora un info, quando mi trovo senza personale mi riesce difficile trovare persone disponibili a “tappare”qualche buco in fretta…sapreste darmi qualche consiglio, agenzie, nominativi?sono di Milano grazie mille
Ciao Giulia,
purtroppo a Milano non saprei dove indirizzarti, ma credo che se ti rivolgi al JOOb(ex uff, di collocamento),credo che potrebbero esserti d’aiuto.