Ultimo aggiornamento: 28 Aprile 2011
L’esperienza è fondamentale per aprire una attività. Se iniziare una carriera da giovani è il modo migliore per avere successo, intelligenza e un serio e duro tirocinio possono aiutarci anche quando questa attività si inizia dopo un’altra esperienza di lavoro.
È naturale che la molla che spinge le persone a partecipare ai nostri corsi di caffè o di barman, e a contattarci dal blog, è la volontà di aprire un locale, questo blog è letto per questo. A questo tipo di imput, io e Mimmo, rispondiamo quasi sempre con una domandina facile facile:
-che esperienza avete?
La risposta è quasi sempre la stessa:
-Nessuna.
È un approccio classico, e pericoloso. Che il livello di rischio, nel cominciare una professione imprenditoriale come questa senza una adeguata preparazione, si alzi in maniera vertiginosa, è evidente a tutti, meno evidente è di quale tipo di esperienza bisogni dotarsi prima di sentirsi abbastanza sicuri per dare il via al nostro progetto. Alcuni credono che basti un corso, per altri alcune serate dietro il bancone del locale di un amico, altri ancora non si sentiranno mai pronti; cosa bisogna davvero fare?
Più che cosa bisogna fare direi meglio cosa bisogna saper fare. Esperienza vuol dire saper fare le cose e saperle gestire. Nel caso di un bar esperienza vuol dire quindi saper fare il barista, il cameriere, se è il caso il barman, il gelataio e il pasticcere, ma esperienza, in questo caso, vuol dire anche saperlo fare con una dimostrata capacità, scioltezza e perfino un minimo di eleganza, perchè, dietro un banco, siamo sempre sotto l’occhio del cliente, quindi si è sempre un po’ attori.
Essere gestore di un locale, come di qualsiasi impresa però, significa non solo prestare attenzione al nostro mestiere, essere baristi, ma anche a tutto quel contorno composto da rapporti con le banche, con il fisco, con i fornitori, con eventuali dipendenti eccetera.
E’ per questo che la strada maestra per fare l’esperienza giusta per aprire un bar sarebbe quella di fare carriera fin da ragazzi. Cominciare a lavorare, imparare, capire, cambiare diversi posti di lavoro di livello crescente, occupare ruoli sempre più complessi e infine, forti e capaci, iniziare l’avventura da soli.
Sarebbe ideale; ma, almeno in Italia, l’aprire un locale è visto come un modo per scappare dalla vita, dal capufficio, dall’azienda che chiude, e il bancone di un bar sembra il miglior modo per reinventarsi e appropriarsi della propria vita.
Ma non disperiamo, yes we can, si può fare. Per cominciare basta avere umiltà (un sacco) buon senso (un mare) intelligenza (più se ne ha meglio è). Facciamo corsi, leggiamo e cerchiamo di apprendere con gli occhi e cerchiamo di lavorare il più possibile; nei migliori locali possibili, quelli gestiti meglio e ben strutturati, dobbiamo imparare dai bravi. Lavoriamo anche gratis, anche di notte, anche di domenica, sempre, perchè da quelle ore di lavoro (e dalla dedizione con cui passiamo quelle ore) dipenderà una buona parte del nostro successo di imprenditore.
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[…] è capitato molte volte di dire quanto sia importante, prima di aprire un bar, fare esperienza. Fare esperienza però non […]