Ultimo aggiornamento: 22 Aprile 2014
Una moda molto cool che può funzionare in zone dove c’è un buon passaggio domenicale. Poche regoline per preparare il brunch anche in un bar italianissimo.
La moda del brunch, che ha toccato la sua massima onda in Italia negli anni ’90, non è forse più al suo apice,ma come tante altre mode si è stratificata, e ormai in molte città ci sono locali che offrono da anni la tradizionale colazione-pranzo dei giorni di festa anglosassoni.
Se il nostro locale si trova in una zona che nella domenica mattina si anima, e magari sono molti i residenti che amano far colazione tardi, il breakfast potrebbe essere una intelligente maniera per distinguersi. Inutile dire che serve una piccola area dove allestire il buffet e almeno qualche tavolo dove far sedere i clienti.
Il brunch si compone di una serie di piatti caldi e freddi e bevande offerti su un buffet, generalmente con un prezzo fisso.
Necessari piatti, posateria e tovagliette, oltre al necessario per allestire un buffet.
Fra le proposte troviamo
• Succhi e spremute
• Torte e croissant (spesso sono proposte le classiche della tradizione americana, carrot cake, cheese cake…)
• Insalate e formaggi leggeri (sono molti quelli che associano brunch e vita sana, i formaggi di capra piacciono moltissimo)
• Salumi (non date retta ai salutisti, piacciono a tutti! Magari si possono associare con sottoli e sottaceti)
• Uova in varie forme: frittate e omelette, uova sode e strapazzate
• Primi piatti e insalate di riso ( anche questi sono un acchiappaclienti garantito. Il problema è gestire il fatto che rimangano caldi: fare piccole porzioni da portare spesso o avere bagnomaria che permettono di tenerli caldi….)
• Caffetteria e tè (non sul buffet, ma da servire al tavolo, e procuriamoci una macchina per fare il vero caffé americano, costano trenta euro…)
Cerchiamo di accompagnare i piatti con dei cartellini che li raccontino, soprattutto se pensiamo di offrire piatti più articolati come quiche, sformati o ricette etniche.
Lasciamo un angolo per la caffetteria tradizionale, chi viene a prendersi il solito cappuccino non deve sentirsi escluso, semmai apprezzare l’offerta e decidere di venire la domenica prossima.
Per un piccolo bar, o un locale che sta muovendo i primi passi possono essere un problema le prime settimane, quando il brunch non è ancora ben conosciuto e si rischia di avere molti sprechi. Cercate di usare l’immaginazione prima, e creare piatti e proposte che potranno essere riciclati in maniera elegante… (non è un controsenso, si può fare…)
1 Comment
Buonasera Mimmo,
Volevo porti il seguente quesito: una panineria deve necessariamente disporre du un locale separato per la preparazioni gastronomiche oppure può farlo con un bancone adeguatamente attrezzato.
Saluti, Pino.