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Un Caso Pratico: Aumentare gli Incassi in un Bar Dentro un Centro Sportivo

Idee innovative per aumentare gli incassi in un bar di un centro sportivo? Ecco la storia di Roberta, una ragazza “non del mestiere” che riesce a rilanciare un bar alla grande. Vediamo con quali strategie.

 

Come si rilancia il bar di un centro sportivo? Vediamo le strategie. Il caso Coiana.

Come si rilancia il bar di un centro sportivo? Vediamo le strategie. Il caso Coiana.

Roberta Ullian è una donna che ha portato avanti un piccolo miracolo dei nostri tempi: prendere in mano la propria vita, che viaggiava fra i ritmi e le noie di un ufficio, e reiventarsi all’interno di un bar che ha trasformato in un gioiellino. Ma con quali idee si riesce a aumentare la clientela di un locale in un centro sportivo?

La scuola calcio COIANOSANTALUCIA  è nota a Prato ed in Italia, per aver dato i natali calcistici a calciatori come Paolo Rossi, Bobo Vieri e Alessandro Diamanti. La scuola calcio continua con IMPEGNO E PASSIONE  a portare avanti lo  sport ,    nello specifico il calcio, ospitando  centinaia di ragazzi e, come sempre in questi casi, un piccolo bar/spaccio fornisce un minimo di servizio alla scuola ed ai ragazzi.

La collaborazione tra Roberta e la società calcistica nacque  un anno fa.  I dirigenti della scuola calcio necessitavano di una persona che potesse dar luce a questo piccolo punto di ristoro. Ultimamente  il bar  non era gestito in modo da dare un servizio a 360° ai ragazzi ed ai genitori.

E’ a questo punto che Roberta prende il coraggio a due mani, lascia il suo lavoro ventennale di ragioniera e si offre per la gestione del bar. Gli inizi sono duri, anche per la poca esperienza,  qualche errorino ci scappa, ma Roberta ha grinta, ha tenacia, ha volontà di riuscire e quando la intervistiamo, adesso, ad un anno di distanza, le cose viaggiano alla grande!

D: Allora Roberta, tu hai rilanciato un bar di un centro sportivo che non riscuoteva un gran successo. Ci racconti come hai fatto? Quali strategie hai usato?

R: Per prima cosa  ho dato  luce al bar apportando piccole modifiche al look. Ho rivestito il bancone di bianco e ho inserito un quadro  dal titolo “The yang and the hope” pieno di colori che rappresenta  i giovani  realizzato da una  artista pratese Vanessa Schlachtaub Bruni.

Poi ho lavorato sull’offerta dei prodotti perchè il bar era carente proprio  di  prodotti alimentari che “conquistassero il palato”. Praticamente il  cliente non veniva  preso per la gola! Vi era caffè e poco altro. Bisognava   quindi  dare da subito un segnale di forte cambiamento. Occorreva  “addobbare”  il bar di ghiottonerie.Cosa che ho prontamente fatto riempiendo le vetrine con  invitanti prosciutti,mortadelle, salami, panini,schiacciate,toast , pizza  e quant’altro. Nella gestione di un campo sportivo non bisogna inoltre tralasciare le esigenze di tutti,  dagli accompagnatori agli atleti, con età che spaziano dai 5 anni fino… all’età dei nonni.

Lo spazio esterno del bar nel centro sportivo

Lo spazio esterno del bar nel centro sportivo

 

Non ho esperienze nella gestione di altri bar ma credo che  gestire il  bar di  un campo sportivo sia più  facile rispetto al portare avanti un bar di città, tanto facile quanto, nello stesso tempo, difficile.

Mi spiego meglio: la facilità nasce dalla percezione di un ambiente familiare, un ambiente in cui il cliente non si aspetta “l’etichetta”.

Diventa invece difficile valutare la scelta dei prodotti da offrire e soprattutto il calcolo  nelle quantità da tenere e acquistare giornalmente considerando che si parla di prodotti freschi .

Infatti la clientela di un  bar sportivo  varia molto, si passa  dai  clienti abituali  degli allenamenti della settimana, ai clienti  saltuari  presenti  solo nel  fine settimana in occasione delle partite e perfino quelli che, con il bel tempo, vanno a fare jogging nel parco vicino. Ecco, avere un giusto assortimento di prodotti  che incontrino  i gusti di  persone che non conosciamo non è facile, così come non è facile avere sempre le quantità di prodotti  necessarie per soddisfare tutti ( un buon gestore deve ottimizzare i costi tenendo conto che  le rimanenze di prodotti freschi come  schiacciate, pizze, panini ecc rischiano di essere buttati a fine giornata aggravando i costi.

D: E con quali strategie per aumentare il fatturato del bar hai conquistato questo pubblico?

R: Ho iniziato ad ampliare l’offerta, facendo si che panini, pizze, focaccine, piadine facessero la parte del leone. In genere la persona  che rileva una attività ha  almeno inizialmente  l’appoggio del precedente gestore. A me questo è mancato, pertanto ho dovuto provare e riprovare  (mai scoraggiarsi!) fino a quando ho individuato i prodotti  giusti da offrire. Credo di aver provato  tutti i tipi di pane in commercio, dal  panino sandwich  da bar  al tramezzino  e quant’altro.  Il mio “tour di panini” è approdato  infine al classico panino “di una volta” cioè la classica rosetta,  la  tartaruga , insomma il  panino  fatto  di sola farina ,lievito ed acqua , senza additivi ed olii aggiunti; inoltre ho deciso  di puntare esclusivamente su prodotti di qualità per la farcitura dei panini. E’  vero che costano di più alla fonte, ma alla fine la qualità premia.

Stuzzichini al bar del campo sportivo

Stuzzichini al bar del campo sportivo

Nel  tempo ho anche notato uno strano fenomeno che mi ha fatto adottare una strategia diversa nella preparazione dei panini. Nei primi mesi di gestione  infatti, avevo iniziato offrendo panini già pronti, fino a che mi  resi conto di questo  curioso fenomeno: i primi ragazzi che entravano ed ordinavano… guidano il gruppo! Nel senso che, se mi veniva richiesto un toast, potevo star sicura che gli altri avrebbero optato per toast, ignorando il resto dell’offerta.

A questo punto ho deciso di attrezzarmi per i panini sul momento, per i  panini  express! Questo mi permette oggi di dare sia una qualità migliore ( il taglio dell’affettato viene fatto al momento e non 10 ore prima)  sia di abbattere gli sprechi e di non farmi trovare impreparata da questo effetto “imitazione”.

Tra gli altri prodotti ho dato spazio ai gelati, purtroppo confezionati, agli yogurt con le varie chiccherie (smarties, cioccolata, etc) e, anche se può suonare stano, agli aperitivi per i genitori. Per questi ultimi  c’è voluto  un po’ di tempo perché riuscissero a “prendere  piede” , ma con il tagliere e gli stuzzichini fatti sul momento, non sono pochi i papà e le mamme che, mentre aspettano il loro atleta, sorseggiano il loro drink.

D: Oltre alla offerta dei prodotti per bar hai preso altre iniziative?

Certo, per i genitori, con un occhio a mamme e nonni, ho creato uno spazio relax esterno , con tanto di  wi-fi libera (wi-fi gentilmente messa a disposizione dalla società) tanto ormai anche in nonno spippola… poi tanto, tanto, tanto dialogo e gentilezza…

D: Tu non vieni dal mondo della ristorazione, com’e’ il tuo rapporto con i clienti?

Curioso a dirsi, ma forse per chi non ha esperienza, come me, iniziare la propria avventura in una struttura come un centro sportivo è più facile, il pubblico si pone con maggior rilassatezza e familiarità rispetto ad un bar esterno “commerciale”. Semmai devo dire che a volte questo stesso pubblico si aspetta prezzi più bassi in un circolo, e questo, all’inizio, mi ha messo in difficoltà, perché se è vero che molto spesso questi circoli sono gestiti dalle società stesse con un carico fiscale minore, nel mio caso non avevo facilitazioni e ho dovuto aprire una partita IVA vera e propria.

D. Questo bar partiva con la difficoltà di riuscire a conquistare un po’ della clientela esterna, ci sei riuscita?

R. Direi di si, anche se sono chiusa la mattina (ci sono pasticcerie forti in zona).Diciamo che quando si rileva un bar occorre guardarsi attorno e vedere quello che gli altri bar offrono e creare una alternativa. Io ho fatto così ed ho preso delle decisione anche sugli orari di apertura del bar. Nelle vicinanze ci sono alcuni bar con pasticceria propria che sono storici e quindi non potrei mai, con un piccolo bar,  competere con loro per le colazioni. Da qui la mia decisione di tenere chiuso la mattina e optare per il pomeriggio/sera. Ho visto che nella zona mancava un ambiente per la famiglia perché in zona non vi è infatti bar che offra uno spazio dove genitori e bambini possono tranquillamente trascorrere un dopocena.Pertanto la decisione giusta è stata quella di aprire dopo cena, in estate, riempiendo i tavoli di famiglie che frescheggiavano e creare una  piccola area giochi per i bambini  con  giochi  vintage, giochi in scatola, addirittura l’elastico, insomma  un vero successone!

Dove possiamo trovarti?

A Prato, in questo magnifico centro sportivo COIANOSANTALUCIA  nel Viale Galileo Galilei,  di cui qui potete trovare la pagina Facebook!

P. S. Rivediamo questo post un paio di anni dopo, anche per aggiornarvi, Roberta mica si ferma!! Ormai ci ha preso gusto, e negli stessi spazi di Coiano ha aperto la Locanda dell’Hamburger! Siamo orgogliosi che abbia cominciato da noi!!!

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