Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio 2014
La notizia non è nuovissima, i giornali e la tv gli hanno dato risalto oltre un mese fa, ma dal punto di vista dei baristi andava ancora commentata. Una pasticceria, un bar se vogliamo, italiano, è stato comprato da LVMH, una multinazionale francese che include il gruppo Louis Vuitton e che opera in generale nel campo del lusso.
La notizia suona strana vero? E’ difficile pensare che un bar possa essere parte del grande gioco dell’economia planetaria, delle multinazionali. OK, è sicuramente molto riduttivo definire la pasticceria Cova di Milano come un bar. Primo perchè la pasticceria, fondata, vuole la storia, da un ex soldato napoleonico milanese nel 1817, si trova in Via Montenapoleone, il vero tempio della moda Milanese (quindi della moda Italiana). Secondo perché Cova è una multinazionale in se, con diversi franchising aperti in giro per il mondo, sopratutto in estremo oriente, e con una collaborazione con una linea di navi da crociera americane che ospitano i bar Cova a bordo; terzo, infine, perché il bar Cova di Milan0 è di fatto il terminale di una azienda pasticcera di grande respiro e di altissimo livello.
Una riflessione. Non è la prima volta che questo accade: catene come Starbucks, Mc Donald e molte altre (perfino la nostra Autogrill) fanno da tempo parte di fondi di investimento internazionali, e magari sono a loro volta strutture con catene di comando e di sviluppo planetarie; quello che semmai colpisce è che questa volta a percorrere questa strada è una struttura non di massa, ma vero simbolo dell’eccellenza, stavolta non della moda o dei profumi, ma del cibo, del nostro mondo.
1 Comment
Se mantiene la qualità che offre, si farà notare presto 🙂