Finanziamenti | Aprire Un Bar https://aprireunbar.com Come aprire un bar o un locale: informazioni, suggerimenti e segreti per diventare un gestore di successo! Wed, 15 Jun 2022 07:48:42 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.0.9 Finanziamenti Per Aprire un Bar 2022 https://aprireunbar.com/2022/06/15/finanziamenti-per-aprire-un-bar-2022/ https://aprireunbar.com/2022/06/15/finanziamenti-per-aprire-un-bar-2022/#comments Wed, 15 Jun 2022 07:48:39 +0000 https://aprireunbar.com/?p=19716 Richiedere un finanziamento a fondo perduto. Finanziamenti per Aprire un Bar nel 2022. Regole e Requisiti. Dove trovare i bandi. Tutto quello che devi sapere. […]

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Richiedere un finanziamento a fondo perduto. Finanziamenti per Aprire un Bar nel 2022. Regole e Requisiti. Dove trovare i bandi. Tutto quello che devi sapere.
Bandi di finanziamento per aprire un bar per giovani nel 2022
Sei giovane e hai in mente di aprire il locale dei tuoi sogni ma la tua liquidità non è sufficiente? Richiedi un finanziamento a fondo perduto!

COSA SONO I FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO ?

tutto sui bandi 2022 per aprire un locale con imprenditoria femminile
Cosa sono questi rinomati “finanziamenti a fondo perduto” ? Scopriamolo in questo articolo!

Il contributo a fondo perduto, come si intuisce dal nome, è una sovvenzione in denaro della quale non verrà richiesta la restituzione. Per cui è un tipo di agevolazione data dall’ente pubblico all’azienda e che non prevede nessun tipo di rimborso. L’ente ovvero: Regione, Comune, Camera di Commercio, Ministero… eroga il contributo senza chiedere niente in cambio. Per queste ragioni è un ottimo trampolino di lancio per chi vuole aprire una propria attività senza avere una grande liquidità.

CHI HA DIRITTO AL CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO

imprenditoria femminile. bandi per finanziamento a fondo perduto per aprire un locale
Putroppo non tutti possono richiedre un contributo a fondo perduto. Perciò prima di fare grandi progetti scopriamo se hai tutte le carte in regola!

Per aprire un bar è necessario presentare la domanda per il finanziamento e giostrarsi tra i vari bandi che lanciano enti statali ed eventualmente europei. Le opportunità per i giovani ci sono, ad oggi chi è interessato può rivolgersi al Ministero dello Sviluppo e richiedere dei finanziamenti per aprire un bar. Ovviamente gli saranno concessi solamente dopo aver superato determinati requisiti.

Quali sono i requisiti per richiedere un contributo a fondo perduto?

  • aver ottenuto l’attestato S.A.B. (Somministrazione di Alimenti e Bevande)
  • aver lavorato per almeno due anni nel settore (anche da dipendente)
  • aver partecipato ad un corso HACCP
  • essere iscritto al Registro Esercenti Commercio (REC)
  • essere disoccupati nel momento in cui si fa la richiesta di finanziamento
  • avere la residenza nel luogo in cui si intende aprire la suddetta attività
  • bisogna poi essere “giovani” ovvero avere un’età compresa tra i18 ed i 40 anni

Una volta certi di avere tutti i requisiti richiesti si può procedere con la realizzazione del nostro progetto!

PERCHE’ RICHIEDERE UN FINANZIAMENTO A FONDO PERDUTO PER APRIRE IL PROPRIO BAR

aprire un bar con finanziamenti pubblici nel 2022
I vantaggi dei finanziamenti a fondo perduto rendono questa scelta la migliore soluzione per avviare la propria attività.

Perchè richiedre un finanziamento per aprire un bar? Per aprire un bar o un punto di ristoro, si parla di finanziamenti a fondo perduto che vanno dal 20% al 50%. La percentuale in questione può variare a seconda del tipo di soci che costituiscono la società e dalla società stessa. Detto ciò, se si vuole usufruire di un finanziamento a fondo perduto dobbiamo innazitutto controllare se esistono bandi regionali che fanno al caso nostro. Se così non fosse, bisognerà dare cercare tra i bandi nazionali ed europei. Optare per un finanziamento a fondo perduro elargito dalla regione, dallo Stato o dall’Europa vuol dire decidere di investire nel proprio futuro lavorativo e sulla propria carriera!

TROVA IL BANDO CHE FA AL CASO TUO!

Soldi a fondo perduto per avviare un locale
Ricerca tra i bandi nazionali ed eventualmente anche tra quelli europei il bando che meglio si adatta alle tue esigenze.

Solitamente è possibile ottenere i finanziamenti a fondo perduto attraverso la partecipazione a specifici bandi, dove occorre allegare i documenti richiesti e fornire all’ente erogatore un business plan chiaro e dettagliato. All’interno del programma si dovrà esporre in modo esaustivo il progetto che si vuole far finanziare. L’Agenzia nazionale a cui rivolgersi per le agevolazioni a fondo perduto con bandi nazionali è senza dubbio INVITALIA. Si tratta dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa, di proprietà del Ministero dell’Economia. Scopri tutti i Bandi dei Contributi a fondo perduto e dei Finanziamenti agevolati erogati da Invitalia. (Per farlo, dovrai registrarti a Find UP, e inserire Invitalia nel campo ricerca bandi e contributi nella pagina di ricerca apposito.)

BANDI ATTIVI NEL 2022 PER APRIRE UNA PROPRIA ATTIVITA’, APRI IL BAR DEI TUOI SOGNI !

Bandi attivi 2022 per aprire un bar
Scopriamo alcuni dei principali bandi attivi nell’anno 2022 ai quali puoi partecipare! Corona il tuo sogno e apri l’attività che desideri !

Ma quali sono le fonti di finanziamento a disposizione nel 2022 per sostenere queste iniziative imprenditoriali? Scopriamone alcune insieme! La Legge di Bilancio 2022 presenta molte novità sugli incentivi per gli investimenti delle imprese. Inoltre vi sono anche altri canali quali i fondi europei, regionali e comunali a sostegno di nuove realtà imprenditoriali. Scopriamo insieme quali sono i principali canali di finanziamento attualmente disponibili per chi decide di aprire una propria attività.

  • LEGGE SABATINI : Nella legge di Bilancio 2022 è stata rifinanziata questa agevolazione. Che ha l’obiettivo di incentivare gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese italiane. Tale contributo può arrivare a rimborsare il 3,53% degli interessi su prestiti a 5 anni, equivalente ad un contributo a fondo perduto del 10% del costo del macchinario. Questa legge è finalizzata a sostenere l’acquisto, o acquisizione in leasing, di beni materiali (macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature nuovi di fabbrica e hardware) o immateriali (software e tecnologie digitali) ad uso produttivo. Sono stanziati 180 milioni all’anno, dal 2022 fino al 2026.
  • NUOVO SELFIEMPLOYMENT : Nuovo programma operativo dal 22 febbraio 2021. Questo finanzia con prestiti a tasso zero fino a 50.000 euro per l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali promosse da NEET, donne inattive e disoccupati di lungo periodo, su tutto il territorio nazionale. Esso è gestito da Invitalia nell’ambito del Programma Garanzia Giovani, sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro.
  • TRANSIZIONE 4.0 : Esso prevede una serie di agevolazioni, con la formula del credito d’imposta, per le aziende che investono in uno di questi tre assi d’intervento: 1) beni strumentali, 2) ricerca sviluppo innovazione e design, 3) formazione 4.0 del personale.
  • FONDO IMPRESA DONNA : Si tratta di un fondo nato nel 2021 e valido anche nel 2022. Prevede una dotazione di 20 milioni di euro ai quali si aggiungeranno anche circa 400 milioni previsti dal PNRR. Un fondo totalmente dedicato all’imprenditoria femminile che ha come obiettivo quello di incentivare la partecipazione delle donne al mondo delle imprese. I settori ammessi per la richiesta del fondo sono : l’industria, l’artigianato, la trasformazione dei prodotti agricoli, dei servizi, del commercio e del turismo, per programmi di investimento da realizzare entro due anni.
  • FONDI EUROPEI, REGIONALI E LOCALI : Infine come già anticipato ci sono anche diversi bandi europei, regionali e locali che finanziano questo tipo di iniziative. Puoi partecipare ad un bando europeo oppure consultare i siti web della Regione e del Comune di residenza.

Se una di queste iniziative si adatta alle tue esigenze non esitare a partecipare subito al bando! In caso contrario, approfondisci le ricerche con le informazioni e gli strumenti che ti abbiamo fornito così da trovare un bando su misura per te e la tua attività !

Buona fotuna per l’inizio di questa tua nuova impresa!

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6 Consigli per Aprire un Bar Senza Soldi https://aprireunbar.com/2019/05/03/6-consigli-per-aprire-un-bar-senza-soldi/ https://aprireunbar.com/2019/05/03/6-consigli-per-aprire-un-bar-senza-soldi/#comments Fri, 03 May 2019 10:27:47 +0000 https://aprireunbar.com/?p=16845 “Voglio aprire un bar e non ho i soldi” è una tragedia? Non sempre, vediamo i suggerimenti su come si può avviare un business senza […]

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“Voglio aprire un bar e non ho i soldi” è una tragedia? Non sempre, vediamo i suggerimenti su come si può avviare un business senza avere soldi…

Come si apre un bar senza avere soldi? Vediamo i migliori consigli!

Il nostro progetto è aprire un bar, un locale; però, facendo due conti, ci rendiamo conto che i nostri fondi, i soldi che abbiamo da parte non basteranno per finanziare il progetto. Niente di strano, da che mondo è mondo gli imprenditori (e chi apre un bar è un imprenditore) hanno a che fare con prestiti, presentazioni di business plan, ricerca di bandi d’investimento, colloqui con direttori di banca, cambializazioni, ricerca di finanziamenti eccetera. Insomma: se la domanda è come trovare soldi per aprire un bar consoliamoci, chiunque fa business di solito ha bisogno di soldi, sia perché non li ha, sia perché (almeno in parte) non vuole lavorare con i propri capitali. Quindi cerca soldi per finanziare le proprie idee.

Idee appunto, perché siccome siamo a fare business e non a smuovere buon cuore, se vogliamo farci dare soldi dovremo mettere sul piatto qualcosa di appetibile: capacità di business, ottime idee appunto (di idee soltanto buone ce ne sono già anche troppe) e ottima capacità comunicativa. Ne abbiamo? Se sì, è il momento di cominciare a vedere come aprire un bar senza soldi (e su come usare al meglio i soldi che ci faremo dare)…

1) Aprire un bar con finanziamenti per giovani e bandi pubblici


Pare strano, ma lo Stato, le regioni e perfino la Comunità Europea (oltre ad altri enti) riversano parte delle tasse che paghiamo sul territorio e sul supporto alle imprese. Per trovare soldi per aprire un bar con i bandi pubblici cominciamo con il dire che periodicamente escono bandi di finanziamento dedicati a varie categorie di persone, a vari contesti e vari progetti. Per esempio, andando a frugare su portali come Contributiregione.it potremmo trovare un bando di finanziamento (è solo un esempio! Non cercate questo bando) per giovani sotto i 28 anni della regione Basilicata, in cui vengono messi a disposizione 40.000€ per i costi di ristrutturazione e arredamento di una attività legata alla ospitalità e incentrata sui prodotti del territorio.
Per aprire un bar con finanziamenti agevolati dovremo quindi frugare fra i vari bandi fino a trovare quello che al caso nostro, in certi casi perfino modificando il nostro progetto per rientrare nei parametri richiesti dal bando. Attenti anche alle date di scadenza dei bandi, cercando magari agevolazioni per aprire un bar 2019.

In caso che il nostro progetto rientri più o meno nei parametri richiesti dovremo fare domanda di finanziamento, di solito corredandola di Business plan (scopri qui come scrivere un business plan per bar, anche in PDF) a quel punto avremo risposta affermativa o negativa in tempi abbastanza brevi (leggi un mese o due) e, se la risposta sarà positiva, verremo affiancati da un tutor, che ci seguirà nel percorso di istruzione della pratica. Spesso un titolo di vantaggio è la giovane età, che spesso viene premiata in questi bandi, e una buona chiave di ricerca potrebbe quindi diventare aprire un bar finanziamenti per giovani 2019.

I finanziamenti veri e propri arriveranno poi dopo diverso tempo (anche un anno) e comunque solo dopo che avremmo ottemperato ad alcuni passaggi (per esempio creazione della partita IVA aziendale. E nel frattempo? Mentre aspetto i soldi del fondo agevolato? Quello che di solito perfino i tutor consigliano di fare e di trovare i soldi per aprire un bar chiedendo in banca; a quel punto infatti saremo forti del progetto approvato dal fondo di finanziamento, e la banca sarà più disponibile a prestarci soldi, che gli restituiremo una volta avuto il finanziamento.

2) Aprire un bar con i Confidi

Quanti soldi ci vogliono per aprire un bar? Dipende, è chiaro, da dimensioni e progetto, e dalle nostre idee…


Gli enti di garanzia o Confidi, cioè consorzi di fiducia, sono enti, di solito posti all’interno di strutture di sindacato come Confesercenti, Confcommercio e associazioni artigiane che svolgono una funzione di ponte, di intermediazione tra le imprese e le banche.
Diciamo che mentre le banche decidono di finanziare un progetto o meno su modelli di rating soprattutto statistico e basato sulla persona che richiede il finanziamento (quindi per avere accesso ad un finanziamento dovremmo dare garanzie e rientrare in un “normotipo” finanziabile) i Confidi lavorano su parametri di conoscenza più diretta dell’impresa, diciamo che finanziano, un pochino di più, l’idea e la sua realizzabilità.

L’iter per aprire un locale con un finanziamento tramite Confidi parte dal presentare un business plan ad uno di questi enti (mentre parliamo risultano operanti circa 400 uffici Confidi in Italia). A quel punto il Confidi, se lo ritiene opportuno, garantirà il progetto ad una banca di riferimento, per una percentuale che può variare dal 5 al 100%. In alcuni casi per questo servizio pagheremo a Confidi una certa cifra fissa, e più spesso pagheremo invece una percentuale.
Per trovare i confidi in Italia vi consigliamo di spulciare la rete, alcuni potrebbero operare meglio nella vostra regione.

3) Aprire un bar con finanziamenti da crowdfunding

Voglio aprire un bar e non ho i soldi? Niente di male, chiediamoli alla folla, questo significa, in inglese, crowdfunding. Nome inglese e concetto molto inglese, ma con diversi esempi di successo perfino qui da noi.
Partiamo con il dire che per aprire un locale con il crowdfunding dovremo convincere a finanziarci coloro che (speriamo) diventeranno i nostri clienti, perché saranno anche i nostri finanziatori. Nostro importante lavoro sarà convincerli a regalarci/prestarci piccole cifre che moltiplicate per una folla di finanziatori ci permetteranno di dare una base monetaria forte al nostro progetto.
I passaggi da seguire saranno i seguenti:

  • Pensiamo bene la nostra idea, il nostro concept, che sia chiaro, forte con una identità, un marchio e dei valori di mercato ben forti.
  • Progettiamo una strategia di comunicazione, dovremo raccontare bene il progetto, perchè sia credibile, appetibile e riconoscibile. Come canali comunicativi potremo usare piattaforme di crowdfunding come Eppela.com, Finanziamiiltuofuturo.it e così via, oppure semplici pagine social, arricchite con video, foto e descrizioni concise e intriganti del nostro progetto, e di come il nostro progetto farà bene ai nostri finanziatori.

Appunto, ma come il nostro progetto farà bene ai finanziatori? il mondo del crowdfunding distingue, in questo, due categorie distinte:

  • Il Civic crowdfunding da soldi a interventi sociali e di interesse generale; in pratica con questo modello ci poniamo di far bene all’investitore portando avanti un progetto che migliorerà la vita delle persone (potrebbe essere un family Bar in una zona in cui non ci sono spazi per i bambini)…
  • L’Equity crowdfunding invece si proporrà come una vera e propria società per azioni, quindi chi ci presta soldi diverrà un vero e proprio azionista che avrà diritto ad una parte degli utili. Quest’ultimo modello è di solito legato alle imprese focalizzate sulla tecnologia, ma il modello della birreria inglese Brewdog, che con il crowdfunding ha raccolto oltre 60 milioni di Euro e aperto più di 40 punti ha fatto scuola.

4) Aprire un bar con i soldi della torrefazione

Come aprire un bar con i soldi della azienda di caffè?

Un’altra forma classica di finanziamento per i locali, anzi, forse la più classica quando si parla di bar, è quella che passa per le aziende partner, le aziende fornitrici del locale stesso. Stiamo parlando soprattutto delle aziende di caffè, le torrefazioni, ma anche, in alcuni casi, delle aziende della birra se cerchiamo finanziamenti per aprire un pub o un locale serale, e persino aziende di gelati, se l’idea è aprire un chiosco sulla spiaggia.

Per capire come funzionano i finanziamenti tramite le torrefazioni cominciamo con il dire che queste ultime stabiliscono di solito un prezzo “con e senza macchinari” in pratica un prezzo comprendente anche una quota (mediamente 4 o 5€) che andrà ad ammortizzare, in un certo arco di tempo, gli investimenti che la torrefazione farà in attrezzature o in capitali per il bar.
A quel punto il barista, se decide di avere i macchinari dalla torrefazione (ma a volte l’opzione non gli viene nemmeno presentata) acquisterà il caffè con il prezzo comprendente il costo delle attrezzature; in pratica è come se avesse un “prestito” iniziale per comprare le macchine, prestito che poi restituirà un po’ alla volta sul prezzo del caffè.
Con questo meccanismo il barista difficilmente avrà più di qualche migliaio di euro, ma c’è da dire che alcune torrefazioni agiscono come vere e proprie “centrali di finanziamento “ con tanto di cambializzazioni. Se siete a caccia di questo tipo di finanziamento andate semplicemente a parlare con le torrefazioni della vostra zona, vi accoglieranno, nella maggior parte dei casi, a braccia aperte.

5) Aprire un bar con business angels e calciatori

Voglio aprire un bar e non ho soldi? Chiediamo ai calciatori…

Abbiamo spesso detto che un bar, un locale può essere un “allargamento dell’anima” dove noi mettiamo la nostra passione, le nostre passioni (al plurale) il nostro gusto, le nostre specialità, la nostra musica, la nostra arte, insomma, sarà un po’ come se invitassimo i clienti a casa nostra.
Beh, forse anche Cristiano Ronaldo vuole “allargare la sua anima” mettendola in un locale, ma certamente non ha né tempo né voglia per gestire il locale: ecco quindi che noi potremmo aprire un bar senza soldi nostri usando quelli del calciatore, dell’attore, del dentista o del personaggio danaroso, che diventerà il nostro “socio di capitale”. Il locale probabilmente parlerà “anche della sua anima, ma noi godremo, con la clientela, dei suoi amici e della sua popolarità.

Detto così sembra un po’ ridicolo (che, Cristiano Ronaldo finanzia me?) ma se indagate un po’ vi renderete conto di quanti personaggi più o meno famosi sono proprietari anche di locali che non gestiscono direttamente, da di cui sono soci…

Si bello, ma io di calciatori e di personaggi ricchi non ne conosco, a chi propongo la mia bella idea? Le figure dei soci di capitale sono anche istituzionalizzate, e vengo definite business angels, gli angeli del business, pronti a sovvenzionare le idee davvero buone! Esistono diverse associazioni di business angels, anche in questo caso consigliamo di frugare la rete e proporre la propria idea…

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6) Adattare l’idea ai soldi che abbiamo!

Sì, capiamo bene che è un “non consiglio” ma, nella nostra esperienza, è il consiglio più prezioso quello più sicuro e che fa più affidamento su noi stessi.

Sicuramente abbiamo in mente il nostro locale ideale con uno stile, un’immagine, una eleganza che sentiamo nostra. Bene, partiamo da questa immagine, da questa sensazione che vogliamo dare e pensiamo a come possiamo ottenerla, a come possiamo renderla ai nostri clienti con i costi più bassi.

  • Le vetrine del food ad esempio potrebbero essere più piccole, asportabili, o magari comprate di seconda mano e poi risistemate (magari aggiungeranno un’aria “d’epoca”)
  • Il colore che vogliamo per il nostro bar potrebbe non essere dato dal legno massello del bancone, ma da pellicole che possiamo applicare su di esso (danno risultati favolosi!)
  • Le superpoltrone che immaginiamo potrebbero non essere in superpelle, ma rivestite con le balle di caffè (attenti, spelano un po’…) oppure potremmo avere una sedia diversa d’altra, trovate ai mercatini dell’usato…
  • Le attrezzature come forni, frigo eccetera potrebbero arrivare da qualche asta giudiziaria, o da siti di seconda mano, basta un po’ di attenzione e si fanno buoni affari…

Insomma, raramente in un locale è l’immagine a fare la vera differenza, a farla saranno qualità, simpatia, passione e cura del cliente. I soldi non fanno mai, e dico mai, la differenza!

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Trovare Soci per Aprire un Locale con il Crowdfunding https://aprireunbar.com/2018/05/29/trovare-soci-per-aprire-un-locale-con-il-crowdfunding/ https://aprireunbar.com/2018/05/29/trovare-soci-per-aprire-un-locale-con-il-crowdfunding/#comments Tue, 29 May 2018 05:50:10 +0000 https://aprireunbar.com/?p=14875 Come aprire un bar senza soldi e senza prestiti bancari? Per riuscirci si possono coinvolgere clienti e investitori con l’equity crowdfunding, già diffuso all’estero, una […]

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Come aprire un bar senza soldi e senza prestiti bancari? Per riuscirci si possono coinvolgere clienti e investitori con l’equity crowdfunding, già diffuso all’estero, una novità in Italia.

 

Aprire un ristorante con il crowdfunding senza finanziamenti in banca, come? Immagine dal sito associazionenazionalebusinessdesigner.it

Aprire un ristorante con il crowdfunding senza finanziamenti in banca, come? Immagine dal sito associazionenazionalebusinessdesigner.it

 

Molti di voi avranno certamente già sentito parlare di crowdfunding, un termine inglese che identifica il finanziamento dal basso, molto probabilmente come mezzo di prevendita o come strumento per raccolte a scopi benefici. Il crowdfunding può essere anche un modo per trovare fondi per aprire un bar senza mutui e finanziamenti bancari; molti di voi poi avranno anche già letto il nostro lungo reportage sull’argomento, che trovate qui,  torniamo però qui sull’argomento, per un post inviatoci dal gruppo WeAreStarting, che con il crowdfunding sta portando avanti un bel progetto legato al food, leggiamolo insieme.

Il crowdfunding si sta diffondendo come modalità per finanziare attività economiche. In cambio del proprio contributo economico, i finanziatori possono ricevere un interesse oppure diventare soci della società. Per raccogliere questi capitali dai soci, le imprese si affidano a portali autorizzati che pubblicano le schede delle società, raccolgono gli ordini dei sottoscrittori e verificano i versamenti.

L’Italia è stato il primo Paese al mondo a dotarsi, nel 2013, di un regolamento per l’equity crowdfunding, ovvero la tipologia di crowdfunding che permette agli investitori (da quello professionale al piccolo risparmiatore) di diventare soci attraverso una modalità interamente online. Non se ne è sentito molto parlare, perché inizialmente lo strumento è stato accessibile, per un lungo periodo di sperimentazione, solo alle imprese che riuscivano a qualificarsi come startup innovative, società ad elevato contenuto tecnologico. Più tardi è arrivata l’estensione ad altre tipologie di società e finalmente dal 3 gennaio 2018 è arrivata l’attesa apertura a tutte le piccole e medie imprese, che permette di lanciare una campagna per ricercare soci per una srl anche in assenza di qualsiasi requisito tecnologico, come nel caso di aprire un bar o di aprire un ristorante.

La raccolta a favore di realtà tradizionali è già molto diffusa all’estero. Si pensi che nel Regno Unito l’equity crowdfunding permette alle imprese locali di raccogliere centinaia di milioni all’anno e che lì il settore food&beverage pesa per il 10% circa delle cifre raccolte sui portali principali, con una presenza importante di catene di locali.

Il caso più significativo in questo settore è certamente quello del birrificio scozzese Brewdog, che, grazie a cinque campagne di equity, ha raccolto l’impressionante cifra di oltre 56 milioni di sterline coinvolgendo più di 78 mila investitori in meno di dieci anni, arrivando ad aprire 46 locali in varie parti del mondo. Nel frattempo, i primi investitori hanno visto il valore delle proprie quote crescere di 28 volte.

 

Le birre di Brewdog, il birrificio aperto grazie al crowdfunding

Le birre di Brewdog, il birrificio aperto grazie al crowdfunding

 

Come è facile intuire, non si tratta solo di soldi: le persone investono anche per sentirsi parte di un progetto e si crea un legame speciale tra le società e gli investitori, che spesso coincidono con gli investitori più affezionati, anche perché spesso le società scelgono di attribuire sconti e benefici per ricompensare le persone che hanno creduto in loro.

 

APRIRE UN LOCALE CON I FINANZIAMENTI PER I GIOVANI, CON IL CROWDFUNDING NEL 2018

Il menù del Queen Makeda pub, il locale aperto grazie al Crowdfunding.

Il menù del Queen Makeda pub, il locale aperto grazie al Crowdfunding.

 

Tornando all’Italia, siamo ancora agli inizi di questo approccio molto giovane per aprire un bar senza soldi o con pochi soldi, e sono state lanciate solo cinque raccolte su PMI (piccole medie imprese) non innovative finora. Si è però già registrato il primo caso di raccolta lanciata da un locale. Si tratta della società che gestisce il Grand Pub Queen Makeda di Roma, che ha lanciato sul portale WeAreStarting.it una campagna di crowdfunding per coinvolgere decine di investitori e raccogliere il capitale necessario per aprire un locale gemello a Milano.

Alcuni operatori del settore dell’equity crowdfunding italiano hanno in previsione di spingere l’acceleratore sul finanziamento di attività dell’economia reale e non mancheranno i casi di locali che effettueranno una “mini-quotazione”.

Ovviamente raccogliere capitale online non è semplice e serve una proposta convincente, che includa un business plan, un team e una comunicazione in grado di convincere gli investitori a sostenere il progetto in questione. Inizialmente è facile attendersi che, salvo eccezioni, sarà più facile la raccolta per le realtà già esistenti che per le nuove aperture. Si tratta comunque di un promettente nuovo strumento in più a disposizione dei tanti piccoli imprenditori, ora aperto anche ai proprietari di bar e locali.

Per maggiori informazioni:

WeAreStarting
WeAreStarting S.r.l. è il gestore dell’omonimo portale di investimento in PMI e Startup autorizzato CONSOB dal 2014 (delibera n. 19082). Nel 2017 vince la ING Challenge (contest del gruppo ING e di H-FARM) e si classifica tra i 5 finalisti della Fintech Lombardia Competition indetta da Regione Lombardia. WeAreStarting.it è l’unico portale italiano realizzato con la Fintech canadese Katipult, società IT tra i leader mondiali nella fornitura di software per l’investment crowdfunding.
S.r.l., Ufficio Stampa
(+39) 035 38.33.124
[email protected]

 

Il team del Queen Makeda pub

Il team del Queen Makeda pub

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Vediamo alcuni history case di locali, bar, ristoranti e caffetterie aperti grazie a finanziamenti trovati con il crowdfunding.

 

Vediamo qui esempi di locali che sono stati finanziati con il crowdfunding...

Vediamo qui esempi di locali che sono stati finanziati con il crowdfunding…

Nel precedente post, che trovate su questa pagina, abbiamo visto, passo per passo, che cos’è il crowdfunding, e come trovare fondi per aprire un locale tramite questa formula che permette di finanziare progetti “dal basso” vale a dire di dar vita alla nostra idea grazie a tante piccole somme messe a disposizione da molti piccoli investitori.

In questa seconda parte dell’articolo cercheremo di focalizzare alcuni aspetti del crowdfunding inerenti, più da vicino, il campo che ci interessa: bar e ristoranti, lo faremo nel modo che meglio di tutti chiarisce ogni aspetto: con esempi pratici di locali che sono stati aperti con questa formula.

 

LA CAFFETTERIA AMERICANA SULLA ROULOTTE

 

Le ragazze di Detroit che grazie al crowdfunding hanno aperto una caffetteria su un roulotte...

Le ragazze di Detroit che grazie al crowdfunding hanno aperto una caffetteria su un roulotte…

Abbiamo capito come, nel crowdfunding, l’idea che promuoviamo deve risultare attrattiva, vincente, ed essere supportata da una comunicazione altrettanto brillantecool o almeno molto simpatica e umana, che racconti la nostra energia e freschezza.

In questo senso abbiamo trovato la campagna di due ragazze americane che hanno raccolto 10.000 dollari circa di fondi per finanziare un progetto semplicissimo: una roulotte/coffee shop nell’area di Detroit.
Provando a spulciare meglio la campagna di queste ragazze (che trovate in questa pagina, a meno che nel frattempo non sia stata cancellata) vediamo come le ragazze si presentino piene di energie e di umanità; le vediamo intente a lavorare in falegnameria per costruire il loro sogno, quello di portare caffè in giro per “rifornire di energia” (proprio così scrivono) la zona dove viaggeranno con la loro roulotte.

Queste ragazze ci mostrano anche come impiegheranno i soldi che chiedono in finanziamento (una somma davvero modesta) e ci presentano i modi con cui ricompenseranno chi le finanzierà: da un simpatico “tieni tazza” in maglia fino a un servizio di catering per cinquanta persone (dai, quasi un matrimonio) per chi le finanzierà con una somma più ingente.

 

LA CAFFETTERIA CHE NON HA RAGGIUNTO L’OBIETTIVO

 


 
Su questa pagina trovate invece un più ambizioso progetto di apertura di una caffetteria nello stato di Washington, sempre negli States. In questo caso vedete come si metta l’accento più sugli aspetti “Business” mentre sia meno focalizzata la parte fotografica e umana. Anche il video che accompagna questa pagina, che troviamo qui sopra e che racconta il progetto, è un po’ povero di idee: vi vediamo lui che ci racconta la sua passione e la sua attenzione al caffè, ma poco altro.

Sarà un caso, ma, mentre le ragazze di prima hanno raccolto i loro 10.000 dollari, il nostro Matt (così si chiama) ha raccolto, nel momento in cui scriviamo, solo il 3% della cifra che gli serve.

 

IL LOCALE UCRAINO

 

La foto di promozione del locale ucraino...

La foto di promozione del locale ucraino…


 
Muoversi fuori dal proprio habitat può essere difficile, sia per la lingua, sia perché, come facilmente comprensibile, gli investitori non riusciranno a percepire un vantaggio per il loro contesto. E’ forse il caso di questo progetto, proposto su un sito di Crowdfunding americano, ma che riguarda l’apertura di un chiosco mobile (più o meno come il primo progetto, a Detroit) in Ucraina.

Il ragazzo che lo racconta inserisce nel suo storytelling anche un elemento umano, sociale, vale a dire la rinascita dell’Ucraina dopo i recenti accadimenti, ma a quanto pare non riesce a “bucare” visto che ad oggi, luglio 2017, il suo progetto, che trovate in questa pagina, non ha raccolto nemmeno un dollaro

 

PROGETTO MILIARDARIO PER LA CREAZIONE DI UN INNOVATIVO BANCO BAR

 

L'innovativo tavolo da bar finanziato con il crowdfunding

L’innovativo tavolo da bar finanziato con il crowdfunding

 

Vero che non stiamo parlando dell’apertura di bar nel senso vero e proprio, ma alcuni progetti, legati al nostro mondo, riescono a volte a raggiungere cifre pazzesche.

E’ il caso di questo progetto per la realizzazione di un innovativo tavolo da bar, con cassetti refrigerati e bluetooth, che ha raccolto, per la sua realizzazione, la bellezza di un milione e 300 dollari (sempre a luglio 2017) vale a dire il 2500% del budget che aveva fissato come meta.

Onestamente come progetto non ci alletta molto, ma se volete provare a finanziarlo lo trovate su questa pagina.

 

FINANZIARE UN PROGETTO FOOD NEL 2017 IN ITALIA

 

 

Fino a questo momento abbiamo visto esempi provenienti dagli Stati Uniti, vera mecca per questi innovativi meccanismi di business, ma l’Italia non è, almeno in questo, del tutto ferma. Anche da noi vari progetti vengono finanziati dal Crowdfunding, a volte con interessanti risultati.

Uno di questi, che è stato capace di raggiungere il suo obiettivo di 40.000€ è So lunch (e su questo portale trovate altri progetti aggiornati al 2017) un sistema che mette in contatto chi cucina a casa con chi si trova, magari per lavoro, fuori a pranzo, ma non ne può più del panino al bar, come racconta il video sopra…

Una considerazione interessante che fanno alcuni siti specializzati: cercare di finanziare la propria idea con il crowdfunding permette anche di valutare quanto buona l’idea sia. Se vedremo che i finanziatori fanno la coda per portarci soldi, vuol dire che abbiamo fatto, sia come idea che come capacità comunicative, centro. Altrimenti potrebbe essere il caso di ripensarci…

Ecco, ancora, un’ultima considerazione: il crowdfunding può non essere l’unico metodo di finanziamento, magari può essere usato in tandem a prestiti bancari o a fondi di proprietà.

 

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Una forma di finanziamento innovativa: tutti i passi e le strategie per trovare i soldi per aprire un locale o un ristorante  con la formula del crowdfunding, il finanziamento che viene dalla rete.

 

Come funziona il Crowdfunding? Ce lo dice la grafica del sito ravennafuturelessons.it

Come funziona il Crowdfunding? Ce lo dice la grafica del sito ravennafuturelessons.it

Sono la maggioranza coloro che, volendo aprire un bar o un locale sono spaventati dalla burocrazia e dalle tasse. Altri, forse i più lungimiranti, sono spaventati dalla necessità di dover creare una idea davvero unica e distintiva per proporsi sul mercato. Per quasi tutti però la preoccupazione è la più antica e concreta del mondo: i soldi.

Il futuro, anche in questo segmento, avanza, e internet ha rivoluzionato anche il modo si cui si cerca di reperire fondi e finanziamenti per avviare la propria attività. Permette per esempio di confrontare finanziamenti e mutui dalle banche e di valutare più facilmente bandi di finanziamenti pubblici. Una delle grandi trasformazioni di internet in questi ultimi anni è stata però quella del mondo social, che ha creato una forma di finanziamento di impresa in piena linea con la sua filosofia “sharing”: la formula del Crowdfunding.

 

COME FUNZIONA IL CROWDFUNDING PER FINANZIARE UN’ATTIVITÀ’ 

Il crowdfunding è spesso usato per finanziare locali per famiglie e bambini.

Il crowdfunding è spesso usato per finanziare locali per famiglie e bambini.

Il crowdfunding (dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento) termine che potremmo tradurre come “finanziamento collettivo” è una forma di finanziamento “dal basso” in cui, di solito sui canali on-line viene proposta una idea imprenditoriale, invitando a finanziarla con somme, di solito molto piccole, ma che, in un largo numero di investitori, diventano decisive per la nascita della nuova idea.

Il crowdfunding viene adesso diviso in due settori principali:

  • Il Civic crowdfunding, che finanzia interventi sociali e di interesse generale,
  • E l’Equity crowdfunding, che invece propone a chi investe di divenire un vero e proprio azionista della nuova idea, un forma di borsa valori, anche se in piccolo.

Il modello “Equity” è di solito legato a progetti con un forte tasso di innovazione, sopratutto tecnologica; sono quei progetti che, se comunicati molto bene (chi lancia queste idee spesso è un ottimo comunicatore, oppure ha uno staff di comunicazione che lo segue) possono raccogliere milioni di Euro su siti come Kickstarter

Per quello che riguarda il finanziamento del nostro sogno, del nostro locale invece, ci rivolgeremo al secondo approccio: quello Civic.

Civic come civico, perché quando si chiedono soldi sul crowdfunding c’è da considerare che noi non ripagheremo a chi ci finanzia soldi o interessi, ma restituiremo i soldi sotto forma di servizi e di qualità della vita per la nostra città, il nostro quartiere, la collettività; diventeremo insomma qualcosa di utile e piacevole per gli altri.

Non possiamo, a questo punto, non fare un esempio.

Le nostre città, purtroppo lo sappiamo, fra smog, pochi spazi verdi e molta frenesia, spesso non sono pensate per i bambini, e di conseguenza per le mamme, costrette a gestirsi in un ambiente troppo frenetico. Voler migliorare la qualità della vita di mamme e bambini vorrà quindi dire dare loro un contesto sereno e piacevole, tagliato a misura di bambino, dove ritrovarsi. Se questo contesto poi, oltre ad essere pensato per i bambini, sarà portatore di messaggi etici e valori positivi, ancora meglio, sarà il locale giusto per essere finanziato con il crowdfunding.

 

TUTTI I PASSI PER FINANZIARE L’APERTURA DI UN LOCALE CON IL CROWDFUNDING

 

I locali per bambini e famiglie sono tipici del crowdfunding

I locali per bambini e famiglie sono tipici del crowdfunding

Aprire un locale ottenendo soldi con il metodo del crowdfunding non è diverso dal punto di vista burocratico e di regolamenti rispetto ad un qualsiasi locale, la vera differenza sta in come troviamo i soldi per l’apertura del locale. Per avere questi soldi non dovremo convincere direttori di banca o di vari enti di garanzia, dovremo convincere sopratutto coloro che (speriamo) diventeranno i nostri clienti.

Convincere possibili clienti vuol sempre dire comunicare, fare pubblicità, ecco,

Nel crowdfunding si comincia a fare pubblicità molto prima che il locale sia aperto, addirittura quando il locale esiste solo sulla carta, come progetto.

Riassumiamo quindi i passaggi per finanziare l’apertura di un locale con il crowdfunding:

  • Progettiamo la nostra idea per renderla solida e chiara prima di tutto a noi stessi (vedi questo post su come preparare un business plan.
  • Progettiamo il come promuovere la nostra idea. Scriviamola bene, in maniera divertente e convincente, prepariamo render grafici (perfino disegni a mano, a pastello, se siamo buoni disegnatori e riusciamo a rendere l’idea) foto e perfino video in cui raccontate il nostro progetto. Focalizziamo anche, in questa fase, il cosa offriremo, in cambio dei fondi, ai nostri finanziamenti (vedi la seconda puntata di questo reportage).
  • Promuoviamo il nostro progetto, sia sul mondo social, sia su siti come Eppela.com, Ulule.com, Finanziamiiltuofuturo.it, land2lend.com (quest’ultimo dedicato proprio ai progetti legati al cibo). Non mettiamo volutamente i link a questi gruppi, perché al momento siti di crowdfunding nascono e muoiono molto velocemente, e la nostra lista rischia di invecchiare rapidamente. Queste piattaforme, questi siti collettori, serviranno anche a gestire i finanziamenti che (speriamo) arriveranno.
  • Siimo pronti a rispondere alle domande e ulteriori chiarimenti che arriveranno dagli interessati.
  • Se (vedi sotto) si raccolgono i finanziamenti, partiamo alla effettiva realizzazione del progetto…

Sui siti “collettori” che abbiamo detto, vengono dati sia un obbiettivo da raggiungere (la cifra da raccogliere per far partire l’idea) sia la data entro cui i fondi andranno raccolti. Se entro quella data non si è raggiunta la cifra necessaria il progetto sfumerà e i fondi messi “in attesa” non verranno effettivamente erogati tornando all’investitore.

Con questo metodo, anche in Italia, sono numerosi i progetti che hanno avuto importanti finanziamenti, fra essi, sul sito Corriere.it abbiamo scoperto ombrelli innovativi, giochi da tavolo, software, film e restauri di opere medioevali.

E per bar e ristoranti? Avrete capito che, in un sistema così fluido le cifre che si possono raccogliere dipendono molto sia dall’idea sia dalla nostra capacità di farla apparire davvero magnifica, di saper “bucare lo schermo” come si dice nel linguaggio televisivo (alcuni esempi di questo tipo di comunicazione li vediamo durante i nostri corsi full immersion di apertura bar) . Del mondo del crowdfunding applicato a bar e ristoranti, e sopratutto ad alcuni casi di locali aperti con questo modello di finanziamento, parleremo nel prossimo post, che trovate su questa pagina.

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E’ Utile Associarsi a Confesercenti per un Bar o un Ristorante? https://aprireunbar.com/2016/06/17/cose-e-cosa-fa-confesercenti-per-chi-vuole-aprire-un-bar/ https://aprireunbar.com/2016/06/17/cose-e-cosa-fa-confesercenti-per-chi-vuole-aprire-un-bar/#respond Fri, 17 Jun 2016 08:48:01 +0000 http://aprireunbar.com/?p=10651 Confesercenti è una struttura che supporta chi vuole aprire un locale, dai finanziamenti  fino alla contabilità. Vediamo come funziona, quanto costa e come ci si […]

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Confesercenti è una struttura che supporta chi vuole aprire un locale, dai finanziamenti  fino alla contabilità. Vediamo come funziona, quanto costa e come ci si iscrive.

 

Quali sono i servizi con cui Confesercenti supporta bar e ristoranti? Scopriamolo...

Quali sono i servizi con cui Confesercenti supporta bar e ristoranti? Scopriamolo…

 

Finanziamenti, periti che possono supportarci nell’apertura di un nuovo locale, corsi di formazione obbligatori; durante lo svolgimento del nostro corso di apertura e gestione bar spesso veniamo in contatto con associazioni di sindacato.
Queste si chiamano Confesercenti, così come Confcommercio e Confartigianato, e nascono per supportare si dal punto di vista sindacale, cioè per portare avanti, in una voce unitaria, i bisogni sociali della categoria, ma anche, e negli ultimi decenni sopratutto, per offrire servizio e assistenza ai nuovi e “non nuovi”imprenditori del mondo del pubblico esercizio.
In realtà strutture come Confesercenti offrono assistenza non solo a chi lavora nel campo della ristorazione, ma anche in altri campi del commercio e della piccola imprenditoria (per esempio il commercio ambulante). Questo blog però parla di bar e ristoranti, e oggi siamo andati ad intervistare Santino Cannamela, pasticcere e storico presidente della sezione “pubblici esercizi” della Confesercenti fiorentina.

D. Santino, potresti dirci cosa fa Confesercenti per i pubblici esercizi?
Confesercenti, è un’associazione di categoria che rappresenta le piccole e medie imprese italiane del commercio, del turismo e dei servizi, dell’artigianato e della piccola industria. E’nata nel ’71 e adesso conta oltre mille sedi in tutta Italia. La FIEPET (Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici) la sua sigla dedicata a baristi e ristoratori, che supporta sia come sindacato di tutela (ad esempio nella stesura e firma dei contratti nazionali) sia, sopratutto, di servizio, i locali dedicati all’ospitalità, ad esempio supportandoli nella apertura di locali, per contabilità e formazione e, negli ultimi anni, per accompagnare le start-up.

D. Poniamo di essere un giovane che vuole aprire una attività di ristorazione, come mi aiutate?
Per aprire la sua attività ci sarà innanzitutto bisogno di stendere un business plan, sia per fare i conti giusti sia per, eventualmente, presentarlo a strutture di finanziamento. Ecco, il nostro lavoro comincia nell’aiutarlo a preparare questo documento e prosegue con un supporto per i primi due anni con un pacchetto di consulenza attivo, dal punto di vista contabile e di marketing. Questo pacchetto è così rilevante che le banche concedono finanziamenti più facilmente finanziamenti a chi lo sottoscrive; una importante forma di garanzia insomma.
Ancora il nostro ragazzo può prendere parte, lui e il suo staff, ai corsi obbligatori a prezzi agevolati, e, ancora a livello di finanziamenti, può accedere a Confidi, la struttura di Confesercenti che si occupa di garantire, dal punto di vista finanziario, i mutui concessi ai suoi associati.

 

Confesercenti svolge servizi per bar e ristoranti

Confesercenti svolge servizi per bar e ristoranti come, ad esempio, formazione e percorsi di finanziamento.

 

D. Come ci si iscrive a Confesercenti?
Niente di complicato, basta andare in una delle oltre mille sedi in Italia e associarsi con un tessera base a 140€, che sale eventualmente in funzione della complessità societaria dell’attività. E’ da notare come, appena associati, si gode subito di un pacchetto di convenzioni estremamente convenienti. Ad esempio la convenzione con SIAE permette di pagare a metà di quanto dovuto, recuperando quindi, in molti casi, il costo della tessera Confesercenti. Anche i pacchetti di tenuta contabilità e servizio paghe sono concorrenziali rispetto al mercato.

D. Confesercenti è nata però anche come struttura politica, per portare avanti istanze o bisogni comuni della categoria, come si relaziona adesso a queste tematiche?
Le porta avanti focalizzando la realtà dei nostri tempi, ad esempio schierandosi contro l’apertura selvaggia dei centri commerciali, non per demonizzarli, ma perché, sopratutto quando cominciano ad ospitare servizi come studi medici e poste, finiscono per svuotare la città stessa, togliendogli il suo ruolo storico di centro di aggregazione.
Le battaglie di Confesercenti però non sono solo di contrasto, ma anche di supporto alle amministrazioni, ad esempio nella lotta al degrado urbano o al contrasto dell’abuso di alcolici.

D. La vostra è una importante finestra sul mondo dei pubblici esercizi, cosa serve oggi ai giovani imprenditori?
Purtroppo tendono a improvvisarsi, pensano che il commercio sia facile, che basti aprir bottega per cominciare a guadagnare. Con queste convinzioni manca la voglia di formarsi adeguatamente, mentre il futuro si specializza invece sempre più, e sempre più avremo bisogno di formazione; ormai non basta più ‘esperienza fatta sul campo, magari nella bottega del papà. Il mercato cambia perfino in pochi mesi, mentre fino agli anni ’90 cambiava a cicli decennali. E’ necessario formarsi, e saper analizzare i cambiamenti del mercato

D. Come si può sapere di più su Confesercenti?
Sul sito http://www.confesercenti.it/ e agli sportelli dei nostri uffici dislocati in tutta Italia.

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BANDI FINANZIAMENTO BAR E RISTORANTI: ANALIZZIAMO CASI PRATICI https://aprireunbar.com/2014/07/28/bandi-finanziamento-bar-e-ristoranti-analizziamo-casi-pratici/ https://aprireunbar.com/2014/07/28/bandi-finanziamento-bar-e-ristoranti-analizziamo-casi-pratici/#comments Mon, 28 Jul 2014 06:54:51 +0000 http://aprireunbar.com/?p=8126 I finanziamenti pubblici possono essere una bella opportunità per un pubblico esercizio in apertura o già esistente, ma bisogna saperli leggere, per trovare quello che […]

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I finanziamenti pubblici possono essere una bella opportunità per un pubblico esercizio in apertura o già esistente, ma bisogna saperli leggere, per trovare quello che si adatta alle nostre necessità; vediamo alcuni casi reali.

 

soldiSembrano chimere, sono difficili da ottenere e sono in molti a segnalare trappole, eppure esistono, e talvolta possono rappresentare un valido aiuto per il proprio progetto di apertura del proprio bar, pub o locale. Sono i finanziamenti pubblici, sia a fondo perduto che a tasso agevolato, erogati da vari enti, come la Comunità Europea o le varie Regioni Italiane.
Enti diversi, diverse finalità e diversi obbiettivi, e perfino diversi destinatari, questi bandi possono rappresentare, per chi li cerca, un piccolo rebus, e la prima cosa da fare per accedervi è armarsi di pazienza e leggerli con cura, fino a trovare quello che “ci calza a pennello”.
Per questo post siamo proprio andati a spulciare alcuni di questi bandi, per capirli meglio e per imparare a leggerli. Proprio per leggerli nella maniera corretta è importante cominciare subito a riconoscere quali sono gli elementi cardine di un bando di finanziamento, vediamoli insieme.

  • Chi sono i beneficiari: il profilo che deve avere la persona (o l’azienda) per poter accedere al finanziamento. Potrebbero per esempio essere i disoccupati da più di due anni, o le donne over 40 (categoria tradizionalmente svantaggiata) oppure gli abitanti di una determinata regione o ancora le piccolissime imprese con meno di tre dipendenti, e così via…
  • La scadenza del bando, questi finanziamenti hanno sempre una durata definita.
  • Il tipo, e misura, del contributo offerto: contributi che possono essere a fondo perduto, cioè senza restituzione, o a tasso agevolato, quindi ripagandolo, ma con un tasso di interesse più basso di quello offerto dal mercato (e in questo caso, in dettaglio, sarà meglio capire bene come dovremo, e a che tasso, restituire l’importo).
  • Le spese ammissibili: molti bandi sono finalizzati al finanziamento di interventi ben specifici, che possono andare dalla ristrutturazione, alla riqualificazione, alla apertura tout court fino al finanziamento delle spese correnti, come l’affitto o il personale, nei primi mesi di vita della attività.
  • Il punteggio minimo: i fondi non sono, chiaramente, infiniti, e, oltre a presentare la domanda per tempo, dovremo anche avere un certo punteggio. Nella maggior parte dei bandi a dare punteggio sono elementi che hanno a che fare con la bontà dell’idea imprenditoriale e con la capacità di condurlo bene; elementi di questo tipo possono essere avere esperienze precedenti, aprire in location interessanti, portare innovazione o artigianalità, e così via… una ideadi come vengono attribuiti i punteggi si può avere spulciando questa pagina.

 

Detto questo cominciamo ad analizzare casi specifici. Il primo bando che analizziamo è finalizzato alla riqualificazione di bar, ristoranti ed esercizi commerciali nella regione Umbria. Questo bando è scaduto in gennaio, per cui non ne diamo il link di accesso. Il bando metteva sul piatto la possibilità di accedere ad un finanziamento del 60% a fondo perduto su lavori che, appunto, dovrebbero essere di riqualificazione. Ora, se leggiamo bene la lista delle “spese ammissibili” ci rendiamo conto che se fra esse ci sono voci abbastanza logiche come “ristrutturazione e trasformazione degli immobili” o come le spese di riconversione, altre voci sono molto più “allargate”, come acquisto di insegne, informatizzazione e perfino le spese relative al conseguimento di un marchio di qualità.

È da notare poi che, essendo il bando destinato alle attività commerciali, se un artigiano produce e vende un suo prodotto (per esempio una pizzeria a taglio) potrà utilizzare il contributo solo per le spese inerenti l’area vendita, e non la produzione.

Se alcuni bandi sono quindi molto vasti e permettono molti margini di manovra, altri possono essere minimali, e avere aree di intervento molto ristrette. E il caso di altro bando che abbiamo esaminato, emesso dalla regione Puglia e scaduto nell’ottobre del 2013. In questo caso erano ammesse tutte le imprese pugliesi operanti nel turismo e ad essere ammesse erano solo le spese determinate da nuove assunzioni, per un contributo abbastanza piccolo, solo € 1.500. E’ da notare che, essendo la dotazione del bando di 400.000€, gli aiuti sarebbero stati distribuiti a oltre 250 aziende.

Come ultimo bando preso in esame, ci siamo potuti affidare ad un professionista, con cui abbiamo la fortuna di avere a che fare da tempo. Si tratta di Fabio Centurioni di contributiregione.it che ci spiega benissimo questo fondo dedicato alla regione Marche, e le spese che vi sono ammesse, nel video sotto.

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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO DEL 50% 2014 PER NUOVI BAR- RISTORANTI – GASTRONOMIE – PIEDINERIE – PANINOTECHE https://aprireunbar.com/2014/01/24/contributi-a-fondo-perduto-del-50-2014-per-nuovi-bar-ristoranti-gastronomie-piedinerie-paninoteche/ https://aprireunbar.com/2014/01/24/contributi-a-fondo-perduto-del-50-2014-per-nuovi-bar-ristoranti-gastronomie-piedinerie-paninoteche/#comments Fri, 24 Jan 2014 05:27:13 +0000 http://aprireunbar.com/?p=6708 Fabio Centurioni, di contributiregione.it, ci invia un nuovo bando per l’apertura di locali nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. BANDO […]

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Fabio Centurioni, di contributiregione.it, ci invia un nuovo bando per l’apertura di locali nelle regioni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

BANDO PER CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO DEL 50% 2014 per l’apertura di nuovi BAR- RISTORANTI – GASTRONOMIE – PIEDINERIE – PANINOTECHE nelle seguenti otto regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia

Requisiti: Costituzione di nuova società di persone con metà dei soci non occupati.

SCADENZA : bando aperto 2014 fino ad esaurimento fondi

Agevolazione massima € 140.000 di cui il 50% a fondo perduto (euro 70.000 da non restituire), ed il rimanente 50% mutuo a 7 anni a tasso 0,3% (70.000 prestito a tasso quasi zero).

Questi sono alcuni consigli per rendere più semplice l’accesso al finanziamento a fondo perduto:

  • Aprire una nuova società, in cui almeno il 50% dei soci è disoccupato.
  • Unire all’attività di somministrazione di alimenti e bevande (bar) una seconda attività artigianale, come ad esempio:
  • bar + pasticceria,
  • bar + gelateria artigianale,
  • bar + birreria artigianale,
  • bar + paninoteca,
  • bar + piadineria.

Occorre cioè elaborare un’idea unica, in cui il bar è il punto di partenza, che deve essere integrato con un servizio unico o originale nell’area geografica dove intenderai aprire.

Clicca qui per leggere la sintesi del contributo al 50%

 

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FINANZIAMENTI E TASSI AGEVOLATI PER APERTURA BAR E RISTORANTI IN UMBRIA E A FIRENZE https://aprireunbar.com/2014/01/16/finanziamenti-e-tassi-agevolati-per-apertura-bar-e-ristoranti-in-umbria-e-a-firenze/ https://aprireunbar.com/2014/01/16/finanziamenti-e-tassi-agevolati-per-apertura-bar-e-ristoranti-in-umbria-e-a-firenze/#respond Thu, 16 Jan 2014 05:52:34 +0000 http://aprireunbar.com/?p=6715 Fabio Centurioni, il responsabile del portale ContributiRegione.it ci manda alcuni bandi qui sotto riassunti. Il primo riguarda agevolazioni per mutui bancari superiori a 20.000 euro presso […]

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Fabio Centurioni, il responsabile del portale ContributiRegione.it ci manda alcuni bandi qui sotto riassunti. Il primo riguarda agevolazioni per mutui bancari superiori a 20.000 euro presso la Camera di Commercio di Firenze. Il secondo riguarda invece la regione Umbria, con contributi pari al 60% per la riqualificazione di bar e ristoranti; attenzione a quest’ultimo, in scadenza.

 

AGEVOLAZIONE N.1 : IMPRESE UBICATE IN PROVINCIA DI FIRENZE – Agevolazioni per mutui bancari superiori a 20.000 euro dalla Camera di Commercio di Firenze.

  • Contributi a fondo perduto pari al 6% del finanziamento.
  • Contributo dalla Camera di Commercio di Firenze pari al 6% del finanziamento, per un massimo di € 10.000,00
  • MUTUI BANCARI GARANTITI DA UN CONSORZIO FIDI:
  • – importo minimo € 20.000,00;
  • – durata variabile da un minimo di 36 mesi ad un massimo di 84 mesi eventualmente comprensiva di un periodo di pre-ammortamento di durata variabile da un minimo di 12 mesi ad un massimo di 24 mesi;
  • PER LEGGERE L’ARTICOLO SULLE AGEVOLAZIONI A FIRENZE CLICCARE QUI

 Agevolazione n.2 : Regione Umbria – Contributi pari al 60% per la riqualificazione delle imprese commerciali, bar e ristoranti

  • SCADENZA: 31 gennaio 2014.
  • “CONTRIBUTI FONDO PERDUTO 20% PER SPESE DI RISTRUTTURAZIONE DI BAR, RISTORANTI E COMMERCIANTI AL DETTAGLIO FATTE DOPO IL 30 NOVEMBRE 2013 e DA EFFETTUARE NEL CORSO DEL 2014:
  • Spese rimborsabili: arredi, bancone bar, vetrine, attrezzature e ristrutturazione edile dei locali, incluse le spese per il rifacimento dell’impianto elettrico e termoidraulico.
  • Puoi vedere la SINTESI DI QUESTO BANDO DA QUESTO LINK
  • Fra pochi giorni dovremmo riuscire a pubblicare su aprireunbar.com la sintesi del nuovo contributo del 50% per apertura Bar e Ristoranti, rimani sintonizzato su 

 

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CONSIGLI PER ACCEDERE AI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER APRIRE UN BAR https://aprireunbar.com/2012/02/27/consigli-accedere-ai-contributi-fondo-perduto-aprire-bar/ https://aprireunbar.com/2012/02/27/consigli-accedere-ai-contributi-fondo-perduto-aprire-bar/#comments Mon, 27 Feb 2012 16:44:44 +0000 http://aprireunbar.com/?p=3565 Tutti i consigli per accedere ai finanziamento a fondo perduto: redarre un buon business plan, pensare di optare su un bar pasticceria o una gelateria […]

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Tutti i consigli per accedere ai finanziamento a fondo perduto: redarre un buon business plan, pensare di optare su un bar pasticceria o una gelateria o di aprire una birreria, ragionare bene i bandi per trovare quelli che si confanno alle nostre necessità. 

IMG_1161_optQuando di cerca di accedere a finanziamenti pubblici è necessario pensare bene che, anche se a volte ci sembrano dei nemici ottusi e incapaci di capire le nostre idee, i tecnici chiamati a valutare i nostri progetti sono persone che cercano di usare i fondi a disposizione per i progetti che avranno più prospettive di successo (a volte riuscendoci a volte no). La classica domanda “perché vuoi aprire questa attività” ci sembra a volte stupida e capziosa (perché ho bisogno di lavorare, cavolo!) ma in realtà potrebbe essere riragionata così “come pensi che la tua attività abbia qualcosa di unico rispetto alle altre e abbia quindi possibilità di successo?” se questa semplice domanda avrà una risposta convincente saranno molte di più le possibilità di accedere ad un finanziamento.

Questo consiglio ci arriva dal dottor Fabio Centurioni, di ContributiRegione.it , specialista nel reperimento di bandi e di finanziamenti pubblici.

“Un altro consiglio che posso dare a chi cerca forme di finanziamento a fondo perduto o a tasso agevolato” Continua il dottor Centurioni “è quello di aprire un’attività più articolata e con più servizi, come ad esempio:

  • – bar-pasticceria
  • – bar-gelateria artigianale,
  • – pub-birreria

perché queste attività sono artigianali, e rientrano tra quelle prevalenti di produzione di alimenti che sono meglio finanziabili con contributi a fondo perduto per il 50% se almeno uno dei due soci è non occupato.

La Commissione valutatrice conosce le statistiche e sa che queste attività hanno maggiori probabilità di sopravvivenza negli anni perché offrono un servizio artigianale aggiuntivo: gelateria, pasticceria, birreria, pizzeria. Un valore aggiunto per il cliente disposto anche a spostarsi di parecchi chilometri per assaggiare un goloso super-bombolone alla crema o al cioccolato fondente che lo condurrà ogni mattina a far colazione nel vostro locale”

Aprire una gelateria o pasticceria di qualità, è chiaro, presuppone anche capacità tecniche e professionalità che sarà più che mai necessario acquisire (e per cui bisognerà avere passione!)

Ancora il dottor Centurioni “spesso è necessario costituire una società con una persona non occupata, che abbia almeno il 50% delle quote della nuova società. Non è facile trovare un socio affidabile, dopotutto l’impresa è come un matrimonio: ci devono essere i presupposti: condivisione di idee, fiducia, competenze, per fare il grande passo. Fai un sondaggio prima tra i tuoi familiari o amici intimi prima di rivolgerti ad altri.

Se questa strada risulta difficoltosa, allora puoi collegarti a questa pagina che aiuta a trovare potenziali soci, vicini geograficamente e con le qualifiche da te richieste, che potrai contattare”

Su aprireunbar.com pubblicheremo nei prossimi giorni bandi fruibili per l’apertura di bar, pasticcerie, gelaterie, birrerie artigianali e altre attività legate al mondo della ristorazione. Per avere intanto un’idea delle possibilità di accesso a bandi di questo tipo è intanto possibile inserire i propri dati, compreso una descrizione del proprio progetto e dei capitali necessari, su questa pagina.

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