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I Migliori 9 Tè Giapponesi Da Servire Al Bar

State preparando il vostro locale per Natale? Dovrà essere un momento caldo e rilassato, vediamo quindi quali sono i migliori tè da servire al bar.

Un piacere e un rito, vediamo quali sono i migliori (verdi e giapponesi) tè da servire al bar

Giorni di Natale, è il momento di prendersela comoda, di rilassarsi, di godersi quattro chiacchiere, di tè e di biscottini di Natale…

Anzi no, di biscottini no, perché i tè che un esperto giapponese, Kei Nishida, ci suggerisce in questo post, vanno goduti, assaporati, degustati purissimi.

Kei, che è autore del blog www.japanesegreenteain.com , vive a Vancouver, in Canada, ed è considerato uno dei più grandi esperti di tè giapponese negli Stati Uniti. Qui presta consulenze e ruoli di expertise alle aziende che vogliono entrare nel mondo del “Tea Specialty”

Anche Kei, come tutti gli esperti, pensa però di non conoscere mai abbastanza. Per questo ha partecipato recentemente ad alcuni corsi della nostra scuola di caffè, la Espresso Academy . Da questa esperienza è derivata una bella amicizia, e la possibilità di godere dei suoi consigli da esperti. 

Ecco quindi i migliori nove tè (non The, mi raccomando) da servire al bar, in questo caso rigorosamente giapponesi e verdi. Alcuni potrebbero essere difficili da trovare in Italia, per farlo potete sempre rivolgervi al blog di Kei o, comunque, farvi inspirare!

A proposito, se avete dubbi sulla differenza fra i vari tè (bianco, nero, verde…) andatevi a rivedere questo post!

IN Giappone rappresenta una vera e propria cerimonia, che possiamo (magari semplificata) replicare per il tè verde da servire al bar…
  1. TÈ VERDE GIAPPONESE GYOKURO IN FOGLIE

Con Gyokuro si intende un tè verde riparato dal sole per 20 giorni con stuoie appositamente realizzate, un procedimento che permette di aumentare i livelli di caffeina (o teina, stessa cosa) nelle foglie. Questo, oltre a permettere agli amminoacidi di rafforzarsi, producendo un sapore più intenso. A causa del processo di coltivazione, le foglie hanno un odore molto particolare che è impossibile confondere.

Poiché le foglie sono coperte per un così lungo periodo di tempo durante il processo di coltivazione, le foglie di tè sono scure, creando un tè di un colore verde muschio. La sua ricchezza di colore si traduce anche in ricchezza di gusto, con flavour importanti, che tuttavia non si sovrappongono.

  1. TÈ VERDE GIAPPONESE GOKUZYO ARACHA IN FOGLIA SFUSO
    Una opzione economica del tè sencha che può essere buona per una bevanda quotidiana calda o fredda.

“Aracha” si traduce in “tè selvaggio” in inglese ed è anche conosciuto come tè grezzo. In Giappone, il tè verde viene solitamente venduto dal coltivatore a un grossista dove viene lavorato e raffinato. Quando il tè viene fornito al grossista, la sua forma è proprio l’aracha, cioè il tè non trasformato, e non viene normalmente distribuito ai consumatori. Tuttavia, per poter godere del gusto e dei sapori ricchi e naturali, alcuni fan preferiscono bere questo tipo.

Saltando parte della lavorazione il prezzo di questo tè è più basso. Se vi piace il tè sencha, adorerete questo tè, anche se fuori dal Giappone è quasi introvabile

  1. NOZOMI – TÈ VERDE GIAPPONESE IN FOGLIA DI TÈ COPERTO

Nozomi è Kabuse-cha si traduce come “Tè verde coperto”. Il nome deriva dal fatto che le foglie di Camelia sinensis vengono coperte da un tappeto che Kei definisce come “erboso”. Questo procedimento avviene anche per tè più famosi come il gyokuro e il matcha, ma per meno tempo, per questo il Nozomi è un tè più economico rispetto agli altri.

Nozomi è un marchio di tè verde raccolto solo nell’altopiano di Makinohara, Shizuoka, Giappone, sul Monte Fuji. Le autorità locali della città di Makinohara hanno linee guida rigorose su come coltivare questo tè, per mantenerne la massima qualità.

Il tè “coperto” Nozomi
  1. ROASTED TÈ IN FOGLIA HOJICHA

Un tè da bere per chi è sensibile alla teina. Il tè Hojicha è infatti un tè in cui le sostanze tropiche (come, appunto, caffeine e teine varie) vengono rimosse quasi completamente, come effetto secondario, dal processo di tostatura. Questo avviene su “piatti” di porcellana appoggiate su carbone di legno pregiato. Con meno caffeina l’Hojicha è anche meno amaro di altri tè. A causa del basso livello di caffeina e del gusto morbido, è un tè sicuro e apprezzato da bambini e donne incinta.

  1. TÈ IN FOGLIA GENMAI-CHA CON RISO INTEGRALE ARROSTITO

Un’altra particolarissima chicca che ci racconta Kei, un altro tè praticamente introvabile in Italia. Si tratta di un tè verde a cui è mischiato riso integrale arrostito. In Giappone viene chiamato anche “tè popcorn” perché alcuni chicchi di riso scoppiano durante il processo di tostatura e assomigliano ai popcorn. La sua origine è curiosa, di fatto il riso veniva usato come “riempitivo” per ridurre il prezzo del tè. Il riso integrale utilizzato è un riso appiccicoso giapponese, il mochi-gome

Questo tè si abbina bene a cibi giapponesi, asiatici o grassi in generale, quindi è un buon tè da consumare a pasto.

Genmai-cha è spesso popolare tra le generazioni più anziane in Giappone in quanto “più delicato” del tè verde. Spesso viene bevuto dopo un digiuno religioso o dopo un lungo periodo di assenza di cibo.

  1. TÈ GIAPPONESE IN POLVERE PREMIUM MATCHA

Dopo i particolarissimi tè di prima, uno più conosciuto anche in occidente. Il tè matcha, è un tè perfetto da prendere al mattino prima del lavoro o dello studio. In un bar o in un ristorante possiamo utilizzare questo tè in polvere anche in cucina, e per frullati! 😉

Foglie di tè, chicchi di riso tostato e esploso in popcorn del tè Genmai-cha
  1. BENIFUKI TÈ GIAPPONESE ANTIALLERGICO

Un tè che studi medici ci dicono essere antiallergico, perfetto per alleviare allergie stagionali e febbre da fieno.

Il tè benifuuki contiene infatti alti livelli di catechine metilate, composti fenolici o flavonoidi che inibiscono la risposta dei mastociti (un tipo di cellule immunitarie) e che portano, appunto a prevenire, allergie e febbri da fieno.

  1. TÈ VERDE CON MIKAN (ARANCIA GIAPPONESE)

Questo lussuoso tè giapponese coltivato insieme alla canna da zucchero viene miscelato con polvere mikan, una sorta di arancia giapponese. Questo crea un mix di flavour fresco, citrico e agrodolce che può perfino essere esaltato aggiungendo un pizzico di zucchero (se lo dice Kei si può fare!)

Per prepararlo è sufficiente aggiungere la polvere in acqua calda o fredda per gustarla. Nessuna teiera richiesta!

Il tè Mikan, mischiato con arancia disidratata, si presenta in polvere
  1. TÈ PU-ERH

Come ultimo, un tè da consigliare a tutti quelli che si consigliare in colpa durante il Natale per i troppi cenoni. Questo tè infatti, ma queste informazioni sono sempre da soppesare con attenzione, dovrebbe aumentare l’attività di polifenoli e l’acido gallico, riducendo così assorbimento nello stomaco.

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