Ultimo aggiornamento: 2 Maggio 2017
Gli ultimi vent’anni hanno visto cambiare, al bar o al ristorante, il modo di servizio e presentazione di diversi prodotti, sia per nuove e più stringenti normative, sia per una attenzione di gestori e clienti più focalizzata su igiene e pulizia.
Questo mix di regolamenti e percezioni ha dato luogo, in alcuni casi, ad un po’ di confusione sul come si debbano servire, gestire e presentare prodotti di comunissimo uso, come zucchero, acqua e olio d’oliva per condire. Vediamoli prodotto per prodotto.
Un decreto del 2004, in attuazione di una norma europea del 2001, ha decretato la messa al bando delle zuccheriere aperte, quelle, ricorderanno i nostri lettori non giovanissimi, in cui ci si serviva con un lungo cucchiaio. Queste zuccheriere “aperte” sembrano peraltro ancora tollerate in molti locali, come vedevamo in questo post. È da notare che in realtà nessuna norma impone di usare lo zucchero in bustina monodose, presente nel 90% dei bar e generalmente più costoso dello zucchero sfuso. E’ curioso peraltro vedere come gli Ecommerce di internet sono ancora pieni di zuccheriere aperte in vendita…
In realtà ormai la stragrande maggioranza del mercato lavora con le bustine di zucchero, anche personalizzate. A questo tema abbiamo dedicato un completo post/reportage che trovate in questa pagina.
E’ un tema sempre stringente, sono ancora molti i bar che, poco gentilmente, fanno resistenza a servire un prodotto che, è evidente, non possono far pagare… Per parlarne chiariamo due punti:
In caso il cliente ordini acqua minerale in bottiglia, comunque, questa dovrebbe essere servita in bottiglia sigillata, e aperta di fronte al cliente.
… e attenti, l’acqua al bar porta a situazioni come quella del film di qualche anno fa…
Dal 2006 c’è l’obbligo, anche questo ampiamente disatteso, di servire l’olio d’oliva esclusivamente in contenitori etichettati, che ne indichino l’origine.
Interessante sapere che questo divieto non sussiste per l’olio d’oliva usato in cucina ne per olii diversi da quello d’oliva posti a disposizione dei clienti; in pratica ‘etichettatura serve solo per stabilire se si serve olio italiano o no.