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Quanti Posti a Sedere in un Ristorante di 26 Metri Quadri?

In un locale di Nizza un capolavoro di ergonomia: 18 posti a sedere di uno splendido concept di ristorante di soli 26 metri quadri.

 

Il ristorante Illia Pasta, nel vecchio quartiere di Nizza

Il ristorante Illia Pasta, nel vecchio quartiere di Nizza

Non è la prima volta che ci capita di affermare, in questo blog, che non sono i metri quadri a fare la fortuna di un locale. Sono molti, infatti, i locali enormi che appaiono desolantemente vuoti e molti invece i locali minuscoli che riescono a fare, con la giusta offerta e frizzantezza, la fortuna dei loro ideatori.

Come avevamo visto in questo nostro reportage sulle dimensioni del locale ideale (lo trovate qui) un locale piccolo ha infatti diversi vantaggi:

  • Basse o nulle spese di personale
  • Bassi costi di struttura e manutenzione
  • Affitti di solito meno costosi
  • Costi di utenza meno elevati

Negli ultimi periodi poi, stiamo assistendo alla nascita e al successo (perfino economico, dettato in parte dalle dimensioni ridotte) di un sempre più alto numero di locali che servono panini, o comunque street food, locali che, con licenza artigianale e non di somministrazione, possono fare a meno dei bagni, visto che in questi locali, tecnicamente, non di fa “ospitalità”.

In questo senso abbiamo visto un caso molto carino in una panineria Fiorentina, che lavora molto bene in soli otto metri quadrati, trovate il post che lo racconta in questa pagina.

Non ci era ancora capitato però di vedere un locale mignon (e qui parlare in francese è davvero indicato) legato alla pasta, a pasta e caffè per l’esattezza.

Abbiamo trovato questo concetto a Nizza, dove Herve Illiaquer, un simpatico francese intervenuto ad un nostro corso di caffetteria, ha aperto Illia pasta, il suo locale, all’interno del dedalo di viuzze del vecchio mercato della città provenzale.

 

COME DISPORRE I TAVOLI PER AVERE 18 POSTI IN UN RISTORANTE DI 26MQ

 

Una vista, da fuori, del ristorante di 26 metri quadrati, con 18 posti a sedere!

Una vista, da fuori, del ristorante di 26 metri quadrati, con 18 posti a sedere!

 

 

Nel locale, tanto per capirci, Herve lavora totalmente da solo, sia in cucina che a servire, e, dalle 9 di mattina alle 19 di sera serve 18 posti interni più 10 esterni, con una scelta di 10 primi di pasta fresca e begli espressi e cappuccini (peraltro ottimi e citati perfino su Trip Advisor e Bean Hunter), il tutto in una superficie totale, che comprende cucina, bar, bagno e 18 posti interni, di 26 metri quadrati!

Un capolavoro, innanzitutto di ergonomia, con un bancone che in cinque metri lineari mette in fila: macchina per la pasta fresca, macchina da espresso e relativo macina caffè on demand, cassa, bollitore per la pasta e area lavaggio da una parte. Frighi, dispensa, bagnomaria, e piastre ad induzione dall’altra.

Giusto per avere un idea, Herve (che non aveva mai lavorato nella ristorazione, ma che per settimane ha immaginato, provato e riprovato, mimando come consigliamo anche nei nostri corsi di Apertura e Gestione Bar, i gesti che avrebbe fatto nella sua cucina) ha strutturato le sue attrezzature come nel disegno qui sotto.

 

La disposizione del banco di Illia pasta

La disposizione del banco di Illia pasta

Non potevamo non provare anche la sua offerta di pasta fresca, buonissima (forse perché ha origini italiane? 😉 e abbiamo visto come la clientela del locale, con molti francesi e moltissimi turisti di questo quartiere davvero pittoresco di Nizza, apprezzi questo concept; che, visto i suoi bassissimi costi (affitto di piccola struttura, nessun costo del personale) probabilmente garantisce anche un rassicurante ritorno economico. E’ vero che per le leggi sanitarie italiane molti agenti ASL storcerebbero il naso di fronte ad un modello come questo, ma come spunto…

Chi volesse andare a visitare questo capolavoro di ergonomia può prendere una vacanzina e andare alla Rue Droite 4 del vecchio quartiere di Nizza  ( oppure cominciare qui dalla sua pagina Facebook) e poi smaltire la pasta di Herve con una passeggiata sulla Promenade, vale la pena.

Tutto il bancone di Illia pasta

Tutto il bancone di Illia pasta

3 Comments

  1. Fabrizio ha detto:

    Buongiorno a tutti..articolo su cui riflettere..mi sento di lasciare un commento perchè mi rispecchio molto in questo post..anche io posseggo un piccolissimo locale dove però faccio di tutto..servo pizze, aperitivi, piatti di pasta e fritture.. il mio locale si affaccia sulla piazza della mia città ed è diventato un must per tanti miei concittadini..sono soddisfatto del mio lavoro e lo porto avanti con orgoglio e serenità..ripagato anche dai molti apprezzamenti che ricevo ogni giorno..mi sento anche di ringraziare questo sito/blog perchè con i suoi articoli e i suoi lettori mi ha dato sempre le giuste dritte e spunti su cui riflettere..non a caso uso macchine cuocipasta e forni pizza che erano stati segnalati in un vostro articolo. ecco il sito del produttore: http://www.stimasrl.com
    Ho riscontrato con piacere che non avrei potuto fare scelta migliore e vi ringrazio per questo..continuate così!! Siete una una guida.

  2. Fanco ha detto:

    Per locali di piccole dimensioni in ogni caso serve un progettista che ci aiuti a ottimizzare costi e spazi.

  3. Paolo ha detto:

    hmmm interessante. Almeno fa capire perché’ in altri paesi europei si lavora e non si e’ ingabbiati da leggi Sanitarie che, sebbene certamente necessarie, pero’ tarpano le ali a chi vuole aprire un locale soprattutto nuovo …
    Dove avrebbe potuto mettere in Italia il bagno e il camerino per cambiarsi ?
    Dove avrebbe potuto metter in Italia bagno e antibagno per i clienti ( + wc separato per disabili)?
    Dove avrebbe potuto mettere in Italia una cucina di 15 metri quadrati (dimensione minima richiesta) ?
    Probabilmente avrebbe lasciato perdere e sarebbe andato in spiaggia!
    Bravo a Herve … ma un po’ deprimente per noi qui in Italia che abbiamo a che fare con norme un po’ paralizzanti… a mio parere..

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