Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio 2015
Dal bar che sulle vetrine appende bici Bianchi, fino alla caffetteria che ha dentro una officina con cinque meccanici. Scopriamo il fenomeno dei bike bar.
Coppi, Girardengo, Moser; siamo una nazione che ama il ciclismo e i suoi campioni, eppure sembra amare meno lo strumento di questo sport: la bici. Intendiamoci, le strada della nostra penisola nell’week end si riempiono di ciclisti più o meno della domenica, ma nel quotidiano la macchina o lo scooter sono ancora il vero mezzo di trasporto, e tutto sommato la bici non è, per noi, un vero oggetto di culto e di stile.
Non da noi, ma in alcune nazioni estere questo sta succedendo, e la bici, figa, a scatto fisso, da corsa, agè, è diventata un vero e proprio oggetto e soggetto di stile, un vero accessorio di abbigliamento, di stile di vita e di personalità.
Ad innamorarsi della bici sono anche molti ragazzi che decidono di creare una propria attività puntando su una altra passione, anch’essa in grande crescita in molti paesi: il caffè; le sommano insieme, e caffè + bici= ottengono un bike bar (di cui qui trovate anche la versione chiosco mobile…)
Bike bar, cioè bar, caffetteria, in cui le bici sono oggetto di arredo, anello di passione per i frequentatori, servizio (di riparazione) e forma di collezionismo.
Il must per i frequentatori dei bike bar è il londinese “Look mum no hands!” (guarda mamma, senza mani!) una caffetteria nel pieno centro di Londra, che unisce caffetteria e dolci a una vera officina (con 5 meccanici) un mercatino bike-related (ci si trovano I cappellini da bici anni ’70) e un vero centro di aggregazione e di energia sulla bici (organizzano viaggi in occasione delle corse più famose, tengono dei flash
market su bici ed accessori, fanno workshop a 2 ruote e…).
Un altro modello interessante è il Bianchi cafè cycles, un modello lanciato da un imprenditore italiano (e che imprenditore, visto che è il proprietario del marchio Bianchi, che in 4 città della Svezia (ma da pochissimo anche in Italia, nel centro di Milano)ha aperto delle caffetterie che servono cappuccini e appendono bellissime bici del famosissimo marchio Italiano di bici verde acqua…
Avete budget più ampi e passioni ben più rombanti? Che ne dite del bar delle moto? Si trova dove dovrebbe essere: a Venice, California…
2 Comments
A proposito di bike cafè..
un bar che all’interno vende biciclette, ripara o magari organizza anche escursioni e noleggio.
Idea ottima, a cui sto anche pensando. Ma! Secondo la vostra esperienza conviene più aprire il BAR con licenze per vendita e noleggio? O un’ agenzia/punto vendita con all’interno annesso bar?
Cosa dice la legge a proposito? Cosa cambierebbe?
Vi ringrazio anticipatamente per un eventuale risposta.
[…] siamo abituati. Abbiamo visto bar nelle librerie, nei negozi di dischi, bar mischiati con officine di biciclette e altri con ritrovi per chi vuol sferruzzare a maglia. Quello che forse non avevamo ancora visto è […]