Ultimo aggiornamento: 4 Giugno 2018
Come ampiamente comunicato dai giornali, a partire dal 30 giugno 2014 è scattato l’obbligo del pos. E’ quindi indispensabile poter offrire ai propri clienti anche la possibilità di pagare tramite carta di credito o bancomat, dotando il proprio bar o ristorante di un pos (che letteralmente vuol dire point of sale, punto di vendita.)
In Italia, inutile dirlo, esiste da decenni un certo scetticismo nei confronti del pagamento con carta di credito e bancomat, e soprattutto, da parte dei gestori, il timore di commissioni pos e di costi molto alti, timore solo parzialmente ingiustificato. Adesso che, volenti o nolenti, avremo a che farci, è necessario informarci maggiormente a riguardo.
Il pos viene dato in noleggio da una banca o da circuiti come American Express. Il noleggio viene fatto pagare cifre che vanno dai 10 ai 40€ mensili. Non poco. A questo si aggiunge una percentuale sulla vendita, e qui, soprattutto per i bar, si nasconde un grosso problema.
Le commissioni vengono calcolate in percentuale sull’ammontare dell’acquisto. Variano per una carta di credito, dall’1,2% al 2,5% (ma le abbiamo viste superare anche il 4%!), mentre per il bancomat oscillano tra lo 0,4 allo 0,7% (e anche qui le abbiamo viste fino all’ 1,5%). Il problema si nasconde proprio nei pagamenti tramite Bancomat, che in molti casi impongono una cifra fissa in caso la cifra transata sia troppo bassa. In questo senso abbiamo fatto qualche ricerca, trovando ad esempio una bozza di accordo di Intesa San Paolo che propone una commissione sul bancomat dello 0,40% ma un minimo di 0,25€ per operazione. In pratica, se il nostro cliente pagasse un caffè con la carta di credito la commissione applicata sarebbe del 25%!!. C’è da dire che la legge ci impone di accettare il pagamento elettronico solo per pagamenti sopra i 30 Euro, ma anche in questo caso la commissione minima non sarebbe dell0 0,4, bensì dello 0,8%! Se poi, come abbiamo riscontrato, si trovano minimi a 0,50€, potete calcolare come la commissione minima su 30€ schizzi a 1,6%!
Il problema delle commissioni dei pos sarà più rilevante per i bar che per i ristoranti che generalmente emettono scontrini e ricevute di valore assai maggiore. E’ quindi opportuno metterlo a fuoco per poi cercare la soluzione più economica. A tal fine possiamo informarci circa le condizioni applicate da diverse banche, anche da quelle cui abitualmente non ci serviamo. Possiamo inoltre informarci se le associazioni di cui facciamo parte (Confesercenti o Confcommercio per esempio), abbiano convenzioni che permettano agli associati condizioni migliori. Nel nostro caso, per esempio, abbiamo trovato interessanti le condizioni di un accordo stipulato dalla Confesercenti di Torino.
Con la Legge di Bilancio 2018, in materia di obbligo del POS il Governo prevede una penalità di 30 euro per gli esercenti che rifiuteranno pagamenti superiori ai cinque euro.
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