Ultimo aggiornamento: 25 Settembre 2018
Della moltiplicazione dei (sopratutto tentativi) di aprire in Italia caffetterie all’americana, avevamo già scritto qui su questo blog, così come abbiamo parlato (e visto in questo video) di quello che sembrerebbe essere l’unico modello Italiano di successo “Starbucks style”.
Questi modelli sono sopratutto caratterizzati da grandi preparazioni fredde e aromatizzate, da Wi-Fi e dalla possibilità di sedersi al computer per tutto il pomeriggio davanti ad un lungo caffè all’americana; alcuni di noi li identificano però, e si focalizzano come business, sui bicchieroni di carta, di cartone, in cui si portano via le preparazioni da asporto.
Questi bicchieroni sono a volte in carta o cartone, e a volte in plastica trasparente. In quest’ultimo caso sono da usare per le preparazioni fredde, sopratutto nel caso esse siano realizzate con vari ingredienti con cui costruire strati golosissimi, magari aggiungendo panna montata, in modo che il cliente possa ingolosirsi già solo vedendo gli strati di leccornie che lo aspettano…
I bicchieroni di carta sono di solito spalmati con cere e plastica, per evitare (lo so, è banale) che il liquido contenuto inzuppi il bicchiere, e vengono realizzati, nei modelli più fighi e costosi, in cartone ondulato, quello degli scatoloni, per evitare di scottarsi le dita. In realtà, negli Stati Uniti e in molte altre parte del mondo sono in voga da anni, per lo stesso motivo, delle fascette in cartone da mettere intorno ad un bicchiere vuoto in carta o cartone, come quello che vedete nella foto qui sotto, prodotta per il solito, più famoso marchio di american coffee.
Il contenuto dei “papercup” viene spesso misurato in once, misura inglese che, come i barman sapranno bene, corrisponde a 29,7 ml; un bicchiere da 12 once, abbastanza classico per questo tipo di contenitori, conterrà quindi circa 360ml, più o meno il doppio di un cappuccino normale, e potrebbe non essere raro usare, sopratutto per chi ha a che fare con gli stranieri, usare bicchieroni da 16 once, quasi mezzo litro di liquido. I bicchierini da caffè espresso contengono invece, di solito, 4 once. Questi bicchieroni hanno di solito anche un tappo in plastica, con una piccola apertura per sorseggiare (e, di solito, per scottarsi la lingua).
Come scegliere questo tipo di bicchieri per il nostro bar? Innanzitutto, se vogliamo realizzarli con il marchio del nostro locale, dovremmo fare una considerazione di costi, perché di solito conviene stampare un bicchiere solo quando possiamo realizzarne un numero consistente, spesso alcune migliaia. Per la nostra scelta poi sarà importante il tipo di servizio per cui vorremo utilizzarli, in un bar italiano potrebbero servire due formati: piccolo da espresso (spesso in polistirolo) e più grande per il cappuccio. In ogni caso sarà importante saper riconoscere la qualità dei take away cup che ci vengono proposti, nella nostra esperienza ne abbiamo visto alcuni che si squagliavano letteralmente appena si metteva il caffè dentro, e cominciavano immediatamente a perdere liquido; come riconoscerli quindi? Dalla consistenza sopratutto, il cartoncino davvero misero, e magari offerto a prezzo molto basso, rischia davvero di essere inutilizzabile se usato con un liquido appena più che tiepido.
Un ultima considerazione, infine, per chi fa dell’etica e del rispetto dell’ambiente una bandiera del suo locale: questo tipo di contenitori esistono anche in materiale riciclato e riciclabile.
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1 Comment
Carissimi,
complimenti per il sito, utilissimo e completo!
In merito all’articolo, vorrei sapere di più sui bicchieroni in materiale riciclato… Navigando nei siti italiani non ho trovato molto quindi mi chiedevo se sapreste indirizzarmi su un prodotto valido e green… Sarei anche interessata al prodotto personalizzato.
Grazie mille, un abbraccio.
Laura