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METTERE IL WI FI IN UN BAR: BUROCRAZIA E CONSIDERAZIONI DI MARKETING

Aprire un bar con una connessione wi fi: fino ad ora le normative erano scoraggianti, adesso tutto cambia, ma ne vale la pena? Tutta la normativa con gli ultimi aggiornamenti.

 

wifi-pic-jonathan-whiteNell’era in cui siamo, quella di internet, non sono pochi coloro che hanno pensato di dare un valore aggiunto al loro bar, al loro locale, offrendo ai clienti una connessione Wi fi.

A scoraggiare questo progetto ci pensavano nella maggior parte dei casi le normative deprimenti che regolavano questo servizio e che obbligavano a registrare ogni cliente che voleva usare il servizio riportandone nome, cognome e numero di un documento di riconoscimento, e compilando un formulario che andava poi tenuto a disposizione della polizia. Il motivo, più o meno realistico, di questi controlli, era anti terroristico: se qualcuno mandava una mail “pericolosa” era necessario risalire sempre all’identità di chi aveva usato il computer.

Vere o presunte, queste normative (uniche nel mondo) hanno castrato il servizio di  wi fi pubblico in Italia per anni, tanto che al momento sembra che da noi ce ne siano un quarto rispetto a quelle francesi;  ma da quest’anno si cambia pagina.

Dal 1 gennaio 2011 infatti nei bar e locali si potrà mettere a disposizione del pubblico una connessione wi fi senza alcuna registrazione  o formalità (anche se con alcuni distinguo)

Finiti gli obblighi vale la pena mettere un wi fi nel nostro bar? I costi sono bassissimi, e il servizio utile. Pensate però che se avete un bar piccolo e affollato un ragazzo con il computer bloccherà il tavolo per ore, magari prendendo solo un caffè, direi quindi che questo servizio è perfetto solo se avete un locale grande, alcune ore vuote e magari se avete il pubblico giusto (turismo straniero, scuole e università vicine).

Wi fi libero non vuol dire che non si può mettere una password. In questo senso ci sono due scuole di pensiero. La prima dice di mettere la “parola di entrata” in modo che chi vorrà usare il servizio dovrà entrare e consumare almeno qualcosa senza stare sul marcipiede “a scrocco”. La seconda è che una wi fi libera avvicinerà comunque molti ragazzi che finiranno per entrare, e il locale si farà una fama molto friendly…

Un post più aggiornato sull’argomento lo trovate qui.

14 Comments

  1. Mario ha detto:

    Ciao a tutti,
    volevo avere un consiglio su l’avvio di un Bar. Premesso che io ho terminato da poco gli studi in ragioneria e non ho mai avuto esperienze lavorative in bar o locali pubblici, volevo avere un aiuto da Voi. Nella mia zona ci sono parecchi bar, forse anche troppi, e quindi aprirne uno nuovo non credo sia il caso. Io comunque ho trovato una zona dove non ci sono bar e soprattutto ci sono persone, clienti, fornitori ecc dalla mattina fino alla sera: la zona industriale. Nella mia zona industriale che conta circa 1500 lavoratori, manca effettivamente un bar e il più vicino dista 5km dalla zona. Un altro fattore che mi spinge ad aprirne uno è che tra meno di un mese sarà terminata la nuova area e 20 imprese sono pronte a far partire i cantieri per la costruzione delle fabbriche! questo vorebbe dire che oltre ai 1500 lavoratori si aggiungerebbero i lavoratori esterni per la costruzione. Quello che volevo chiederVi, non è tanto il fatto se conviene aprirlo o meno, perchè è scontato che possa funzionare con tutte quelle persone ma soprattutto tenendo conto che l’area destinata a locali pubblici ( giornalai, bar ecc) è veramente ridotta e quindi se riuscirei ad acquistare il lotto ( che è ancora libero) non avrei rivali. Quello che in realtà volevo chiedervi è quali sono i costi, in modo generale, da affrontare, e se posso ottenere dei finanziamenti a fondo perso? Io ho un età di 20 anni ( categoria giovani). Premesso che ho le garanzie per chiedere un finanziamento ( mutuo) quanto sarebbe all’ inicrca la richiesta di finanziamento per coprire tutti i costi di avvio?? Questi fondi mi servirebbero per comprare il lotto, e un prefabbricato in legno dal valore stimato da un mio amico imprenditore di 15000 euro! e tutta le varie attrezzature. Ecco il perchè volevo chiederVi quali costi ci sono da affrontare! Tra una settimana avro un incontro con il mio commercialista, il quale sicuramente mi spieghera il tutto, ma volevo comunque farmi un idea! Volvevo sin da ora ringraziarVi e farVi altre domande se non è un disturbo, per togliermi dei dubbi. 1) Sareste in grado di darmi un link o di darmi informazioni in merito alle licenze di sigarette, ricevitorie, macchinette e gelati? in particolare su guadagni e costi per l’acquisto! grazie! 2) Io in qunto inesperto nel settore assumerei una ragazza che oltre a saper conquistare i clienti e quindi a portar gente al locale saprebbe insegnarmi il mestiere, quello che voglio sapere è possibile farla lavorare dalle 6 e mezza di mattina fino alle 8 di sera? so che supera le 8 ore, ma volevo sapere ce la possibiltà di fare dei turni di lavoro durante il giorno? per capirci il locale funzionerebbe a colazione, aperitivo caffè e aperitivo serale, quindi ci sarebbero delle ore in cui la sua prestazione non mi servirebbe! e ultima domanda: secondo Voi quanto possono essere le previsioni di guadagno in media, al mese? Volevo ringraziare sin da subito per le Vostre risposte e farVi i complimenti bel il bel sito! =)
    Mario.

  2. mimmo ha detto:

    Ciao Mario,
    le domande che ci poni sono veramente innumerevoli, ma cerchero’ di venirti incontro il piu’ possibile. Innanzi tutto scordati di ottenere un finanziamento a fondo perduto e se hai un immobile da ipotecare, la strada piu’ breve e’ rivolgerti ad una banca, dove ora offrono dei tassi abbastanza ragionevoli. Se assumi una dipendente, puoi benissimo farle fare un orario spezzato. Per la licenza di tabacchi puoi fare una richiesta all’AAMS, ma ti assicuro che e’ una procedura abbastanza lunga,ma puoi sempre tentare.In caso di rifiuto la puoi solo rilevare da un altro tabaccaio.
    Per i costi dell’arredamento ed attrezzatura, ti consiglio di farti fare diversi preventivi da diverse aziende del settore. Se riuscissi a conoscere il guadagno mensile di un’attivita’prima che venga aperta, smetterei di fare il barista e mi metterei a fare il veggente.
    Un consiglio che ti posso dare, se sei estraneo a questo mondo, non fare troppo di testa tua, ma fatti aiutare da un bravo commercialista .
    In bocca al lupo. mimmo

  3. Mario ha detto:

    Intanto ti ringrazio per la tua risposta! Lo so le domande che ho posto sono innumerevoli ma io ho sempre ragionato con la mentalità che se devo fare qualcosa di importante prima ci penso 100 volte prima di farla, come dice un vecchio proverbio: prevenire è meglio che curare! ehehe! 😉 La tua risposta, se devo essere sincero, mi ha soddisfatto in parte, in quanto io volevo in particolare conoscere quali costi ci sono da affrontare! per capirci a quali tipi di costo vado incontro, perchè io conosco il costo della licenza, conosco il costo del terreno, conosco il costo del commercialista e conosco il costo del fabbricato. questo non vuol dire che la tua risposta non mi sia piaciuta, anzi lo trovata interessante soprtattutto per l’ultima parte. Io, in quanto sono un giovane e di strada ne devo fare parecchia, apprezzo tutti questi consigli e non me la prendo se qualcuno mi porge delle critiche! anzi le ritengo un ottimo motivo per cercare di migliorare! La cosa che però mi ha lasciato più perplesso è stato il punto in cui tu mi hai detto che di finanziamenti a fondo perso non li vedro mai!! Scusa la mia ignoranza in questo momento iniziale, ma leggendo vari articoli del sito ho trovato una risposta in cui dicevi che i finanziamenti vengono dati a persone svantaggiate ( giovani donne ecc) io essendo un ragazzo giovane perchè non posso avere questa possibilità? Leggendo invece sul sito della regione, o se non ricordo male sul sito della camera di commercio, ci sono delle agevolazioni per i primi tre anni! ma volevo appunto, prima di fare un eventuale preventivo e una dettagliata analisi insieme al commercialista avere delle informazioni in anticipo sulle varie possibilità di finanziameti! comunque si ho capito che per avere una risposta sicura devo rivolgermi presso la camera di commercio del mio paese, in quanto le norme variano da regione a regione! Lo so la strada è ancora lunga ma se io ci credo in questo progetto e per riuscirci ci devo lavorare a fondo analizando qualsiasi aspetto! ah un ultima cosa e poi ti lascio in pace! =) Nella precedente lettera ti avevo parlato di una ragazza da assumere, io secondo la mia idea, ho pensato che assumere una ragazza che oltre a essere bella e che sappia fare il lavoro, una caratteristica che deve avere per far funzionare meglio il locale sia Intrattenere la gente” cioè non dev essere chiusa e farsi i suoi affari! Perchè credo che tanta gente verebbe nel mio locale anche perchè ce quella determinata ragazza! IL dubbio che mi hanno solevato alcuni amici è il seguente: premesso che nella zona ci sarei solo io come bar, e quindi se un operaio decide di venir a bere non penso venga per la ragazza, comunque mi hanno detto che all’ inizio siccome avro dei costi elevati assumere una ragazza piuttosto che un amico che ha una minima esperienza e che mi costerebbe poco sarebbe meglio. Io ora sinceramente mi trovo di fronte a un bivio, e di bivi ne dovro affrontare parecchi nella vita! =) secondo te avere una ragazza dalla bella presenza conta tanto? oppure meglio affidarsi a un barista qualunque ma che mi costi poco? Ti ringrazio perchè se pur ti rompo le scatole mi riesci, e non solo a me, ma tutti quanti fornire dei buoni consigli, e questo è un ottimo modo di far crescere il sito! cioè quello di soddisfare i clienti! in questo caso del sito! grazie ancora!

    • mimmo ha detto:

      Ciao Mario,
      il post sui finanziamenti agevolati o a fondo perduto, l’abbiamo pubblicato nel 2008, quando ancora esisteva qualche chanche per ottenerli, ma ora in un momento cosi’ difficile, in cui si trova non solo il nostro Paese, te lo ripeto;puoi provare ad informarti alla CONFESERCENTI, per dei prestiti agevolati, ma richiedre del denaro a fondo perduto e’ tutto tempo perso.
      La ragazza carina, dietro un bancone e’ sempre piacevole per un cliente, ma non e’alla base di tutto per gestire un bar. Sicuramente sara’ molto meglio di un barista”qualunque”,anche se costera’ poco.
      Saluti. mimmo

  4. Macdymos ha detto:

    Non aprire un bar se non vuoi rovinarti la vita.

    • geekrov ha detto:

      Come mai questa risposta? La mia curiosità è spinta dal mio studio del mercato, perché vorrei aprire un locale e mi farebbe piacere capire la tua opinione, visto che la risposta è stata così esplicita 🙂 grazie.

      • pat ha detto:

        Ciao a tutti, trovo tanti spunti interessanti da questi spazi….. anche io e mia moglie stiamo portando avanti un bel progetto di una bar e per noi ormai si avvicina il momento delle decisioni finali tra cui lasciare l’attuale occupazione (solo nel mio caso) per intraprendere questa avventura. Le nostre “perplessità” però sono rivolte più nel definire in maniera più chiara possibile il business core del BAR. Ahhhh…. per noi il bar sarebbe in Germania e non in Italia e non si tratterà della Gelateria (miniera di soldi) ma di un bar fino a 40 posti (circa 7 tavoli) da gestire in 2 più un’aiutante. La cultura e le tradizioni nordiche poi non sono paragonabili alle nostre (ho lavorato 2 anni pieni in gelateria in germania e mia moglie è tedesca), il cliente tedesco non occupa il tavolo più del tempo tecnico di ordinare-ricevere pagando-consumare e soprattutto NON sopporta aspettare, in compenso ti lascia una mancia che va dal 5% se è di passaggio fino anche al 10% se abituale….. anche sull’espresso (€ 1.60). Quindi per noi la difficoltà stà nella consapevolezza che comunque un BAR non vive di caffè e la pausa pranzo NON esiste in Germania e meno che meno l’happy hour. La sfida stà nei servizi estesi, nell’ambiente, nel take-away (stereotipo americano largamente diffuso nei loro media) così come le stuzzicherie che accompagnano un chianti….. nell’apertura serale a tema (grosso sacrificio… se penso ai nostri 2 pargoli). In realtà stiamo scoprendo giorno dopo giorno quanto sia impegnativo il progetto…. basti pensare alla sola individuazione del locale fondamentale per la buona riuscita dell’impresa. Nel mio caso ancora più importante in quanto l’ago della bilancia di un’attività pubblica in Germania (secondo la mia esperienza) non la fa in se il barista (come avviene invece qui da noi) ma la location e la presenza di almeno una sedia fuori (terrazza). Quello che mi porta a scrivere e “rubare” il vostro tempo è ricevere un commento, un pensiero un …..”vecio dove veto, sito mato,…. non funzionerà mai” oppure ……. “idea interessante, potrebbe davvero funzionare!!!” …. Ovviamente il progetto sarà più articolato con un un sito di prenotazioni e ordinazioni con prepagate, oltre al wifi libero con possibilità di stampa, la proposta di una gamma di prodotti davvero Italiana e…. perchè no… proporre alcuni abbinamenti tipici regionali tedeschi ….. all’italiana.
        Comunque dal punto di vista burocratico aprire un BAR (senza cucina) è cosa di un’oretta in comune, più un corso di qualche ora per un “patentino” di igene (loro puntano di più sui controlli in borghese durante il mese). Poi da un colloquio con una commercialista in Germania, mi diceva che per un’attività di questo genere l’accesso al credito bancario non sarà problematica nel senso che le banche vedono queste attività come “sicure” pertanto sarà possibile avere anche tutto il finanziamento con una minima entrata (anche 5.000 euro) per la costituzione della società pur non potendo presentare capitali a garanzia. Cosa che io ho ribadito in sua presenza (giusto perchè qui in Italia per chiedere 100 devi dare a garanzia un qualcosa che vale 200) e lei ha detto che non è un problema. Mi chiedo se qualche lettore ha idea se sia veramente così, che garanzie assicurano la loro esposizione??? Il solo business-plan che la comercialista dovrà preparami? Grazie dell’attenzione e scusate se sono andato troppo fuori tema, saluti

  5. alberto ha detto:

    ciao Mimmo, complimenti sempre per tutto!!! Mi interessava sapere i costi per mettere televisori, radio e lettori cd in un locale. Poi dato che mi piacerebbe mettere la pubblicità del locale sulla mia automobile e sulla moto, mi piacerebbe sapere dove potermi rivolgere e se c’è da pagare qualcosa!!! Grazie 1000, Alberto

  6. mimmo ha detto:

    Ciao Alberto,
    grazie per i complimenti e benvenuto nel blog.
    Per conoscere l’importo da pagare,per mettere tv radio, ecc.,devi contattare l’ufficio siae e comunicargli,la tipologai d’apparecchio, la metratura del locale, la potenza ed il numero delle casse acustiche.
    Sulle autovetture ad uso privato è consentita unicamente l’apposizione del marchio e della ragione sociale della ditta cui appartiene il veicolo, senza nulla pagare.
    Buona giornata. mimmo

  7. alberto ha detto:

    Ciao Mimmo, scusami ma oltre al marchio posso anche mettere l’indirizzo di dove si trova il locale??? Grazie

    • mimmo ha detto:

      …Alberto,
      se il marchio pubblicizza la tua azienda, oltre alla ragione sociale, puoi inserirci anche l’indirizzo del locale.
      mimmo

  8. innoq ha detto:

    Vero il discorso della nuova normativa 2011 che non impone più un obbligo di identificazione degli utilizzatori del wifi, ma attenzione che nel caso un cliente faccia qualcosa di illecito su internet ci potrebbe andare di mezzo il proprietario del bar!
    Per approfondire date una letta a questa guida dettagliata aggiornata al 2012: https://www.alohawifi.net/nuovanormativawifi2012

  9. Devis ha detto:

    Ciao Mimmo
    per quanto riguarda il discorso wi-fi, ho notato che occorrono diverse autorizzazioni e iscrizione al ROC, la qual cosa complica un po il discorso.
    Se puoi darmii chiarimenti te ne sarei grato.

  10. […] impietose. Anche nel nostro blog abbiamo avuto difficoltà a seguire questo percorso, e a leggere questo post di un paio d’anni fa, pare sia cambiato il mondo. Sì, perché poi è cambiato […]

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