Dopo aver visto come si valutano gli incassi, vediamo come si calcolano le spese e gli investimenti iniziali per scrivere il business plan di un bar.
Quali sono i costi di un bar? Per rispondere a questa domanda fondamentale e scrivere il business plan di un bar correttamente cominciamo con il fare una distinzione. La valutazione dei costi nel business plan è di due tipi: gli investimenti necessari per aprire un bar e il calcolo del break even, il punto di pareggio; vale a dire dei costi che ogni giorno la nostra struttura dovrà sostenere per stare aperta al pubblico. All’interno del break even distingueremo in costi fissi e variabili.
GLI INVESTIMENTI PER APRIRE UN BAR
Il calcolo degli investimenti necessari ad aprire un bar prevede di solito le seguenti voci:
Acquisizione del fondo commerciale (acquisto o più normalmente cauzione e costi di agenzia, o ancora buonuscita per l’esercizio precedente.)
Costi di ristrutturazione (verniciatura delle mura, opere murarie, nuove tracce per acque e cavi elettrici, spostamento fosse biologiche, creazione di spazi a norma etc.)
Arredamento: (bancone ma anche tavoli e sedie, eventuale arredamento di servizio e spazi esterni) è un’aspetto molto importante anche perché in grande cambiamento. Se da una parte i classici arredamenti (grandi vetrine frigo e sedie tutte uguali) possono costare molto, sono sempre più i modelli di arredamento “naif” di successo, negli ultimi tempi, nel nostro corso di una giornata dedicata alla apertura e gestione di un bar, abbiamo raccolto e valutato molti di questi arredamenti realizzati con materiali poveri.
Attrezzature. I costi delle attrezzature meritano alcune specifiche (in altri post faremo ulteriori specifiche anche sulle altre voci) in quanto spesso la pubblicità può aiutarci. Molte aziende di bevande, gelati o caffè sono prontissime ad offrire in comodato d’uso frigoriferi o macchine da caffè purché si usino per tot anni i loro prodotti. Generalmente viene firmato un contratto che se da una parte fa costare leggermente di più i prodotti e concede meno libertà nel seguire la concorrenza dall’altra parte evita un esborso iniziale nell’acquisto delle attrezzature. In pratica se avete le spalle (finanziariamente) larghe potete legarvi meno con i fornitori, altrimenti è il caso di essere felici così.
Ancora, in fase di apertura, mettete in conto spese varie che alla fine possono diventare cospicue. Commercialisti e notai per costituire la società, tasse assortite, documenti e tutte quelle attrezzature che sembrano poche cose ma che diventeranno uno stillicidio di assegni che vi accompagnerà fino ai giorni dopo l’apertura: posate e bicchieri, i microonde (almeno 2) attrezzature igieniche, piatti, piante e piccoli arredi, grafico, menù e materiale vario, mesticheria e cancelleria etc….
CALCOLARE IL BREAK EVEN DI UN BAR O DI UN RISTORANTE
Il calcolo del break even consiste nel valutare quanto costerà l’apertura quotidiana del locale, in pratica quanto dovremo incassare per riuscire a pareggiare (e guadagnare) nell’attività.
Per valutare il Break even si conteggiano parametri come:
L’affitto del locale.
Le utenze (elettricità, acqua, gas etc..) cercate di desumere questi dati magari da baristi che conoscete. Un business plan di esempio tagliato su un bar italiano lo potete scaricare in due click partendo da QUI: Business Plan per corso management!
I costi dei servizi, soprattutto commercialista e consulente del lavoro. Figure indispensabili nella legislazione italiana (il consulente del lavoro soprattutto se avete dipendenti).
Una cifra indicativa per riparazioni e manutenzioni. In questo senso per molte attrezzature in comodato d’uso la riparazione è più o meno gratuita, se avete una cucina può essere utile stipulare un abbonamento fisso di manutenzione che non vi dia sorprese, molto spesso i manutentori li propongono (ma non sempre).
L’assicurazione: verso incendi e atti vandalici ma soprattutto verso danni a terzi: pensate solo ad un cliente che scivola sulle scale o alla ricorrente e sempre drammatica bevuta di varechina da una bottiglia ritenuta d’acqua.
La pubblicità: questo è un argomento vasto a cui dedicare un post. In ogni caso e soprattutto per una nuova apertura è un costo quasi imprescindibile, grafico, tipografia e acquisto di eventuali spazi pubblicitari.
Gli Oneri finanziari: in pratica quanto ci costano in interessi i soldi che abbiamo preso in prestito per aprire(altro capitolo vastissimo). Attenzione, spesso sottovalutare questo dato può essere fonte di amare sorprese.
CALCOLARE IL COSTO DEL PERSONALE PER UN BAR O UN RISTORANTE
Capitolo a parte è il personale. In Italia, soprattutto per il “cuneo fiscale” vale a dire la differenza fra il costo del dipendente per l’azienda e lo stipendio effettivamente percepito dal dipendente stesso, il costo dei dipendenti è spesso molto gravoso. Pensate che ad uno stipendio di circa 1000 € corrisponde un’esborso dell’azienda di circa 2200€. In più calcolate la tredicesima in dicembre e la quattordicesima in luglio. Il personale è sicuramente un costo pesante, nel quotidiano dovrete lavorare per limare anche di solo mezz’ora gli orari di ognuno. Ci sono numerose forme contrattuali, le esamineremo in futuro. Tenete presente che il costo del personale tende al patologico quando supera il 35% degli incassi.
CALCOLARE IL FOOD COST PER UN LOCALE
A completare il break even sono i costi variabili, rappresentati di fatto dal costo del cibo. Il dato di partenza per calcolarlo è il cosiddetto food cost, il costo unitario delle preparazioni in menù.
Carta e penna: per preparare un cappuccino serve:
caffè 7gr = 0,09€
zucchero 5gr =0,02€
latte 120ml (consideriamo in questo caso un piccolo spreco) = 0,14 €
Il costo di un cappuccino è quindi di 0,25 €.
Se vendiamo questo cappuccino ad un euro il food cost sarà quindi del 25%. Il discorso è articolato pensate però che generalmente il food cost medio è intorno al 18 % nel settore caffetteria e può arrivare e superare facilmente al 30% nel settore food.
Valutato il food cost di ogni preparazione calcoliamo quello medio. Diamo percentuali di vendita ad ogni settore di prodotti (cosa compone il nostro incasso? Per il 20% caffé, per il 18 brioches, per il 10% panini etc) poi facciamo la media dei vari settori e stabiliamo la cifra usando come base gli incassi che abbiamo preventivato. Se abbiamo preventivato di incassare 200.000€ all’anno e il nostro food cost medio è del 27% il food cost sarà di 54.000€
Ottenuto anche questo dato si comincia a tirare le somme finali.
Mettiamo in cima alla tabella l’incasso (al netto dell’IVA) e cominciamo a scalare i costi, fa male, lo so, sembrano soldi veri, ma questa è la strada.
Quindi sottraiamo per primo il food cost o costi variabili, poi i costi fissi e infine una voce che ancora non avevamo visto: gli ammortamenti.
Nei business plan dei pubblici esercizi l’ammortamento dell’investimento iniziale viene calcolato di solito in dieci anni, quindi, nella redazione del nostro piano prenderemo la cifra che abbiamo calcolato nella valutazione dell’investimento e la spalmeremo in dieci quote annuali.
A questo punto facciamo la sottrazione. L’incasso iniziale tolte tutte le spese, ammortamenti compresi, e abbiamo l’utile (o perdita) prima delle tasse.
Le tasse sull’utile hanno i nomi in codice di IRES e IRAP.
Per convenzione l’IRES viene calcolato come il 33% dell’utile ante imposte, sulla cifra risultante, più altri parametri inerenti il personale si calcola il 4,25 di IRAP. Il totale delle tasse sull’utile risulta così del 37.25%, anche se si parla da un paio di anni di abbassarlo al 31,25% succederà mai?
Bene. La cifra finale risulterà essere quello che (stipendio a parte se lo abbiamo calcolato come costo del personale) ci metteremo in tasca…. Attenti, se lo studio è stato fatto con criterio rischia di essere un dato veritiero…..
La strutturazione del Business plan è un passaggio non importante, ma FONDAMENTALE. Ad una corretta realizzazione dello stesso sono dedicati i nostri corsi di gestione e bar management, dove, se volete valutare e strutturare insieme il vostro business plan con i nostri trainer, potete portare materiale, foto, bilanci e dati sui locali che state pensando di costruire o rilevare.Ultimo ma non certo ultimo: quando si stende un business plan sono sì importanti i contenuti, ma altrettanto importante è scriverlo con il giusto approccio mentale, convincente per gli altri, critico per noi stessi, come vediamo in questo post. Ancora, è importante scriverlo con alcuni accorgimenti di natura grafica, che vediamo il questo post. F
Assolutamente giusto. un buona miscela è solo uno dei punti importanti per fare un buon caffé.
… e offrirti un gran cappuccino sarà un piacerone! spero prestissimo!
G
Ciao Gabriele,finalmente ci “conosciamo” !
Hai ragione ti ho dato poche informazioni che riguardano note economiche,
Dunque,il bar attualmente ha un incasso medio di circa 500€ al giorno prevalentemente composto ,a parte le colazioni del mattino,da vino di medio\basso livello alla spina e di aperitivi molto semplici con l’aggiunta di un pò di tramezzini….
Come avrai intuito dalle mie idee ho intenzione di cambiare completamente tipologia e di previlegiare la caffetteria di livello e alzare decisamente il livello degli aperitivi portando a Marghera(questa è la cittadina) un pò dell’Happy H. che ho imparato ad apprezzare a Milano dove ho vissuto per quasi 20anni. Attualmente il bar è gestito dal titolare con un aiuto per qualche ora al mattino e dalla moglie che arriva alle 14.00 e rimane fino alle 20,00,ora di chiusura.
Visto che non credo di riuscire a venire a Firenze a breve per farmi offrire un caffè da te,mi racconti un pò dei tuoi locali che confesso di non conoscere..
A presto
Viky
Caro Mimmo,scusami se ti ho offeso ma non era assolutamente mia intenzione ! Probabilmente ho frainteso le tue parole.
Hai perfettamente ragione sul non improvvisarsi,infatti come scrivo anche a Gabriele,mi piacerebbe molto fare l’HH ma non certo subito ,proprio per non sbagliare.
Anzi colgo l’occasione per chiederti se sai se nella provincia di Ve ci siano dei buoni corsi di Barman e di sommelier che posso frequentare.
A presto
Viky
x Mimmo,su fb c’è solo una foto con u uomo con camicia azzurra ,cappellino con visiera e occhiali ma senza ragazza sullo sfondo….
Forse non riesco io a trovarti.Se ti và contattami tu ,io sono Vittoria Mantovani.
Ciao
Viky
..x Viki..anche di vittoria mantovani su fb ce ne sono diverse e non ho capito ki sei,io sono DOMENICO MARCHI(niente cappellino) camicia azzurra e ragazza bionda vista da dietro,poi mi trovi anche nella lista di Gabriele Cortopassi e anche nel gruppo APRIRE UN BAR. Se non mi trovi ti tolgo il saluto. Ciao,alla prossima.mimmo
Ciao Vicky,
500€ al giorno, con due persone impegnate, può anche essere un buon parametro. Le tue trasformazioni portereano di sicuro nuova linfa, anche se bisogna vedere il tessuto sociale e la posizione del locale.
Ti manderò con piacere foto e la presentazione dei nostri concept, per farlo mi mancherebbe la tua mail, se ti fa piacere puoi scrivermi dalla solita pagina contatti.
Ciao Gabriele,la posizione del locale è nella piazza principale dove due volte alla settimana si tiene il mercato (molto frequentato).
Il tessuto sociale è storicamente operaio,ma oggi la zona è frequentata da bancari,agenti (ci sono parecchie banche e agenzie immobiliari in zona),e nel palazzo sopra il bar ci sono parecchi uffici di commercialisti e consulenti.Di fronte c’è il comune e la stazione dei Vigili di zona.
Salve ragazzi.
Volevo innanzitutto complimentarmi per il blog.. è molto utile e di facile lettura.
Avrei bisogno di qualche consiglio..
Ho 25 anni, terminato un master l’anno scorso in Marketing e Comunicazione (dopo una laurea triennale in Economia e Marketing). Dopo alcune esperienze lavorative piuttosto deludenti in vari uffici marketing di grosse aziende (dove si trascorre l’intera giornata in internet e/o a oziare) ho deciso di avviare un’attività di bar. Essendo la mia prima esperienza ho deciso di prenderlo in affitto, e non di acquistarlo.
Ho trovato un bar molto interessante in una località turistica in provincia di Ravenna (io sono di Bologna ma ho un appartamento al mare proprio in suddetta località).
Mi sono stati chiesti 2000€ mensili per l’affitto (che comprende arredamento, lavori di ristrutturazione), e inoltre mi viene passato automaticamente il REC.
Il bar lo aprirò insieme al mio ragazzo (che ha già esperienze come dipendente nel settore).
Volevo chiedere:
– Conviene costituire una società o meglio un’attività individuale?
– Non avendo grossa disponibilità economica mi conviene affidarmi a marchi di birra, caffè, vino, gelati per ogni cosa o istituire troppi contratti diventa rischioso?
Mi rendo conto che è un momento “critico”, ma sono molto entusiasta e ho tanta voglia di fare..
Accetto molto volentieri consigli..
Vi ringrazio anticipatamente!
Alice
Ciao Alice,
beh, una società può anche essere individuale, di solito si prendono dei soci per dividere una mole di lavoro, perchè hanno delle competenze o perchè hanno capitali…
Compagnie di birra ed altro elargiscono dei finanziamenti o degli sconti anticipati se valutano che l’attività possa dare ritorni interessanti. Parlando di caffè fammi sapere, con la nostra azienda spero che possiamo aiutarvi anche in formazione, comunicazione e nello strutturare l’offerta.
Ciao a tutti, fra poco sarò dei vostri (sempre se finisco di litigare con il comune).
Per Alice, diciamo che la società ti conviene per frazionare il reddito e quindi pagare meno tasse e paghi il minimo dell’inps se non erro perchè non figuri come dipendente. Poi se apri una società di capitali fermi l’imposizione sulla società a 27,5 (mi pare) e su quello che distribuisci ai soci paghi il tuo ire.
A fronte di questo ci sono ovviamente diversi fastidi che possono variare dalla tenuta della contabilità ordinaria ai maggiori costi del commercialista/gestione, ai problemi con i conti correnti bancari e distribuzione di utili e così via, ti consiglierei vivamente di consultare il commercialista o di informarti molto bene magari dai commercianti perchè la soluzione va vista in base alle tue esigenze.
Io personalmente non sono del mestiere e ho invece la ragazza che lo fa da alcuni anni, cmq ho preferito assumerla come dipendente piuttosto che metterla come socio d’opera, specie nei primi anni non mi pare che il gioco valga la candela (se entrambi siete soci di capitale è diverso li direi è d’obbligo ma se fosse così direi che non ti saresti posta il problema).
Ovviamente se si oltrepassa un certa soglia di reddito conviene rivalutare la situazione.
Anche io sto facendo un business plan per vedere i costi di apertura e gestione di un piccolo Coffee Bar.
Ma non in Italia. Mi dispiace nel nostro paese si lavora per lo stato in primis. Inoltre quanti bar ci sono?? sarei uno dei tanti quindi dovrei creare qualcosa di innovativo e tradizionale e quindi di un certo investimento.
La mia intenzione è quello di aprire un locale di 40 mq, vendita di caffè e altri prodotti italiani a New York – Manhattam.
Costi di investimento e gestione sono minori che in italia e sopprattutto a livello di personale.
Ciao Max,come idea non e’ male,anche se a Manhattan la tipologia di locale che vorresti aprire tu,soprattutto lel quartiere little-italy,ce ne sono diversi,ma se trovi una buona ubicazione e sei un professionista, c’e’ spazio per tutti,magari se ti piace come idea potresti aggiungerci anche un angolo per un piccolo wine bar,che ho constatato nelle ultime mie due visite a Manhattan,e’ molto apprezzato dagli americani.Per quanto riguarda i costi d’investimento ho i miei dubbi che siano inferiori che da noi,poi di certo gli affitti sono esorbitanti,comunque non ti voglio scoraggiare e se sei convinto di fare questo passo,dopo aver fatto i tuoi calcoli,ti dico di buttarti, perche’sicuramente sara’ un’esperienza grandiosa.Aspettiamo cosa ne pensa Gabriele,soprattutto se la sua azienda opera anche negli USA. Se tutto andra’ a buon fine, facci sapere al piu’ presto. Salutoni.mimmo
sono stato a New York di recente e credimi a LIttle Italy non c’è nessun bar tipico italiano, ma solo ristorantini che si DIFFAMANO DI ESSERE ITALIANI ma sono gestiti da messicani o ispanici.
Eppoi io non vorrò mai aprire li ma a manhattam uptown vicino agli uffici. Si ho pensato anche di fare un wine bar aperitivo alla milanese dalle 17 alle 19…dato che ci sono gli uffici.
Costo iniziale 60.000 dollari. L’affitto x 40mq 5/6000 dollari.
Quanto costa in centro storico roma o milano??? E il costo del personale..1 impiegato in italia costa 2200 lordi li lo paghi 4/5 dollari l’ora che fa 600 dollari al mese…il resto a mancie…
prestiti?? allora puoi chiedere un mutuo, ogni mese la banca ti fa pagare una rata senza interessi, gli interessi scattano se la rata non viene pagata in tempo..
licenze??? la licenza costa sui 3000 dollari….LLC si chiama, decidi il nome la locazione e tempo 2 ore hai una tua società, da noi quanto costa???
Eppoi se da noi apri un bar sei uno dei tanti, li uno dei pochi se usi prodotti buoni e italiani, che sono apprezati
Ma gabriele dove lo sta aprendo??? ci possiamo mettere in contatto??
Ci sono 2 locali carini piccoli, uno molto piccolo il proprietario un greco e un altro israeliano, che vanno bene e indovinate??
sono due caffè italiani che vendono caffè danesi..??
Il problema è che la mentalità italiana è restia a rischiare, a uscire dall’italia siamo limitati eppure abbiamo prodotti apprezzati nel mondo, sopratutto culinari.
Se uno offre un prodotto buon a buon prezzo di mercato senza sfociare nei guadagni penso che l’america o l’estero ancora offre un’ottima fonte di investimento
DOmando mimmo e gabriele, secondo voi ul bar di 40 mq di nuova apertura al centro a MIlano e Roma quanto costerebbe?? Quale sarebbe il costo di start up contanto che vorremmo assumere 1 persona?
Ciao Max,e’ vero che caffetterie italiane vere e proprie a Manhattan non ce ne siano, ma di locali che offrono prodotti del nostro paese ce ne sono veramente tanti,comunque riguardo ai 60.000$ del costo iniziale ed i 4/5000 $ d’affitto,non sono certo cifre proibitive e sicuramente un dipendente ti costa 3 volte meno. Per un bar a Milano o Roma,il costo dipende moltissimo dall’ubicazione,ma se lo prendi in una zona centrale non costa certo meno che a Manhattan,per uno sturt up di una caffetteria,se decidi di fare una cosa fatta bene senza considerare opere murarie,come minimo ci vogliono almeno 60/70000€ ed un dipendente se non e’ apprendista ti costa sui 2500€ mensili.
Ciao ragazzi,
finalmente torno dalla Polonia e ci sono!
ho letto la vostra conversazione e devo dire che nelle mie esperienze le aperture in molti paesi esteri consentono margini di guadagno e libertà imprenditoriali molto più grandi che da noi, degli Stati Uniti c’è da dire che sono molti i concept di ristorazione nati lì è divenuti grandi successo in tutto il mondo; questo qualcosa vuol dire….
Detto questo anche all’estero ormai si trova tutto o quasi, ve lo garantisco, e spesso bisogna stare attenti a esportare pari pari le usanze italiane, all’estero ci sono usi diversi e mantenendo le nostre usanze dobbiamo essere rassicuranti per i cienti di altre culture, ve lo dico attraverso quella che ormai è una buona esperienza di lavoro.
Quanto a Max, se vuole contattarmi, può farlo a [email protected] ti aspetto con piacere.
Grazie anche a Mimmo per tutti i suoi contributi.
Ciao Gabriele,bentornato dalla Polonia, mi fa molto piacere che apprezzi il mio contributo,perche’ a volte mi sembra di voler scavalcare altri,invece lo faccio solamente per pura passione,quindi quando avro’ tempo mi dedichero’ al blog senza farmi nessun scrupolo.Ti mando un saluto e ti ricordo sempre che Urbino e’ fantastica e se sei appassionato d’arte da venerdi prossimo fino a luglio ci sara’ una grande mostra di RAFFAELLO.Alla prossima.mimmo
sarebbe una grande occasione…. perchè no… abbiamo un bambino piccolo piccolo ma Urbino non è lontana…
Grazie mimmo, dei contributi e dell’invito
A presto
Mio fratello sta valutando l’acquisto di un bar in una via commerciale di Roma l’impegno economico è piuttosto alto e gli incassi sembrano buoni poichè vuole fare questa operazione con un suo coetaneo (entrambi hanno 24 anni) e non hanno grosse cifre in contanti c’è la possibilità di accedere a dei fondi per l’imprenditoria giovanile anche per questo settore e nel caso di risposta affermativa sapete come poterci muovere grazie a tutti in anticipo
in riferimento al precedente quesito potreste darmi un consiglio su questi parametri se sembrano fattibili:
impegno mensile di 10000 per l’acquisto
4500 locazione locale
oltre alle spese che sapete già tipo utenze, acquisto materie prime, tasse etc tenendo in considerazione il fatto che non avranno dipendenti (quindi 2 soci esperti) e che il bar attualmente inacassa di media 800€ mensili al minimo delle potenzialità senza effettuare chiusura settimale.
VI SEMBRA ARDUA O FATTIBILE?
P.S. Sono ben predisposti a rinunciare a degli elevati guadagni almeno fin quando non lo hanno saldato (2 anni)
Scusate leggendo nei post precedenti ho visto che la retribuzione di 1000 euro netti corrisponde ad un lordo di 2200, a me non torna, come è stato fatto il calcolo?
Qual’è la retribuzione minima fatturabile per il tempo pieno?
Il lavoro a chiamata sotto i minimi e soprà i massimi di età è estesa a tutti i giorni lavorativi o anche qui solo nei week e nelle festività comandate?
Grazie
ciao Andrea,lo so che sembra una cifra spropositata, in quanto per chi li percepisce i 1000€,non sembrano tanti,ma per chi li deve sborsare diventano intorno ai 2200/2300€ al mese,in quanto devi considerare:irpef,tredicesima,quattordicesima,5 settimane di ferie pagate,permessi,giorni festivi +10%,TFR e contributi vari.Questo normalmente e’ uno stipendio base per 40h.settimanali.
Ti mando un saluto.mimmo
Per Andrea,
sì, Mimmo ha ragione, in Italia il “cuneo fiscale” cioè la differenza fra reddito percepito dal lavoratore e cifra sborsata dall’azienda, è piuttosto alto.
Di solito per un contratto 4 livello di sala (non apprendista) si valuta il costo orario del dipendente, tutto compreso, in 13.50€ per ora. Solo la metà, e anche meno, andranno al lavoratore.
G
Per Alessandra,
mi lascia un pò il dubbio il fatto di incassare 800/1000 euro al giorno solo in due, ma è fattibile.
Semmai il vero problema sono 14.500€ al mese di spese finanziarie (rata e affitto)… non ho fatto calcoli precisi ma sono molte. Se si accettano spese del genere ho paura che per due anni si debbe addirittura lavorare in perdita, avendo quindi un minimo di spalle coperte su eventuali scoperti bancari.
Provate a calcolare una vostra analisi finanziaria sul modello di quello che trovate sulla parte Dx del blog.
In bocca al lupo, G
Grazie per le info, di sicuro mi sono scordato qualche voce o ho ribassato quache valore di troppo, io il calcolo al volo lo avevo fatto così:
12000 annue nette+
tredicesima e quatt + ferie circa 3500
Inps circa 30% a carico del datore (il 10% dovrebbe essere del dipendente): 15500*1.30=20150
Inail non so quanto sia ho fatto il 10%
20150*1.10=22165
Esborso mensile 22165/12=1847
Ti ho scritto ma non mi hai risposto.
Allora sto lavorando sul business plan
E vorrei sapere per farmi un parallelo quanto costerebbe aprire un bar di 40 mq centor Milano o Roma.
Quindi vorrei sapere i costi indicativi di start up per atterzzatura, arredamento, materie prime, licenze, permessi etc.
Inoltre i costi giornalieri tipo affittto, materia prima.
Domando ma al proprietario quanto costa un cappuccino, cornetto, caffè, caffèlatte, marocchino
Panino, Bicchiere Vino, Bevande e succhi??
Dove posso trovare tutti i dati??
Sto facendo un paragone su cui lavorare per New York City
Ciao max, il business plan va fatto appunto in maniera oculata per evitare sorprese, ma deve essere attinente alla tua specifica realtà, non si può generalizzare, a parte i mq, tutte le altre voci che hai menzionato sono troppo variabili per poter fare una stima anche approssimata.
Diciamo che i costi più significativi che hai, vista la location che hai scelto (in centro a roma o milano) ,saranno sicuramente legati all’acquisto del locale o del contratto di locazione o all’avviamento.
Ovviamente io parlo di 40 mq di solo locale di somministrazione se li consideri complessivi valuta che se la tua intenzione è di costruire da 0, con le attuali limitazioni dell’asl puoi fare solo una caffetteria.
ah ok ho riletto meglio, cmq non credo che il fattore economico incida a tal punto da essere una discriminante per scegliere dove aprire un’attività, è mia opinione che meno di situazioni particolarmente favorevoli uno sceglie dove andare a vivere e da li cerca l’attività non il contrario, poi ovvio se lo zio d’america ti lascia un bar in eredità è un altro discorso 😉
Ciao a tutti, ho letto con molta attenzione le vostre risposte e volevo porvi i miei dubbi.
Sono interessato a rilevare un bar, il proprietario vuole circa 300.000 Euro per licenza e arredamento (bancone,cucina, frigor, tavoli etc etc) + 3.000 euro al mese di affitto.
Il bar è in un ottima posizione (di fronte ad una strada statale) ha circa 60 posti interni e 40 esterni.
I proprietari di prima dichiarano un entrata di 500 euro giornalieri con orari dalle 6.00 alle 20.00 e con domenica chiusi.
Volendo aprire questa attività voi cosa mi consigliate?
E’ una valida proposta oppure no?
Io ho lavorato nel campo per 10 anni e considerando che dalle 20 alle 2 di notte le entrate possono aumentare cosa dite di questa proposta?
grazie a tutti
sto per acquistare un bar non avviato e sono un po timoroso solo perchè non ho mai lavorato in quel settore. mi spaventano un po i costi di gestione avendo un affitto di 850euro e 500euro di mutuo. in compenso non ho dipendenti ma lo gestiamo in famiglia in 2. come primi costi avrò il notaio e non ho idea dei costi preliminare compreso.sai dirmi qualcosa?
Ciao!
io e il mio ragazzo avevamo intenzione di aprire un bar e settimana scorsa abbiamo trovato un locale che potrebbe interessarci,il problema è che non essendo intenditori abbiamo paura di sbagliare e soprattutto siamo preoccupati per il lato economico…
Abbiamo trovato un bar in zona direzionale commerciale di rimini già avviato che viene venduto per problemi famigliari.Il prezzo sarebbe di 170.000 euro trattabili,il locale è ristrutturato e l’arredo è nuovo in stile moderno…la struttura è situata su due piani per un tot. di150mq + 50 mq di giardino esterno privato già attrezzato.
noi dovremmo andare venerdì prox a vederlo non è che potete darmi qualche dritta su che domande fare e poi considerando che non abbiamo anticipi avete qualche consiglio per il lato economico?
Grazie.
Ciao Paola,
non so se hai mai fatto la barista,ma essendo del riminese credo che tu abbia un mimimo d’esperienza.
Per sapere se l’attivita’possa valere la cifra che dici,devi cercare di venire a conoscenza dell’incasso medio giornaliero,il costo d’affitto’ dell’immobile,in quante persone bisognera’ lavorarci per coprire gli orari d’apertura.Certo che 170.000€,non disponendo di nessun anticipo, con i tempi che corrono non e’ una cifra facile da reperire.
Non ti voglio scoraggiare,ma conoscendo bene la riviera romagnola,perche’ ci ho lovorato per molti anni,e frequentandola spesso,ti dico solamente di pensarci bene prima di prendere la decisione,perche’ questo e’ veramente un periodo molto difficile per chi gestisce le attivita’. Se comunque decidi di rilevare il bar fammi sapere che verro’ volentieri a farti visita.Ti mando un saluto ed una buona pasqua.mimmo
ciao mimmo,
grazie per il consiglio e per gli auguri!
in effetti anche noi siamo un pò indecisi perchè sappiamo che il periodo non è quello migliore per aprire delle attività e soprattutto non è il momento migliore per chiedere prestiti alle banche…
Come ho già scritto andrò venerdì a vederlo e sentirò bene, poi magari se avrai voglia mi potrai consigliare sapendo l’incasso e il numero di dipendendi necessario per quel bar!
Grazie ancora e Buona Pasqua anche a te.
Paola
Ciao Eriron,
scusami per l’enorme ritardo.
No, onestamente direi che non è un buon affare. 300.000 per un locale che ne fa circa 170.000 all’anno sono una enormità.
Inoltre un affitto mensile che prende il 20% dell’incasso è molto pesante. Non so di quento si possono aumentare le entrate, ma con un locale grandino (100 posti e quindi bisogno di personale) non vedo grossi margini.
Scusa ancora per il ritardo, Gabriele
Ciao Denis,
sai quanto incassa il bar? Per il notaio un duemila euro, dipende come è composta la società. Come preliminare dipende quanto avete deciso di dare come anticipo…
Ciao Paola,
penso che sono in ritardo, vediamo un po’ e vedo che Mimmo ti ha già consigliato…
Allora, sai quanto incassa il bar? Io consiglio di accettare cifre almeno non superiori all’incasso annuale.
Controllate gli incassi e chiedete di guardare i libri dei corrispettivi. Chiedete anche di vedere le certificazioni degli impianti e dell’affitto. Quando scade?
Il locale è molto grande, avete bisogno di personale? Attenti, è una grossa spesa.
In bocca al lupo.
Ciao gabriele,
ti ringrazio per avermi risposto. Anche a me sembra tantino infatti stiamo trattando sul prezzo.
Quindi per te nn è un buon investimento?
Ho messo su gli occhi al locale e vorrei veramente provare.
Nelle vicinanze bar simili emettono circa 250/300 scontrini giornalieri.
Ciao gabriele,
tranquillo non sei in ritardo andiamo venerdì a vedere il bar!
per prima cosa grazie per l’attenzione,per quanto riguarda il personale sò già che dovremo prendere almeno altre tre persone oltre a noi due…
per il resto vi saprò dire meglio dopo veneredì!
Grazie ancora…Ciao
salve,
sto facendo ora il corso ex rec perchè ho intenzione di aprire una bar caffetteria con mia moglie. abbiamo lavorato per 6 mesi in un bar gelateria, lei di giorno io di sera e questo ci ha indirizzato verso questa vita( oltre che mia moglie è dissocupata ed il mio lavoro non va a 100).
le nostre idee reano di investrire (tramite mutuo) una cifra di 80.000 euro per un esercizio gestibile da noi 2 per ora.
come azienda pensavo di farla individuale ed inserire mia moglie come collaboratore familiare per risparmiare sulle spese, lei ha una sorella posso inserire anche lei?
nelle mie zone Vicenza ci sono parecchi cambi di gestione però è difficoltoso trovare qualcosa di piccolo.
grazie
Puoi inserire anche la sorella, basta che tieni come minimo il 51% dell’impresa per te, il resto lo puoi frazionare fra loro. Ovvio che cmq a parte il frazionamento del reddito resti solo tu il respondabile, in pratica è come se fosse un impresa individuale
Ho visto il tuo commento ed un consiglio che posso darti è quello di lasciar perdere il mutuo per il sol motivo se l’attività che intendi aprire non ha delle aspettative profittevoli assicurate ( è ovvio rischiare ma farsi ue conticini è meglio) invece di guadagnarci ci andresti a perdere…io ti consiglio di accumulare il capiale che ti serve e pagare in cash l’esercizio getibile..
Ciao a tutti e complimenti per tutti questi chiarimenti…….
Cmq avrei una domanda da porre a rigurdo……..
Vorrei aprire un chiosco in riva ad un laghetto naturale chiaramente una cosa stagionale e volevo sapere cosa serve???????????
O meglio ci sono dei privilegi dato che è un chiosco stagionale o anche mobile (smontato a fine stagione) rispetto ad un bar tradizionale……o cosa???????????
Se Sapede darmi una risposta fatelo al + presto………….altrimenti non ce la faccio + per questa estate…..
Grazie in anticipo………..
SALUTI MAURO…………..
Scusa Mauro ma al comune dove sta il chiosco hai chiesto? Agevolazioni per quanto ne so io ci sono solo dal punto di vista sanitario, nel senso che hai meno vicoli per locali cucina, rifiuti e bagni, ma comunque anche se non rilasciano più pareri preventivi, ti conviene fare un giro per un contatto informale con la asl di competenza, visto da un ambito territoriale ad un altro operano in maniera differente.
Controlla, se devi fare un chiosco permanente, se ci sono tutti gli allacciamenti a fognatura e rete idrica, altrimenti dubito che riesci ad aprire per l’estate (anche così la vedo dura).
Poi ovviamente salvo preposto devi avere i soliti 2 anni di esperienza dimostrabili o il corso per somministrazione
ciao a tutti
come tanti altri che hanno scritto qui anche io vorrei rilevare un bar rionale condotto dalla solita famiglia per piu’ di 20 anni.lo prenderei in societa’ con un amico e che nessuno di noi ha esperienza…ma ci organizzeremo..
Dopo lunghe letture ho capito che la scelta di un bar non è facile…ci sono molti fattori da tener conto e spese che non so…..stavo dietro a uno che incassa (cosi leggo) e l’agenzia(di cui mi fido poco) me l’ha confermato, 700/800 medi giornalieri +40000 di aggi perchè ha superenalotto lotto e tutto quello che è inerente alla cosa e ha anche 2 slot…aperto sabato e domenica mattina chiuso il lunedi.
Ora a quanto mi è parso di capire ,perchè ci devo ancora andare a parlare di persona, il bianco che rilevero’ non dira’ cosi’ e a parte gli aggi che sono dichiarati per legge come faccio a valutare per bene se vale , se escono 2 stipendi…giusti..
richiesta 280000 trattabili l’afffitto è di 1500 il mese e per pagarlo ci vorra’ 3250 il mese di cui 2000 per 60 mesi al vecchio propietario e il restante in 15 anni..tramite mutuo banca..secondo voi?? ne vale la pena ??
grazie e complimenti ancora per questo forum
Avrei bisogno di sapere, se è possibile ovviamente, anche a grandi linee, a quanto si aggira l’incasso di un bar ogni kg di caffè lavorato, ovvero considerando che un kg di caffè sono oltre 150 caffè venduti i quali spesso diventano cappuccino latte macchiato, percui cornetti ecc oltre alle classiche vendite di impulso oltre ad una aggiunta di succhi aperitivi ecc. lo so che è difficile perchè le variabili ambientali sono innumerevoli (se si fanno molti aperitivi piuttosto che molti pasti piuttosto che si vendano le sigarette o ci siano le slot) ma io avrei bisogno di sapere l’indotto che piu’ o meno porta un kg di caffe’ venduto e quindi le 150 presenze accertate all’interno del bar.
vi ringrazio anticipatamente
Fabio
Ciao Fabio,i dati che fornisci non possono essere sufficenti per quantificare l’incasso medio giornaliero di un bar. Bisognerebbe almeno sapere se fai un bel lavoro nella pausa pranzo,se sei aperto fino a tardi,se hai molta clientela per l’happy hour ed altro.Ti mando un saluto. mimmo
il dato che mi interessa è solamente questo, considerato 1 kg di caffè lavorato, quanti soldi ci dovrebbero essere nel cassetto ? ovviamente parlo solo di caffetteria, una ipotesi che ho fatto io è ogni kg di caffè lavorato vale 150 la cifra si moltiplica per il prezzo del caffè al pubblico e si aggiunge il 40% il resto del beverage non mi interessa ma è un ipotesi verosimile ?
es. 150 x 0.80 = 120,00 + 40% (indotto dovuto ai cappucci cornetti e impulso) percui 168,00 euro
ovvero il 40% è un dato verosimile ho troppo alto/basso ?
Con tutto rispetto ma la vautazione che sta facedo tu è talmente limitativa che non ha alcun senso ed è proprio il senso di questa discussione atta ad fornire delle linee quida per formulare un corretto business plan
593 Comments
Assolutamente giusto. un buona miscela è solo uno dei punti importanti per fare un buon caffé.
… e offrirti un gran cappuccino sarà un piacerone! spero prestissimo!
G
Ciao Gabriele,finalmente ci “conosciamo” !
Hai ragione ti ho dato poche informazioni che riguardano note economiche,
Dunque,il bar attualmente ha un incasso medio di circa 500€ al giorno prevalentemente composto ,a parte le colazioni del mattino,da vino di medio\basso livello alla spina e di aperitivi molto semplici con l’aggiunta di un pò di tramezzini….
Come avrai intuito dalle mie idee ho intenzione di cambiare completamente tipologia e di previlegiare la caffetteria di livello e alzare decisamente il livello degli aperitivi portando a Marghera(questa è la cittadina) un pò dell’Happy H. che ho imparato ad apprezzare a Milano dove ho vissuto per quasi 20anni. Attualmente il bar è gestito dal titolare con un aiuto per qualche ora al mattino e dalla moglie che arriva alle 14.00 e rimane fino alle 20,00,ora di chiusura.
Visto che non credo di riuscire a venire a Firenze a breve per farmi offrire un caffè da te,mi racconti un pò dei tuoi locali che confesso di non conoscere..
A presto
Viky
Caro Mimmo,scusami se ti ho offeso ma non era assolutamente mia intenzione ! Probabilmente ho frainteso le tue parole.
Hai perfettamente ragione sul non improvvisarsi,infatti come scrivo anche a Gabriele,mi piacerebbe molto fare l’HH ma non certo subito ,proprio per non sbagliare.
Anzi colgo l’occasione per chiederti se sai se nella provincia di Ve ci siano dei buoni corsi di Barman e di sommelier che posso frequentare.
A presto
Viky
x Mimmo,su fb c’è solo una foto con u uomo con camicia azzurra ,cappellino con visiera e occhiali ma senza ragazza sullo sfondo….
Forse non riesco io a trovarti.Se ti và contattami tu ,io sono Vittoria Mantovani.
Ciao
Viky
..x Viki..anche di vittoria mantovani su fb ce ne sono diverse e non ho capito ki sei,io sono DOMENICO MARCHI(niente cappellino) camicia azzurra e ragazza bionda vista da dietro,poi mi trovi anche nella lista di Gabriele Cortopassi e anche nel gruppo APRIRE UN BAR. Se non mi trovi ti tolgo il saluto. Ciao,alla prossima.mimmo
Ciao Vicky,
500€ al giorno, con due persone impegnate, può anche essere un buon parametro. Le tue trasformazioni portereano di sicuro nuova linfa, anche se bisogna vedere il tessuto sociale e la posizione del locale.
Ti manderò con piacere foto e la presentazione dei nostri concept, per farlo mi mancherebbe la tua mail, se ti fa piacere puoi scrivermi dalla solita pagina contatti.
Intanto buon lavoro.
G
…x Mimmo.Addirittura!!! Farò di tutto per trovarti ….prometto!
Ciao Gabriele,la posizione del locale è nella piazza principale dove due volte alla settimana si tiene il mercato (molto frequentato).
Il tessuto sociale è storicamente operaio,ma oggi la zona è frequentata da bancari,agenti (ci sono parecchie banche e agenzie immobiliari in zona),e nel palazzo sopra il bar ci sono parecchi uffici di commercialisti e consulenti.Di fronte c’è il comune e la stazione dei Vigili di zona.
Ti invio la mia mail dai contatti
A presto
Viky
Salve ragazzi.
Volevo innanzitutto complimentarmi per il blog.. è molto utile e di facile lettura.
Avrei bisogno di qualche consiglio..
Ho 25 anni, terminato un master l’anno scorso in Marketing e Comunicazione (dopo una laurea triennale in Economia e Marketing). Dopo alcune esperienze lavorative piuttosto deludenti in vari uffici marketing di grosse aziende (dove si trascorre l’intera giornata in internet e/o a oziare) ho deciso di avviare un’attività di bar. Essendo la mia prima esperienza ho deciso di prenderlo in affitto, e non di acquistarlo.
Ho trovato un bar molto interessante in una località turistica in provincia di Ravenna (io sono di Bologna ma ho un appartamento al mare proprio in suddetta località).
Mi sono stati chiesti 2000€ mensili per l’affitto (che comprende arredamento, lavori di ristrutturazione), e inoltre mi viene passato automaticamente il REC.
Il bar lo aprirò insieme al mio ragazzo (che ha già esperienze come dipendente nel settore).
Volevo chiedere:
– Conviene costituire una società o meglio un’attività individuale?
– Non avendo grossa disponibilità economica mi conviene affidarmi a marchi di birra, caffè, vino, gelati per ogni cosa o istituire troppi contratti diventa rischioso?
Mi rendo conto che è un momento “critico”, ma sono molto entusiasta e ho tanta voglia di fare..
Accetto molto volentieri consigli..
Vi ringrazio anticipatamente!
Alice
Ciao Alice,
beh, una società può anche essere individuale, di solito si prendono dei soci per dividere una mole di lavoro, perchè hanno delle competenze o perchè hanno capitali…
Compagnie di birra ed altro elargiscono dei finanziamenti o degli sconti anticipati se valutano che l’attività possa dare ritorni interessanti. Parlando di caffè fammi sapere, con la nostra azienda spero che possiamo aiutarvi anche in formazione, comunicazione e nello strutturare l’offerta.
Intanto in bocca al lupo, Gabriele
Ciao a tutti, fra poco sarò dei vostri (sempre se finisco di litigare con il comune).
Per Alice, diciamo che la società ti conviene per frazionare il reddito e quindi pagare meno tasse e paghi il minimo dell’inps se non erro perchè non figuri come dipendente. Poi se apri una società di capitali fermi l’imposizione sulla società a 27,5 (mi pare) e su quello che distribuisci ai soci paghi il tuo ire.
A fronte di questo ci sono ovviamente diversi fastidi che possono variare dalla tenuta della contabilità ordinaria ai maggiori costi del commercialista/gestione, ai problemi con i conti correnti bancari e distribuzione di utili e così via, ti consiglierei vivamente di consultare il commercialista o di informarti molto bene magari dai commercianti perchè la soluzione va vista in base alle tue esigenze.
Io personalmente non sono del mestiere e ho invece la ragazza che lo fa da alcuni anni, cmq ho preferito assumerla come dipendente piuttosto che metterla come socio d’opera, specie nei primi anni non mi pare che il gioco valga la candela (se entrambi siete soci di capitale è diverso li direi è d’obbligo ma se fosse così direi che non ti saresti posta il problema).
Ovviamente se si oltrepassa un certa soglia di reddito conviene rivalutare la situazione.
Per Mimmo e Gabriele,
Link molto utile.
Anche io sto facendo un business plan per vedere i costi di apertura e gestione di un piccolo Coffee Bar.
Ma non in Italia. Mi dispiace nel nostro paese si lavora per lo stato in primis. Inoltre quanti bar ci sono?? sarei uno dei tanti quindi dovrei creare qualcosa di innovativo e tradizionale e quindi di un certo investimento.
La mia intenzione è quello di aprire un locale di 40 mq, vendita di caffè e altri prodotti italiani a New York – Manhattam.
Costi di investimento e gestione sono minori che in italia e sopprattutto a livello di personale.
Sono ben accetto a suggerimenti.
Max
Ciao Max,come idea non e’ male,anche se a Manhattan la tipologia di locale che vorresti aprire tu,soprattutto lel quartiere little-italy,ce ne sono diversi,ma se trovi una buona ubicazione e sei un professionista, c’e’ spazio per tutti,magari se ti piace come idea potresti aggiungerci anche un angolo per un piccolo wine bar,che ho constatato nelle ultime mie due visite a Manhattan,e’ molto apprezzato dagli americani.Per quanto riguarda i costi d’investimento ho i miei dubbi che siano inferiori che da noi,poi di certo gli affitti sono esorbitanti,comunque non ti voglio scoraggiare e se sei convinto di fare questo passo,dopo aver fatto i tuoi calcoli,ti dico di buttarti, perche’sicuramente sara’ un’esperienza grandiosa.Aspettiamo cosa ne pensa Gabriele,soprattutto se la sua azienda opera anche negli USA. Se tutto andra’ a buon fine, facci sapere al piu’ presto. Salutoni.mimmo
ciao mimmo,
sono stato a New York di recente e credimi a LIttle Italy non c’è nessun bar tipico italiano, ma solo ristorantini che si DIFFAMANO DI ESSERE ITALIANI ma sono gestiti da messicani o ispanici.
Eppoi io non vorrò mai aprire li ma a manhattam uptown vicino agli uffici. Si ho pensato anche di fare un wine bar aperitivo alla milanese dalle 17 alle 19…dato che ci sono gli uffici.
Costo iniziale 60.000 dollari. L’affitto x 40mq 5/6000 dollari.
Quanto costa in centro storico roma o milano??? E il costo del personale..1 impiegato in italia costa 2200 lordi li lo paghi 4/5 dollari l’ora che fa 600 dollari al mese…il resto a mancie…
prestiti?? allora puoi chiedere un mutuo, ogni mese la banca ti fa pagare una rata senza interessi, gli interessi scattano se la rata non viene pagata in tempo..
licenze??? la licenza costa sui 3000 dollari….LLC si chiama, decidi il nome la locazione e tempo 2 ore hai una tua società, da noi quanto costa???
Eppoi se da noi apri un bar sei uno dei tanti, li uno dei pochi se usi prodotti buoni e italiani, che sono apprezati
Ma gabriele dove lo sta aprendo??? ci possiamo mettere in contatto??
Ci sono 2 locali carini piccoli, uno molto piccolo il proprietario un greco e un altro israeliano, che vanno bene e indovinate??
sono due caffè italiani che vendono caffè danesi..??
Il problema è che la mentalità italiana è restia a rischiare, a uscire dall’italia siamo limitati eppure abbiamo prodotti apprezzati nel mondo, sopratutto culinari.
Se uno offre un prodotto buon a buon prezzo di mercato senza sfociare nei guadagni penso che l’america o l’estero ancora offre un’ottima fonte di investimento
DOmando mimmo e gabriele, secondo voi ul bar di 40 mq di nuova apertura al centro a MIlano e Roma quanto costerebbe?? Quale sarebbe il costo di start up contanto che vorremmo assumere 1 persona?
grazie max
Ciao Max,e’ vero che caffetterie italiane vere e proprie a Manhattan non ce ne siano, ma di locali che offrono prodotti del nostro paese ce ne sono veramente tanti,comunque riguardo ai 60.000$ del costo iniziale ed i 4/5000 $ d’affitto,non sono certo cifre proibitive e sicuramente un dipendente ti costa 3 volte meno. Per un bar a Milano o Roma,il costo dipende moltissimo dall’ubicazione,ma se lo prendi in una zona centrale non costa certo meno che a Manhattan,per uno sturt up di una caffetteria,se decidi di fare una cosa fatta bene senza considerare opere murarie,come minimo ci vogliono almeno 60/70000€ ed un dipendente se non e’ apprendista ti costa sui 2500€ mensili.
saluti mimmo
Ciao ragazzi,
finalmente torno dalla Polonia e ci sono!
ho letto la vostra conversazione e devo dire che nelle mie esperienze le aperture in molti paesi esteri consentono margini di guadagno e libertà imprenditoriali molto più grandi che da noi, degli Stati Uniti c’è da dire che sono molti i concept di ristorazione nati lì è divenuti grandi successo in tutto il mondo; questo qualcosa vuol dire….
Detto questo anche all’estero ormai si trova tutto o quasi, ve lo garantisco, e spesso bisogna stare attenti a esportare pari pari le usanze italiane, all’estero ci sono usi diversi e mantenendo le nostre usanze dobbiamo essere rassicuranti per i cienti di altre culture, ve lo dico attraverso quella che ormai è una buona esperienza di lavoro.
Quanto a Max, se vuole contattarmi, può farlo a [email protected] ti aspetto con piacere.
Grazie anche a Mimmo per tutti i suoi contributi.
Ciao Gabriele,bentornato dalla Polonia, mi fa molto piacere che apprezzi il mio contributo,perche’ a volte mi sembra di voler scavalcare altri,invece lo faccio solamente per pura passione,quindi quando avro’ tempo mi dedichero’ al blog senza farmi nessun scrupolo.Ti mando un saluto e ti ricordo sempre che Urbino e’ fantastica e se sei appassionato d’arte da venerdi prossimo fino a luglio ci sara’ una grande mostra di RAFFAELLO.Alla prossima.mimmo
sarebbe una grande occasione…. perchè no… abbiamo un bambino piccolo piccolo ma Urbino non è lontana…
Grazie mimmo, dei contributi e dell’invito
A presto
Mio fratello sta valutando l’acquisto di un bar in una via commerciale di Roma l’impegno economico è piuttosto alto e gli incassi sembrano buoni poichè vuole fare questa operazione con un suo coetaneo (entrambi hanno 24 anni) e non hanno grosse cifre in contanti c’è la possibilità di accedere a dei fondi per l’imprenditoria giovanile anche per questo settore e nel caso di risposta affermativa sapete come poterci muovere grazie a tutti in anticipo
in riferimento al precedente quesito potreste darmi un consiglio su questi parametri se sembrano fattibili:
impegno mensile di 10000 per l’acquisto
4500 locazione locale
oltre alle spese che sapete già tipo utenze, acquisto materie prime, tasse etc tenendo in considerazione il fatto che non avranno dipendenti (quindi 2 soci esperti) e che il bar attualmente inacassa di media 800€ mensili al minimo delle potenzialità senza effettuare chiusura settimale.
VI SEMBRA ARDUA O FATTIBILE?
P.S. Sono ben predisposti a rinunciare a degli elevati guadagni almeno fin quando non lo hanno saldato (2 anni)
Scusate leggendo nei post precedenti ho visto che la retribuzione di 1000 euro netti corrisponde ad un lordo di 2200, a me non torna, come è stato fatto il calcolo?
Qual’è la retribuzione minima fatturabile per il tempo pieno?
Il lavoro a chiamata sotto i minimi e soprà i massimi di età è estesa a tutti i giorni lavorativi o anche qui solo nei week e nelle festività comandate?
Grazie
ciao Andrea,lo so che sembra una cifra spropositata, in quanto per chi li percepisce i 1000€,non sembrano tanti,ma per chi li deve sborsare diventano intorno ai 2200/2300€ al mese,in quanto devi considerare:irpef,tredicesima,quattordicesima,5 settimane di ferie pagate,permessi,giorni festivi +10%,TFR e contributi vari.Questo normalmente e’ uno stipendio base per 40h.settimanali.
Ti mando un saluto.mimmo
Per Andrea,
sì, Mimmo ha ragione, in Italia il “cuneo fiscale” cioè la differenza fra reddito percepito dal lavoratore e cifra sborsata dall’azienda, è piuttosto alto.
Di solito per un contratto 4 livello di sala (non apprendista) si valuta il costo orario del dipendente, tutto compreso, in 13.50€ per ora. Solo la metà, e anche meno, andranno al lavoratore.
G
Per Alessandra,
mi lascia un pò il dubbio il fatto di incassare 800/1000 euro al giorno solo in due, ma è fattibile.
Semmai il vero problema sono 14.500€ al mese di spese finanziarie (rata e affitto)… non ho fatto calcoli precisi ma sono molte. Se si accettano spese del genere ho paura che per due anni si debbe addirittura lavorare in perdita, avendo quindi un minimo di spalle coperte su eventuali scoperti bancari.
Provate a calcolare una vostra analisi finanziaria sul modello di quello che trovate sulla parte Dx del blog.
In bocca al lupo, G
Grazie per le info, di sicuro mi sono scordato qualche voce o ho ribassato quache valore di troppo, io il calcolo al volo lo avevo fatto così:
12000 annue nette+
tredicesima e quatt + ferie circa 3500
Inps circa 30% a carico del datore (il 10% dovrebbe essere del dipendente): 15500*1.30=20150
Inail non so quanto sia ho fatto il 10%
20150*1.10=22165
Esborso mensile 22165/12=1847
Ciao Gabriele
Ti ho scritto ma non mi hai risposto.
Allora sto lavorando sul business plan
E vorrei sapere per farmi un parallelo quanto costerebbe aprire un bar di 40 mq centor Milano o Roma.
Quindi vorrei sapere i costi indicativi di start up per atterzzatura, arredamento, materie prime, licenze, permessi etc.
Inoltre i costi giornalieri tipo affittto, materia prima.
Domando ma al proprietario quanto costa un cappuccino, cornetto, caffè, caffèlatte, marocchino
Panino, Bicchiere Vino, Bevande e succhi??
Dove posso trovare tutti i dati??
Sto facendo un paragone su cui lavorare per New York City
Max
Ciao max, il business plan va fatto appunto in maniera oculata per evitare sorprese, ma deve essere attinente alla tua specifica realtà, non si può generalizzare, a parte i mq, tutte le altre voci che hai menzionato sono troppo variabili per poter fare una stima anche approssimata.
Diciamo che i costi più significativi che hai, vista la location che hai scelto (in centro a roma o milano) ,saranno sicuramente legati all’acquisto del locale o del contratto di locazione o all’avviamento.
Ovviamente io parlo di 40 mq di solo locale di somministrazione se li consideri complessivi valuta che se la tua intenzione è di costruire da 0, con le attuali limitazioni dell’asl puoi fare solo una caffetteria.
Ciao Andrea,
Veramente io lo aprirei a NEw York City
ah ok ho riletto meglio, cmq non credo che il fattore economico incida a tal punto da essere una discriminante per scegliere dove aprire un’attività, è mia opinione che meno di situazioni particolarmente favorevoli uno sceglie dove andare a vivere e da li cerca l’attività non il contrario, poi ovvio se lo zio d’america ti lascia un bar in eredità è un altro discorso 😉
Ciao a tutti, ho letto con molta attenzione le vostre risposte e volevo porvi i miei dubbi.
Sono interessato a rilevare un bar, il proprietario vuole circa 300.000 Euro per licenza e arredamento (bancone,cucina, frigor, tavoli etc etc) + 3.000 euro al mese di affitto.
Il bar è in un ottima posizione (di fronte ad una strada statale) ha circa 60 posti interni e 40 esterni.
I proprietari di prima dichiarano un entrata di 500 euro giornalieri con orari dalle 6.00 alle 20.00 e con domenica chiusi.
Volendo aprire questa attività voi cosa mi consigliate?
E’ una valida proposta oppure no?
Io ho lavorato nel campo per 10 anni e considerando che dalle 20 alle 2 di notte le entrate possono aumentare cosa dite di questa proposta?
grazie a tutti
sto per acquistare un bar non avviato e sono un po timoroso solo perchè non ho mai lavorato in quel settore. mi spaventano un po i costi di gestione avendo un affitto di 850euro e 500euro di mutuo. in compenso non ho dipendenti ma lo gestiamo in famiglia in 2. come primi costi avrò il notaio e non ho idea dei costi preliminare compreso.sai dirmi qualcosa?
Ciao!
io e il mio ragazzo avevamo intenzione di aprire un bar e settimana scorsa abbiamo trovato un locale che potrebbe interessarci,il problema è che non essendo intenditori abbiamo paura di sbagliare e soprattutto siamo preoccupati per il lato economico…
Abbiamo trovato un bar in zona direzionale commerciale di rimini già avviato che viene venduto per problemi famigliari.Il prezzo sarebbe di 170.000 euro trattabili,il locale è ristrutturato e l’arredo è nuovo in stile moderno…la struttura è situata su due piani per un tot. di150mq + 50 mq di giardino esterno privato già attrezzato.
noi dovremmo andare venerdì prox a vederlo non è che potete darmi qualche dritta su che domande fare e poi considerando che non abbiamo anticipi avete qualche consiglio per il lato economico?
Grazie.
Ciao Paola,
non so se hai mai fatto la barista,ma essendo del riminese credo che tu abbia un mimimo d’esperienza.
Per sapere se l’attivita’possa valere la cifra che dici,devi cercare di venire a conoscenza dell’incasso medio giornaliero,il costo d’affitto’ dell’immobile,in quante persone bisognera’ lavorarci per coprire gli orari d’apertura.Certo che 170.000€,non disponendo di nessun anticipo, con i tempi che corrono non e’ una cifra facile da reperire.
Non ti voglio scoraggiare,ma conoscendo bene la riviera romagnola,perche’ ci ho lovorato per molti anni,e frequentandola spesso,ti dico solamente di pensarci bene prima di prendere la decisione,perche’ questo e’ veramente un periodo molto difficile per chi gestisce le attivita’. Se comunque decidi di rilevare il bar fammi sapere che verro’ volentieri a farti visita.Ti mando un saluto ed una buona pasqua.mimmo
ciao mimmo,
grazie per il consiglio e per gli auguri!
in effetti anche noi siamo un pò indecisi perchè sappiamo che il periodo non è quello migliore per aprire delle attività e soprattutto non è il momento migliore per chiedere prestiti alle banche…
Come ho già scritto andrò venerdì a vederlo e sentirò bene, poi magari se avrai voglia mi potrai consigliare sapendo l’incasso e il numero di dipendendi necessario per quel bar!
Grazie ancora e Buona Pasqua anche a te.
Paola
Ciao Eriron,
scusami per l’enorme ritardo.
No, onestamente direi che non è un buon affare. 300.000 per un locale che ne fa circa 170.000 all’anno sono una enormità.
Inoltre un affitto mensile che prende il 20% dell’incasso è molto pesante. Non so di quento si possono aumentare le entrate, ma con un locale grandino (100 posti e quindi bisogno di personale) non vedo grossi margini.
Scusa ancora per il ritardo, Gabriele
Ciao Denis,
sai quanto incassa il bar? Per il notaio un duemila euro, dipende come è composta la società. Come preliminare dipende quanto avete deciso di dare come anticipo…
Ciao Paola,
penso che sono in ritardo, vediamo un po’ e vedo che Mimmo ti ha già consigliato…
Allora, sai quanto incassa il bar? Io consiglio di accettare cifre almeno non superiori all’incasso annuale.
Controllate gli incassi e chiedete di guardare i libri dei corrispettivi. Chiedete anche di vedere le certificazioni degli impianti e dell’affitto. Quando scade?
Il locale è molto grande, avete bisogno di personale? Attenti, è una grossa spesa.
In bocca al lupo.
Ciao gabriele,
ti ringrazio per avermi risposto. Anche a me sembra tantino infatti stiamo trattando sul prezzo.
Quindi per te nn è un buon investimento?
Ho messo su gli occhi al locale e vorrei veramente provare.
Nelle vicinanze bar simili emettono circa 250/300 scontrini giornalieri.
Ciao gabriele,
tranquillo non sei in ritardo andiamo venerdì a vedere il bar!
per prima cosa grazie per l’attenzione,per quanto riguarda il personale sò già che dovremo prendere almeno altre tre persone oltre a noi due…
per il resto vi saprò dire meglio dopo veneredì!
Grazie ancora…Ciao
salve,
sto facendo ora il corso ex rec perchè ho intenzione di aprire una bar caffetteria con mia moglie. abbiamo lavorato per 6 mesi in un bar gelateria, lei di giorno io di sera e questo ci ha indirizzato verso questa vita( oltre che mia moglie è dissocupata ed il mio lavoro non va a 100).
le nostre idee reano di investrire (tramite mutuo) una cifra di 80.000 euro per un esercizio gestibile da noi 2 per ora.
come azienda pensavo di farla individuale ed inserire mia moglie come collaboratore familiare per risparmiare sulle spese, lei ha una sorella posso inserire anche lei?
nelle mie zone Vicenza ci sono parecchi cambi di gestione però è difficoltoso trovare qualcosa di piccolo.
grazie
Puoi inserire anche la sorella, basta che tieni come minimo il 51% dell’impresa per te, il resto lo puoi frazionare fra loro. Ovvio che cmq a parte il frazionamento del reddito resti solo tu il respondabile, in pratica è come se fosse un impresa individuale
Ciao Gianluca,
Ho visto il tuo commento ed un consiglio che posso darti è quello di lasciar perdere il mutuo per il sol motivo se l’attività che intendi aprire non ha delle aspettative profittevoli assicurate ( è ovvio rischiare ma farsi ue conticini è meglio) invece di guadagnarci ci andresti a perdere…io ti consiglio di accumulare il capiale che ti serve e pagare in cash l’esercizio getibile..
Ciao
Ciao a tutti e complimenti per tutti questi chiarimenti…….
Cmq avrei una domanda da porre a rigurdo……..
Vorrei aprire un chiosco in riva ad un laghetto naturale chiaramente una cosa stagionale e volevo sapere cosa serve???????????
O meglio ci sono dei privilegi dato che è un chiosco stagionale o anche mobile (smontato a fine stagione) rispetto ad un bar tradizionale……o cosa???????????
Se Sapede darmi una risposta fatelo al + presto………….altrimenti non ce la faccio + per questa estate…..
Grazie in anticipo………..
SALUTI MAURO…………..
Scusa Mauro ma al comune dove sta il chiosco hai chiesto? Agevolazioni per quanto ne so io ci sono solo dal punto di vista sanitario, nel senso che hai meno vicoli per locali cucina, rifiuti e bagni, ma comunque anche se non rilasciano più pareri preventivi, ti conviene fare un giro per un contatto informale con la asl di competenza, visto da un ambito territoriale ad un altro operano in maniera differente.
Controlla, se devi fare un chiosco permanente, se ci sono tutti gli allacciamenti a fognatura e rete idrica, altrimenti dubito che riesci ad aprire per l’estate (anche così la vedo dura).
Poi ovviamente salvo preposto devi avere i soliti 2 anni di esperienza dimostrabili o il corso per somministrazione
ciao a tutti
come tanti altri che hanno scritto qui anche io vorrei rilevare un bar rionale condotto dalla solita famiglia per piu’ di 20 anni.lo prenderei in societa’ con un amico e che nessuno di noi ha esperienza…ma ci organizzeremo..
Dopo lunghe letture ho capito che la scelta di un bar non è facile…ci sono molti fattori da tener conto e spese che non so…..stavo dietro a uno che incassa (cosi leggo) e l’agenzia(di cui mi fido poco) me l’ha confermato, 700/800 medi giornalieri +40000 di aggi perchè ha superenalotto lotto e tutto quello che è inerente alla cosa e ha anche 2 slot…aperto sabato e domenica mattina chiuso il lunedi.
Ora a quanto mi è parso di capire ,perchè ci devo ancora andare a parlare di persona, il bianco che rilevero’ non dira’ cosi’ e a parte gli aggi che sono dichiarati per legge come faccio a valutare per bene se vale , se escono 2 stipendi…giusti..
richiesta 280000 trattabili l’afffitto è di 1500 il mese e per pagarlo ci vorra’ 3250 il mese di cui 2000 per 60 mesi al vecchio propietario e il restante in 15 anni..tramite mutuo banca..secondo voi?? ne vale la pena ??
grazie e complimenti ancora per questo forum
Avrei bisogno di sapere, se è possibile ovviamente, anche a grandi linee, a quanto si aggira l’incasso di un bar ogni kg di caffè lavorato, ovvero considerando che un kg di caffè sono oltre 150 caffè venduti i quali spesso diventano cappuccino latte macchiato, percui cornetti ecc oltre alle classiche vendite di impulso oltre ad una aggiunta di succhi aperitivi ecc. lo so che è difficile perchè le variabili ambientali sono innumerevoli (se si fanno molti aperitivi piuttosto che molti pasti piuttosto che si vendano le sigarette o ci siano le slot) ma io avrei bisogno di sapere l’indotto che piu’ o meno porta un kg di caffe’ venduto e quindi le 150 presenze accertate all’interno del bar.
vi ringrazio anticipatamente
Fabio
Ciao Fabio,i dati che fornisci non possono essere sufficenti per quantificare l’incasso medio giornaliero di un bar. Bisognerebbe almeno sapere se fai un bel lavoro nella pausa pranzo,se sei aperto fino a tardi,se hai molta clientela per l’happy hour ed altro.Ti mando un saluto. mimmo
il dato che mi interessa è solamente questo, considerato 1 kg di caffè lavorato, quanti soldi ci dovrebbero essere nel cassetto ? ovviamente parlo solo di caffetteria, una ipotesi che ho fatto io è ogni kg di caffè lavorato vale 150 la cifra si moltiplica per il prezzo del caffè al pubblico e si aggiunge il 40% il resto del beverage non mi interessa ma è un ipotesi verosimile ?
es. 150 x 0.80 = 120,00 + 40% (indotto dovuto ai cappucci cornetti e impulso) percui 168,00 euro
ovvero il 40% è un dato verosimile ho troppo alto/basso ?
Con tutto rispetto ma la vautazione che sta facedo tu è talmente limitativa che non ha alcun senso ed è proprio il senso di questa discussione atta ad fornire delle linee quida per formulare un corretto business plan